La descrizione dei fenomeni collettivi - La statistica e nata più di 4000 anni fa’. Per statistica intendiamo: L’applicazione dei metodi scientifici alla programmazione della raccolta dei dati, alla loro classificazione, elaborazione, analisi e presentazione. E’ possibile dividere la statistica in: - Statistica Descrittiva: Ha lo scopo di raccogliere ed elaborare i dati per descrivere fenomeni collettivi o di massa. - Statistica Induttiva: Si occupa dei metodi che permettono di stimare le caratteristiche di un fenomeno collettivo partendo dall’analisi delle caratteristiche di un campione. - Fenomeni tipici, atipici e collettivi Fenomeni tipici: Si presentano costantemente con le stesse caratteristiche Fenomeni atipici: Non possono essere previsti e quasi mai si presentano allo stesso modo. -Fenomeni collettivi: Sono fenomeni atipici, ma se si effettuano numerose osservazioni si può affermare che essi rivelino caratteristiche uniformi. Natura del metodo statistico Metodo induttivo: Si parte dalle osservazioni di fatti singoli e poi si risale ai principi o alle leggi che riguardano i fatti studiati. - Metodo deduttivo: Si stabiliscono a priori postulati o assiomi, in seguito attraverso il ragionamento se ne ricavano le possibili conseguenze Generalmente si dice, nel primo caso si procede dal particolare al generale, nel secondo dal generale al particolare.. - Canoni di logica statistica: 1) Non si devono avere idee preconcette sul risultato che si otterrà dalla ricerca. 2) Non si deve eliminare arbitrariamente alcun dato 3) Non si devono comparare elementi che non siano tra loro comparabili Dati statistici Unità statistica: E’ il più piccolo elemento sul quale è possibile effettuare un’osservazione. Può essere: Semplice se corrisponde ad una singola persona o oggetto. Composta se è formata da un insieme di elementi. - Dato statistico: Risultato di un’operazione compiuta sulle unità statistiche - Popolazione statistica: Un insieme di dati statistici tra loro omogenei. Frequenza e intensità I dati statistici possono rappresentare due diverse grandezze: - Frequenza: Se esprimono il numero delle volte in cui il fenomeno si è verificato in relazione ad un determinato periodo di tempo - Intensità: Se rappresentano una media, o una somma di misure effettuate sulle unità statistiche. - Carattere, modalità quantitativa e qualitativa Le unità statistiche vengono studiate secondo uno o più caratteri comuni che rappresentano gli aspetti che si vogliono mettere in evidenza e successivamente vengono divisi in due modalità a seconda di come il carattere si manifesta: - Modalità quantitative: Sono espresse da numeri. Le modalità quantitative possono essere continue o discrete. Continue: Se sono espresse da numeri reali e possono assumere tutti i valori di un intervallo. Discrete: In caso contrario. - Modalità qualitative: Sono espresse da espressioni verbali. Fasi dell’indagine statistica: 1)Pianificazione della rilevazione 2)Raccolta dei dati 3)Spoglio dei dati 4)Rappresentazione dei dati 5)Elaborazione dei dati 6)Interpretazione dei risultati 2) La raccolta dei dati può avvenire in due modi: Automatica se sono gli stessi interessati che forniscono spontaneamente le informazioni su fenomeni che li riguardano. Riflessa: Se viene fatta direttamente da organi preposti a tale scopo Sistemazione dei dati: serie e seriazione Se il carattere dei dati e di tipo qualitativo la successione dei dati rilevati è detta serie statistica Se il carattere dei dati e di tipo quantitativo la successione dei dati rilevati è detta seriazione statistica. Variabili e mutabili statistiche Variabile statistica: E’definita dall’insieme dei valori osservati di un carattere quantitativo e dalle frequenze ad esso associate Mutabile statistica: E’ definita dall’insieme delle modalità osservate di un carattere qualitativo e dalle frequenze ad esso associate. Frequenze relative = Si ottiene dividendo ogni frequenza per la somma delle frequenze Frequenze relative cumulate = Le frequenze che associano a ogni valore della variabile discreta la somma della rispettiva frequenza relativa con le frequenze dei valori precedenti. Frequenze percentuali = Frequenza relativa x 100