Michele Amoretti – matr. 95645 – Lezione del 26/10/99 – ora 16:30-18:30 LA MACCHINA DI RANKINE Il problema di realizzare un ciclo termodinamico che produca la massima quantità di lavoro a parità di calore entrante, ha come soluzione ottimale la macchina di Carnot. Si tratta però di una macchina ideale, perché opera su un ciclo reversibile. Nella pratica, la soluzione che in maniera più brillante approssima quella ottimale è la macchina di Rankine: Serbatoio caldo NOTA: i singoli componenti (pompa, caldaia, turbina e condensatore) sono dei sistemi aperti; non essendo in movimento, nelle equazioni di bilancio trascuriamo sempre l’energia cinetica e l’energia potenziale: Q1 caldaia 2 pompa Lp 1 3 2’ LT turbina hb - ha =q- l 4 condensatore insieme, i quattro componenti costituiscono un sistema chiuso Q2 Serbatoio freddo Fig.1 - schema della macchina di Rankine La macchina di Rankine ha avuto e ha tuttora innumerevoli applicazioni: dalla locomotiva a vapore, alle centrali termoelettriche a combustibile chimico o nucleare. Normalmente, il fluido che descrive il ciclo è l’acqua. Per studiarne il funzionamento, possiamo ricorrere a tre tipi di diagramma: p T 2 2’ h 2’ 3 3 3 3 2 2’ 2 1 1 4 4 v 1 s 4 s Fig.2 - diagrammi pressione-volume, temperatura-entropia, entalpia-entropia Il primo è il più intuitivo, ma il secondo è il più importante (il terzo è per uso specialistico). -1- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Facciamo dunque riferimento al diagramma T-s e spieghiamo il ciclo passopasso: 12: il fluido, che è nella fase liquida, subisce una compressione isoentropica (s è costante); ciò viene realizzato mediante una pompa, sistema aperto che non scambia calore: h 2 h 1 l p 0 l p h 2 h 1 (1) 22’, 2’3: il fluido viene prima riscaldato e poi vaporizzato, sempre a pressione costante; si utilizza una caldaia, sistema aperto che non scambia lavoro: h 3 h 2 q1 0 (2) la quantità di calore q1 viene prelevata dai fumi caldi prodotti dalla combustione di un combustibile e dell’aria comburente 34: il fluido, che ora è nella fase di vapore saturo secco, passa attraverso a una turbina, sistema aperto che non scambia calore, e, espandendosi isoentropicamente, compie lavoro: h 4 h 3 l t 0 l t h 3 h 4 (3) 41: il fluido, nello fase di vapore saturo a bassa pressione, viene portato completamente nella fase liquida, a pressione e temperatura costanti; per fare ciò, si utilizza un condensatore, che cede la quantità di calore h1 - h 4 q 2 0 q 2 h 4 h1 (4) a una serpentina (serbatoio freddo) Calcoliamo il coefficiente economico , rapporto tra lavoro prodotto e calore assorbito netti: lt lp ε (5) q1 ossia, da (1),(2) e (3): ε h 3 h 4 (h 2 h 1 ) h3 h2 -2- (6) Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Ora, poiché in 12 il fluido è nella fase liquida: h 2 h1 (p 2 p1 )v (7) dove v (= v1 = v2 , i liquidi sono incomprimibili; il valore per l’acqua è 1 dm3/kg) e p1,p2 sono tabulate in funzione di T. Per gli stati 3 e 4, in cui il fluido è nella fase di vapore saturo, vale la formula: h h l rx (8) dove hl(p,T) è l’entalpia sulla curva limite inferiore (tabulata), r(p,T) è il calore latente di vaporizzazione (tabulato) e x il titolo. Quest’ultimo vale 1 per lo stato 3 (la massa di vapore coincide con la massa totale del fluido); va invece calcolato per lo stato 4, sfruttando il fatto che la trasformazione 34 è isoentropica: s3 s 4 (9) r3 r s l2 3 T3 T3 r (11) s 4 s l1 x 4 4 T4 s 3 s l2 x 3 s l2 x4 da cui: r3 s l1 T3 r4 T4 (10) (12) dove sl(p,T) è l’entropia sulla curva limite inferiore (tabulata). Notiamo poi che la (6) può essere così riscritta: ε (h 3 h 2 ) (h 4 h1 ) q1 q 2 h3 h2 q1 (13) e che quindi: l t l p q1 q 2 (14) Confrontiamo il ciclo di Rankine e il ciclo di Carnot (perché ciò abbia senso, devono operare tra le stesse temperature): -3- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 T T 2’ 3 2 1 4 s s Fig.3 - ciclo di Rankine e ciclo di Carnot, diagramma T-s il ciclo di Rankine presenta delle irreversibilità; ad esempio, il fatto che man mano che si prende calore dai fumi di combustione la loro temperatura diminuisca, è una causa di irreversibilità esterna; il fluido è comunque sempre in equilibrio termodinamico, per cui l’area del ciclo nel diagramma rappresenta la differenza tra il calore assorbito e il calore ceduto, cioè il lavoro prodotto, come per il ciclo di Carnot. Guardando le figure, è lecito aspettarsi che il rendimento termodinamico ηT ε εc (15) (rapporto tra il coefficiente economico della macchina di Rankine e quello della macchina di Carnot) assuma un valore prossimo all’unità. Esercizio numerico Determinare il coefficiente economico per un ciclo di Rankine con T1 = T4 = 40 C T2 = T3 = 250,3 C Da (7): h 2 h1 (p 2 p1 )v h l1 (p 2 p1 )v 167,5 (4000 7,38)0,001 171,5 kJ kg Da (8): h 3 h l2 r3 x 3 1087,4 1712,9 2800,3 kJ kg -4- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Da (12): s l2 x4 r3 s l1 T3 6,069 0,572 0,714 r4 2406,9 313 T4 Da (8): h 4 h l1 r4 x 4 167,5 2406,9 0,714 1886 kJ kg Quindi, da (6): ε h 3 h 4 (h 2 h 1 ) 2800,3 1886 (171,5 167,5) 0,346 h3 h2 2800,3 171,5 Facciamo un confronto con il ciclo di Carnot: εc 1 T1 313 1 0,402 T2 523,3 Quindi: ηT ε 0,346 0,86 ε c 0,402 (grande!) -5- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 MACCHINA DI RANKINE CON SURRISCALDATORE Abbiamo visto che il vapore saturo secco in uscita dalla caldaia viene fatto espandere utilizzando una turbina; ma poiché nello stato 4 il titolo è abbastanza minore di 1, ci sono gocce di liquido che entrano in violento contatto con le parti meccaniche della turbina e le erodono. In genere si adotta la seguente soluzione: Serbatoio caldo Q33’ Q1 3 serpentino riscaldatore caldaia 2 pompa Lp 1 2’ 3’ turbina LT 4’ condensatore Q2 Serbatoio freddo Fig.4 - schema della macchina di Rankine con surriscaldatore Il serpentino riscaldatore fa sì che il fluido in uscita dalla caldaia passi dalla fase di vapore saturo secco in quella di vapore surriscaldato. p T T3’ 2 2’ 1 2’ 3 3’ 3 3 4 3’ 3 2 1 4’ 4 4’ s v Fig.5 – diagrammi pressione-volume, temperatura entropia E’ evidente che il valore del titolo nello stato 4’ è molto più vicino a 1. La nuova formula per il coefficiente economico è: ε h 3 h 4 (h 2 h 1 ) h 3 h 2 -6- (16) Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Per lo stato 3’ vale la formula: h 3 h 3 c p (T3 T3 ) (17) da cui ricaviamo il calore specifico medio a pressione costante cp, leggendo h3’ dalla tabella del vapore surriscaldato (o viceversa ricaviamo h3’ leggendo cp dalla relativa tabella). Per h4’ usiamo la (8), con x4’ ricavato da: s 3 s 4 s 3 c p ln T3 r s l1 x 4 4 T3 T4 (18) dove s3 è data dalla (10). Esercizio numerico Determinare il cefficiente economico per un ciclo di Rankine con surriscaldamento, date: T1 = T4 = 40 C T2 = T3 = 250,3 C T3’= 500 C Da (17): cp h 3 h 3 3445 - 2800,3 kJ 2,57 T3 T3 500 - 250 kgK Da (18): s 3 s 3 c p ln x 4 T3 773 kJ 6,069 2,57ln 7,07 T3 523,3 kg s 3 s l1 7,07 0,572 0,845 r4 2406,9 T4 313 Da (8): h 4 h l1 r4 x 4 167,5 2406,9 0,845 2201,33 kJ kg Quindi, da (16): ε h 3 h 4 (h 2 h1 ) 3442,8 2201,33 (171,5 167,5) 0,378 h 3 h 2 3442,8 171,5 -7- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 NOTA: Per confrontare la macchina di Rankine con surriscaldatore e la macchina di Carnot, è sbagliato calcolare t come rapporto tra i coefficienti economici con εc 1 T1 313 1 0,595 T3 773 Si otterrebbe 0,635: apparentemente peggio rispetto al caso della macchina di Rankine senza surriscaldatore! L’errore sta nel fatto che si sta fornendo alla macchina di Carnot più calore di quello dato alla macchina di Rankine con surriscaldatore: T T3’ T T3’ s s calore convertito in lavoro dalla macchina di Carnot calore sfruttato in più dalla macchina di Carnot rispetto alla macchina di Rankine con surriscaldatore Fig.6 – confronto tra le quantità di calore Bisogna guardare il diagramma che descrive l’andamento della temperatura del serbatoio caldo (fumi prodotti bruciando combustibile e aria) in funzione della quantità di calore da esso sottratta, e confrontare le due macchine in base alla quantità di calore che effettivamente riescono a sfruttare (exergia): T Surriscaldamento (33') To 500° Vaporizzazione (2'3) (caldaia) Preriscaldamento (22') 250° Presenza di acqua 100° 20° q Fig.7 – in rosso: diagramma T-q del serbatoio caldo, in nero: trasformazione 23 nel ciclo di Rankine con surriscaldamento, in blu e celeste: due esempi di passaggi analoghi nel ciclo di Carnot -8- Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Concludendo, solo con un’infinita successione di cicli di Carnot si riesce ad estrarre tutto il calore dai fumi: T To q Fig.8 – estrazione totale del calore per mezzo di infiniti cicli di carnot La macchina di carnot sarebbe ottima se il serbatoio caldo fosse a temperatura costante. Esercizio numerico conclusivo Calcolare il CUC (coefficiente di utilizzazione del combustibile = rapporto tra l’energia utilizzata e quella disponibile in partenza) di una centrale di cogenerazione, che funzione secondo il principio della macchina di Rankine con surriscaldatore (e sfrutta Q2 per il riscaldamento cittadino), noti i seguenti dati: T1 = T4 = 80 C P3 = 40 BAR T3’ = 700 C distr = 95% (percentuale di Q2 effettivamente sfruttata) comb = 90% (Q1 non è tutto il calore generato nel serbatoio caldo) E’ facile vedere che, nel caso in esame: CUC Dalle tabelle, poi, leggo: T1 = 80 C p1= 0,4736 BAR p3 = 40 BAR T3 = T2 = 250,3 C h1 = hl1 = 340,5 kJ/kg r4 = 2305,4 kJ/kg Dagli esercizi precedenti, prendo pari pari v, h3 e s3. -9- l t ηdistr q 2 q1 ηcomb Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 Quindi, da (17): cp h 3 h 3 3906,6 - 2800,3 kJ 2,46 T3 T3 700 - 250 kgK Da (18): s 3 s 3 c p ln x 4 T3 973 kJ 6,069 2,46ln 7,59 T3 523,3 kgK s 3 s l1 7,59 0,572 1 r4 2305,4 353 T4 (4’ è sulla curva limite!) Allora, da (8): h 4 h l1 r4 x 4 340,5 2305,4 1 2645,9 kJ kg Poi, da (3), (2), (4) e (7): l t h 3 h 4 1260,7 kJ kg h 2 h1 (p 2 p1 )v 344,4 q1 h 3 h 2 3562,2 kJ kg q 2 h 4 h1 2305,4 kJ kg kJ kg E infine: CUC l t ηdistr q 2 q1 ηcomb 1260,7 0,95 2305,4 0,872 3562,2 0,9 Molto bene! Una centrale Enel tradizionale ha un CUC 0,4. - 10 - Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 T (C) 0,01 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60 64 68 72 76 80 84 88 92 96 100 104 108 112 116 120 p (BAR) 0,006112 0,008129 0,010720 0,014014 0,018168 0,023366 0,029821 0,037782 0,047534 0,059400 0,073750 0,091001 0,11162 0,13613 0,16511 0,19920 0,23912 0,28563 0,33958 0,40191 0,47360 0,55573 0,64948 0,75608 0,87686 1,01325 1,1668 1,3390 1,5316 1,7465 1,9854 hl (kJ/kg) 0 16,8 33,6 50,4 67,1 83,9 100,6 117,3 134,0 150,7 167,5 184,2 200,9 217,6 234,4 251,1 267,8 284,6 301,4 318,1 334,9 351,7 368,5 385,4 402,2 419,1 435,9 452,9 469,8 486,7 503,7 TAB.1 – Vapore Saturo - 11 - r (kJ/kg) 2501,6 2492,1 2482,6 2473,2 2463,8 2454,3 2444,9 2435,4 2425,9 2416,4 2406,9 2397,3 2387,7 2378,1 2368,4 2358,6 2348,8 2338,9 2329,0 2318,9 2308,8 2298,6 2288,4 2278,0 2267,5 2256,9 2246,3 2235,4 2224,5 2213,4 2202,2 sl (kJ/kgK) 0 0,0611 0,1213 0,1805 0,2388 0,2963 0,3530 0,4088 0,4640 0,5184 0,5721 0,6252 0,6776 0,7293 0,7804 0,8310 0,8809 0,9303 0,9792 1,0275 1,0753 1,1225 1,1693 1,2156 1,2615 1,3069 1,3518 1,3964 1,4405 1,4842 1,5276 Lezione del 26/10/99 – 16:30-18:30 T (C) 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 h (kJ/kg) 2800,3 2962,0 3095,1 3215,7 3331,2 3445,0 3558,6 3672,8 3787,9 3906,6 s (kJ/kgK) 6,0685 6,3642 6,5870 6,7733 6,9388 7,0909 7,2333 7,3680 7,4961 7,5947 TAB.2 – Vapore surriscaldato (p = 40 BAR, hl = 1087,4 kJ/kg) Tabelle più complete si trovano su: T (C) 300 350 400 450 500 550 600 650 700 Zemanski “Termodinamica per ingegneri” cp (kJ/kgK) 3,136 2,891 2,742 2,648 2,579 2,533 2,500 2,475 2,458 TAB.3 – Calore specifico medio del vapore surriscaldato (p = 40 BAR, hl = 1087,4 kJ/kg) - 12 -