UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” FACOLTA’ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE DELLA LOGISTICA E DELLA PRODUZIONE Programma preventivo (così come previsto alla data del 26.02.10) del corso di ELETTROTECNICA (Settore Scientifico Disciplinare ING-IND-31) n. 6 Crediti Formativi Universitari (CFU) A.A. 2009/2010 Proff. Vincenzo COCCORESE & Antonio QUERCIA Tutti gli avvisi ed informazioni sul corso sono resi noti mediante inserimento nel sito www.elettrotecnica.unina.it. 1 Obiettivi e finalità del corso Il corso è rivolto agli allievi del secondo anno del corso di laurea in ingegneria gestionale della logistica e della produzione ed ha il duplice scopo di contribuire alla formazione ingegneristica di base e di fornire conoscenze specifiche che, pur non essendo specialistiche, possano orientare e costituire riferimento anche nei confronti di problemi professionali. La vastità della materia, che in alcuni corsi di laurea si articola in più insegnamenti, ha imposto una difficile scelta fra due diverse impostazioni e precisamente fra: i) copertura di tutti gli argomenti tradizionalmente inseriti nei corsi di elettrotecnica, con una trattazione diffusa, ma necessariamente a tratti superficiale se non addirittura meramente descrittiva; ii) una trattazione rigorosa con privilegio per gli aspetti formativi, purché chiaramente identificabili nella figura dell’ingegnere gestionale, con la conseguente necessità di operare significativi tagli sia di argomenti specifici sia di modalità di trattazione. Tra le due impostazioni è stata scelta la seconda. I tagli sugli argomenti sono evidenti dal programma del corso ed hanno riguardato principalmente alcune proprietà delle reti, le reti in regime stazionario, le reti in regime transitorio. Di altri argomenti, quali ad esempio le macchine elettriche, l’elettronica di potenza, gli strumenti di misura, sono trattati solo gli aspetti principali. La necessità di rimanere nei limiti di 6 crediti didattici ha inoltre imposto dei tagli sulle modalità di trattazione degli argomenti. Ad esempio si è rinunciato alla dimostrazione formale dei teoremi sulle reti, fermo restando il pieno rigore sull’enunciato e sui postulati. Inoltre il funzionamento delle apparecchiature viene illustrato dando valore assiomatico al modello circuitale, limitando quindi l’interpretazione e l’analisi fisica dei fenomeni elettromagnetici. D’altro canto, oltre a dare particolare risalto alle trasformazioni energetiche implicate dall’utilizzo dell’energia elettrica, sono state sviluppate con sufficiente respiro alcune problematiche progettuali di potenziale interesse per l’ingegnere gestionale, anche in relazione ad analisi costi/benefici. I contenuti sono stati dimensionati e trattati con l’obiettivo di consentire allo studente medio, purché in possesso dei necessari prerequisiti (che sono stati dettagliatamente definiti e qui sotto riportati), di superare l’esame dedicando complessivamente 160 ore di studio (comprensive della frequenza alle lezioni). 2 Propedeuticità Non sono previste propedeuticità formali. Per una efficace frequenza e per il superamento dell’esame è fondamentale il possesso di alcune nozioni di matematica e fisica (specificate nella prossima sezione), tutte facenti parte dei contenuti dei corsi di analisi matematica, geometria e algebra, meccanica razionale .e fisica. 3 Prerequisiti essenziali Le nozioni qui di seguito sommariamente specificate sono irrinunciabili per la comprensione degli argomenti trattati. Il mancato possesso dei prerequisiti può costituire, di per sé, motivo di non superamento dell’esame. Al fine di mettere gli allievi di verificare il livello di possesso dei prerequisiti, sarà distribuito, all’inizio del corso, un test di autovalutazione. 3.1 Matematica Algebra elementare. Funzioni trigonometriche. Algebra dei numeri complessi. Grafico delle funzioni di una variabile. Limiti e derivate delle funzioni di una variabile. Calcolo vettoriale elementare. Campi vettoriali: gradiente, divergenza, rotore. Teorema di Gauss. Teorema di Stokes. Sistemi di equazioni lineari algebriche. Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. 3.2 Fisica Concetti e leggi fondamentali della meccanica. Grandezze fisiche principali ed unità di misura. Bilanci energetici. Elementi basilari di trasmissione del calore. Elettromagnetismo quasi stazionario: campi vettoriali J,B,E e loro proprietà. Corrente elettrica. Differenza di potenziale. Materiali conduttori e materiali isolanti. Rigidità dielettrica dei materiali isolanti. Effetto Joule. Materiali magnetici e materiali non magnetici. Flusso magnetico. Legge di Ampère. Legge di Lenz. Legge di Faraday. Campo elettrico statico e mozionale. Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 2/7 4 Programma del corso 4.1 Proprietà fondamentali delle reti elettriche 4.1.1 Il modello circuitale: definizioni. Concetto di sistema elettrico: Interazione fra i componenti mediante contatto elettrico (connessione) e mediante interazione elettromagnetica. Apparecchiature elettriche. Grandezze fisiche descriventi la connessione: tensioni e correnti. Modello circuitale di un’apparecchiatura: concetto e definizione di N-polo. Postulati fondamentali dell’N-polo. Concetto e definizione di bipolo. Postulati fondamentali del bipolo. Convenzione dell’utilizzatore e del generatore.. Potenza assorbita e generata in un bipolo. Estensione del concetto di bipolo: doppio bipolo. Funzione caratteristica di un bipolo e di un doppio bipolo. 4.1.2 Voltmetri e amperometri. Generalità e richiami sugli strumenti di misura reali: sensibilità, errore di misura, portata, interferenza, banda, conversione A/D, acquisizione dati. Misurazione della tensione e della corrente. Voltmetri ed amperometri ideali. Definizioni operative di corrente e tensione in un bipolo mediante amperometri e voltmetri ideali. Definizione di strumenti ideali di misura: ipotesi di assenza di errore di misura e assenza di interferenza con le grandezze del sistema. Amperometri, voltmetri ideali, e modalità di inserimento per la misura delle rispettive grandezze. Unità di misura per la corrente, tensione e potenza. Relazione dimensionale fra potenza, tensione e corrente. 4.1.3 Il modello circuitale: postulati e proprietà. Nozione di rete di bipoli. Elementi di topologia delle reti: lati, nodi. Insiemi di taglio e maglie. Matrice di connessione. Leggi di Kirchhoff delle tensioni e delle correnti (LKT e LKC). Teorema di conservazione della potenza in una rete (solo enunciato). Suddivisione di una rete in sottoreti e principio di sostituzione (rete equivalente). 4.1.4 Soluzione delle reti. Concetto di soluzione di una rete. Equazioni indipendenti nelle tensioni. Equazioni indipendenti nelle correnti. Aggiunta delle funzioni caratteristiche. Bipoli in serie e in parallelo. 4.1.5 4.1.5.1 4.1.5.2 4.1.5.3 4.1.5.4 4.1.5.5 4.1.5.6 4.1.5.7 4.1.5.8 4.1.5.9 Reti lineari resistive. Definizione di bipolo con funzione caratteristica lineare di ordine zero. Definizione di rete lineare resistiva. Funzione caratteristica dei bipoli fondamentali costituenti una rete lineare resistiva: generatori ideali di tensione, generatori ideali di corrente, resistori ideali, corto circuito ideale, circuito aperto ideale. Carattere di bipolo dei voltmetri e amperometri. Simboli grafici. Unità di misura. Resistori ideali in serie e in parallelo; ripartizione della tensione/corrente in resistori in serie/parallelo. Teorema della sovrapposizione degli effetti. Doppi bipoli ideali: funzioni caratteristiche e potenza. Trasformatore ideale. Proprietà della trasparenza della potenza. Spostamento di bipoli dal primario al secondario. Il teorema di Thévenin/Norton nelle reti parzialmente lineari resistive: tensione a vuoto, corrente di corto circuito, resistenza equivalente. Interpretazione grafica del teorema di Thevénin /Norton. Commenti preliminari sull’importanza del teorema per le applicazioni pratiche. Determinazione dei parametri della rete equivalente mediante prove e misure. Esempi applicativi di soluzione di reti lineari resistive. 4.2 Analisi delle reti lineari in regime permanente 4.2.1 4.2.1.1 4.2.1.2 4.2.1.3 4.2.1.4 4.2.1.5 4.2.1.6 4.2.1.7 Soluzione delle reti elettriche lineari. Definizione di bipolo con funzione caratteristica lineare di ordine uno. Funzione caratteristica dei principali bipoli con funzione caratteristica lineare di ordine uno, induttori e capacitori ideali. Simboli grafici. Unità di misura. Il sistema lineare fondamentale. Espressione generale della soluzione: integrale generale e integrale particolare. Definizione di fisica realizzabilità per induttori ideali, capacitori ideali, resistori ideali. Reti di bipoli fondamentali fisicamente realizzabili: termine transitorio e costanti di tempo, termine di regime permanente. Esempi di regimi permanenti: il regime polinomiale, il regime stazionario, il regime sinusoidale isofrequenziale. Esempi applicativi Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 3/7 4.2.2 4.2.2.1 4.2.2.2 4.2.2.3 4.2.2.4 4.2.2.5 4.2.2.6 4.2.2.7 4.2.2.8 4.2.2.9 4.2.2.10 4.2.2.11 4.2.2.12 Soluzione delle reti lineari in regime sinusoidale. Definizione di rete lineare in regime sinusoidale isofrequenziale permanente. Metodo di soluzione nel dominio del tempo. Valore efficace. Amperometri e voltmetri ideali a valore efficace. Metodo di soluzione nel dominio dei numeri complessi (fasori). Definizione di impedenza e ammettenza di un bipolo. Rappresentazione vettoriale delle tensioni e correnti sinusoidali. Impedenza e ammettenza dei resistori, induttori e capacitori ideali. Reattanza. Impedenze in serie e in parallelo. Partitori di tensione e di corrente. Risonanza serie e parallelo. Il teorema di Thévenin/Norton in regime sinusoidale: tensione a vuoto, corrente di corto circuito, impedenza equivalente. Esempi applicativi 4.3 Potenze elettriche nelle reti in regime sinusoidale 4.3.1 4.3.1.1 4.3.1.2 4.3.1.3 Bilancio energetico in una rete elettrica in regime sinusoidale permanente. Significato fisico della potenza elettrica nei bipoli di una rete: Principali grandezze elettriche. Unità di misura delle principali grandezze elettriche: Ampère (unità di misura fondamentale nel sistema SI), Volt, Ohm, Watt, Joule (kWh). Conservazione delle potenze in una rete in regime sinusoidale. 4.3.2 Potenze nei bipoli in regime sinusoidale. 4.3.2.1 4.3.2.2 4.3.2.3 4.3.2.4 4.3.2.5 4.3.2.6 4.3.2.7 4.3.2.8 Potenza istantanea, Potenza fluttuante Potenza attiva (o reale o media), Potenza reattiva, Potenza apparente (o di dimensionamento) Fattore di potenza. Potenza complessa. Potenze nei resistori, induttori, capacitori ideali. 4.3.3 4.3.4 Wattmetro ideale in regime sinusoidale. Compensazione della potenza reattiva (rifasamento). 4.4 Analisi e proprietà delle reti trifasi 4.4.1.1 4.4.1.2 4.4.1.3 4.4.1.4 4.4.1.5 4.4.1.6 4.4.1.7 4.4.1.8 4.4.1.9 4.4.1.10 4.4.1.11 Definizione di rete trifase. Terne simmetriche di vettori. Trasformazione stella-triangolo. Grandezze di fase e di linea (stellate e concatenate). Tensioni e correnti di linea. Sistemi trifasi simmetrici ed equilibrati. Formula di Millmann. Soluzione delle reti trifasi simmetriche ed equilibrate: rete equivalente monofase. Reti trifasi a tre fili e quattro fili. Potenze nei sistemi trifasi. Misurazione della potenza nei sistemi trifasi. Teorema di Aron. Convenienza economica delle reti trifasi rispetto alle monofasi.. 4.5 Conversione statica dell’energia 4.5.1 4.5.1.1 4.5.1.2 4.5.1.3 4.5.1.4 4.5.1.5 4.5.1.6 4.5.1.7 4.5.1.8 4.5.1.9 Il trasformatore Parametri fondamentali del trasformatore: tensioni e correnti nominali, potenza nominale. Modello circuitale base del trasformatore: doppio bipolo trasformatore ideale. Modello circuitale per l’inserimento in una linea: introduzione della resistenza e reattanza longitudinali. Caduta di tensione. Calcolo dell’espressione approssimata Modello semplificato completo del trasformatore: introduzione della reattanza e resistenza trasversali. Corrente a vuoto Prova a vuoto e in corto circuito. Rendimento convenzionale. Curva di rendimento. Rendimento massimo. Rendimento in potenza e in energia. Determinazione dei parametri del circuito equivalente semplificato Esempio applicativo Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 4/7 4.5.2 Cenni sulla conversione statica mediante dispositivi elettronici di potenza 4.6 Conversione elettromeccanica dell’energia 4.6.1 4.6.2 Principio di funzionamento delle macchine elettriche rotanti Classificazione e principali proprietà delle macchine elettriche rotanti 4.7 Impianti di distribuzione 4.7.1 4.7.1.1 4.7.1.2 4.7.1.3 4.7.1.4 4.7.1.5 4.7.1.6 4.7.1.7 4.7.1.8 4.7.1.9 4.7.1.10 4.7.1.11 4.7.1.12 Caratteristiche e proprietà fondamentali. Cenni sulla generazione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica. Distribuzione monofase e trifase. Vantaggi della distribuzione trifase. Apparecchiature elettriche e modelli circuitali. Livelli di tensione. Linee aeree e in cavo. Sovratensioni e sovracorrenti. Corrente di sovraccarico e corrente di corto circuito. Strumenti di misura. Limiti di impiego dei materiali conduttori e dei materiali isolanti. Cabine e quadri elettrici. Utenze industriali ed utenze civili. Normativa tecnico-giuridica. 4.7.2 Criteri generali di progettazione delle linee elettriche 4.7.2.1 4.7.2.2 4.7.2.3 4.7.2.4 4.7.2.5 Definizione e modello ohmico-induttivo di una linea. Espressione approssimata della resistenza di una linea. Caduta di tensione in una linea. Massima portata di una linea. Caduta di tensione ammissibile. Calcolo della sezione della linea. 4.8 Elementi di protezione e sicurezza negli impianti di distribuzione 4.8.1 4.8.1.1 4.8.1.2 4.8.1.3 4.8.1.4 4.8.2 4.8.2.1 4.8.2.2 4.8.2.3 4.8.2.4 4.8.2.5 4.8.2.6 4.8.2.7 Protezioni contro le sovracorrenti. Interruttori: tensione e corrente nominali, potere di interruzione. Relé. Caratteristica tempo-intervento degli interruttori. Criteri generali di progettazione delle protezioni: calcolo della corrente di guasto, scelta del potere di interruzione, coordinamento delle protezioni. Protezioni contro contatti accidentali. Effetti della corrente elettrica nel corpo umano. Contatti diretti ed indiretti. Tensione di passo e di contatto. Impianti di terra. Resistenza di terra di un dispersore di terra. Criteri generali di progetto di un dispersore. Coordinamento del dispersore con gli interruttori. Interruttori differenziali. Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 5/7 5 Testi consigliati Per la vastità della materia trattata si consiglia vivamente di seguire assiduamente e diligentemente le lezioni, anche al fine di raggiungere una preparazione sufficientemente equilibrata sui vari argomenti, con una chiara percezione del diverso peso specifico degli stessi. Gli appunti presi a lezione vanno poi integrati con lo studio di libri di testo a livello universitario sugli argomenti trattati. Fra i libri di testo contenenti gli argomenti trattati a lezione, si segnalano i seguenti (tutti disponibili per consultazione presso la biblioteca interdipartimentale dei dip.ti di ingegneria elettrica ed elettronica, in Via Claudio 21): M. Guarnieri, A. Stella: Principi ed Applicazioni di Elettrotecnica Voll. I e II, Ed. Progetto Padova (esaustiva copertura degli argomenti in programma) M. De Magistris e G. Miano, Circuiti, ed. Springer (trattazione approfondita dei circuiti) G. FABRICATORE: Elettrotecnica, Ed. Liguori, Napoli (esaustiva copertura degli argomenti in programma, da approfondire tuttavia su altri testi per quanto riguarda i circuiti) G. Miano, Introduzione ai circuiti, scaricabile dal sito G. Miano, Lezioni di Elettrotecnica, ed. CUEN, scaricabile dal sito L. De Menna, Elettrotecnica, ed. Pironti, scaricabile dal sito Per una adeguata preparazione dell’esame è inoltre necessario saper risolvere semplici esercizi e problemi, con elaborazioni analitiche e numeriche, con particolare riferimento alla soluzione delle reti. A questo scopo, oltre agli esempi ed esercizi trattati a lezione, che in ogni caso ne esauriscono la tipologia, sono ampiamente sufficienti gli esempi applicativi illustrati nei testi di cui sopra. Gli allievi possono poi scaricare dal sito numerosi esercizi svolti del tipo di quelli trattati nel corso. E’ inoltre disponibile la soluzione dei problemi proposti in molte sedute d’esame. Infine, qualora lo desiderasse, l’allievo può anche utilizzare uno qualunque dei numerosi testi di esercizi svolti disponibili (ad. es. S. Bobbio, Esercizi di Elettrotecnica, ed. CUEN). Si richiama tuttavia l’attenzione dell’allievo sul fatto che scopo principale dell’esercizio è la dimostrazione della capacità di saper coscientemente e criticamente utilizzare le nozioni teoriche acquisite. In tal senso uno sforzo teso alla risoluzione di un gran numero di esercizi, con l’obiettivo di acquisire una manualità non confortata da adeguata sicurezza di conoscenza degli strumenti teorici, potrebbe addirittura risultare controproducente ai fini del superamento dell’esame, poiché una eccessiva polarizzazione sul problema di “trovarsi numericamente” in qualche modo con la soluzione potrebbe distogliere l’attenzione sui reali motivi alla base delle difficoltà incontrate. 6 Modalità d’esame Nella generalità dei casi, le condizioni necessarie per un esito ottimale dell’accertamento di profitto sono: i) il possesso dei prerequisiti di cui al punto 3; ii) aver frequentato con assiduità e diligenza il corso; iii) aver dedicato all’attività di studio, in modo omogeneo sui vari argomenti, circa 160 ore (comprensive delle ore dedicate alla frequenza). Nel caso l’allievo, nel corso della preparazione, abbia dubbi o necessiti comunque di chiarimenti su argomenti specifici, potrà rivolgersi ai docenti del corso. Si rammenta agli allievi che il possesso dei prerequisiti ha un significato sostanziale e non formale. Pertanto il mancato possesso dei prerequisiti, qualora evidenziato in sede d’esame, costituisce motivazione sufficiente per il non superamento dell’esame. L’accertamento del profitto dell’allievo, effettuato da parte di una Commissione di norma co-presieduta dai docenti ufficiali del corso, ha lo scopo di valutare la preparazione individuale raggiunta dall’allievo, con una votazione espressa in trentesimi. L’accertamento avrà avuto esito positivo se l’allievo avrà riportato una votazione di almeno diciotto trentesimi. Per essere ammesso a sostenere l’esame, l’allievo dovrà obbligatoriamente compilare il modulo di prenotazione inserito nel sito www.elettrotecnica.unina.it, nel quale sono tra l’altro indicati termini e scadenze. Non saranno ammessi a sostenere l’esame allievi non prenotati. La Commissione esaminatrice non è in alcun modo responsabile per l’eventuale successivo annullamento dell’esame da parte della Segreteria Studenti (ad es. per mancato pagamento delle tasse scolastiche o altri motivi di irregolarità imputabili ad inadempienze dell’allievo). Scopo dell’esame è accertare la conoscenza da parte dell'allievo degli strumenti di analisi appresi durante il corso e della capacità di impiegarli efficacemente nella risoluzione di semplici problemi tecnici. A tale scopo, l’esame consiste in una prova scritta, alla quale, se valutata sufficiente, seguirà un colloquio orale. Il colloquio orale consisterà nella discussione dell’elaborato e nell’esposizione di argomenti di teoria contenuti nel programma. Ferma restando la piena libertà ed autonomia della Commissione di effettuare l’accertamento di profitto nel modo ritenuto più opportuno, per utile informazione nel successivo paragrafo viene illustrata la procedura d’esame che viene generalmente seguita. Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 6/7 7 Procedura d’esame e criteri di valutazione Per essere ammesso alla prova scritta l’allievo, deve recare con sé un valido documento di riconoscimento (libretto universitario, carta di identità, passaporto, ecc.) e risultare nell’elenco dei prenotati. Al fine di consentire all’allievo di verificare il proprio inserimento fra i prenotati, l’elenco viene periodicamente aggiornato ed inserito nel sito www.elettrotecnica.unina.it. In tale sito viene anche comunicata la data, ora ed aula nella quale la prova avrà luogo la prova scritta. La prova orale, per gli allievi ammessi alla stessa, ha generalmente luogo nella stessa giornata, subito dopo la conclusione e valutazione della prova scritta. All’ora prevista per la prova, si procede all'appello nominativo degli allievi prenotati ed ai presenti viene distribuito il seguente materiale: i) foglio con domande di teoria a risposta multipla (test); ii) foglio con il testo di n. 3 problemi richiedenti l’esposizione di un procedimento ed il calcolo di uno o più risultati numerici (da riportare nelle apposite caselle riportata sullo stesso foglio); iii) fogli bianchi da utilizzare per la prova. Tutto il materiale consegnato dovrà essere riconsegnato al termine della prova, anche in caso di ritiro. Gli allievi dovranno scrivere esclusivamente sui fogli consegnati. Non è consentita la consultazione di alcuna forma di libri o appunti. E' consentito solo l'uso di semplici calcolatrici non programmabili. I problemi proposti riguarderanno le reti elettriche (da risolvere mediante l'applicazione delle tecniche risolutive apprese durante il corso per reti lineari resistive, reti in regime sinusoidale permanente, reti trifasi simmetriche ed equilibrate) come pure l’utilizzo del trasformatore reale, le linee elettriche di distribuzione, gli impianti di terra, l’utilizzo degli interruttori (da risolvere mediante l’utilizzo di modelli circuitali e l’applicazione dei criteri di progetto appresi durante il corso). Per la prova è assegnato un tempo complessivo di 3 ore. L’elaborato sarà sottoposto a valutazione analitica solo se l'allievo avrà: i) fornito una risposta numericamente corretta in almeno 1 dei 3 problemi proposti; alfine di non appesantire le operazioni di calcolo sarà considerata come corretta una risposta numerica se lo scostamento rispetto al valore esatto è compatibile con uno sviluppo dei calcoli con 4 cifre significative; ii) risposto correttamente ad almeno il 50% dei quesiti posti sotto forma di test Gli elaborati ammessi alla valutazione saranno giudicati sufficienti ai fini dell’ammissione alla prova orale solo se l’allievo avrà svolto tutti gli esercizi proposti, esponendo con chiarezza ed ordine metodologico il procedimento di soluzione adottato. Gli elaborati con forte carenza di completezza o contenenti gravi errori concettuali saranno giudicati insufficienti. La valutazione della prova scritta terrà quindi analiticamente conto dei seguenti aspetti: i) correttezza dei risultati numerici; ii) livello di completezza dello svolgimento; iii) impostazione logica dello svolgimento; iv) adeguatezza del metodo risolutivo adottato; v) ordine e chiarezza di svolgimento. Subito dopo la valutazione degli elaborati, che avrà generalmente luogo nella stessa giornata, la Commissione comunicherà la lista degli allievi ammessi alla prova orale e procederà all’appello nominativo. Gli allievi che risultassero assenti saranno considerati rinunciatari ed equiparati agli allievi non ammessi. Per nessun motivo la prova orale può essere posticipata. Gli allievi ammessi al colloquio orale dovranno: i) illustrare con sicurezza i procedimenti adottati nella prova scritta; ii) esporre con proprietà di linguaggio tecnico ed in modo logicamente ordinato gli argomenti teorici oggetto di domanda o di discussione; iii) dimostrare di aver assimilato in maniera critica e cosciente (cioè non in modo meramente mnemonico) gli aspetti concettuali della disciplina La valutazione del colloquio orale terrà quindi analiticamente conto dei seguenti aspetti: i) livello e profondità di conoscenza dell’argomento oggetto di domanda; ii) capacità di esporre in modo sintetico e chiaro; iii) capacità di organizzare logicamente l’esposizione. Per il superamento dell’esame l’allievo dovrà avere riportato una valutazione sufficiente sia per la prova scritta che per la prova orale. Sarà attribuita una unica votazione che terrà pariteticamente conto sia della prova scritta sia della prova orale. Dopo aver preso atto della votazione attribuita, lo studente può: i) accettare la votazione attribuita, registrando contestualmente l’esame; ii) non accettare la votazione e ripresentarsi in una successiva seduta, purché a distanza di almeno un mese; considerando che la valutazione è riferita globalmente alla prova scritta e al colloquio orale, l’allievo dovrà sostenere di nuovo la prova scritta seguita dal colloquio orale; della votazione conseguita in occasione della non accettazione non verrà serbata memoria. Gli allievi che non hanno superato l’esame, come pure coloro che non hanno accettato la votazione attribuita, potranno ritirare il proprio elaborato. Tutti gli avvisi ed informazioni sul corso sono resi noti mediante inserimento nel sito www.elettrotecnica.unina.it. Vincenzo Coccorese & Antonio Quercia. Corso di Elettrotecnica (Ing. Gestion. Log. Prod.). aa 09/10 (vers.26/02/10) Pag. 7/7