Biografie - Filarmonica

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Giovedì 23 Novembre
Oxalys
C. Nielsen: Serenata in vano per clarinetto, fagotto, corno, violoncello e contrabbasso
J. Françaix: À huit, per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, clarinetto, corno, fagotto
F. Schubert: Ottetto, per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, clarinetto, corno, fagotto
Fondato nel 1993 da un gruppo di studenti del Conservatorio di Bruxelles, Oxalys è oggi una delle
formazioni da camera di riferimento nel panorama musicale internazionale. Ensemble a geometria
variabile – strutturato attorno al quintetto d’archi, flauto, clarinetto e arpa – accoglie anche altri
artisti per la realizzazione di progetti particolari e repertori più ampi. Il pubblico delle sale del
Concertgebouw di Amsterdam, del Kennedy Center di New York, della Filarmonica di San
Pietroburgo hanno subito decretato un successo solido alle proposte artistiche presentate
dall’Oxalys, capaci di rispondere alle più varie richieste degli organizzatori. Oxalys, infatti, riunisce
interpreti disposti a condividere nuove avventure musicali, aperte a linguaggi molteplici.
L’Ensemble è ospite di alcuni fra i più celebri Festival Europei, ma si esibisce spesso anche in
America, negli Emirati Arabi, in Cina e Giappone. Ricca è la loro discografia che comprende opere
di Mozart, dell’impressionismo, del post-impressionismo e della musica russa del ventesimo secolo;
una produzione premiata con diversi riconoscimenti dalla critica discografica- Choc de la Musique
per le opere di Reger, Mahler e Schoenberg. A Trento è chiamato a interpretare una delle pagine più
felici e ampie del camerismo romantico, il celebre Ottetto di Franz Schubert affiancato da due
esperienze più moderne maturate nella Francia del Novecento e in Danimarca.
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