EUROPA -12 Mobilità degli studenti nell’UE Le opportunità di mobilità studentesca all’interno dell’Unione Europea La consapevolezza della dimensione culturale locale, nazionale ed europea e della diversità ed identità culturale sono alcuni dei punti fondamentali su cui si basano i progetti dell’Unione Europea per la mobilità degli studenti. Le politiche europee si stanno muovendo in questa direzione anche nel ramo dell’Istruzione: al vertice di Lisbona del 2002 i capi di stato e di governo, membri dell’UE, hanno riconosciuto il ruolo fondamentale di istruzione e formazione per la crescita e lo sviluppo economico europeo. In questa occasione si è chiesto "non solo una trasformazione radicale dell'economia europea, ma anche un programma ambizioso al fine di […] modernizzare i sistemi di previdenza sociale e d'istruzione". Nel 2002 si è fissato l'obiettivo di "rendere entro il 2010 i sistemi [europei] d'istruzione e di formazione un punto di riferimento di qualità a livello mondiale". Sicuramente l’istruzione e la formazione possono migliorare la comprensione dei valori della solidarietà, delle pari opportunità e della partecipazione sociale e contribuire alla creazione di un rapporto positivo con salute, ambiente, qualità generale della vita e livelli di criminalità. La collaborazione tra i paesi dell'UE in questo settore è una componente naturale del processo di integrazione europea: ciascun paese è fortemente motivato ad apprendere dall’esperienza degli Stati Membri e degli altri paesi partecipanti. La “ricchezza del confronto” si è già realizzato con gli i scambi universitari (progetto Erasmus) che hanno dimostrato di essere dei solidi mattoni, forse più di quelli edificati dalla politica, per la costruzione della casa Europea. La possibilità di vivere, studiare e lavorare in altri paesi offerta dall’UE ai suoi cittadini è un contributo essenziale alla comprensione delle altre culture, allo sviluppo personale e alla piena realizzazione delle potenzialità economiche dell’UE. Ogni anno più un milione di cittadini comunitari di ogni età usufruisce di programmi finanziati dall’UE per l’istruzione e la formazione professionale. Quasi due milioni di giovani hanno già beneficiato di programmi per proseguire gli studi e la formazione personale in un altro paese europeo. La mobilità degli studenti nel mondo dell’istruzione è, quindi, uno dei punti forti dell’Unione Europea che si impegna, cioè, a favorire lo “spostamento temporaneo” di giovani al fine di facilitare l’acquisizione degli strumenti culturali adeguati alle esigenze del contesto europeo, e di migliorare la trasparenza ed il riconoscimento dei titoli conseguiti. Cambiare paese, metodo e cultura apre la mente e forma un carattere universale. Questo potrebbe essere il futuro dell’istruzione e del mondo del lavoro, che cerca giovani versatili, creativi, in grado di comunicare con l’Altro a 360 gradi. Sta crescendo sempre più la consapevolezza che i processi educativi abbiano un ruolo determinante nella costruzione del cittadino europeo, una persona capace di capire e conciliare la propria storia con quelle diverse dalla propria. Le proposte e i progetti Le proposte per la realizzazione effettiva della “mobilità” sono significative. Un’interessante opportunità è offerta dal progetto COMENIUS. Esso riguarda tutto l'arco dell'istruzione scolastica, dalla pre-scolastica fino al termine degli studi secondari superiori e si pone, come obiettivi specifici, di sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore e di aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea attiva. Importante è, quindi, il miglioramento della qualità e l’aumento del volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati membri e la promozione dell’apprendimento di lingue straniere moderne. La mobilità degli individui è proprio uno dei punti su cui insiste COMENIUS. Rientrano in questa attività gli scambi di alunni e personale della scuola, la mobilità individuale degli alunni, l'assistentato per futuri insegnanti, la possibilità per il personale docente di effettuare tirocini presso istituti scolastici o imprese, la formazione in servizio per il personale docente e le visite preparatorie per mobilità, partenariati, progetti o reti. Comenius si rivolge ad allievi dell’istruzione scolastica fino al termine degli studi secondari superiori, istituti scolastici ma anche a personale docente e ad altre categorie di personale di tali istituti scolastici, associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG rappresentanti dei soggetti coinvolti nell’istruzione scolastica, Persone e organismi responsabili dell’organizzazione e dell’erogazione dell’istruzione a livello locale, regionale e nazionale, Centri e istituti di ricerca che si occupano delle tematiche dell’apprendimento permanente, Istituti di istruzione superiore, Organismi che forniscono servizi di orientamento, consulenza e informazione Altra proposta è il progetto Ipm: Individual Pupil Mobility (mobilità studentesca individuale). La Commissione europea ha deciso dare il via, già dalla prossima estate, al progetto che permette ai ragazzi delle scuole superiori di studiare all'estero. Prendendo spunto dall’ormai rodato Erasmus, che a livello universitario ha fatto studiare in Europa un milione e mezzo di giovani, si impegna ad estendere a tutte le scuole superiori, istituti tecnici compresi questa opportunità, inizialmente coinvolgendo 650 studenti, dai 14 ai 18 anni, e potrà contare su 2 milioni di euro stanziati da Bruxelles. All’Individual Pupil Mobility aderiscono dieci paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Ungheria. L'Italia potrà mandare all'estero 110 studenti, numero inferiore solo a quello della Germania con 120. Non c'è la Gran Bretagna che, con il richiamo dell'inglese, avrebbe monopolizzato gran parte delle domande. La commissione ha cercato un equilibrio tra le sue varie anime: Paesi grandi e piccoli, Paesi fondatori e di fresca adesione. Al progetto pilota possono partecipare solo gli istituti che negli ultimi tre anni hanno preso parte a Comenius. In Italia la gestione di questo primo anno di sperimentazione è stata affidata a Intercultura, un'organizzazione non governativa che da più di 50 anni organizza programmi di scambio in tutto il mondo e che si è costruita una solida esperienza. Il periodo di studio all'estero potrà durare da tre a sei mesi. Non è necessario parlare la lingua del Paese ospitante, ma è obbligatorio conoscerne una diversa da quella d'origine. A differenza dell'Erasmus per gli universitari, i ragazzi non vivranno in residenze per studenti, ma saranno ospiti di famiglie del posto. La borsa di studio coprirà un viaggio di andata e ritorno e le spese necessarie per la scuola ( la cifra precisa non è stata ancora fissata). Vitto e alloggio sono, invece, a carico di chi ospita. La famiglia che manda il proprio figlio all'estero potrà, a sua volta, offrire ospitalità nella propria abitazione ad un ragazzo straniero. La scuola a cui appartiene l'alunno "in mobilitè europea", dovrà accoglierne un altro proveniente dall'estero e trovare una famiglia disposta ad offrire un alloggio. Le prime partenze sono previste già per la prossima estate, all'inizio dell'anno scolastico 2007-2008. Per conoscere meglio le opportunità L’EURODESK: www. eurodesk.org E’ la struttura del programma comunitario Gioventù in Azione che opera nel settore dell'informazione e orientamento sui programmi in favore della gioventù promossi dall'Unione Europea e dal Consiglio d'Europa. E’ realizzato con il supporto della Commissione Europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e Attività Sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Solidarietà Sociale. Opera in stretta cooperazione con l'Agenzia Nazionale Italiana del Programma Gioventù in Azione. Eurodesk fornisce informazioni sui programmi europei rivolti ai giovani nell'ambito della cultura, della formazione, della mobilità, dei diritti e del volontariato, con l'obiettivo di rendere sempre più accessibile l'utilizzo delle opportunità offerte ai giovani dai programmi stessi. Gli sportelli presenti sul territorio sono una valido punto di riferimento per un confronto a quattrocchi su opportunità e proposte: è, infatti, presente in 25 paesi europei, con strutture di coordinamento nazionali e oltre 400 punti di informazione decentrata sul territorio. La rete di riferimento italiana, EURODESK ITALY (http://www.eurodesk.it) è presente in molte province con sportelli aperti ai giovani per garantire la distribuzione di informazioni (concorsi, scadenze di bandi, proposte di scambi culturali, volontariato internazionale, mobilità e possibilità di viaggi) riguardo alle prospettive europee per i giovani. Portale Ploteus : www.europa.eu.int/ploteus/portal/home.jsp PLOTEUS è il Portale sulle Opportunità di Apprendimento nello Spazio e mira ad aiutare gli studenti, le persone in cerca di lavoro, i lavoratori, i genitori, gli operatori dell'orientamento e gli insegnanti nel reperire le informazioni relative al tema Studiare in Europa. Su PLOTEUS si trovano informazioni sulle opportunità di apprendimento e di formazione disponibili nell'Unione Europea (con link ai siti web delle Università e degli istituti di istruzione superiore ai database delle scuole e dei corsi di formazione professionale e di istruzione per gli adulti); sistemi di istruzione e formazione: descrizione dei diversi sistemi di istruzione nei Paesi Europei; programmi di Scambio e Borse di Studio (Erasmus, Leonardo da Vinci, Socrates, Tempus) disponibili nei Paesi Europei. Altri siti utili: Centro Risorse Nazionale per l'Orientamento: www.centrorisorse.org European Youth Portal: Opportunità di studio nell’Unione Europea (Ministero degli Esteri): www.esteri.it/ita/3_25_49.asp Commissione Europea - Archivi - Cultura, istruzione e gioventù: http://ec.europa.eu/news/culture/archives_it.htm www.europa.eu/youth/index.cfm?l_id=it