ASSOCIAZIONE IMPRENDITORI ITALIANI IN ROMANIA .ASSOCIAZIONE IM Sponsor Fai click sui link La banca degli imprenditori italiani in Romania I COLORI D’ITALIA NEI CIELI D’EUROPA CONSULENZA D’IMPRESA Redazionale degli Sponsor Fai click sui link NEWSLETTER AIIR N.23/2006 9 giugno 2006 (quarto anno) Web Site AIIR : www.aiir.ro e-mail : [email protected] A.I.I.R. Costituita nel 1993 Sede operativa: 010323 Bucarest, Sector 1, Bd.Magheru no.9 Tel operativo +40 21 3310753 2 La data dell’adesione della Romania all’UE potrebbe essere comunicata a settembre 2006 Romania e Bulgaria potrebbero conoscere a settembre la data della loro adesione all’UE, ha comunicato il Commissario europeo per l’allargamento, Olli Rehn, specificando che il rapporto paese previsto inizialmente per ottobre, potra’ essere pubblicato un mese prima. "Analizziamo la possibilita’ di pubblicare tale rapporto nella seconda meta’ di settembre prossimo" ha dichiarato l’ufficiale europeo al quotidiano austriaco Die Presse, aggiungendo che fino allora i due paesi hanno abbastanza tempo per dimostrare di essere preparati per l’adesione. Secondo il quotidiano austriaco, l’idea di anticipare di un mese il rapporto della Commissione Europea apparterebbe ai parlamentari tedeschi che temono che, se il rapporto venisse pubblicato ad ottobre, il legislativo di Berlino non potrebbe finalizzare in tempo utile le procedure di ratifica del Trattato di adesione dei due stati all’UE. L’integrazione decisa il 26 settembre 2006 Il Rapporto della Commissione Europea sulla Romania e Bulgaria verra’ presentato il 26 settembre, specifica il ministro romeno dell’integrazione, Anca Boagiu, di ritorno da un incontro a Brusselles con i rappresentanti dell’Esecutivo europeo. Olli Rehn ha annunciato la sospensione dell’ulteriore allargamento dell’UE fino a dopo il 2010 Il Commissario europeo per l’Allargamento, Olli Rehn, ha annunciato davanti al Parlamento francese che, dopo l’adesione all’UE della Romania e Bulgaria, prevista per il 2007, il processo di allargamento verra’ sospeso “fino alla fine del decennio". "Il prossimo paese sull’elenco sara’ probabilmente la Croazia. Dico probabilmente perche’ il paese dovra’, prima, adempiere alle condizioni prestabilite. Oltre a cio’, ogni previsione e’ impossibile: I negoziati con la Turchia sono iniziati, pero’ sappiamo tutti, compresi i turchi, che il processo sara’ lungo e senza garanzie. Cio’ e’ valido anche per i paesi dei Balcani occidentali, che sono in una fase incipiente dei negoziati con l’UE" ha completato il commissario europeo. Nel 2006, il valore degli investimenti stranieri diretti in Romania potrebbe salire a 10 miliardi di euro Le autorita’ romene stimano che il valore degli investimenti stranieri diretti in Romania potrebbe arrivare, nel 2006, a 10 miliardi di euro (compreso l’ammontare ottenuto dalla privatizzazione della Cassa di Risparmio CEC e quello che Erste Bank paghera’ per la BCR). In seguito, pero’, nei prossimi anni, dopo l’adesione all’UE, il volume degli investimenti esteri diretti potrebbe diminuire. Poiche’ i deficit vengono, attualmente, coperti da tali entrate, si cercano strategie per controbilanciare il loro effetto. Il Presidente dell’Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri (ARIS), Ana-Maria Cristina dichiara che l’ARIS in collaborazione con l’esecutivo cerca soluzioni per poter concedere nuove facilitazioni ai grandi fabbricanti mondiali di prodotti elettronici ed elettrodomestici per determinarli ad impiantare attivita’ produttive in Romania. „I prodotti elettronici ed elettrodomestici contribuiscono in maniera significativa all’aumento del deficit commerciale del paese e conseguentemente del deficit di conto corrente. Portiamo avanti negoziati con grandi compagnie internazionali operanti in questo campo per offrire loro condizioni interessanti per l’apertura di unita’ produttive in Romania” afferma il presidente ARIS, Ana-Maria Cristina. Nell’Europa sud-orientale, nel 2005, la Romania si e’ piazzata al terzo posto, con investimenti stranieri di oltre 5 miliardi di euro, dopo la Rep. Ceca con quasi 9 miliardi di euro e Polonia con 6,1 miliardi di euro. Dal punto di vista degli investimenti pro capite, la Romania si e’ piazzata al quarto posto, con 239 euro pro capite, dopo la Rep Ceca (865 euro pro capite), Ungheria (341 euro pro capite) e Croazia (292 euro) e prima della Bulgaria (232 euro), Slovenia (217 euro) e Polonia (159 euro). Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 3 Senza gli ammontari spettanti dalle privatizzazioni della CEC e BCR, secondo l’ARIS, gli investimenti stranieri diretti nel 2006 ammonterebbero a 6,2 miliardi di euro. Il peso specifico delle grandi privatizzazioni nel valore totale degli investimenti esteri si e’ ridotto negli ultimi anni a favore dei progetti greenfield, sottolinea il presidente ARIS. Secondo i dati ARIS, nei primi 5 mesi del 2006, il valore degli investimenti con impatto significativo nell’economia, che superano 1 milione di dollari, e’ ammontato a 579 milioni di dollari, rispetto a 292 milioni di dollari nel periodo simile del 2005. Il valore totale dei progetti impegnati conformemente alla Legge N.332/2001 sugli investimenti ad impatto significativo nell’economia ammontano, dall’entrata in vigore della legge, nel 2001 e fino al momento attuale, a 5,776 miliardi di dollari. Le Agenzie di Sviluppo Regionale hanno registrato, negli ultimi 4 anni, 445 progetti di investimenti, con valori superiori ad 1 milione di dollari, per un valore totale di 5,776 miliardi di dollari, di cui la partecipazione straniera e’ ammontata a 70,72% del totale, cioe’ 4,085 miliardi di dollari. I piu’ attivi paesi investitori sono stati: Olanda (1,3 miliardi di euro), Austria (690 milioni di euro), Francia (470 milioni di euro) e Germania. Sempre dai dati ARIS risulta che dal totale dei progetti registrati fino a maggio 2006 sono stati finalizzati 303 progetti di investimenti, per un valore di 2,4 miliardi di dollari. Nel mese di maggio 2006, gli investimenti diretti con impatto significativo nell’economia sono ammontati a 228 milioni di dollari, rispetto a soli 147 milioni di dollari nel mese di maggio 2005. Dal totale degli investimenti diretti registrati nel mese di maggio 2006, circa 202,3 milioni di dollari sono progetti greenfield ed i restanti (25,43 milioni di dollari), sono del tipo brownfield, con attivi gia’ esistenti. Secondo ARIS, i principali settori che hanno attratto investimenti significativi sono le telecomunicazioni (1,306 miliardi di dollari per 57 progetti, rappresentando il 2,61% del totale degli investimenti effettuati), il commercio (94 progetti , 722 milioni di dollari, cioe’ il 12,5% del totale) ed i servizi (61 progetti che ammontano a 685 milioni di dollari). La zona della Moldavia e’ un target ancora poco attraente per gli investitori stranieri La zona della Moldavia e’ la meno attraente per gli investitori stranieri: nel 2005 ha attratto soltanto 125 milioni di euro. Al polo opposto si piazzano Bucarest e la regione Ilfov, zone dove sono stati investiti 3,6 miliardi di dollari in circa 279 progetti con impatto significativo nell’economia, che hanno rappresentato quasi il 47% del totale investito in Romania. La seconda zona per volume degli investimenti e’ il centro del paese (regioni Alba, Mures, Sibiu, Brasov Harghita e Covasna) con quasi 80 progetti per un valore totale di 800 milioni di euro nel 2005. La parte occidentale del paese ha beneficiato di progetti di investimenti di oltre 500 milioni di euro. Enel ha vinto nella gara per la privatizzazione della Electrica Muntenia Sud Il gruppo Enel ha vinto la gara per l’acquisto della societa’ di distribuzione dell’energia Electrica Muntenia Sud, ha annunciato il ministro dell’Economia, Codrut Seres. Aggiungendo che le migliori offerte sono state presentate da Enel ed Iberdrola (Spagna). Il prezzo offerto da Enel per il prelievo del 67,5% delle azioni della Electrica Muntenia Sud e’ stato di 820,099 milioni di euro (41,28 euro/azione). Insieme ad Enel ed Iberdrola, altre 3 societa’ avevano partecipato alla gara per il prelievo della Electrica Muntenia Sud: Gaz de France, CEZ (Rep.Ceca) e RWE (Germania). Il criterio principale per la selezione e’ stato il prezzo offerto. Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 4 Electrica Muntenia Sud rifornisce Bucarest e le regioni Giurgiu ed Ilfov, cioe’ quasi 1,1 milioni di utenti. Dopo il suo prelievo, l’Enel diventa la piu’ importante societa’ di distribuzione dell’energia elettrica in Romania, poiche’ gli 1,1 milioni di nuovi clienti si aggiungono ai quasi 1,14 milioni di clienti delle Electrica Banat e Dobrogea acquistate in precedenza. Il volume di affari netto della Electrica Muntenia Sud nel 2005 e’ ammontato a 1,4 miliardi RON, con un profitto netto di 70,6 milioni di RON e 2093 dipendenti. Oltre all’Enel, hanno acquistato societa’ romene di distribuzione dell’energia elettrica la CEZ (Electrica Oltenia) ed E.ON (Electrica Moldova). Lo stato romeno detiene ancora i pacchetti azionari di maggioranza delle Electrica Transilvania Sud e Nord e della Electrica Muntenia Nord, societa’ che verranno messe in vendita nel prossimo futuro. Nel caso della Electrica Banat e’ stato pagato 69,1 milioni di euro (di cui 21,7 milioni di euro per il 24,6% del pacchetto azionario e la differenza per l’aumento di capitale fino ad un pacchetto azionario del 51%), e per la Electrica Dobrogea 42,7 milioni di euro (di cui per il 24,6% delle azioni sono stati pagati 13,4 milioni di euro). Ritardi nell’ultimazione del Reattore N.2 di Ceranvoda, posticipata per luglio 2007 L’Unita’ N.2 della centrale Nuclearelectrica di Cernavoda potrebbe diventare operativa, dal punto di vista commerciale a meta’ del 2007, con circa 3 mesi di ritardo rispetto al grafico iniziale, dichiara Teodor Chirica, direttore Nuclearelectrica. Dopo l’entrata in funzione dell’Unita’ N.2, la centrale di Cernavoda fornira’ circa il 18% della produzione nazionale di energia elettrica. Il periodo 2007-2012 sara’ il quinquennale delle autostrade in Romania, la quale beneficiera’ di 1.200 km di autostrade nel 2012 secondo il ministro dei trasporti, Gheorghe Dobre Secondo i dati presentati recentemente dal ministero dei trasporti, alla fine del 2012, gli automobilisti potranno circolare sull’autostrada Bucarest - Bors, poiche’ fino allora verra’ ultimata l’autostrada Bucarest-Brasov e l’autostrada Transilvania. Sempre nel 2012 potranno percorrere l’autostrada tra Orastie e Nadlac o quella tra Bucarest e Costanza. Anche se attualmente si lavora anche al restante tratto del Corridoio IV di trasporto paneuropeo, cioe’ il tratto Pitesti - Sibiu - Orastie, il ministero non ha fornito alcuna informazione sull’ultimazione di questo tratto. Per rispettare le promesse di Dobre, il Ministero dei Trasporti dovrebbe allestire annualmente centinaia di chilometri di autostrade. "Ci saranno, in diversi stadi di esecuzione circa 380 chilometri di autostrade nel 2006, 540 chilometri nel 2007 ed oltre 800 chilometri nel 2008" dichiara Gheorghe Dobre. Secondo i grafici annuali, nel 2006 cominciano i lavori per le circonvallazioni autostradali di Arad, Timisoara ed i lavori sul tratto Cernavoda - Costanza. Sempre nel 2006 cominciano i lavori sul tratto Deva - Orastie, del Corridoio IV. Al 1 luglio 2006 dovrebbero essere ultimati i tratti autostradali Drajna - Fetesti (parzialmente) e Fetesti - Cernavoda. Nel 2006 inizieranno anche i lavori per l’autostrada Bucarest Brasov, con 1,6 miliardi di euro erogati dal bilancio dello stato. Nel 2006 sono in corso di esecuzione 382,6 chilometri di autostrada sui tratti Drajna Fetesti - Cernavoda, la circonvallazione di Sibiu, l’autostrada Transilvania sui tratti Campia Turzii - Gilau, Suplacu de Barcau - Bors, la circonvallazione di Pitesti e l’autostrada Bucarest - Brasov. Nel 2007 saranno ultimati 78 chilometri dell’autostrada Drajna - Fetesti, le circonvallazioni di Sibiu e Pitesti, a cui si aggiungono le solite riparazioni frequenti dell’autostrada Bucarest - Pitesti. L’autostrada Bucarest - Brasov, pronta nel 2008 Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 5 Per il 2007 o al piu’ tardi il 2008 e’ in programma l’inizio dei lavori per il tratto Nadlac - Arad. Secondo i programmi, nel 2006 saranno ultimati oltre 17,5 chilometri di autostrada sul tratto Fetesti - Cernavoda, ai quali si aggiungono 26,7 chilometri delle circonvallazioni di Timisoara Nord e Craiova Nord. Nel 2008 saranno ultimati i circa 170 chilometri di autostrada tra Bucarest e Brasov e saranno allestiti circa 838 chilometri di autostrada sul Corridoio IV. Secondo il direttore generale della Compagnia Nazionale di Autostrade e Strade Nazionali (CNADNR), Liviu Damboiu, nel quadro del Corridoio IV di trasporto paneuropeo sara’ ultimato il tratto Arad - Timisoara nel 2009, e nel 2010 si potra’ circolare sui tratti Deva - Orastie e Timisoara – Lugoj; nel 2011 si aggiungeranno i tratti Nadlac - Arad e Lugoj - Deva. Circonvallazioni per numerose citta’ Oltre alle autostrade verranno destinati fondi anche per le circonvallazioni di numerose citta’. Le piu’ “care” saranno la circonvallazione di Bucarest, che deve essere completata su 20 chilometri, con investimenti stimati a circa 40 milioni de euro, e quella di Timisoara (30 chilometri) che costera’ oltre 50,5 milioni di euro. Altre circonvallazioni da allestire saranno quelle di Brasov (31 km, 46,2 milioni di euro), Targu-Mures (12 km, 33,10 milioni di euro), Reghin, Medias, Pitesti (15,2 km, 113,5 milioni di euro), Costanza (22 km, 146,56 milioni di euro) ed Arad (49 km). Attraverso la facilitazione ISPA dell’UE verranno allestite le circonvallazioni di Sibiu (23,5 km, 52,57 milioni di euro), di Deva ed Orastie (32,8 km) nonche’ di Sebes, Caransebes, Plugova, Lugoj. Il tratto Timisoara - Arad, definito a breve Il tratto finale dell’autostrada Timisoara - Arad sara’ stabilito a breve, con l’aiuto della societa’ di consulenza francese Scetauroute, che presentera’ alcune varianti. Le autorita’ locali desiderano che il tratto venga allestito al nord dell’Aeroporto Internazionale "Traian Vuia" Timisoara, per non bloccare l’ulteriore sviluppo della citta’. Il programma "Fermierul" apre le porte del SAPARD Attraverso il Programma Fermierul, il Ministero dell’Agricoltura mette a disposizione delle banche fondi per la concessione di crediti agli agricoltori, per il confinanziamento dei progetti nel quadro del programma SAPARD. La Romania ha ricevuto dall’UE nel 2006 circa 400 milioni di euro, che non sono stati assorbiti poiche’ gli agricoltori non disponevano dei fondi necessari al cofinanziamento. La gara per la concessione di crediti per 325 milioni di lei per facilitare l’accesso ai fondi SAPARD e’ stata vinta recentemente dalla BCR. I crediti saranno concessi con tassi di interesse agevolati e con un periodo di grazia di 5 anni. Il Programma Fermierul e’ iniziato alla fine del 2005, quando il Ministero dell’Agricoltura ha concesso - per testare il sistema - circa 30 milioni di lei. Alla prima gara hanno partecipato solo 3 banche ed ha vinto la BCR, poiche’ le altre due non adempivano ai criteri di eleggibilita’. Ulteriormente, il Ministero dell’Agricoltura ha selezionato tramite gara altre 3 banche per la concessione dei crediti destinati al Programma Fermierul: la Cassa di Risparmio CEC per 20 milioni di lei, la Banca Carpatica per 25 milioni di lei e BRD Groupe Societe Generale per altri 50 milioni di lei. Attraverso il Programma Fermierul verranno concessi crediti per il cofinanziamento del programma SAPARD per le misure 1.1. (miglioramento del marketing e trasformazione dei prodotti agricoli ed ittici) e 3.1. (investimenti nelle unita’ agricole). Saranno concessi crediti tra 150.000 ed 250.000 euro a chi intende investire in unita’ di lavorazione della carne, latte, vino, frutta, nel quadro della prima misura, e tra 30.000 e 150.000 euro, per creare delle coltivazioni in campo aperto, serre, unita’ per l’allevamento di mucche, per la produzione di latte, allevamenti di suini, pollame, ecc, nel quadro della seconda misura. Aumenta l’interesse per accedere ai fondi Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 6 I primi 30 milioni di lei, afferma Teodor Craciun, consigliere del Ministro dell’Agricoltura responsabile per il PF, sono gia’ stati consumati, il che dimostra l’interesse degli agricoltori ad accedere a questi fondi. "I fondi sono stati destinati ai 371 progetti che hanno gia’ ricevuto “lettere di conforto” dalle banche” specifica Craciun “di cui 275 sono stati presentati al SAPARD, pero’ per soli 50 progetti sono gia’ stati conclusi contratti”. Il Ministero dell’Agricoltura intende organizzare una nuova gara per la concessione dei restanti 200 milioni di lei (dal totale attribuito nel 2006 per crediti agli agricoltori di circa 700 milioni di lei, di cui fino al momento attuale e’ stato consumato effettivamente soltanto il 25%). Adrian Tibu, portavoce del Ministero dell’Agricoltura, dichiara che l’assorbimento dei fondi e’ accelerato dopo l’introduzione del Programma Fermierul. "Ad aprile sono stati contrattati per programmi SAPARD 60 milioni di euro, rispetto ai 20-30 milioni di euro in ognuno dei mesi precedenti, ed il numero di richieste e’ aumentato consistentemente" sottolinea Tibu. Il primo passo: il progetto E’ necessaria un’idea di investimento nell’agricoltura ed un piano di investimenti argomentato. Percio’ e’ stata creata la Direzione per l’Agricoltura e Sviluppo Rurale (DADR), destinata a presentare agli agricoltori i tipi di investimenti finanziabili attraverso questo programma – unita’ agricole, servizi non agricoli o unita’ di trasformazione. Il rappresentante DADR completa insieme all’agricoltore un questionario di verifica preliminare dell’eleggibilita’ dell’investimento. Il principale criterio al quale ogni agricoltore deve adempiere per accedere a questi crediti e’ il possesso di un terreno agricolo, in proprieta’ o in affitto, dimostrabile con il titolo di proprieta’ o contratto di affitto. Il secondo passo: la consulenza Presso l’Ufficio Regionale di Consulenza Agricola (OJCA), l’agricoltore conclude un contratto di assistenza gratuita per il futuro investimento. Se il progetto implica acquisti semplici di macchinari ed attrezzature agricole, OJCA elabora la documentazione tecnica per accedere al programma SAPARD e al credito bancario di finanziamento. In piu’, se il progetto implica elementi di costruzioni (stalle, piattaforme, recinti), l’esperto mettera’ l’agricoltore in contatto con almeno 3 societa’ di consulenza specializzate, in grado di elaborare le documentazioni tecniche per gli investimenti (costruzioni) e controllare la qualita’ dei servizi. Viene elaborato il dossier della richiesta di finanziamento, che sara’ presentato al SAPARD. In seguito, l’esperto accompagna l’agricoltore in una banca o agenzia di microcredito, qualificata per lo svolgimento del Programma Fermierul. La banca analizza la redditivita’ dell’investimento e rilascia una lettera di conforto, attraverso la quale la banca si impegna a concedere il credito per l’investimento, dopo la conclusione del contratto di finanziamento con il SAPARD. Il terzo passo: SAPARD Il dossier della richiesta di finanziamento viene presentato all’Ufficio Regionale di Implementazione del Programma SAPARD (BRIPS). In Romania esistono 8 BRIPS territoriali. Gli esperti SAPARD verificano il dossier ed effettuano un sopralluogo, sul posto del futuro investimento, per accertare la validita’ del progetto. Se l’esito e’ positivo, viene concluso il contratto di finanziamento tra l’agricoltore e SAPARD. Quarto passo: la banca Con il contratto di finanziamento concluso al SAPARD, l’agricoltore torna alla banca o agenzia di microfinanziamento per concludere un secondo contratto, procedura facilitata dall’esistenza del contratto con SAPARD. Tra i due contratti (il primo con SAPARD ed il secondo con la banca) c’e’ una differenza: il primo indica meta’ dell’ammontare totale ed il secondo l’ammontare completo. Quindi l’agricoltore contratta con la banca l’intero credito, e man mano che la realizzazione del progetto avanza, SAPARD rimborsa meta’ di quanto investito, in base a quietanze e fatture. Il credito viene concesso a lungo termine, fino a 10 anni, Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 7 con un periodo di grazia di 1-5 anni, in funzione del settore di investimenti. Dopo tale periodo, quando l’attivita’ e’ gia’ avviata, l’agricoltore e’ tenuto a rimborsare la restante meta’ del credito. Quinto passo: la realizzazione del progetto Il beneficiario puo’ cominciare ad utilizzare il credito. Pero’ non potra’ incassare niente, poiche’ la banca trasferira’, direttamente, il dovuto ai fornitori o erogatori di servizi che operano per la realizzazione del progetto (fornitori di attrezzature, di animali per allevamenti, ecc). Se il progetto non si svolge secondo il piano approvato, il SAPARD o la banca cessano il finanziamento e se il beneficiario non e’ in grado di rimborsare il credito, la banca entra in possesso delle attrezzature ed altri beni gia’ acquistati o delle costruzioni gia’ realizzate. Per esempio, per la costruzione di una pensione agrituristica con 15 camere, l’investimento totale nella costruzione viene stimato a 200.000 euro. L’investitore deve poter presentare la dimostrazione del diritto di proprieta’ o il contratto di affitto per il terreno dove verra’ costruita la pensione, senza altre garanzie finanziarie. Una parte dei fondi sara’ ricevuta con un tasso di interesse agevolato attraverso il Programma Fermierul del Ministero dell’Agricoltura ed un’altra parte attraverso i finanziamenti a fondo perduto (fino al 50% del totale delle spese eleggibili), attraverso il programma SAPARD. Record di richieste al SAPARD nel mese di maggio 2006 Nel mese di maggio 2006 si e’ registrato un record di richieste di finanziamento nel programma SAPARD, per un valore totale di 334 milioni di euro (di cui un contributo UE di 196 milioni di euro). I progetti privati hanno rappresentato 80 milioni di euro; il resto sono progetti riguardanti laboratori sanitari-veterinari, infrastrutture rurali o strade forestali. Delle 644 richieste di finanziamenti presentate nel mese di maggio, meta’ riguardavano investimenti in unita’ agricole e 158 richieste provenivano da consigli locali e riguardavano il rifacimento delle strade. Novita’ nella legislazione sugli acquisti pubblici e concessioni E’ stata pubblicata nella locale Gazzetta Ufficiale (Monitorul Oficial) l’Ordinanza Governativa di Urgenza N.34/2006 sull’attribuzione dei contratti di acquisto pubblico, dei contratti di concessione di lavori pubblici e dei contratti di concessione di servizi. Attraverso la norma si realizza il consolidamento delle procedure di attribuzione dei contratti di acquisto pubblico, dei contratti di concessione di servizi e dei contratti di concessione di lavori in un’unica regolamentazione, che entrera’ in vigore il 30 giugno 2006, annullando le precedenti norme che regolamentavano, separatamente, tali aspetti. Procedure di attribuzione dei contratti di acquisto pubblico La OUG 34/2006 conserva, parzialmente, con alcune modifiche importanti, le 3 categorie principali di procedure di attribuzione dei contratti di acquisti pubblici: la gara aperta, la gara ristretta e la negoziazione, che a suo turno puo’ essere (elemento nuovo): (i) con previa pubblicazione di un annuncio di partecipazione o (ii) senza previa pubblicazione di un annuncio di partecipazione, (iii) la richiesta di offerta e (iv) il concorso di soluzioni. La nuova norma introduce, inoltre, una procedura nuova: (v) la procedura del dialogo competitivo. Per quanto riguarda la richiesta di offerta, la novita’ e’ che l’autorita’ contraente ha il diritto di applicare tale procedura soltanto se il valore stimato, senza IVA, del contratto di acquisto pubblico e’ inferiore all’equivalente in lei delle seguenti soglie: per il contratto di fornitura - 40.000 euro; per il contratto di servizi - 40.000 euro; per il contratto di lavori - 250.000 euro. Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 8 La nuova norma preleva in gran parte le disposizioni delle Direttive della Commissione Europea nel campo degli acquisti pubblici pero’ i plafond di applicazione delle procedure di acquisto pubblico sono molto piu’ bassi di quelli stabiliti attraverso le Direttive. Nel mese di maggio 2006, le riserve valutarie della Banca Centrale sono diminuite di 80 milioni di euro rispetto al mese precedente Alla fine di maggio 2006, le riserve valutarie della Banca Nazionale della Romania ammontavano a 18,2 miliardi di euro, in diminuzione di 80,3 milioni di euro rispetto al aprile 2006. Secondo la BNR, la riduzione delle riserve valutarie e’ dovuta, in primo luogo alle uscite valutarie di 508,6 milioni di euro per il pagamento di rate ed interessi scadenti al debito pubblico estero diretto e garantito dal Ministero delle Finanze Pubbliche, alla modifica delle riserve minime in valuta costituite dalle banche commerciali, commissioni bancarie ecc. Nel contempo le entrate della BNR sono ammontate a 428,3 milioni di euro provenienti da redditi dall’amministrazione della riserva internazionale, modifica delle riserve minime in valuta costituite dalle banche commerciali, cessioni di valuta alla riserva dello stato ecc. La riserva di oro della banca centrale si e’ conservata allo stesso livello, di 104,8 tonnellate e secondo l’evoluzione dei prezzi internazionali, il suo valore si e’ ridotto a 1,7 miliardi di euro. Quindi, le riserve internazionali della Banca Nazionale della Romania (valute piu’ oro) ammontavano a fine maggio 2006 ad oltre 19,92 miliardi di euro. Fino alla fine del 2006, i pagamenti scadenti nel conto del debito pubblico estero diretto e garantito dal Ministero delle Finanze Pubbliche ammontava a 674 milioni di euro. Nel mese di aprile 2006, gli stipendi sono aumentati poco piu’ del tasso dell’inflazione Lo stipendio medio netto dei romeni e’ ammontato a 839 RON nel mese di aprile (+13 RON rispetto a gennaio 2006), mentre il tasso dell’inflazione nel primo quadrimestre del 2006 e’ stato dell’1,91%. I premi ricevuti in occasione delle feste pasquali hanno rappresentato la principale causa dell’aumento dell’1,3% dello stipendio medio netto di aprile rispetto a marzo 2006, risulta dai dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS). In altre parole, il salariato romeno ha impiegato 11 RON per compensare l’aumento dello 0,42% dei prezzi nel mese di aprile. Anche se nel campo delle intermediazioni finanziarie lo stipendio medio netto e’ diminuito del 19% ad aprile rispetto a marzo 2006, il guadagno salariale medio netto in questo settore rimane il piu’ alto, cioe’ 2558 lei. Secondo l’INS, i piu’ consistenti aumenti salariali sono stati registrati, con oltre il 20%, nelle attivita’ connesse ed ausiliari di trasporti (+31,2%), attivita’ turistiche, nella produzione e fornitura di energia elettrica e termica, gas naturale ed acqua,. Aumenti salariali tra il 10% ed il 20% sono stati registrati nell’economia forestale e servizi connessi, industria metallurgica, trasporti terrestri, trasporti aerei, trattamento dei rifiuti e dei gas usati. Le spese effettuate dai romeni per l’acquisto di beni di consumo sono aumentate del 69% negli ultimi 3 anni I romeni hanno speso nel 2005 il 69% in piu’ per l’acquisto di beni di consumo rispetto al 2002, indica uno studio elaborato dalla societa’ di ricerche di mercato GfK Romania. Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 9 Secondo lo studio, tra i piu’ venduti generi alimentari, l’aumento piu’ consistente e’ stato registrato dagli yogurt alla frutta (+985% tra il 1998 ed il 2005). Il consumo di margarina e’ diminuito del 20%, nello stesso periodo e le vendite di cioccolato sono rimaste allo stesso livello. Il caffe’ macinato ha registrato un aumento del consumo del 39% nel 2001 rispetto al 1998 ed un ulteriore aumento del 64% nel 2005; nel contempo si e’ registrato anche un cambiamento del peso specifico del caffe’ confezionato, nelle preferenze degli acquirenti, dal 20% nel 1998 al 46% nel 2002, ulteriormente assestandosi intorno al 45%. Nello stesso tempo le vendite di caffe’ in chicchi sono diminuite del 36% nel 2001 rispetto al 1998 ed ulteriormente sono riprese, superando nel 2005 il livello 1998 di circa il 5%. Il consumo di bevande rinfrescanti ha registrato un aumento generalizzato; i succhi non gasati hanno registrato nel 2005 una richiesta del 292% superiore a quella del 2005. Il consumo di acqua minerale e’ aumentato del 65% nel 2001 rispetto al 1998 e del 94% nel 2005; il consumo di birra e’ aumentato di soli 14% nel 2001 e del 51% nel 2005. Per quanto riguarda i prodotti di pulizia e per la cura del corpo, dopo alcune diminuzioni tra il 1998 ed il 2001, si sono registrate crescite fino al 2005, piu’ consistenti per i prodotti universali per la pulizia (+141%), per i detersivi usati in cucina (+35%), per i restanti detersivi (+25%), dentifrici (+12%) e di soli 4% per il sapone solido, (mentre aumentava la richiesta di sapone liquido). Da sottolineare che, per quanto riguarda i detersivi, e’ diminuito il peso specifico, nel totale degli acquisti, dei detersivi in confezioni inferiori ai 450 grammi, dal 65% nel 1998 al 27% nel 2005 a favore delle confezioni superiori ai 1,5 kg, aumentate dal 10% al 50%. Tale evoluzione si e’ abbinata all’aumento delle vendite di detersivi nei grandi negozi, dall’11% del totale nel 1998 fino al 58% nel 2005. GfK Romania e’ uno dei piu’ importanti istituti di ricerca di mercato in Romania, con un giro di affari nel 2005 di 2,46 milioni di euro ed e’ parte del gruppo GfK (che occupa il quinto posto nel mondo nel settore, con un giro di affari di 935 milioni di euro nel 2005). Breve studio settoriale Magazzini e spazi per depositi per 600 milioni di euro La zona dell’’autostrada Bucarest-Pitesti ha attratto investimenti di quasi 300 di milioni di euro nell’allestimento di spazi per magazzinaggio. Il valore totale dei progetti salira’ a 600 milioni di euro entro il 2008. Il boom degli affari con spazi per magazzinaggio e cominciato con l’arrivo delle grandi catene di retail e con il boom del credito dl consumo. Tutti necessitano nuovi magazzini moderni, pero’ il mercato dispone di uno stock di soli 150.000 metri quadrati, afferma Cristian Ustinescu, senior consultant nella compagnia immobiliare DTZ Echinox, il quale aggiunge che la richiesta e’ cosi’ alta che non esiste nemmeno un metro quadrato non utilizzato. Al momento sono in vari stadi di realizzazione alcuni progetti di parchi logistici, da entrambi i lati dell’autostrada Bucarest-Pitesti. "Gli investimenti preannunciati fino al 2008 ammontano a 600 milioni di euro" stima Ustinescu. E aggiunge che nel 2006 verranno offerti al mercato 100.000 mq, ulteriori 150.000 mq nel 2007, e nel 2008 altri 150.000 mq. Oltre l’80% di questi progetti sono ubicati nella zona nord-ovest della Capitale, con accesso all’autostrada Bucarest-Pitesti. I realizzatori dei progetti pagano mediamente, all’acquisto dei terreni nel nord-ovest della Capitale, circa 35 euro al metro quadrato, mentre per le utilita’ i costi ammontano a 10-15 euro al metro quadrato. I costi di costruzione arrivano a circa 400 euro/mq, nel caso dei progetti di classe A, sostiene Ustinescu, pero’ il recupero dell’investimento e’ garantito poiche’ gli affitti si aggirano intorno ai 4,8-5 euro/mq/mese. Parchi logistici nuovi Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 10 Cefin, Mercury, Bucharest West, Prologis, Key Logistic Center, Bucharest Logistic Center, Geodis, Mercury e Pheonix Real Estate sono alcuni dei progetti piu’ importanti. Mercury Logistic Parc – Ubicato al chilometro 22 dell’Autostrada Bucarest-Pitesti, il progetto realizzera’ 100.000 mq di magazzini in piu’ tappe. Sono gia’ stati ultimati 14.000 mq, affittati alla compagnia di retail Mini Max Discount, ed altri 47.000 mq saranno ultimati entro la fine del 2006. Bucharest West – Il piu’ ampio parco per l’industria dei beni di consumo, sara’ realizzato al km. 14 dell’autostrada, subito dopo il Centro Commerciale Militari, su 100 ettari e offrira’ in vendita terreni con utilita’ o soluzioni “chiavi in mano” e magazzini in affitto. ProLogis Bucuresti – al km 22 con accesso diretto all’autostrada, il progetto sviluppato dalla compagnia Portland Trust avra’ 133.000 mq di spazi per magazzini, di cui in una prima fase circa 23.000 mq. Bucharest Logistic Center – progetto sviluppato da Liebrecht&wooD in 6 fasi. Nell’estate 2006 saranno pronti 10.500 mq di spazi per magazzini dei 77.750 mq di spazi progettati. La Romania, penultima in Europa per il potere di acquisto Dopo la Bulgaria, la Romania sara’ il paese piu’ povero tra gli stati integrati nell’Unione Europea. Almeno dal punto di vista del Prodotto Interno Lordo pro capite che, calcolato in base al potere d’acquisto (PCS), era nel 2004 di 7.100 rispetto al 13.600 dell’Ungheria per esempio. Al polo opposto, per quanto riguarda il PIL pro capite si piazza il Lussemburgo, con un potere di acquisto sette volte superiore. Il PSC rappresenta la moneta di riferimento stabilita dall’UE per esprimere i risultati del Programma Europeo di Paragone (che include i dati citati sopra) ed e’ un’unita’ di valuta convenzionale che esclude le influenze delle differenze tra i livelli dei prezzi nei vari paesi. Il piu’ basso valore del PIL pro capite nei paesi membri UE si e’ registrato in Lettonia, 5,3 volte inferiore a quello del Lussembugo. La Romania, ha registrato i piu’ consistenti aumenti dei prezzi al consumo Il potere di acquisto e’, evidentemente, danneggiato dall’aumento dei prezzi al consumo. Gli indici dei prezzi al consumo calcolati in percentuali indicano che la Romania ha la situazione peggiore, poiche’ ha registrato i piu’ alti aumenti dei prezzi al consumo tra gli stati integrati e candidati all’integrazione. Rispetto al 2004, in Romania la percentuale di aumento dei prezzi e’ stata del 9% superiore a quella della Svezia dove i prezzi sono aumentati soltanto dello 0,5%. Nonostante il fatto che, se fosse gia’ membro UE, la Romania si piazzerebbe all’ultimo posto per il potere di acquisto, il tasso di crescita del Prodotto Interno lordo e’ paragonabile a quello dei paesi recentemente integrati. La Romania ha registrato per il 2005 un tasso di crescita del 4,1%, molto al di sopra del livello medio nei paesi membri UE, che e’ dell’1,6%. Il tasso di crescita del PIL e’ stato il piu’ alto in Lettonia (+10,2%), Estonia (+9,8%) e Lituania (7,5%). In Romania risultano pochi disoccupati ma anche poca popolazione attiva Una situazione apparentemente paradossale viene segnalata nel Programma Europeo di Paragone. Dal punto di vista della disoccupazione, la Romania registra un buon tasso, dell’8% (dello 0,7% inferiore alla media europea e del 9% inferiore al tasso della Polonia o Slovacchia). La Romania occupa, nel contempo, anche uno degli ultimi posti per quanto riguarda il tasso di occupazione della popolazione. Tale situazione puo’ essere spiegata attraverso il fatto che quasi un terzo della popolazione lavora nell’agricoltura, e a cio’ si aggiungono i circa 2 milioni di romeni che lavorano all’estero. Il piu’ alto tasso di occupazione si registrava in Danimarca (75,7%) ed il piu’ basso (51,7%) in Polonia. Con un tasso di occupazione del 57,9%, la Romania si piazza di circa 5% al di sotto del tasso medio di occupazione dell’UE. Al primo posto per la produzione agricola Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 11 Probabilmente perche’ in Romania il numero degli agricoltori e piu’ alto di quello degli altri stati, in una graduatoria degli stati membri UE, il paese, con un indice della produzione agricola del 122,8, si piazzerebbe al primo posto. Il piu’ basso indice apparteneva alla Grecia (93,9%) e al polo opposto di piazzavano la Lettonia (117,3), Lituania (112,2) ed Ungheria (111,7). Per quanto riguarda le spese per la ricerca-sviluppo nel PIL, la piu’ alta percentuale appartiene alla Svezia (3,74%), seguita dalla Finlandia (3,71), mentre la Romania si piazza tra gli ultimi paesi, insieme a Malta e Cipro, con lo 0,39% del PIL. Soltanto il 6% dei romeni ha accesso all’Internet Sempre all’ultimo posto, tra i paesi membri UE si piazzerebbe la Romania anche per il numero delle persone con accesso all’Internet. Soltanto il 6% della popolazione romena ha accesso all’Internet, rispetto al 78% in Olanda. Tra i paesi recentemente integrati, la Lituania ha la percentuale piu’ ridotta (pero’ del 10% superiore a quella della Romania). Per quanto riguarda la popolazione, la Romania, aveva al 1 gennaio 2005, circa 21,658 milioni di abitanti. Sempre in tale data, la popolazione UE ammontava ad oltre 459 milioni di abitanti. La Germania vantava il piu’ alto numero di abitanti (82,5 milioni) e Lussemburgo e Malta il piu’ basso (455.000, rispettivamente 402.000 abitanti). La densita’ della popolazione in Romania era di 90,7 abitanti al chilometro quadrato rispetto ad un massimo di 1.265 in Malta ed un minimo di 15,5 in Finlandia. La presenza italiana in Romania in cifre L’Italia e’ dal 1997 il primo partner commerciale della Romania. Il valore dell’interscambio commerciale tra l’Italia e la Romania e’ ammontato a 9,3 miliardi di euro nel 2005. Tra il 1990 ed il 2006, oltre 18.000 societa’ con partecipazione di capitale italiano sono state costituite in Romania, di cui circa 12.000 sono ancora operanti e offrono lavoro ad oltre 600.000 dipendenti romeni. Esistono circa 320 voli settimanali tra l’Italia e la Romania. REDAZIONALE DEGLI SPONSOR CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO (2 giugno 2006, Archimedes Timisoara) Con Ord. N. 85/2006, il Presidente dell`Agenzia Nazionale per le PMI (ANIMMC) ha avviato il procedimento per l`implementazione del Programma nazionale per il periodo 2002-2006, destinato allo sviluppo degli investimenti di nuove costituite imprese cosi come per gli investimenti destinati all`ammodernamento e/o ripristino tecnologico delle PMI. Quali sono i destinatari? Il programma e` destinato alle Imprese che hanno l`oggetto d`attivita` indicato dai Codici CAEN: 17,18,19,20,21,24,25,26,28,29,30,31,33,34,36,37. Quali sono i progetti? Il programma prevede sostegno per l`acquisto di: Terreni e fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature industriali Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected] 12 Mezzi di trasporto per la merce Diritti di brevetto, ecc. Miglioramenti apportati agli investimenti gia esistenti Condizioni per l`acquisto: gli impianti e i macchinari, le attrezzature e i mezzi di trasporto devono essere nuovi (non second-hand ) Qual è il livello massimo dei contributi a fondo perduto? I contributi a fondo perduto possono essere distribuiti alle PMI nel seguente modo: per le PMI nuove (che non hanno ancora iniziato la loro attività) - fino ad un massimo di 10.000 euro o fino ad un massimo di 60% del valore dell`investimento; per le PMI fino ad un massimo di 50.000 euro o fino ad un massimo di 60% del valore dell`investimento. Per ulteriori informazioni sul progetto, rivolgersi a Liliana Sescu, Consulente Partner d’Archimedes Timisoara. Fonte dell`informazione: www.mimmc.ro/comunicate/cp12_2006 Redattore unico Ioana Udrescu e-mail: [email protected]