Traduzione non ufficiale del documento della Commissione DOCUMENTO DI LAVORO CON SCOPO PURAMENTE INFORMATIVO CHE NON RAPPRESENTA IL PARERE DELLA COMMISSIONE DOCUMENTO DI LAVORO PRODOTTI DI MONTAGNA 1 Traduzione non ufficiale del documento della Commissione 1. OPZIONI 1.1. Opzione 1: Mantenimento dello status quo (vale a dire nessuna azione comunitaria specifica per i prodotti di montagna) Approccio di base Questa opzione è una continuazione della situazione attuale, nella quale non sono previste misura UE specifiche per i prodotti dell'agricoltura di montagna. Tuttavia, una serie di politiche UE hanno però già un impatto importante sullo sviluppo delle zone montane sostenendone anche la produzione agricola. Sotto l'opzione "status quo, gli Stati membri interessati continueranno a disciplinare le definizioni legate alle zone di montagna. Da notare che un numero significativo di prodotti tradizionali riconosciuti in alcuni Stati membri possono essere considerati come prodotti di montagna. Elenchi nazionali/Registri di prodotti tradizionali continuerebbero ad essere disponibili per i prodotti di montagna che rispondono ai requisiti richiesti. Inoltre, i sistemi di certificazione privati e nazionali (e regionali) potrebbero potenzialmente essere utilizzati per promuovere alcuni prodotti di montagna. Sistemi di certificazione della qualità potrebbero essere utilizzati per differenziare i prodotti presenti sul mercato, evidenziando il valore aggiunto e modalità di produzione di questi prodotti ad acquirenti e consumatori. 1.2. Opzione 2: riservare il termine 'prodotto di montagna' per i prodotti agricoli Approccio di base Termini riservati ad indicare il valore aggiunto e le peculiarità. "Prodotto di montagna" sarebbe un termine riservato e applicato orizzontalmente (cioè non a un particolare tipo di prodotto), volto ad indicare che il prodotto è ottenuto in una regione montuosa. Un termine riservato, facoltativo, utilizzato per fornire al consumatore informazioni utili ed accurate che permette al contempo di aiutare gli agricoltori ad avere un ritorno economico per gli sforzi di produzione aggiuntivi sostenuti, a condizione che tale termine sia utilizzato in base ad una precisa definizioni, in modo da non indurre in errore il consumatore. Come già sottolineato in precedenza, non deve essere utilizzato per descrivere prodotti in commercio o su etichette ma, quando questo termine viene usato il prodotto deve corrispondere alla definizione data. Il ricorso a questa definizione sarebbe quindi su base volontaria, fornendo agli agricoltori uno strumento flessibile per ottenere un ritorno remunerativo per il valore aggiunto che caratterizza il prodotto. Un termine riservato e facoltativo per i prodotti di montagna potrebbero essere attuato mediante autodichiarazione da parte dei produttori e combinato con un meccanismo di controllo relativamente leggero. Possibili misure che garantiscano il corretto utilizzo del termine dovrebbero essere attuate, come avviene per le prescrizioni generali di etichettatura, e potrebbero quindi essere combinate con i controlli ufficiali che gli Stati membri applicano ai sensi del regolamento (CE) n. 882/2004. 2 Traduzione non ufficiale del documento della Commissione 2. PUNTO DI VISTA DEGLI STAKEHOLDER SULL’IMPATTI DELLE POSSIBILI OPZIONI 1) Quali sono le probabili ripercussioni ECONOMICHE (positive e / o negativi) delle opzioni di cui sopra, in particolare per quanto riguarda: - Funzionamento del mercato interno e della concorrenza (libera circolazione delle merci, la scelta dei consumatori, prezzi di mercato, e possibili comportamenti anticoncorrenziali.) - Costi di esercizio e di management delle PMI - Reddito degli agricoltori di montagna / produttori - Gli oneri amministrativi per le imprese (obbligo di informazione, ecc) - I consumatori e le famiglie (informazione dei consumatori e protezione, prezzi, qualità e disponibilità dei beni, scelta e fiducia dei consumatori) - Settori specifici (l'impatto sui posti di lavoro, ecc) 2) Quali sono i probabili impatti SOCIALE (positive e / o negativi) delle opzioni di cui sopra, in particolare per quanto riguarda: - Occupazione e mercato del lavoro - Cultura 3) Quali sono i probabili impatti AMBIENTALI (positive e / o negativi) delle opzioni di cui sopra, in particolare per quanto riguarda: - Trasporto - La biodiversità, flora, fauna e paesaggi (specie, varietà, razze, la promozione della conservazione, il valore del paesaggio) - Qualità del suolo e risorse idriche - Benessere degli animali 3. PUNTO DI VISTA DEGLI STAKEHOLDER SU QUESTIONI SPECIFICHE Quale è una valida definizione di "zona di montagna" e "prodotto di montagna"? Tutte le fasi della produzione (produzione delle materie prime, preparazione, trasformazione) dei prodotti di montagna devono avvenire nella zona di montagna? 3