MOD-23
I.I.S. “C. MARCHESI”
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Data: 12/04/2006
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Piano Annuale di Lavoro
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
PIANO ANNUALE DI LAVORO
INSEGNANTE
MATERIA
Galli Marina
Fisica
CL.
3
SEZ. AE
1) PROFILO INIZIALE DELLA CLASSE
a) comportamento – partecipazione
L’atteggiamento e il comportamento delle studentesse appaiono generalmente positivi e corretti, la maggior
parte delle alunne dimostra voglia di apprendere e partecipa attivamente alle lezioni, non sempre però in
maniera ordinata e produttiva.
Alcune tuttavia appaiono poco interessate e il loro comportamento è distratto e poco partecipe.
Il lavoro individuale in alcuni casi è ancora discontinuo e poco approfondito.
Il rapporto con la docente è generalmente rispettoso e improntato alla collaborazione.
b) livelli di partenza
Lo studio della fisica è iniziato quest’anno, di conseguenza non si può parlare di livelli di partenza.
.
2) OBIETTIVI DIDATTICI –DISCIPLINARI
(conoscenze e abilità)
Gli obiettivi minimi sono indicati da asterischi *
la misura e le grandezze fisiche
 saper riconoscere le grandezze e le unità di misura del SI *
 saper effettuare conversioni con le varie unità di misura *
 saper riconoscere grandezze fondamentali e derivate *
 saper operare con la notazione scientifica *
elaborazione dei dati
 saper riconoscere vari tipi di errore *
 saper stimare gli errori
 saper rappresentare graficamente alcune leggi fisiche *
le grandezze vettoriali
 saper riconoscere grandezze scalari e vettoriali *
 saper operare con i vettori *
l’equilibrio dei solidi
 saper riconoscere le varie forze *
 saper determinare le condizioni di equilibrio di un punto materiale *
 saper determinare le condizioni di equilibrio di un corpo rigido
l’equilibrio dei fluidi
 saper definire e determinare la pressione esercitata da una forza *
 conoscere le leggi e i principi sull’equilibrio dei fluidi *
 saper applicare opportunamente le leggi sull’equilibrio dei fluidi
 conoscere le cause del galleggiamento dei corpi *
il moto rettilineo
 saper determinare la velocità di un corpo *
 saper determinare l’accelerazione di un corpo *
 saper distinguere tra moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato *
 saper applicare le leggi opportune nel moto di un corpo
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Revisione
12/04/2006
Data
Prima stesura
Causale
Direzione
Redazione e verifica
DS
Approvazione
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i principi della dinamica
 conoscere i principi della dinamica *
 riconoscere le conseguenze dei principi
 saper applicare opportunamente i tre principi
il lavoro e l’energia
 saper determinare il lavoro di una forza *
 saper distinguere tra energia cinetica e potenziale *
 conoscere il principio di conservazione dell’energia meccanica *
moti circolari
 saper riconoscere il moto circolare uniforme *
 saper determinare la causa del moto circolare
3) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SUDDIVISA PER QUADRIMESTRI
1° quadrimestre
la misura e le grandezze fisiche
 la misura delle grandezze fisiche *
 le grandezze fondamentali della meccanica *
 la notazione scientifica *
 misure dirette e indirette *
elaborazione dei dati
 errori di misura *
 stima dell’errore
 rappresentazione matematica e grafica di proporzionalità diretta, inversa, quadratica e dipendenza lineare *
le grandezze vettoriali
 lo spostamento
 i vettori ed operazioni con essi *
 grandezze scalari e vettoriali *
il moto rettilineo
 descrizione del moto *
 velocità *
 la rappresentazione grafica del moto *
 le proprietà del moto rettilineo uniforme *
 l’accelerazione *
 le proprietà del moto uniformemente accelerato *
 corpi in caduta libera
2° quadrimestre
l’equilibrio dei solidi
 la forza elastica *
 la forza d’attrito *
 equilibrio di un punto materiale *
 momento di una forza
 equilibrio di un corpo rigido
l’equilibrio dei fluidi
 i fluidi e la pressione *
 la pressione nei liquidi: principio di Pascal, legge di Stevino, vasi comunicanti *
 la pressione atmosferica *
 il galleggiamento dei corpi *
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i principi della dinamica
 dalla descrizione del moto alle sue cause
 il primo principio della dinamica *
 il secondo principio della dinamica e la caduta dei corpi *
 il terzo principio della dinamica *
il lavoro e l’energia
 il lavoro di una forza *
 l’energia cinetica *
 l’energia potenziale *
 la conservazione dell’energia *
moti circolari
 moto circolare uniforme *
 cause del moto circolare
4) RACCORDI INTERDISCIPLINARI
Non sono previsti al momento particolari raccordi interdisciplinari, se non l’utilizzo di argomenti e tecniche della
matematica in fisica.
5) INTERVENTI DI RECUPERO PREVISTI
Non sono al momento previste particolari attività di recupero .
Nella normale programmazione, la maggior parte del lavoro, anche nella parte applicativa, sarà svolto in
classe, così chi presenterà qualche difficoltà potrà essere seguito con attenzione ed aiutato.
6) METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
(lezione frontale, gruppi di lavoro, etc.)
I vari argomenti saranno presentati il più possibile con riferimento ad esempi reali o ad argomenti trattati in altri
ambiti disciplinari con un approccio inizialmente di tipo intuitivo per poi guidare gli alunni a scoprire le relazioni
matematiche, a sistemare razionalmente le nozioni teoriche e ad applicare le stesse in vari modi ed in diversi
campi. Le lezioni saranno svolte prevalentemente in classe con approccio di tipo frontale e sarà sollecitata la
partecipazione attiva degli studenti. Verrà inoltre favorito il lavoro in gruppi eterogenei per conoscenze e abilità
durante le esercitazioni.
7) MATERIALI DIDATTICI
(testo, attrezzature, tecnologie multimediali- laboratori, videoregist/registratore, ect....)
Si userà il testo in adozione ed alcuni argomenti potranno essere integrati da appunti del docente o da
fotocopie.
8) ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE
(uscite, conferenze, etc....)
Non sono previste attività integrative particolari.
9) TIPOLOGIE DI VERIFICA E LORO NUMERO PER QUADRIMESTRE
Nel primo quadrimestre sono previste almeno due verifiche e nel secondo quadrimestre almeno tre verifiche di
differenti tipologie.
Una delle valutazioni potrà essere scritta e strutturata, con esercizi che prevedano l’individuazione di soluzioni
con l’applicazione di concetti e procedimenti oppure la compilazione di un test e/o questionario con risposte
vero/falso, a scelta multipla o a completamento .Contribuiranno alla valutazione eventuali relazioni su
esperienze effettuate in laboratorio.
Le prove orali consentiranno di adattare il livello di difficoltà alle capacità dell’allievo e diventeranno per tutta la
classe momento di ripasso e di approfondimento.
10) CRITERI E TABELLA DI VALUTAZIONE
I voti di fine quadrimestre e la valutazione finale saranno formulati in base ai seguenti criteri:
 Conoscenze disciplinari previste per ogni anno di corso;
 Iter dell’allievo rispetto alla sua situazione di partenza, per individuare i progressi raggiunti all’interno della
classe stessa;
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 Esito degli eventuali recuperi effettuati;
 Partecipazione al dialogo educativo e interventi pertinenti;
 Puntualità e precisione nell’esecuzione delle consegne domestiche.
Si allega la griglia di valutazione.
.
PADOVA, 28 ottobre 2015.
IL DOCENTE
Marina Galli
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI FISICA
GIUDIZIO
VOTO
(decimi)
1
2
CONOSCENZA
delle definizioni e
della terminologia,
delle convenzioni,
delle metodologie,
dei principi e delle
leggi,
delle teorie
COMPRENSIONE
saper decodificare
il linguaggio
specifico; saper
interpretare e
giustificare le
relazioni, anche
rappresentate da
grafici, tra
grandezze fisiche
CAPACITA’
di affrontare questioni
concrete e particolari,
individuando gli
opportuni strumenti
(principi, leggi,
regole, metodi) ed
applicandoli
correttamente
Nessuna
Nessuna
Nessuna
2-3
Irrilevante
Non comprende il
linguaggio
specifico
Non riesce ad
impostare la
risoluzione dei
problemi
4-5
Sconnessa e
gravemente
lacunosa
Non commenta e
non giustifica
Non riesce ad
impostare la
risoluzione dei
problemi
VOTO
(in quindicesimi)
1
Del tutto
insufficiente
3
Gravemente
insufficiente
4
6-7
Insufficiente
5
8-9
Sufficiente
Discreto- Buono
Ottimo
6
7-8
9-10
10
Frammentaria e
gravemente
lacunosa
Frammentaria e
lacunosa
Limitata agli
elementi di base
11-13
Completa e
approfondita
14-15
Completa e
approfondita in
modo autonomo
Commenta e
giustifica in modo
gravemente errato
Non evidenzia gli
aspetti
fondamentali
Commenta
correttamente le
relazioni
fondamentali
Commenta e
giustifica in modo
esauriente le
relazioni
fondamentali e
quelle derivate
Riesce a
comprendere
anche
collegamenti
remoti
Non riesce ad
impostare i problemi
o commette gravi
errori
Applica le minime
conoscenze con
errori
Sa applicare le
conoscenze in
situazioni semplici di
routine con piccoli
errori
Imposta e risolve
correttamente i
problemi con
disinvoltura
Affronta e risolve
problemi concreti e
particolari tratti dalle
più varie situazioni
reali e ipotetiche