MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE UNIONE EUROPEA Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione Servizio per le politiche dei fondi strutturali comunitari QCS 2000 - 2006 P.O. ASSISTENZA TECNICA E AZIONI DI SISTEMA Italia Obiettivo 1 Roma Luglio 2001 INDICE 1. Premessa 1.1 Il Quadro normativo di riferimento 2. Il QCS 1994-1999: esperienze da mettere a frutto 2.1 Il Programma Operativo - “Assistenza Tecnica QCS Ob.1 1994-1999” 2.2 Le attività di comunicazione già svolte 2.2.1 Il Fondo Sociale Europeo 2.2.2. Il Fondo Europeo di sviluppo regionale 2.2.3 L’esperienza delle Regioni 3. Il QCS 3.1 Le risorse finanziarie 3.2 La riserva di performance 3.3 L’articolazione per Fondi strutturali 3.4 L’attuazione 3.5 Gli strumenti di accompagnamento 4. Il target dell’attività di comunicazione 5. Gli obiettivi di comunicazione 5.1 Informare 5.2 Attivare progetti e iniziative 5.3 Notorietà generale del QCS e del ruolo dell'Unione europea 6. La strategia del Piano di comunicazione 6.1 I soggetti attivi (T1) 6.2 L’Opinione pubblica (T2) 6.3 Azioni per ambedue i target 6.4 I tempi di realizzazione 7. Le azioni 7.1 Le azioni di comunicazione realizzate direttamente del Ministero dell’Economia e Finanze 7.2 Le azioni affidate dal Ministero dell’Economia e Finanze a soggetti vari 7.3 Le azioni da affidare ad un soggetto specializzato con bando di gara europea 7.4 Le azioni proposte dalle Amministrazioni centrali non titolari di PON 7.5 Le azioni coordinate dal Ministero del Lavoro e Affari sociali a valere sull’Asse II (FSE) del PON ATAS 8. Soggetti competenti dell’esecuzione delle azioni 9. Modalità di attuazione e divisione dei compiti 10 Attività di valutazione d'impatto delle azioni di comunicazione 11. Piano finanziario 2 1. Premessa Le indicazioni contenute nel Piano di comunicazione approvato dal Comitato di sorveglianza nazionale del 7 novembre 2000 vengono, con il presente lavoro, articolate e meglio specificate al fine di dare concreta attuazione al Regolamento (CE) n. 1159/2000. Le azioni informative e pubblicitarie cui si fa riferimento sono relative al Quadro Comunitario di Sostegno per le regioni italiane dell’Obiettivo 1 2000-2006 (di seguito QCS). Nel rispetto dell’art. 10 del Regolamento (CE) n. 1260/99, recante disposizioni generali sui fondi strutturali, l’Autorità competente per l’esecuzione di tali azioni è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento Politiche di sviluppo e coesione, Servizio per le politiche dei fondi strutturali comunitari, in qualità di Autorità di gestione del QCS e del Programma operativo nazionale Assistenza tecnica e azioni di sistema 2000-2006 (di seguito PON ATAS). Come disposto dal Regolamento (CE) 1159/2000, l’Autorità di gestione del QCS ha provveduto alla nomina del responsabile del Piano di comunicazione del QCS stesso, individuandolo nel Portavoce del Ministro. Le azioni informative in argomento riguardano gli interventi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE), del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG), sezione “orientamento” e dello Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). 1.1 Il Quadro normativo di riferimento La base giuridica in materia di informazione e pubblicità per il periodo di programmazione 2000-2006 è rappresentata da: l’art. 18 par. 3 lett. d Reg. (CE) n. 1260/99; l’art. 34, par.1, lett. h Reg. (CE) n. 1260/99; l’art. 46 Reg. (CE) n. 1260/99; il Reg. (CE) n. 1159/2000 del 30.05.2000 concernente le “azioni di informazione e pubblicità ad opera degli Stati membri sugli interventi dei Fondi Strutturali” pubblicato sulla GUCE n. L 130/30 del 31.05.2000; la legge n.150 del 2000 del 7.6.2000. 3 L’art.34, lettera h) del Regolamento (CE) 1260/99 prescrive che tra i compiti dell’Autorità di gestione vi sia la responsabilità del rispetto degli obblighi in materia di pubblicità e informazione. L’art.46 del medesimo Regolamento, indicando quali siano gli adempimenti prioritari dell’Autorità di gestione in materia d’informazione e pubblicità, così recita: “I piani devono essere pubblici (...) L’Autorità di gestione ha la responsabilità di assicurare che l’intervento sia reso pubblico e in particolare di informare: a) i potenziali beneficiari finali, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi per la promozione della parità tra uomini e donne e le organizzazioni non governative interessate in merito alle possibilità degli interventi; b) l’opinione pubblica in merito al ruolo svolto dalla Comunità in favore dell’intervento e ai risultati conseguiti” Lo stesso articolo 46 aggiunge: “gli Stati membri consultano la Commissione, conformemente all’articolo n.37, paragrafo 2, e l’informano circa le iniziative assunte ai fini di cui ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo” ed individua: 1) le responsabilità dell’informazione: ogni autorità di gestione dei programmi cofinanziati è responsabile della diffusione delle informazioni; 2) i destinatari specifici dell’informazione: i potenziali beneficiari finali, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi per la promozione della parità tra uomini e donne e le organizzazioni non governative interessate; 3) la dimensione dell’informazione: il ruolo della Comunità deve essere noto all’opinione pubblica nell’accezione più vasta; 4) il controllo degli adempimenti: ogni Autorità di gestione, nel redigere le relazioni annuali e il rapporto finale di esecuzione, indica le misure prese per assicurare la pubblicità dell'intervento. Il Comitato di sorveglianza del programma approva le relazioni suddette e le sottopone alla Commissione europea, che può esprimere osservazioni entro due mesi dalla ricezione dei documenti. L’applicazione di tali principi è puntualmente definita dal Regolamento (CE) n.1159/2000, che descrive il processo di comunicazione secondo le seguenti fasi: a) la presentazione di un Piano di comunicazione alla cui elaborazione sono chiamate le autorità responsabili dei programmi operativi previste dal QCS; b) la definizione di una strategia di comunicazione; c) l’individuazione dei responsabili della comunicazione a livello centrale, territoriale e settoriale; d) la messa a disposizione, di risorse finanziarie per la realizzazione delle azioni; 4 e) la valutazione da parte dei Comitati di Sorveglianza dei singoli programmi della efficacia delle azioni; Alla luce delle disposizioni summenzionate l’Autorità di gestione del QCS svolge i seguenti compiti: Pubblica e diffonde il QCS Ob.1; Provvede ad informare sull’andamento degli interventi compresi nel QCS, nonché sulla gestione, la sorveglianza e la valutazione dei Fondi Strutturali; Si adopera a presentare in modo omogeneo il materiale informativo e pubblicitario, a norma delle modalità previste dal Regolamento (CE) 1159/2000; Informa nel modo più opportuno i mezzi di comunicazione di massa; E’ responsabile della presentazione e dell'esecuzione del Piano nazionale di comunicazione (che è inserito nel complemento del PON ATAS); E’ responsabile altresì della presentazione e dell’esecuzione delle azioni di comunicazione del PON ATAS (che fanno parte integrante del Piano nazionale di comunicazione); Designa il responsabile nazionale della comunicazione e della pubblicità; Designa il responsabile del Piano di comunicazione del PON ATAS; Informa la Commissione europea in occasione dell'incontro annuale (art.34, Regolamento 1260/99) sull’attuazione del Regolamento 1159/00; Coopera con gli Uffici di rappresentanza della Commissione; Adotta misure supplementari e ne informa la Commissione. In conformità alle predette disposizioni, questa Amministrazione ha predisposto il Piano di comunicazione del QCS 2000-2006 (comprendente anche le azioni di comunicazione del PON ATAS) avvalendosi delle risorse previste per l’informazione e pubblicità nell’ambito del PON ATAS, Misura 1.4. ha designato il Responsabile nazionale della informazione e pubblicità. 5 2. Il QCS 1994-1999: esperienze da mettere a frutto 2.1. Il Programma operativo “Assistenza Tecnica QCS Ob.1 1994-1999” La non tempestiva approvazione, e quindi attuazione, del Programma Operativo Assistenza Tecnica (avvenuta nel giugno 1998), ha consentito di attivare con notevoli difficoltà e ritardi il Progetto delle azioni di comunicazione del Ministero del Tesoro, del Bilancio e Programmazione Economica - Servizio per le Politiche dei fondi strutturali comunitari. E’ stato possibile, infatti, attuare due sole azioni: l’attivazione di un sito Internet contenente la normativa comunitaria e la pubblicazione di una newsletter sul QCS 1994-99. 2.2. Le attività di comunicazione già svolte Le principali attività di Informazione e Pubblicità realizzate nel corso del periodo 1994-99 dalle Amministrazioni titolari di programmi cofinanziati nell'ambito dell’Obiettivo 1 sono risultate estremamente differenziate per dimensione, organizzazione, contenuti e impatto. In molte Amministrazioni la comunicazione è stata attuata attraverso la realizzazione di azioni isolate ed episodiche aventi, molto spesso, rilevanza e impatto modesti. La maggior parte delle azioni poste in essere ha riguardato la diffusione del Programma Operativo e del suo contenuto. I casi in cui si è rilevato un effettivo e strutturato “progetto” di comunicazione, la cui attuazione è risultata sostanzialmente in linea con quanto ipotizzato nel progetto, riguardano il Ministero del Lavoro, il Ministero dell’Interno e il Ministero dei Lavori Pubblici. In tutti questi casi, le azioni di comunicazione ponevano in primo piano l’integrazione tra azioni svolte a livello centrale ed interventi più mirati ai livelli regionali e locali. Particolare attenzione è stata dedicata all’utilizzo dei media e all’organizzazione di seminari e convegni. 2.2.1 Il Fondo Sociale Europeo In termini generali, si rileva una maggiore attività comunicativa da parte delle Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (Dipartimento della Funzione Pubblica ed il Ministero del Lavoro) rispetto a quelle degli altri Fondi strutturali. Ciò si deve attribuire, da un lato alla natura del FSE e al suo intervento diretto sulle persone, dall’altro lato, ad una tradizione comunicativa per questo Fondo più consolidata e sviluppata già a livello comunitario. Nell’ambito del programma multiregionale “Formazione formatori e funzionari della Pubblica amministrazione” del Dipartimento della Funzione pubblica e del Ministero del Lavoro, 6 il progetto ha enfatizzato l’aspetto interattivo della comunicazione. In particolare, il sito PASSNET, organizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica, non è stato interpretato solo come un luogo virtuale attraverso cui diffondere documenti ma, piuttosto, come opportunità per formulare richieste, scambiare esperienze e “buone pratiche”. Altri due progetti, denominati “Europalavoro” e “Media”, attuati dal Ministero del Lavoro, si sono basati sul rapporto con il pubblico e con i potenziali beneficiari. In particolare, sono state attivate, nell’ottica della circolazione delle informazioni (e per creare una rete di “animatori” a livello centrale e locale) le seguenti iniziative: -numero verde; -sito Internet; -chioschi multimediali Le misure contenute in tali azioni di comunicazione sono state numerose ed articolate; ad iniziative specifiche e mirate (ad esempio, gli incontri organizzati presso le scuole per accrescere la sensibilità sul tema sicurezza) si sono associate iniziative che hanno interessato vari settori produttivi. Si tratta, ad esempio, dell’ampio utilizzo di prodotti informativi cartacei (brochure, pieghevoli, newsletter, guide) e del crescente impiego di Internet, sia come mezzo per trasmettere documenti, dati, informazioni, sia come strumento per promuovere scambi di opinioni e richieste di informazioni da parte del pubblico e/o dei potenziali beneficiari. 2.2.2 Il Fondo Europeo di sviluppo regionale Il Programma operativo multiregionale “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno” del Ministero dell’Interno, è stato caratterizzato da un Progetto relativo alle azioni di comunicazione, avente un triplice obiettivo: sottolineare la particolare attenzione prestata dall'Unione europea verso l’investimento nel prodotto “sicurezza”; sensibilizzare gli operatori delle Forze dell'Ordine verso il Programma Operativo; coinvolgere l’opinione pubblica delle aree di intervento, sia nelle componenti associate che individuali. Il Programma operativo multiregionale “Risorse idriche” del Ministero dei Lavori Pubblici si è concentrato su tre target considerati prioritari: i potenziali beneficiari, sia a livello nazionale che a livello del Mezzogiorno; l’opinione pubblica ed in particolare quella del Mezzogiorno; 7 tutti coloro che traggono beneficio dalla realizzazione del programma 2.2.3 L’esperienza delle Regioni A livello regionale, le Amministrazioni più attive nella realizzazione di Progetti di comunicazione sono risultate la Regioni Basilicata e Calabria. Tali Regioni hanno dedicato particolare attenzione e risorse alla diffusione del Programma Operativo sia tramite strumenti tradizionali (riproduzioni cartacee, pubblicazione sul BUR, seminari), sia utilizzando Internet. La Regione Basilicata si è concentrata sulle Piccole e Medie Imprese, predisponendo la pubblicazione su un quotidiano specializzato di un rapporto e sulle opportunità offerte alle PMI dai fondi comunitari. E’ stata predisposta inoltre la realizzazione di un notiziario “La Basilicata incontra l’Europa”, che ha diffuso informazioni sulle agevolazioni e sui contributi erogati dalla Unione europea. La Regione Calabria ha pubblicato sui propri Bollettini ufficiali i bandi per la presentazione di domande di finanziamento a carico delle misure del POP Calabria 1994/99 e delle relative graduatorie. Tale Regione ha inoltre svolto un lavoro capillare di informazione sul territorio organizzando, per provincia, una serie di seminari destinati a rappresentanti istituzionali e tecnici degli Enti sub - regionali ed operatori privati sulle procedure e metodologie per l’accesso ai contributi di finanziamento a carico del Programma Operativo. 8 3. Il QCS 3.1 Le risorse finanziarie Il QCS per le regioni italiane dell’obiettivo 1- 2000/2006 è il documento di programmazione delle risorse dei fondi strutturali destinate alle regioni italiane in ritardo di sviluppo, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e, in regime transitorio, il Molise. Le risorse finanziarie destinate dall’Ue1 alle regioni italiane dell’obiettivo 1 ammontano a 21.935 milioni di euro, cui si aggiungono 187 milioni di euro per il sostegno transitorio al Molise. A tali risorse si aggiunge l’indicizzazione nella misura del 2% annuo. Il QCS 2000-2006 è stato approvato dalla Commissione Europea1 dopo un’intensa fase di programmazione che, ha impegnato, sotto il coordinamento del Ministero del Tesoro, una pluralità di soggetti tra i quali si citano le Regioni, le Amministrazioni nazionali, gli Enti locali, le parti economiche e sociali. Il QCS vuole riequilibrare, rispetto a zone più progredite del Paese e dell’Europa, quelle aree italiane caratterizzate da bassi tassi di attività, elevata disoccupazione, ampia diffusione del lavoro sommerso, elevate differenze con reddito pro capite medio dell'Unione europea. Su tali basi il QCS deve intervenire nel contesto economico e sociale di tali zone al fine di perseguire i suoi due principali macro-obiettivi: - conseguire entro il quarto anno del settennio 2000-2006 un tasso di crescita del Mezzogiorno significativamente superiore a quello dell’Unione europea; - ridurre drasticamente il disagio sociale, ottenendo soprattutto un forte aumento dell'occupazione regolare. Il QCS permettere inoltre di attivare risorse pubbliche nazionali e capitali privati, secondo il seguente schema: 1 Decisione (CE) 1999 n. 1769 del 1° luglio 1999 9 - 18.273,995 milioni di euro di cofinanziamento statale (di cui 3.929,224 milioni di euro a carico delle Regioni e la rimanente parte a carico dello Stato, secondo una ripartizione percentuale pari rispettivamente al 30% e al 70%) - 21.638,179 milioni di euro di risorse comunitarie - 10.913,945 milioni di euro di partecipazione privata. Complessivamente le risorse comunitarie, nazionali e private che il QCS destina allo sviluppo delle regioni dell’obiettivo 1 per il settennio 2000-2006 sono circa 51.000 milioni di euro: oltre 98.000 miliardi di lire a cui si aggiungono le risorse relative alla riserva di performance di seguito descritta. 3.2 La riserva di performance Le cifre appena descritte rappresentano il totale delle risorse programmate per il settennio 2000-2006: ad esse occorre aggiungere la c.d. riserva di efficacia e di efficienza, vale a dire quella quota di risorse comunitarie che i regolamenti prescrivono venga accantonata per essere assegnata, dopo la valutazione di metà periodo (entro il 31/12/2003) ai programmi che hanno speso di più e meglio. Tale riserva è di due tipi: la prima, pari al 4% del totale delle risorse comunitarie assegnate all’ob.l dell'Italia, è prevista dalla normativa comunitaria - art.44 del Regolamento (CE) 1260/99 ed è pari a 996 milioni di euro; la seconda, decisa esclusivamente dall’Italia, è pari al 6% del totale delle risorse comunitarie assegnate all’ob.l, ovvero a 1.324, 821 milioni di euro. Complessivamente, quindi, la riserva di premialità ammonta a 2.320,821 milioni di euro, ai quali deve aggiungersi una cifra equivalente di cofinanziamento nazionale, per un totale di 8.987,472 miliardi di lire. 3.3 L’articolazione per Fondi strutturali. Il QCS è un documento plurifondo che definisce la strategia di sviluppo delle aree dell’Obiettivo 1 (60 in tutta Europa, 7 in Italia) con il concorso di quattro fondi strutturali: FESR - Fondo Europeo Sviluppo Regionale Autorità capofila: Ministero dell’Economia e delle Finanze - AMMONTARE: 14.276,534 milioni di euro 1 Decisione (CE) 2000 n. 2050 del 1° agosto 2000 10 - TASSO D'INCIDENZA: 66% Tale fondo ha l’obiettivo di “contribuire a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite”. Il fondo di sviluppo serve inoltre a “contribuire alla correzione dei principali squilibri regionali esistenti nella comunità, partecipando allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo, nonché alla riconversione economica e sociale delle regioni”. FSE- Fondo Sociale Europeo Autorità capofila: Ministero del Lavoro e degli Affari sociali - AMMONTARE: 4.092,696 milioni di euro - TASSO D'INCIDENZA: 19% Questo fondo “(…) fornisce il proprio sostegno a misure volte a prevenire e a combattere la disoccupazione, nonché a sviluppare le risorse umane e l’integrazione sociale nel mercato del lavoro al fine di promuovere un livello elevato di occupazione, la parità tra uomini e donne, uno sviluppo duraturo e la coesione economica e sociale (…)”. FEOGA- Fondo Europeo di Orientamento e di Garanzia Autorità capofila: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - AMMONTARE: 2.982,626 milioni di euro - TASSO D'INCIDENZA: 14% Il fondo si propone di favorire “il nesso polifunzionale tra agricoltura e territorio; potenziare e sostenere la competitività dell’agricoltura in quanto attività centrale delle zone rurali; agevolare la permanenza della popolazione nelle campagne; preservare e migliorare l'ambiente, il paesaggio e il patrimonio”. SFOP - Strumento finanziario di orientamento per la Pesca Autorità capofila: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali- DG Pesca e Acquicoltura - AMMONTARE: 286,323 milioni di euro - TASSO D'INCIDENZA: 1% 11 Questo fondo strutturale ha l’obiettivo di “contribuire al conseguimento di un equilibrio duraturo tra le risorse alieutiche e lo sfruttamento delle medesime; ammodernare le strutture alieutiche per garantire il futuro del settore; contribuire a mantenere dinamico e competitivo il settore della pesca e a rivitalizzare le zone dipendenti dalla pesca; migliorare l’approvvigionamento del mercato comunitario dei prodotti della pesca”. TOTALE DELLE RISORSE COMUNITARIE: 21.638,179 milioni di euro 3.4 L’attuazione Il QCS trova attuazione tramite 14 programmi operativi: 7 POR (Progetti Operativi Regionali): POR Basilicata POR Calabria POR Campania POR Puglia POR Sardegna POR Sicilia POR Molise (in regime transitorio) e 7 PON (Progetti Operativi Nazionali): PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione PON La scuola per lo sviluppo PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno PON Sviluppo locale PON Trasporti PON Pesca PON Assistenza tecnica 12 RIPARTIZIONE RISORSE COMUNITARIE PER POR E PON 2000-2006 (in milioni di euro) PROGRAMMI REGIONALI OBIETTIVO 1 BASILICATA CALABRIA CAMPANIA PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOTALE FESR 376,278 1.161,495 2.504,605 1.527,828 1.155,926 2267,494 8.993,626 FSE FEAOG SFOP TOTALE % SUL QCS 195,400 171,100 742,778 3,433 403,879 410,267 18,605 1.994,246 9,216 631,840 650,239 38,249 3.824,933 17,677 558,560 523,100 30,000 2.639,488 12,198 357,214 406,078 27,011 1.946,229 8,994 756,469 783,983 50,000 3.857,946 17,829 2.903,362 2.944,767 163,865 15.005,620 69,348 SOSTEGNO FESR TRANSITORIO FSE FEAOG SFOP TOTALE % SUL QCS MOLISE 27,540 37,859 0,458 180,728 0,835 TOTALE % SUL QCS 114,871 PROGRAMMI NAZIONALI PON RICERCA SCIENTIFICA. SCUOLA SICUREZZA SVILUPPO LOCALE TRASPORTI PESCA ASSISTENZA TECNICA TOTALE FESR FSE FEAOG SFOP 712,383 75,816 523,108 479,102 396,742 50,000 QCS 14.276,534 4.092,696 2.982,626 286,323 21.638,179 100,000 1.191,485 5,506 472,558 2,184 573,108 2,649 1.911,439 67,500 1.801,313 1.978,939 9,146 1.801,313 8,325 122,000 122,000 0,564 143,978 168,450 5.168,037 1.161,794 312,428 1,444 122,000 6.451,831 29,817 Per realizzare concretamente gli obiettivi fissati, il QCS prevede un complesso sistema attuativo e gestionale volto essenzialmente: alla sorveglianza sul buon andamento di programmi attraverso l’attività del Comitato di sorveglianza nazionale1; 1 Il Comitato di Sorveglianza del Quadro comunitario di sostegno è istituito con Decreto del Ministro del Tesoro, Bilancio e 13 alla valutazione dell’efficacia degli interventi strutturali, attraverso rapporti di valutazione ex ante, intermedia ed ex post1; al monitoraggio finanziario e fisico degli interventi2; al controllo finanziario per assicurare un impiego efficiente e regolare dei fondi comunitari. Su ognuna di queste attività vi è un obbligo di informazione esterna ed anche interna (tra le varie Amministrazioni interessate). L’autorità di gestione del QCS è inoltre chiamata a svolgere una serie di adempimenti, così sintetizzabili: Istituzione di un dispositivo di raccolta di dati finanziari e statistici affidabili sull’attuazione; Organizzazione della valutazione intermedia; Organizzazione di un adeguato sistema di controllo finanziario; Rispetto degli obblighi di informazione e pubblicità. 3.5 Gli strumenti di accompagnamento Le fasi di attuazione del QCS prevedono i seguenti strumenti di accompagnamento: - comitati di sorveglianza e gruppi di lavoro; - valutazioni intermedie al 2003; - riprogrammazione di medio periodo e attribuzione della riserva di premialità; - valutazione ex post. Programmazione economica. E’ presieduto dal capo del Dipartimento Politiche di sviluppo e coesione ed è composto dai rappresentanti della Commissione europea, dalle Autorità di gestione dei POR, dei PON, dalle Amministrazioni trasversali e dai rappresentanti delle parti economiche e sociali. Il Comitato di Sorveglianza opera secondo precisi compiti ed adotta, nella prima riunione, un Regolamento interno, oltre a costituire, come previsto dal Quadro comunitario di sostegno, dei Gruppi di lavoro. La prima riunione del Comitato di sorveglianza del QCS obiettivo 1 si è tenuta a Roma il 7 novembre 2000 La normativa comunitaria – articolo n.40 del Regolamento (CE) 1260/99 - prevede che l'azione comunitaria è oggetto di una valutazione ex ante segnatamente in materia ambientale e di rispetto del principio di pari opportunità e di esame dell’esperienza del passato; di una valutazione intermedia e di una valutazione ex post, volte a determinarne l'impatto rispetto agli obiettivi dei fondi strutturali. Anche il Quadro comunitario di sostegno, alla stregua di tutti i programmi operativi, è interessato dall'attività di valutazione. 2 Il Quadro comunitario di sostegno fornisce gli indirizzi per il monitoraggio finanziario, procedurale e fisico dei programmi operativi ed è oggetto a sua volta di una specifica attività di monitoraggio. 1 14 4. Il Target dell’attività di comunicazione Il presente Piano di comunicazione si rivolge a due categorie di destinatari: i soggetti attivi coinvolti dal QCS (Tl) e l'opinione pubblica (T2). Il Tl è la categoria che più di ogni altra è in grado di generare comportamenti attivi, ovvero attivare i flussi finanziari che determineranno la realizzazione dei progetti e di dare quindi piena attuazione quali-quantitativa al QCS. Il Tl si compone di: autorità regionali e locali e le altre autorità pubbliche competenti; organizzazioni professionali e gli ambienti economici; le parti economiche e sociali; le ONG, e in particolare gli organismi per la promozione della parità tra uomo e donna, oltre a quelli che operano a tutela e miglioramento dell’ambiente; gli operatori e gli organizzatori dei progetti. Il T2, ovvero l’opinione pubblica 5. Gli obiettivi di comunicazione Gli obiettivi di comunicazione sono rispetto al T1: 5.1 Informare Informare sui termini generali del QCS, sugli attori protagonisti, sulla partecipazione dei Fondi strutturali Informare sulle caratteristiche generali delle forme d’intervento e sulle loro relative potenzialità Informare sullo stato di avanzamento, anche comparato, degli interventi durante tutto il periodo di programmazione 5.2 Attivare progetti e iniziative Stimolare la produzione di progetti e iniziative, coerenti con le finalità qualitative e quantitative del QCS nel quadro della competizione fra attori e programmi anche per l’attribuzione della premialità. E, rispetto al T2: 15 5.3 Notorietà generale del QCS e del ruolo dell'Unione europea Sensibilizzare l’opinione pubblica circa il ruolo svolto dall’UE e dall’Italia in favore degli interventi e in merito alle opportunità offerte, agli obblighi e ai risultati conseguiti 16 6. La strategia del Piano di comunicazione In relazione agli obiettivi prioritari sopra riportati, la strategia globale del presente Piano di comunicazione risulterà: Articolata e differenziata per approfondire le conoscenze; graduale, per produrre in ogni tappa informazioni utili a quelle seguenti; concentrata su esperienze, per estrarne indicazioni utili a promuovere azioni ed assisterle affinché si trasformino in opere; cercando, quindi, di evitare: l’invasività ed il ricorso a messaggi enfatici; il ricorso ad un linguaggio eccessivamente pubblicitario. In considerazione delle risorse finanziarie disponibili, dei target di riferimento e degli obiettivi di comunicazione, si prevede di destinare prioritariamente le risorse finanziarie a favore del T1 non tralasciando però di realizzare azioni, che pur comportando un investimento in termini finanziari più modesto siano ugualmente efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo opinione pubblica (T2). 6.1 I soggetti attivi (T1) Il T1 è il target in grado di generare comportamenti attivi che determineranno il grado di realizzazione del QCS obiettivo 1 nel nostro Paese. Queste le azioni di comunicazione integrata da prevedere: ufficio stampa del QCS (limitatamente ad azioni mirate e su specifico raccordo con l’Ufficio Stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze) relazioni pubbliche; eventi di comunicazione (seminari, Workshop, convegni); materiali below the line (pubblicazioni); marketing diretto; azioni di advertising su mezzi selezionati (ad es. stampa, Internet a supporto delle attività sopracitate); centro documentazione 17 6.2 L’Opinione pubblica (T2) All’opinione pubblica è diretta una comunicazione che abbia l’obiettivo di dare visibilità e trasparenza al ruolo esercitato dall’UE e dalle istituzioni nazionali coinvolte nell’ambito del QCS. Per quanto detto, sul T2, sono quindi da prevedere: interventi generali di Ufficio Stampa; alcune operazioni di below the line, legate a specifiche attività di comunicazione (brochures, videocassette); spot radio/tv da pianificare negli spazi gratuiti della Rai, riservati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; televideo 6.3 Azioni per ambedue i target Saranno realizzate, inoltre, azioni dirette ad ambedue i target di riferimento ovvero: Creazione di un logo di campagna e slogan di accompagnamento; predisposizione sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze di pagine Web con sezione FAQ (Frequently Asked Questions) 6.4 I tempi di realizzazione Rispetto al periodo di programmazione appare strategico concentrare gli investimenti (dopo la fase di avvio nell’anno 2001) nel 2002, 2003 e 2004, per dare impulso all'attivazione dei progetti e garantire un primo accompagnamento informativo al complesso degli interventi previsti nel QCS. Nei successivi anni è da prevedere una comunicazione di mantenimento tenendo conto delle scadenze più rilevanti. 18 7. Le azioni La strategia del Piano, funzionale ad un approccio graduale e strettamente collegato ai momenti privilegiati dell’attuazione del QCS, prevede l’articolazione delle azioni di comunicazione in tre gruppi: AZIONI PER IL RICONOSCIMENTO: la campagna di comunicazione deve innanzitutto rendere nota l’esistenza di qualcosa che era prima nota solo a poche persone; a tal fine risulta essenziale l’identificazione e la relativa registrazione come marchio comunitario di un logo di campagna nonché la creazione di uno slogan di accompagnamento; AZIONI PER LA CONOSCENZA: è necessario che ciò che è stato portato a conoscenza attraverso le azioni per il riconoscimento sia anche compreso; che sia cioè messo in relazione ai bisogni ed alle capacità delle diverse realtà (Convegni nazionali; seminari tematici, newsletter, pubblicazioni, ufficio stampa, sito Internet, centro documentazione, spot radio-televisivi, ufficio stampa) AZIONI PER LA PRATICA: la campagna di comunicazione ha anche la funzione di generare azioni, e nel momento in cui esse sono avviate, di supportarne gli attori. E’ necessario diffondere “buone pratiche” per assicurare una maggiore qualità dei progetti e un miglior utilizzo dei fondi strutturali (workshop, pubblicazioni, ufficio stampa). Tali azioni, in considerazione del soggetto attuatore e della cornice entro la quale verranno realizzate possono essere anche suddivise in: azioni realizzate direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (7.1) azioni di comunicazione di volta in volta individuate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e realizzate, nel rispetto della vigente normativa sugli appalti pubblici di servizi, da soggetti vari per rispondere ad esigenze comunicative aventi carattere d’urgenza, quali ad esempio le iniziative poste in essere nella fase di lancio del QCS e del PON ATAS in attesa dell’espletamento ed aggiudicazione di un bando di gara europea (7.2) azioni previste nel presente Piano di comunicazione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze da affidare alla società vincitrice del bando di gara europea (7.3) 19 eventuali altre azioni proposte dalla società vincitrice della gara europea (7.4) azioni di comunicazione proposte dalle Amministrazioni Centrali non titolari di PON che hanno presentato un progetto operativo a valere sul PON ATAS (7.5) azioni coordinate dal Ministero del Lavoro e Affari sociali a valere sull’Asse II (FSE) del PON ATAS (7.6) 7.1 Le azioni di comunicazione realizzate direttamente dal Ministero dell’Economia e Finanze Pagine web dedicate al Quadro Comunitario di Sostegno ed al PON ATAS sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale sito, già attivo, rappresenta un canale efficace per una diffusione puntuale e rapida di tutti i documenti inerenti la programmazione, la normativa di riferimento, le indicazioni dei referenti territoriali responsabili dei diversi programmi. Il sito viene aggiornato periodicamente, in modo da garantire una tempestiva diffusione di tutti i documenti e delle informazioni chiave, diventando un valido punto di riferimento per i potenziali beneficiari finali delle azioni. Sarà predisposta un’apposita sezione all'interno delle pagine Web per raccogliere le domande ricorrenti (FAQ - Frequently Asked Questions) dei potenziali beneficiari finali. Centro di documentazione. Previsto già nell’ambito del PO “Assistenza tecnica” 1994/1999, è gestito dal Servizio per le politiche dei fondi strutturati comunitari. Il centro che opera in contatto con l’ufficio pubblicazioni della Commissione Europea, l’ufficio di rappresentanza di Roma della Commissione Europea, le Direzioni Generali della Commissione Europea, le Amministrazioni Centrali titolari di PON, le Regioni e le altre amministrazioni interessate, assicurerà la raccolta e la classificazione di tutte le informazioni riguardanti il nuovo periodo di programmazione. Il centro sarà dotato di idonei supporti informatici e dei necessari software per la classificazione ed archiviazione di tutte le informazioni disponibili in formato elettronico. Questo lavoro risulterà inoltre propedeutico per l'individuazione e il reperimento del materiale da inserire nel sito Internet. 20 7.2 Le azioni affidate dal Ministero dell’Economia e Finanze a soggetti vari Per dare avvio alla campagna di informazione, nelle more dell’espletamento della gara europea, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dato corso alla attuazione di attività propedeutiche al lancio degli interventi previsti nel Quadro Comunitario di Sostegno e nel PON ATAS. In particolare è stata prevista la realizzazione di: Logo di campagna che identifichi la provenienza del messaggio e crei continuità nella percezione dei vari prodotti della comunicazione che saranno offerti ai target di riferimento Stampa di documenti relativi alla nuova programmazione in veste coordinata con la linea editoriale che sarà utilizzata per tutto il periodo di programmazione Periodico “QCS News”. All'interno della linea editoriale è stato attivato il mensile d’informazione “QCS News”, con una giornalista professionista alla direzione. Scopo della newsletter è la diffusione dei temi chiave della nuova programmazione. Anche in questo caso, per offrire un quadro più completo della programmazione, oltre alle notizie inerenti l’Obiettivo 1, saranno fornite alcune informazioni di base sugli interventi previsti nell’ambito dell’Obiettivo 2. Il primo numero del periodico è stato pubblicato ad aprile 2001. Attività di prima informazione dell’opinione pubblica: “Radiotour”, interviste su radio private localizzate nei territori di interesse dell'Ob.1 per diffondere la notorietà del QCS e del ruolo dell’Unione europea, presso l’opinione pubblica; video della durata di 3-4 minuti, che sarà distribuito alle principali televisioni private a diffusione cittadina, interprovinciale e regionale delle regioni Obiettivo 1. 7.3 Le azioni da affidare ad un soggetto specializzato con bando di gara europea Come precedentemente illustrato gli obiettivi del presente Piano di comunicazione sono la diffusione della notorietà del ruolo svolto dall’UE e dello stato 21 membro nella presente programmazione e la mobilitazione dei soggetti attivi coinvolti dal QCS. Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno messe a bando una serie di azioni strategicamente correlate: Convegni nazionali e regionali. Sono eventi di comunicazione che permettono di raggiungere entrambi i target di riferimento (T1 eT2) ed assicurare una immediata visibilità ai temi trattati per la risonanza che provocano sui mass media. Il contatto diretto tra i vari attori della nuova programmazione sul territorio costituirà un importante momento di scambio qualitativamente e quantitativamente rilevante ai fini della massima visibilità degli argomenti trattati. Linea Editoriale. Verranno realizzate apposite pubblicazioni contenenti testi chiave sull’andamento della programmazione, dépliants informativi sul QCS, e sui cosiddetti progetti eccellenti e/o sui casi di insuccesso nonché guide, monografie e studi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Servizio per le Politiche dei fondi strutturali, si adopererà per predisporre il materiale informativo e pubblicitario in modo conforme a quanto stabilito dalla vigente normativa europea. Seminari e workshop. L’oggetto dei seminari e dei convegni riguarderà le modalità di utilizzo dei Fondi strutturali, dei progetti eccellenti e/o casi d'insuccesso di cui sopra. Tali seminari e convegni saranno organizzati nelle regioni dell'Obiettivo 1 su temi trasversali ai vari Piani (Lavoro, Pari Opportunità, Ambiente) per creare occasioni di confronto tra i progetti regionali. I seminari dovranno svolgersi in tutte le regioni dell'Obiettivo 1 entro il primo anno di attività dell’agenzia vincitrice della gara. Premio per i Progetti eccellenti. Con particolare riguardo all' obiettivo dei soggetti attivi, si potrebbe ipotizzare l’istituzione di un Premio per i Progetti Eccellenti che funga da stimolo alla creatività in campo progettuale e quindi all'ottimale utilizzo dei Fondi. Il premio potrebbe esaltare il meccanismo di premialità economica già esistente. Spot TV / Radio. Tenuto conto degli elevati costi dell’acquisto di spazi su televisioni ad emittenza nazionale e degli scarsi risultati ottenibili con passaggi estremamente sporadici si prevede di pianificare oltre agli spot sugli spazi gratuiti della Rai riservati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri inserzioni all'interno delle fasce pubblicitarie e degli spazi informativi delle principali emittenti radiotelevisive private regionali delle sei regioni di interesse del QCS. Obiettivo è il raggiungimento 22 dell'opinione pubblica generale, (T2), per creare notorietà al QCS e sottolineare il ruolo positivo dell'Unione europea. Ufficio Stampa. In considerazione delle risorse disponibili avrà un ruolo strategico nel perseguimento degli obiettivi di questo Piano di comunicazione. Dovrà essere attivo sugli eventi di comunicazione suggeriti, su quelli proposti dall'agenzia in fase di gara, in tutti i momenti che saranno individuati nel Piano di comunicazione definitivo che sarà redatto -tenuto conto di questo documento – dall’agenzia vincitrice di gara. Obiettivi dell’ufficio stampa i target T1 e T2. Azioni proposte dall’Agenzia vincitrice della gara. E’ la pagina bianca del libro. La scriveranno le agenzie concorrenti, ampliando il ventaglio di proposte con forme di comunicazione creative e innovative. Lasciare una “pagina in bianco” consente, contestualmente, di ottimizzare l'investimento sostenuto dalla messa in gara dei servizi in oggetto della stessa. Le azioni proposte dalle agenzie andranno quindi ad integrarsi con quelle esistenti e con quelle sviluppate sulla base di questo documento. 7.4 Le azioni proposte dalle Amministrazioni centrali non titolari di PON Ritenendo necessario sviluppare azioni di informazione e pubblicità anche laddove siano presenti attività di indirizzo, di coordinamento e di orientamento delle Amministrazioni Centrali non titolari di PON ma che hanno presentato Progetti operativi nell’ambito del PON “Assistenza Tecnica e Azioni di sistema” 2000-2006, sono state previste specifiche azioni dalle Amministrazioni con competenze trasversali. Tali azioni possono essere così sintetizzate: Strutturazione e potenziamento siti web dedicati Organizzazione di eventi comunicativi: convegni nazionali, regionali e locali, conferenze, seminari, workshop Partecipazione con stands dimostrativi ad eventi fieristici Creazione di linee editoriali su supporti cartacei ed informatici per la realizzazione di prodotti informativi quali documenti di programmazione, studi, monografie, catalogo progetti, newsletter, etc. Realizzazione di campagne pubblicitarie sui mass media Organizzazione di concorsi a premi sul tema dei fondi strutturali comunitari Creazione e distribuzione di gadget 23 7.5 Le azioni coordinate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a valere sull’Asse II (FSE) del PON ATAS (Vedi Piano di comunicazione allegato) 24 8 Soggetti competenti dell’esecuzione delle azioni Il Ministero dell’Economia e Finanze – Servizio per le politiche dei fondi strutturali comunitari per le azioni di cui al punto 7.1,7.2,7.3 Le Amministrazioni Centrali non titolari di PON per le azioni di cui al punto 7.4, ovvero: il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio; il Ministero dei Beni culturali il Ministero delle Attivita’ produttive il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: 1) Autorità di bacino, 2) Direzione Generale del coordinamento territoriale, 3) Direzione Generale edilizia statale e servizi sociali il Ministero degli Affari Esteri il Ministero del Commercio con l’Estero la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche comunitarie il Ministero per le Attività Produttive – Dipartimento del Turismo Il Ministero della Sanità ANCI Per le azioni di cui al punto 7.5: Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Il Dipartimento della funzione pubblica Il Ministero degli Affari Esteri 25 9. Modalità di attuazione e divisione dei compiti Le modalità di attuazione del Piano di comunicazione prevedono: una funzione di indirizzo e coordinamento strategico del Piano, esercitata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze -Servizio per le Politiche dei fondi strutturali comunitari; una funzione di coordinamento delle azioni specifiche, esercitata: dal Ministero dell’Economia e delle Finanze -Servizio per le Politiche dei fondi strutturali comunitari-, per le azioni di cui ai punti 7.1, 7.2 e 7.3; dalle Amministrazioni Centrali non titolari di PON per le azioni di cui al punto 7.4 una funzione di raccordo programmatico esercitata : dal Ministero del Lavoro per le azioni di cui al punto 7.5 (vedi Piano di comunicazione allegato) 26 10. Attività di valutazione d’impatto delle azioni di comunicazione - Le valutazioni d’impatto complessivo Con l’obiettivo di verificare l’impatto complessivo delle azioni di comunicazione, e quindi il livello di notorietà e gli items principali dell’immagine del QCS e del PON ATAS, si avvierà un processo di verifiche quali-quantitative. La prima fase di tale ricerca dovrà essere effettuata prima dell’inizio dell’attività di comunicazione. Ciò permetterà di conoscere il livello attuale di conoscenza del QCS, del PON ATAS e dei fondi strutturali in genere creando una base di riferimento per verificare i cambiamenti intervenuti a seguito delle attività di comunicazione. La seconda fase di verifica dovrà avvenire immediatamente dopo lo svolgimento dei primi importanti eventi di comunicazione, ad es. il primo convegno nazionale. Le fasi successive dovranno avere una cadenza annuale. Un’ipotesi di timing potrebbe quindi essere: novembre – dicembre 2001 misurazione al “momento zero”; marzo – aprile 2002 misurazione successiva al primo convegno nazionale; gennaio di ogni anno per la misurazione dei dodici mesi precedenti – Le valutazioni di impatto sul T1 E’ necessario prevedere una serie di azioni per valutare l’impatto su target attivo (T1). Tali azioni devono comprendere: o test qualitativi su target; o operazioni di verifica diretta (interviste telefoniche, mailing, ecc.). E più in generale si deve attuare una valutazione sul progresso dei progetti presentati e in particolare sulla loro riuscita. I test sulle singole azioni Per quanto concerna il sito internet dovrà essere svolta un' analisi ragionata per determinare: . o usability o navigabilità o efficacia grafica 27 o velocità Inoltre si dovrà tener conto dei dati quantitativi: o contatti o pageview Per quanto concerne le azioni di ufficio stampa, è necessaria una attività di valutazione quali-quantitativa della rassegna stampa (cartacea, video, radio). Ulteriori elementi l’aggiudicazione della gara di valutazione potranno essere individuati dopo europea quando saranno definite tutte le azioni di comunicazione da realizzare. Il budget per le azioni di valutazione di impatto del Piano di comunicazione è quantificato in 0,6 Meuro circa, Iva compresa. Le suindicate azioni, relative alla valutazione di impatto, verranno affidate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con bando di gara europea ad un soggetto indipendente per assicurare la massima trasparenza nella rilevazione dei risultati conseguiti. 28 11. Piano finanziario Il budget destinato alla realizzazione delle azioni di informazione e pubblicità e relativa valutazione di impatto, a titolarità del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è quantificato in 8,3 Meuro, Iva compresa, cui si aggiungono le risorse destinate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali relative agli interventi informativi dell’Asse II del PON ATAS (vedi Piano di comunicazione allegato), nonché quelle riservate dalle Amministrazioni Centrali non titolari di PON per la pubblicizzazione dei Progetti Operativi previsti nella Mis. 1.2 dello stesso programma. Le risorse finanziarie destinate dalle Amministrazioni Centrali non titolari di PON, a valere sulla misura 1.4, ammontano a 7 Meuro, IVA compresa. La dotazione finanziaria del presente Piano di comunicazione relativa alle azioni a titolarità del Ministero dell’Economia e delle Finanze sarà affidata con bando di gara europea in due tranches la prima pari a 5 Meuro per il periodo contrattuale compreso tra l'aggiudicazione della gara europea e la fine del 2004, la seconda pari a 2,7 Meuro a copertura del secondo periodo contrattuale per gli anni 2005 e 2006. Tale distribuzione delle risorse finanziarie risponde alla necessità concentrare nella fase di avvio del QCS l’impegno economico maggiore allo scopo di offrire una conoscenza generale ma diffusa degli interventi previsti e generare le “buone pratiche” indispensabili al successo del QCS stesso. Negli anni successivi sarà sufficiente mettere in atto una strategia di mantenimento dei livelli di notorietà del QCS. 29