Titolo Osservazioni radio di nubi molecolari Istituto Liceo Scientifico

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Titolo
Osservazioni radio di nubi molecolari
Istituto
Liceo Scientifico Statale Copertino (Le)
Data
21 aprile 2007
Relatore
Davide Elia
Abstract
Il seminario ha avuto lo scopo di esporre agli studenti l’offerta formativa della Facoltà di
Scienze MM.FF.NN. dell’Università del Salento, e soprattutto dei Corsi di Laurea in Fisica
ed in Ottica ed Optometria; in particolare, è stato posto l’accento sulle notevoli e
diversificate possibilità di inserimento nel mondo del lavoro che questo tipo di studi offre,
non ultima quella di svolgere attività di ricerca presso enti pubblici o privati. Per fornire un
esempio tangibile delle finalità e delle modalità della ricerca in ambito fisico, è stata trattata
una tematica afferente ad una delle attività di ricerca svolte dal Gruppo di Astrofisica
dell’Università del Salento, di cui lo stesso relatore fa parte.
Nella nostra e nelle altre galassie la formazione stellare avviene in alcune gigantesche
nebulose, particolarmente dense e fredde, denominate nubi molecolari. La densità di gas e
polveri in queste regioni è abbastanza elevata da impedire alla radiazione delle stelle vicine
di penetrare al loro interno, preservando in questo modo sia le basse temperature interne, sia
la forma molecolare del gas.
L’astronomia delle onde radio, o radioastronomia, è la tecnica che viene utilizzata per
rivelare la radiazione emessa da queste regioni; benché relativamente recente, essa risulta
particolarmente utile nell’osservazione degli oggetti celesti, tanto da essere ormai
insostituibile nello studio di una grande quantità di fenomeni altrimenti non rivelabili. La
nostra atmosfera non è opaca alle onde radio; questa condizione risulta per noi
indubbiamente vantaggiosa, in quanto consente di effettuare le osservazioni da terra senza la
necessità di inviare satelliti fuori dall’atmosfera. In che modo, dunque, si effettuano le
osservazioni delle onde radio? Il classico radiotelescopio è lo strumento a cui subito corre il
pensiero; si tratta di una grande parabola dotata di una superficie riflettente curva che
raccoglie i raggi luminosi - in questo caso le onde radio - provenienti dalla sorgente celeste
puntata e li riflette facendoli convergere nel proprio piano focale. Anche le piccole parabole
domestiche per la ricezione della televisione satellitare, per fare un esempio a noi vicino,
funzionano allo stesso modo: sono dotate di un braccio che, sorreggendo il ricevitore, fa in
modo che quest’ultimo venga a trovarsi proprio nel fuoco della parabola. Il potere risolutivo
di un telescopio, vale a dire la sua capacità di risolvere oggetti separati nel cielo da una certa
distanza angolare, cresce al crescere del diametro dello strumento e decresce con
l’aumentare della lunghezza d’onda.
All’interno del Gruppo di Astrofisica dell’Università di Lecce è attiva una linea di ricerca
che indaga le condizioni dei siti delle nubi molecolari, cercando di caratterizzarne la
struttura per compararla alle caratteristiche delle stelle in formazione; per questo motivo
sono state effettuate alcune campagne osservative presso i radiotelescopi SEST (in Cile) e
Osala 20m (in Svezia), dedicate rispettivamente allo studio della grande nebulosa della Vela
ed a quello di un campione di small clouds di differente tipologia e posizione galattica.
Pertanto, sintonizzando l’apparato ricevitore sulla lunghezza d’onda della molecola CO,
puntando il telescopio in vari punti della nube e misurando l’intensità della radiazione da
questa emessa, è stato possibile ricostruire intere mappe dell’emissione radio di queste nubi.
Col termine “mappa”, si intende lo strumento in grado di gettare luce sulla morfologia
dell’oggetto osservato e, in determinati casi, anche di trarre informazioni sulle sue
condizioni fisiche (temperatura, densità, e altro).
LINK UTILI
www.scienzemfn.unile.it
http://srtproject.ca.astro.it/scientificratio/astrogal
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