Definizione di ENDOCRINOLOGIA: Studio delle ghiandole che producono ormoni. Definizione di ORMONI: Sono in generale delle proteine, possono essere glicoproteine, peptidi, che vanno in circolo,quindi hanno un target che è distante dalla ghiandola che produce l'ormone. Quindi sono sostanze biologicamente attive secrete dalle ghiandole. "Secrete" è importante perchè hanno appunto un target che non è vicino alla ghiandola, perchè altrimenti parleremmo di effetto paracrino e autocrino. PARACRINO vuol dire che gli ormoni hanno un effetto nearby, cioè intorno all'area dove sono prodotti,locale. AUTOCRINO vuol dire che hanno un effetto proprio a livello della cellula che lo produce. Per esempio per far secernere insulina al pancreas,le beta cellule in vitro se non hanno un pò di insulina non ne secernono. Questo perchè ci sono dei recettori dell'insulina sulla membrana citoplasmatica che ne producono solo se a sua volta sentono la presenza di piccole quantità di insulina all'esterno. Ricordate bene anche che la maggior parte delle ghiandole endocrine hanno degli effettori nervosi del sistema simpatico e parasimpatico, per cui in generale si parla di un sistema neuroendocrino. Le cellule che secernono l'ormone sono in genere a livello perivascolare, anche le insule pancreatiche ad esempio sono circondate da un' importante vascolarizzazione. Le cellule target sono invece quelle che hanno il recettore per quel determinato ormone. FUNZIONE degli ORMONI: Abbiamo una serie di ormoni con una serie di funzioni. Per esempio per la crescita e lo sviluppo abbiamo gli ormoni tiroidei, il growth hormone (GH), gli ormoni steroidei e il cortisolo. Per quanto riguarda invece la riproduzione ci sono estrogeni, testosterone, FSL, LH e gli ormoni tiroidei. Poi ancora prolattina, leptina sono tutti ormoni fondamentali per quanto riguarda la vita riproduttiva di donne e uomini. Per esempio nei pazienti obesi,che hanno iperprolattinemia, l'ormone, che è un controregolatore, una volta dimagriti torna ai valori normali. Il paziente obeso ha un valore di testosterone basso perchè ha basse le SHBG, quindi poi anche problemi di impotenza e riduzione della fertilità. Poi ci sono pazienti obesi che hanno una ginecomastia vera e propria. Anche i pazienti con cirrosi epatica, che hanno un catabolismo degli ormoni ridotto a livello epatico, hanno ginecomastia e spesso devono fare una mastectomia come le donne, perchè hanno proprio la ghiandola. Per quanto riguarda l'omeostasi,che è il mantenimento di una serie di parametri, temperatura corporea, la sudorazione che regola l'equilibrio idro- elettrolico, abbiamo il cortisolo e gli ormoni tiroidei. Il più potente ormone anabolizzante è l'insulina, il più importante, più del growth factor. Gli ormoni stressogeni, che rispondono allo stress, sono il cortisolo, gli ormoni tiroidei e l'aldosterone. Come interagiscono gli ormoni? Innanzittutto c'è l'asse ipotalamo-ipofisario,ma esistono anche una serie di altri assi, che sono quello ipotalamo-ipofisario-gonadico, surrenalico, esiste addirittura un asse molto importante che è gastroenterico-pancreatico,perchè anche l'intestino comunica, che è la principale via di comunicazione con l'esterno per quanto riguarda i nutrienti. Quindi l'intestino oltre ad avere una grandissima quantità di sistema immunitario, per cui i linfomi intestinali sono anche frequenti, si vedono anche abbastanza, deve necessariamente comunicare anche con alcuni organi, come per esempio il fegato, per dire se il fegato deve aumentare la sintesi di glucosio a partire da substrati energetici diversi, e quindi aumentare la gluconeogenesi. Quindi tutte le ghiandole del corpo parlano tra di loro. Come possiamo classificare gli ormoni? Dal punto di vista chimico sono in generale proteine come il TSH, l'insulina, il TDH; gli ormoni che sono aminoacidi, come ad esempio adrenalina; sono steroidei poi il cortisolo, l'aldosterone e il testosterone. Qual è il meccanismo d'azione degli ormoni? Gli ormoni circolano nel sangue, vanno a finire su altri effettori, lontano dalle ghiandole che li producono, si legano a proteine di trasporto anche se in generale sono proteine non solubili in acqua. Ricordatevi per esempio che il sangue contiene una molecola eccezionale, che è l'albumina, che lega praticamente tutto,al di là del fatto che ci siano dei trasportatori specifici, come per esempio l'SHBG, comunque un eccesso di ormoni,per esempio maschili o femminili, come nella policistosi ovarica, dove c'è una grande quantità di testorone, e questi viaggiano anche legati all'albumina, lo stesso cortisolo si lega all'albumina. La parte attiva dell'ormone è la frazione libera. Ci sono tutte quante queste proteine perchè in realtà la parte che passa a livello dei tessuti è la frazione libera, non legata. C'è un equilibrio tra la frazione libera e quella legata. Gli ormoni quindi entrano a livello cellulare e hanno delle azioni biologiche. Il TSH ad esempio regola la produzione di ormoni tiroidei. Il TRH a sua volta stimola la produzione di TSH, il quale va sull'effettore, cioè a livello della ghiandola tiroidea, si lega a un recettore,c'è un secondo messaggero, e come effetto terminale c'è la secrezione della tetraiodiotironina, cioè il T4, che poi a livello tissutale viene trasformato nella forma attiva, che è il T3. Quest'ultimo agisce per esempio a livello TBG e la tireoglobulina, soprattutto per gli ormoni tiroidei, T3 e T4. A livello degli effettori, per esempio a livello cardiaco si lega al recettore, viene interiorizzato, anche gli estrogeni sono ormoni che vengono interiorizzati, vanno a finire all'interno della cellula, nel nucleo,laddove si legano poi a dei promotori di alcuni geni per attivarli. E poi ha anche un effetto sui beta-recettori, aumenta la frequenza cardiaca, infatti un soggetto con ipertiroidismo lamenta anche cardiopalmo perché aumenta la frequenza cardiaca. La regolazione degli ormoni comporta un feedback, cioè un’ informazione a ritroso all’organo che sta producendo qualcosa per dirgli, se è troppo di ridurne la produzione,se al contrario è poco di aumentarne la produzione. Il feedback lo ritroviamo anche a livello del fegato quando serve il glucosio, si è in ipoglicemia e il fegato attua la glicogenolisi e se questa non basta produce glucosio a partire da aminoacidi… e quindi c’è gluconeogenesi, anche nel caso dell’ipoglicemia ci sono una serie di ormoni controregolatori, come il cortisolo, il glucagone, che dicono al fegato che serve più glucosio in circolo per mantenere l’omeostasi e quindi c’è uno stimolo per la produzione di glucosio. Tutti gli ormoni hanno un ritmo circadiano, cioè hanno degli incrementi che non solo sono ultradiani, cioè avvengono nelle 24 ore, ma avvengono circadianamente, cioè fra più giorni. Questo vuol dire che un individuo ha delle modificazioni degli ormoni giornaliere, a seconda dell’orario, e anche nei vari giorni, nei vari mesi. Per esempio la prolattina è un ormone che è stato studiato poco nell’uomo,ma molto negli animali, in particolare nei piccioni viaggiatori. Questi animali riconoscono il posto dove devono andare e da cui sono venuti, un tempo si mandava la corrispondenza mettendo il bigliettino sulle zampe di un piccione viaggiatore perché l’uccello fa un ritmo circadiano stagionale della prolattina che stimola alcune parti del cervello, le attiva, memorizza il posto che ha lasciato e vi ritorna ciclicamente, periodicamente. Nell’uomo si sa invece che la prolattina, almeno nella donna,tra le altre funzioni,che sono più di 300, fa muovere i trigliceridi dal tessuto adiposi per farli andare verso la ghiandola mammaria, e quindi per far secernere i trigliceridi, che sono la parte fondamentale del latte, che altro non è che un’emulsione, quindi questo più negli animali che nella donna, la quale dopo tante gravidanze ingrassa, l’animale invece durante la gravidanza dimagrisce perché riduce il grasso sottocutaneo, viscerale, e aumenta il grasso a livello delle mammelle, che poi si traduce nella stimolazione della lipoproteinalipasi e nella montata lattea e nella produzione di latte. C’è una specificità nel recettore che dipende da regolazione ormonale e dalla quantità di recettori. Ritmo ultradiano vuol dire all’interno delle 24h, dalle 8 alle 8, è quello che si fa generalmente in reparto, cioè mettiamo un catetere venoso centrale, facciamo prelievi ogni ora per 24h e andiamo a vedere prima e dopo ad esempio intervento per obesità come si modifica il ritmo ultradiano di alcuni ormoni. Per esempio per quanto riguarda il cortisolo ha un picco nelle prime ore del mattino quando c’è un aumento nella preparazione al risveglio, tant’è che le persone che arrivano in pronto soccorso con un ictus cerebrale, perché hanno un aumento della pressione arteriosa, lo fanno proprio alle prime ore del mattino, alle 4-5 del mattino, perché la preparazione al risveglio da parte dell’organismo,quindi la secrezione di ormoni, come il cortisolo, che tra l’altro aumenta anche la pressione arteriosa, provoca una serie di modificazioni che comportano poi in quel caso anche un aumento della pressione arteriosa e un ictus cerebrale. Per quanto riguarda la stagionalità e i ritmi circadiani degli ormoni sessuali in alcune specie animali, che si riproducono soltanto in alcuni periodi dell’anno, sfortunatamente la donna si riproduce sempre e quindi deve stare più attenta. C’è un meccanismo di feedback che regola in un senso e nell’altro, è cioè meccanismo di controregolazione, fra ipotalamo e i tessuti target, come TSH, LH, FSH… Esiste un releasing factor a livello ipotalamico che stimola la produzione di TSH a livello della ghiandola pituitaria, o ipofisi, che produce ormoni che vanno a finire sul target finale. Naturalmente questi devono poi in qualche maniera avvertire, essendo un meccanismo di controllo, il resto dell’organismo, cioè qualsiasi meccanismo che si attiva dev’essere controllato da meccanismi di controregolazione perché altrimenti ci sarebbe un risultato troppo forte. Pensate che se ad esempio non fosse controllata continuamente l’insulina noi andremmo in ipoglicemia sempre. Per quanto riguarda l’ FSH c’è un feedback negativo da parte degli altri ormoni, per esempio il testosterone, che hanno importanza anche nella donna, la prolattina, la leptina, che è un ormone importantissimo dal punto di vista della riproduzione sessuale, per cui di molte cose si sà poco, ma qualsiasi sistema secretivo ha una controregolazione, cioè ha un controllo. A livello del Golgi gli ormoni che vengono secreti sono poi incapsulati da una membrana che va a finire sulla membrana cellulare e lì si apre. Di qualsiasi cosa, ad esempio anche delle catecolammine, se ne produce una grande quantità, cioè a livello della fibra nervosa o della ghiandola non si ha una produzione misurata, piccola, ma questa è sempre in eccesso, tant’è in eccesso che in circolo abbiamo, come ad esempio nel caso dell’adrenalina, la monoamminossidasi e la catecolossimetiltransferasi perché una volta secreta l’adrenalina non lo si fa in maniera ragionata, ma essa viene prodotta in eccesso, e se ogni volta si avessero scariche pazzesche di adrenalina, così come degli altri ormoni, per esempio del T4, allora ci sarebbe un problema di sopravvivenza dei tessuti. Allora ci sono degli enzimi che stanno in circolo e controllano che degradi subito la quantità in eccesso. C’è un’alta specificità per quanto riguarda gli ormoni, che comunque risulta relativa. Quando si va a fare ad esempio il dosaggio di un ormone c’è sempre una cross-reactivity, cioè una reattività crociata con altri ormoni. Se si va a fare un dosaggio del TSH, lo si fa anche un po’ di altri ormoni,come il GH. Quindi per quanto sia specifico il recettore, d’altro canto deriviamo tutti quanti da due cellule fondamentali per cui alcune similitudini dobbiamo averle, molte sostanze hanno una parte fondamentale della molecola simile. Per esempio per quanto riguarda la POMC o proopiomelanocortina alla fine si trasforma in ACTH essendo privata di varie porzioni e per esempio l’MSH è parente stretto dell’ACTH, se si prende per esempio della melatonina si ha anche un effetto sull’ACTH. Cosa succede dal punto di vista clinico? Che una ghiandola può funzionare poco, tanto, o ci può essere un difetto del recettore o ancora del secondo messaggero. Quando funziona poco, in particolare risulta importante l’ipotiroidismo, succede che ci può essere un difetto congenito nella sintesi dell’ormone, se manca qualche enzima per esempio, ci può essere stato un fatto autoimmune, come nella Tiroidine di Ashimoto o comunque nella tiroidine autoimmune, ci può essere stato un trauma o un intervento chirurgico. Dopo la tiroidectomia, per esempio per gozzo colloido cistico, il paziente diventa ovviamente ipotiroideo e va fatta una terapia sostitutiva, cioè una terapia ormonale, oppure può esserci un’ infiltrazione da parte di tumori limitrofi che sostituiscono il parenchima e questo significa che la ghiandola non riesce più a produrre quell’ormone. Infine ci può essere, e questo è importante da ricordare, una produzione ectopica dell’ormone, per esempio i tumori del polmone spesso producono paratormone ,questo fa sì che ci sia un ‘alterazione dell’equilibrio del calcio, in generale quasi tutti i tumori in sede non endocrina, siccome hanno tutti lo stesso genoma, possono produrre delle sostanze ormonali. Quindi si parla di sindromi paraneoplastiche caratterizzate ad esempio da un’eccessiva produzione di aldosterone, quindi da ipertensione grave. Comunque qualsiasi tumore, in qualsiasi parte del corpo può produrre degli ormoni quindi dare sintomi paraneoplastiche ormono secernenti. Come si misura l’attività di una ghiandola? Innanzitutto si misurano le concentrazioni plasmatiche dell’ormone, poi si può misurare la regolazione a partire dall’ipofisi, cioè ci sono dei tempi di stimolazione, oppure per esempio del GHRH arginina per fare aumentare la produzione di GH, oppure dei test di soppressione,per esempio quello della cromocriptina(?). Oppure ci sono particolari test per valutare la foto reattività di una ghiandola e ci sono ovviamente tutte quante le indagini radiologiche. Le ghiandole principali sono: ipofisi, tiroide, paratiroidi, cortecce surrenali, pancreas (coda), le ovaie e i testicoli nell’uomo. L’ipofisi è soggetta ad un controllo ipotalamico, soprattutto sull’ipofisi posteriore. Per quanto riguarda il GH esso è oggi utilizzato molto nei bambini che non crescono, che quindi hanno una riduzione della IGF1, la forma attiva tissutale del GH, oppure hanno una riduzione del GH, e in questi si somministra ovviamente ormone della crescita. Ma in tutte quante le patologie in cui c’è un aumento del catabolismo, per esempio in un paziente diapolitraumatizzato(?) o settico o ancora cachettico, con una bassa massa muscolare, il GH aumanta la produzione di muscolo e per questo lo si fa nel doping, per vedere se calciatori o comunque atleti si somministrano del GH. Peccato che insieme ad aumentare la massa muscolare faccia anche altre cose, essendo un ormone controregolatore aumenta anche la glicemia e questi diventano alla fine anche diabetici. Quindi ha a livello del tessuto muscolare un effetto lipolitico, cioè aumenta la massa magra e riduce la massa grassa, che è quello che cerca ovviamente un atleta. Aumenta anche la deposizione a livello dell’osso e l’articolazione a livello della cartilagine,quindi fa crescere il bambino, e comunque l’osso, e ha effetto periferico con l’IGF1. La somatostatina prodotta a livello delle isole pancreatiche, stimola invece la produzione del GH. In un paziente con cromegalia, ossia nel gigantismo se la produzione di GH avviene ancora nel periodo in cui c’è l’accrescimento il paziente cresce molto, e ci sono ad esempio giocatori di basket alti più di 2 metri, e spesso essi hanno un aumento nella produzione del GH, cioè possono avere un adenoma ipofisario. Se aumentano le dimensioni dell’osso a partire dal periostio si ha una mandibola molto pronunciata, si ha aumento delle ossa del cranio e il paziente spesso dirà che non riesce più a mettere il cappello di prima. Ma anche le mani diventano più grosse e più tozze. Un’altra cosa importante è che in caso di adenoma dell’ipofisi si ha anche spesso, se molto grande, una compressione sui nervi ottici, sul chiasma ottico, e siccome a questo livello si incrociano i nervi provenienti da una parte e dall’altra dei due bulbi oculari, il paziente avrà una visione un po’ particolare, che si chiama emianopsia. LA TIROIDE Perché i pazienti che hanno problemi della tiroide sono tantissimi? Il 70% delle donne ha problemi tiroidei e gli uomini nel 50% dei casi. Perché probabilmente abbiamo avuto in Italia una contaminazione importante, visto che per anni abbiamo mangiato il grano proveniente da Chernobyl, in più basti pensare a tutte le sostanze tossiche che vengono liberate dalle fabbriche, come l’arsenico, che poi si sostituiscono allo iodio e vanno a finire nella tiroide. Quando a Napoli si parla di scariche abusive che vanno a finire nella falda acquifera succede che ce le beviamo e vanno a finire nella tiroide. Questa ghiandola si trova nella parte anteriore del collo e produce l’ormone tiroideo, il quale regola la temperatura cutanea, corporea, regola il metabolismo basale e delle 24h e regola l’accrescimento, quindi lo sviluppo, ed è regolato sia dall’ipotalamo che dall’ipofisi. Ha 2 lobi e l’istmo, che è la parte centrale. Poiché sta davanti alla trachea se c’è un aumento delle dimensioni della ghiandola si può avere uno spostamento della trachea, che si vede nelle proiezioni laterali. Un’altra cosa importante è che il tumore della tiroide può infiltrare i nervi ricorrenti, che dal vago vanno a finire nelle corde vocali, infatti una cosa tipica del tumore della tiroide, e spesso i pazienti vanno dall’otorino e non dall’internista, è che hanno una paresi di una corda vocale e presentano una voce bitonale tipica, voce molto roca, come se fosse metallica.E’ obbligatorio in questo caso esplorare il collo e palpare la tiroide, e non va fatta in iperestensione del collo, ma in leggera estensione. Nel primo caso scoperto di ipotiroidismo la paziente, una ragazza, aveva una sorella, lei è stata tiroidectomizzata, ma una volta non si sapeva poi che bisogna fare una terapia sostitutiva che si chiama opoterapia e questa bambina dopo che aveva avuto l’operazione all’età di 9 anni è diventata nana, cioè rispetto alla sorella, che invece è cresciuta regolarmente lei è rimasta piccola, ma consolo, aveva poi anche tutta una serie di problemi legati alla riduzione della funzionalità della tiroide, come ad esempio il sovrappeso, l’obesità, soprattutto la riduzione della capacità di pensare, produttiva, intellettuale. Bambini con ipotiroidismo congenito e cretinismo hanno una faccia tipica e capiteranno soprattutto pazienti anziani in ipotiroidismo non diagnosticato, che possono arrivare anche in coma ipotiroideoe la cosa tipica che hanno è la facies. Bisogna sempre guardare la faccia di un paziente perché questi innanzitutto perdono i capelli centralmente, perdono soprattutto, e questa è una cosa tipica, le sopracciglia. Un’alytra importante caratteristica è che questi individui hanno gli occhi gonfi, parlano lentamente, hanno una macroglossia, cioè una lingua molto grossa perché c’è un mixedema anche là, e questo è tipico dell’ipotiroidismo. Ce ne sono tantissimi casi nelle zone in via di sviluppo, ma tanti anche in quelle che non sono in via di sviluppo,nel Nord dell’Italia, nelle isole, e nel Sud dell’Italia, anche nelle zone che sono vicino al mare. Hanno tipicamente nel collo un gozzo colloido cistico, altri hanno gozzi endemici perché hanno basso iodio nell’acqua. Abbiamo poi casi di Morbo di Grave, in cui c’è ipertiroidismo, si ha esoftalmo, per fortuna questo non risulta più così importante, innanzitutto perché adesso viene curato per tempo, prima che si vengono a determinare quelle modificazioni strutturali che poi sono irreversibili. Nell’esoftalmo a livello retrorbitale cresce del tessuto adiposo che spinge in avanti l’occhio, ed ecco perché ci può anche essere un problema piuttosto importante caratterizzato dal fatto che l’occhio esce proprio fisicamente fuori dall’orbita e poi bisogna levarlo chirurgicamente. Se consideriamo una ragazza con ipertiroidismo questa innanzitutto è magra, i pazienti ipertiroidei sono magri e sono frequenti non dico il Morbo di Graves o il Badedov, ma comunque per esempio sono frequenti i noduli calvi, i flammer, il cosiddetto nodulo iperfunzionante. La risonanza magnetica non solo può far vedere l’allargamento a livello orbitale, ma anche del muscolo e del grasso retrorbitale con aumento dell’edema, quindi si vede la maggiore densità del tessuto. Se consideriamo invece una scintigrafia con iodio 125, che adesso non si fa più perché si utilizza soltanto il tecnezio, ma la iodio captazione non si fa più perchè non si può tenere un paziente 72 ore per vedere semplicemente se la captazione è aumentata oppure no, basta vedere se c’è un’iperfunzione diffusa o altre cose. Tante altre strutture prendono iodio, e quindi l’apparecchio ha una misurazione dello iodio nelle altre zone, le sottrae in maniera tale da avere un’immagine della tiroide più netta. LE GHIANDOLE SURRENALICHE Sono retroperitoneali, sono a forma di cappello grigio e si trovano sopra i reni. A seconda che producono a livello del medulla, cioè della parte centrale, oppure della corteccia, producono ormoni differenti. Comunque in generale producono aldosterone, cortisolo, il cortisone è la forma non attiva, gli ormoni steroidei sessuali e l’ adrenalina. Questi regolano il tono vascolare, tant’è vero che molti farmaci che si utilizzano sono inibitori del testosterone, della renina o dell’angiotensina, regolano lo stress e la risposta comunque allo stress. In una paziente con Morbo di Pushing si ha produzione di cortisolo, un’altra paziente ha aumento del grasso viscerale, cioè all’interno dell’addome, poi le cosiddette strie rubre, che sono tipiche, e si ha aumento del tessuto adiposo anche a livello del collo, o della parte intercalo-vertebrale, che si chiama tipicamente a gobba di tufolo (?). Consideriamo poi l’adenoma della surrenale, che spesso per fortuna sono pochi e adesso possono anche essere operati per via laparoscopica. Sono tanti i pazienti che fanno interventi chirurgici di questo tipo, e dopo l’intervento sembrano quasi irriconoscibili. Dal punto di vista terapeutico se una ghiandola è iperfunzionante si deve sopprimerla, se invece è ipofunzionante si deve stimolarla e non si deve mai fare comunque la maschera biologica prima di aver fatto invece i dosaggi ormonali che diano una diagnosi biochimica. C’è una grande quantità di individui che hanno problemi tiroidei, i più frequenti sono la Tiroidite di Ashimoto, dove c’è un aumento della quantità di tessuto linfatico, e si tratta infatti di una tiroidite autoimmune, il Morbo di Badedov, che gli americani chiamano di Grave, che può insorgere su un gozzo che poi si può in parte modificare, prima è un gozzo eutiroideo, un gozzo colloido cistico con le cisti tipiche e con i noduli, poi ad un certo punto si può sganciare dal controllo ipofisario, per cui mentre prima il paziente era eutiroideo, poi diventa ipertiroideo. E’ importante che le malattie della tiroide, soprattutto nelle donne sono familiari, i tumori della tiroide sono anche abbastanza frequenti perché sono il 14% e la diagnosi fatta precocemente sicuramente permette una vita quasi normale, perché levato precocemente il tumore della tiroide che comunque non infiltra la capsula ha una prognosi ottima, il paziente vive più o meno quanto vivrebbe senza aver avuto il tumore. In caso di pazienti con problemi ormonali oppure se si sente qualche nodulo si deve sempre e comunque fare un’ecografia della tiroide per vedere com’è la vascolarizzazione intorno al nodulo perché tipicamente nelle forme tumorali la vascolarizzazione è di un certo tipo,per cui in qualche caso bisogna fare un ago aspirato e se il nodulo supera i 2 cm va levato in ogni caso. Qual è la definizione di ipotiroidismo? E’ una sindrome caratterizzata da manifestazioni che sono la conseguenza del deficit di ormoni tiroidei acarico dei loro tessuti bersaglio, perché abbiamo visto che l’ormone tiroideoT4, a livello periferico viene trasformato in T3 che è la forma attiva. Eziologia Si può avere un ipotiroidismo primario, centrale, in cui praticamente non viene prodotto TRH o TSH, o un ipotiroidismo periferico in cui non c’è la conversione da T4 a T3. Nell’ Ipotiroidismo Primario possiamo avere una compromissione del parenchima tiroideo,quindi per esempio nella tiroidite cronica autoimmune di Ashimoto un ipotiroidismo autoimmune reversibile, per esempio ci sono forme autoimmuni che si associano ad altre autoimmunità pensate per esempio alla VEM,cioè ci sono vari siti che interessano varie ghiandole endocrine o ad esempio a un lettam, a un lupus eritematoso, in cui si hanno spesso anche gli ormoni anti-TPO, anti-perossidasi aumentati, o anche microsomiali aumentati, cioè ha una forma autoimmunitaria diffusa in tutto l’organismo che dà anche delle forme locali, cioè con produzione di anticorpi anti-DNA, anticorpi anti-muscolo liscio ecc… e anticorpi contro parti della tiroide. Oppure i pazienti che fanno radioterapia hanno poi una cicatrice interna, dove l’hanno fatta, molti di questi pazienti hanno poi ad esempio problemi respiratori, perché hanno una fibrosi polmonare, possono avere un versamento pericardico perché questo tipo di terapia ha anche degli effetti dannosi, se da una parte riduce il tumore, dall’altra causa direttamente una serie di spiacevoli effetti. Se la faccio in una zona e non ho schermato bene il collo ho un ipotiroidismo secondario. Malattie infiltrative, come il tumore della laringe, possono infiltrare anche la tiroide, poi una disgenesia tiroidea, cioè si nasce proprio con assenza di tiroide o con una piccola tiroide ipofunzionante. Si può poi avere un difetto della biosintesi e della secrezione degli ormoni tiroidei, per esempio un difetto congenito della biosintesi ormonale, un deficit di iodio, come anche cretinismo, farmaci,pensate ad esempio al litio, il quale si utilizza da tantissimo nelle forme di depressione maggiore, perché esso sta nello stesso gruppo dello iodio, e come questo usa lo stesso carrier perché ha dal punto di vista chimico delle caratteristiche simili. Il cordarone che si usa tanto nelle forme di fibrillazione striale, o comunque di disritmia, può dare ipotiroidismo o ipertiroidismo, ma comunque dà sempre dei danni alla tiroide. Nonostante ciò non si smette di utilizzarlo perché nelle forme acute, per esempio se capita un paziente che ha una fibrillazione striale importante con un edema polmonare per esempio non si può far altro che dare la cardioversione o l’amiodarone. E poi ci sono delle sostanze ancora naturali di ossigeno, pensate al cavolo e tanti altri alimenti che possono ridurre l’assorbimento dello iodio. Quindi nell’ipotiroidismo centrale si riduce la produzione di TSH o di TRH e può dipendere da neoplasia. Per esempio il craniofaringioma è una neoplasia che si vede anche nei ragazzi, ce ne sono alcuni che hanno ipertermia maligna, cioè hanno temperature che arrivano a 40-42, e non si riescono ad abbassare in nessuna maniera perché hanno un’infiltrazione in più centri della termoregolazione, e hanno anche un’infiltrazione a livello dell’ipofisi. Spesso ci sono poi dei traumi che fanno addirittura rompere il peduncolo oppure danno un danno vascolare del peduncolo ipofisario e questo dà una riduzione di tutti gli ormoni dell’ipofisi, oppure da irradiazione, ci possono essere delle cause vascolari, come ad esempio un aneurisma della carotide interna, un fatto trombotico, una necrosi ischemica e delle infezioni, una cosa a cui uno non pensa mai, ma si vede, è la tubercolosi a livello cerebrale, nelle miliari ci sono anche le forme cerebrali, la toxoplasmosi anche, la sifilide, che è diventata soprattutto con l’AIDS una cosa abbastanza frequente, malattie infiltrative, per esempio la sarcoidosi, l’emocromatosi e l’istiocitosi.La sarcoidosi è una forma di ipereattività, con formazione di forme granulomatose tipiche, simili a quelle della tubercolosi, che si possono trovare da tutte le parti comprese le zone cerebrali. Abbiamo poi l’ipofisite cronica linfocitaria e poi ci sono anche delle cause congenite come per esempio l’ipoplasia ipofisaria con disgenesia del nervo ottico. Abbiamo poi il difetto funzionale invece della biosintesi del TSH, e alcuni farmaci che inibiscono la produzione di TSH, per esempio i glucocorticoidi, quindi tutte le forme in cui effettivamente ci sono troppi glucocorticoidi danno problemi, o con la dopamina, come si ha ad esempio nel Parkinson, possono dare problemi di TSH. L’ipotiroidismo deriva o dalla mancata trasformazione del T4 in T3, anche se pure il T4 qualche effetto ce l’ha, non è tutto quanto il T3 che ha effetto, tant’è vero che il medico dà Eutirox, che è T4. Comunque ci sono poi delle forme in cui manca proprio il recettore dell’ormone tiroideo per cui in questo caso non c’è proprio target da parte dei tessuti. Quali sono le manifestazioni cliniche? Una paziente ipotiroidea ha pochi capelli, una riduzione dell’apparato pilifero a livello del viso e soprattutto ha gli occhi edematosi, si muovono in maniera molto rallentata, sono anche lenti a parlare, hanno mixedema e come ce l’hanno a livello periferico, ad esempio nelle gambe, ce l’hanno anche a livello cardiaco, questi pazienti hanno allora anche insufficienza miocardia, dovuta al fatto che il mixedema, che è un edema duro, perché organizzato, si verifica insufficienza miocardica. Chi farà il pediatra potrà vedere bambini con cretinismo congenito, che mostrano come chiaro segno una difficoltà a surgere il latte materno o del biberon, non ciucciano. Questo succede perché in realtà si ha una riduzione importante di questi ormoni tiroidei e siccome nella prima settimana hanno ancora ormoni materni questa cosa si vede un po’ più tardivamente. Poi dal momento che la tiroide si occupa anche della termoregolazione gli ipotiroidei hanno sempre freddo, hanno un effetto a livello cardiaco, gastroenterico, determinano depressione dell’umore, addirittura ci sono pazienti che tentano il suicidio o si suicidano veramente e aumentano di peso.Quindi stanchezza, debolezza, pelle secca, che ce l’hanno anche quelli affetti da ipertiroidismo, freddo, perdita dei capelli, difficoltà nella concentrazione, perdita della memoria, stipsi, mentre quelli che hanno ipertiroidismo sono diarroici, hanno aumento del peso, o comunque scarso appetito perché si riduce il metabolismo energetico, hanno dispnea per la presenza del mixedema da tutte le parti, compreso anche a livello polmonare, hanno una certa raucedine perché hanno anche sulle corde vocali, che sono edematose, disturbi del ciclo mestruale, parestesie e difficoltà nell’apprendimento. I segni sono ovviamente: iporiflessia, mentre nei pazienti con ipertiroidismo si ritrova iperiflessia, pelle ruvida, estremità fredde, alopecia, laddove per alopecia si intende la mancanza di peli a livello di specifiche zone del volto. Dal punto di vista clinico non troviamo basso l’FT3 o l’FT4, ma troviamo alto il TSH, in questo caso và data comunque terapia sostitutiva. Nelle forme subcliniche, in cui troviamo un normale FT4 ed FT3, ma un alto TSH, diamo terapia sostitutiva perché dopo un po’ quel paziente diventa ipotiroideo vero e proprio. Dato che sta facendo TSH sta cercando di segnalare questo problema alla tiroide di indurre un aumento della secrezione. L’altra cosa importante è che questi pazienti poi diventano anche ipercolesterolemici. Nell’ipotiroidismo aperto, e noi partiamo da valori di 4 millimolare di LDL, o 6 di colesterolo totale, poi con un normale T3 oppure con un basso T3 arriviamo fino a 9 di colesterolo. Ricordatevi che l’ipercolesterolemia può essere un segno di ipotiroidismo. Come si fa in diagnosi? Possiamo trovare un TSH normale aumentato o diminuito, abbiamo detto normale o basso se non funziona il TSH, può essere aumentato se è invece la tiroide che non produce gli ormoni tiroidei, quindi c’è un tentativo di aumentare la produzione di ormoni tiroidei. Quando c’è un TSH normale non è necessario approfondire o fare altri accertamenti, eccetto di fronte ad un sospetto clinico di ipotiroidismo centrale. Se invece troviamo il TSH aumentato dobbiamo trovarci davanti a 3 possibilità: troviamo un FT4 diminuito, un FT4 normale o un FT4 aumentato. Se lo troviamo diluito ci troviamo davanti ad un ipotiroidismo primario, la tiroide non produce più T3 e T4 e l’ipofisi è stimolata a produrre TSH per cercare di sopperire alla riduzione dell’ormone tiroideo, sempre per via del feedback negativo. L’FT4 può essere invece normale e si tratta allora di un ipotiroidismo subclinico, vuol dire che la tiroide tende a produrre poco ormone tiroideo, l’ipofisi è stimolata a produrre più TSH per sostenere la riduzione della produzione di ormone tiroideo. Oppure l’FT4 può essere aumentato e allora ci troviamo di fronte ad una sindrome da resistenza agli ormoni tiroidei, oppure a una tireotossicosi per iperproduzione di TSH, e ci troviamo in un altro caso, nell’ipertiroidismo. Il TSH può essere invece diminuito e ci troviamo in presenza di FT4 diminuito, oppure di FT4 aumentato o normale. Quindi se abbiamo un TSH diminuito e diminuito anche l’FT4 siamo di fronte ad un ipotiroidismo centrale, oppure pazienti che hanno fatto terapia con farmaci anti-tiroidei. Oppure ci si può trovare di fronte ad un TSH diminuito e un FT4 aumentato e allora non è ipotiroidismo, è anzi ipertiroidismo e sta riducendo la produzione di TSH.