avvisi 27.3.2016 Pasqua. - Parrocchia S. Stefano di Vermiglio

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Foglio avvisi anno 2016
VERMIGLIO e VALLE di PEIO,
ANNO SANTO, GIUBILEO DELLA MISERICORDIA
Riferimenti del parroco don Enrico, canonica di Vermiglio:
Tel. 0463 758139 – 3332759576; Email: [email protected]
Sito: www.parrocchiavermiglio.it/ avvisi della settimana
Domenica 27 marzo, PASQUA di Risurrezione di Gesù
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“Alleluia, Cristo, mia speranza, è risorto.”
ore 9.45, a COGOLO;
ore 10.oo, a VERMIGLIO;
ore 11, a Comasine con Battesimo di Ilary;
ore 17.oo, a CELENTINO;
ore 17.30 a PEIO FONTI;
ore 18.30, a CELLEDIZZO;
ore 18.30, a PEIO.
Lunedì 28, ore 10, a Vermiglio, S. Messa in chiesa; Per chi prega Lodi e
Vespri, dom.1a sett.
ore 17, a Cogolo, S. Messa.
Martedì 29, ore 20, a Vermiglio, S. Messa in Cappella,
seguita da preghiera per il nuovo Vescovo.
Mercoledì 30, ore 8.30, a Vermiglio, Lodi;
ore 17 a Celentino, S. Messa.
a Vermiglio, ore 21, in Oratorio: Lettura della Parola di Dio,
Vangelo di domenica prossima, Luca 20,19 - 31.
Giovedì 31, ore 8.30, a Cogolo S. Messa;
ore 20, a Vermiglio, S. Messa in Cappella.
a Cogolo, ore 20.30, in Oratorio, Lettura della Parola di Dio,
Vangelo di domenica prossima, Luca 20,19 - 31.
Venerdì 1 aprile, ore 8.30, a Vermiglio, S. Messa in Cappella;
ore 17, a Peio, S. Messa. ore 20 a Strombiano, S. Messa.
ore 20, a Cogolo, Preghiera per il nuovo Vescovo.
Nel pomeriggio, ore 14.30, in chiesa a Cogolo, con i ragazzi
della Prima Eucaristia prove, prove canti e confessione.
Sabato 2, ore 11, a Celledizzo, Matrimonio di Donatella e Sandro.
S. Messe festive:
CONFESSIONI, tutti i sabati,
ore 18, a VERMIGLIO e COMASINE; dalle 15, a Cogolo
dalle 16 a Vermiglio.
ore 19, a COGOLO.
Domenica 3 aprile, Seconda domenica di Pasqua, C:
“Gesù disse: Pace a voi!”
 ore 10.oo, a COGOLO con i ragazzi che per la
prima volta parteciperanno all’Eucaristia;
 ore 10.oo, a VERMIGLIO;
 ore 17.oo, a CELLEDIZZO;
 ore 18.30, a PEIO.
 ATENZIONE, ORARIO MODIFICATO perché
a Trento, ore 15.30, c’è l’Ordinazione del nuovo Vescovo Lauro.
Lo accompagniamo con la nostra preghiera, in particolare
ci troviamo martedì a Vermiglio e venerdì a Cogolo.
PASQUA, il Signore risorge vittorioso.
La vita vince la notte del dolore.
È Lui il vero Agnello Pasquale,
immolato per la nostra salvezza, Risorto,
ritto in piedi, con la Croce come scettro regale.
È Lui il Principio e la fine,
l’Alfa e l’Omega, la A e la Z.
Da Lui vengono i doni dello Spirito Santo
e dell’Eucaristia. È Lui che ci ha guadagnato
la Misericordia per un Giubileo straordinario.
Dunque, “Beati gli invitati al banchetto di nozze
dell’Agnello” (Apocalisse 19,9). Auguri pasquali.
Signore, guidaci in questo Giubileo per essere creature nuove
che vivono seguendo l’Agnello, vivi e giulivi in Cristo Gesù. Amen.
Ritrovo ogni sabato, nel pomeriggio dalle 15 alle 18,
in Oratorio S. F. di Cogolo, per i giovani post-cresima.
Per vedere il servizio su Peio trasmesso su TV 2000 basta andare
su “youtube la parrocchia di s. Giorgio a Peio”. Buona visione.
27 marzo 2016 - PASQUA DI RISURREZIONE
At 10,34a.37-43 / Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8 / Gv 20,1-9
Non è qui, è risorto (Lc 24,6)
Il racconto pasquale di Luca è segnato da alcuni verbi applicati alle donne, le prime
testimoni della risurrezione. Il primo verbo è “trovarono”: “trovarono che la pietra era
stata rimossa dal sepolcro ed entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù”. Gesù non
si trova come una cosa perduta, ma lo si cerca e lo si scopre sul piano della fede.
C’è poi il verbo dell’incertezza: “non sappiamo dove l’hanno posto”, a dirci che il
credere è itinerario da percorrere con umiltà ed impegno. Ma l’oscurità del dubbio è
squarciata: solo il Cielo può rivelarci il Mistero, cioè la risurrezione di Gesù, il suo
significato. Le prime parole degli angeli sono al contempo una rivelazione e un rimprovero.
Gesù ora è il Vivente: perché cercarlo tra i morti? Dovrebbero ricordarsi le sue parole e
comprendere ciò che è accaduto: “Ricordatevi come vi parlò”.
La Pasqua è un inizio. Nessuno di noi è sottratto alla fatica di cercare, di ascoltare, di
incontrare il Signore Risorto. E lo cercheremo non tra le mura fredde di una tomba, ma
nella storia, negli avvenimenti, nella vita quotidiana, nelle persone... lì dove egli ci viene
incontro. A fare da guida sicura sarà proprio la sua Parola: quella Parola viva,
accompagnata dai gesti della compassione e della guarigione, della misericordia e della
vita. Se accettiamo di lasciarci condurre dalla Parola di Dio entriamo un po’ alla volta ma
decisamente nel mistero della passione, della morte e nell’evento straordinario della
risurrezione. In altre parole: dell’infinito amore di Dio per noi.
“NELL’ABISSO DEL MALE, IL VANGELO MI HA RIDATO LUCE”
“Neanche Dio mi può perdonare”. Ricordo bene le sue parole ai nostri primi
incontri. Lui, giovanissimo omicida della persona a cui voleva più bene. “Perché l’ho
fatto? Perché Dio ha permesso che lo facessi?”. Era il suo duello con se stesso e con
Dio, il corpo a corpo di un ragazzo di 23 anni che aspetta una condanna severa e lunga
e si domanda che senso possa avere, di lì in poi, la sua vita. “Meglio morire…”. Dopo
qualche mese, proprio in un momento in cui forte, urgente, straziante era la domanda
“che ne sarà di me?”, pensai che fosse il momento giusto: “Prova a leggere il Vangelo
di Luca – gli dissi – senza pretendere di capire tutto subito”. Da lì in poi il rapporto tra
noi divenne più personale. Dopo otto mesi fu pronto per il sacramento della
riconciliazione. Partecipava alla catechesi, a Messa faceva il lettore, pregava tutti i
giorni. È una storia di molti anni fa. Oggi è fuori, libero. Il Signore gli ha fatto
comprendere che la sua vita poteva ancora avere un senso. È riuscito nell’impresa di
perdonare se stesso, nonostante il suo passato, con il suo peso da reggere, sia sempre lì.
Ma adesso sente che Dio lo accompagna, lo aiuta a reggere quel peso, gli permette di
vivere. Avrebbe desiderato ricevere il perdono della famiglia della ragazza. Ha provato a
cercare un contatto. Ma non gli è stato concesso. La ferita è ancora troppo dolorosa. Ma
forse, un giorno…
Don Virginio Balducchi, Roma (da Avvenire)
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