M.E.I.C. ACIREALE ABRAMO CONTRO ULISSE. VOLTO UMANO ED ETICA DELLA RESPONSABILITÀ NELLA FILOSOFIA DI EMMANUEL LEVINAS Incontro pubblico del 28 febbraio 2004 Sabato 28 febbraio 2004 si è tenuto ad Acireale un incontro culturale intitolato “Abramo contro Ulisse. Volto umano ed etica della responsabilità nella filosofia di Emmanuel Levinas”, relatore il prof. Giuseppe Schillaci, docente di filosofia presso lo Studio Teologico San Paolo e profondo conoscitore della filosofia del pensatore francese scomparso nel 1995 all’età di novant’anni. Il Gruppo MEIC ha pensato con questo incontro di promuovere l’attenzione su tematiche filosofiche, quali la scoperta dell’alterità, compiuta dall’antropologia intersoggettiva del XX secolo, e culturali, quali la realtà delle società multietniche e multiculturali in cui l’alterità suscita disagi e conflitti. Levinas, pensatore di fede e cultura ebraica, ha inaugurato il tema dell’ “alterità radicale”, non facendo quindi derivare “l’alter-ego dall’ego”, come aveva fatto il suo maestro Husserl, ma piuttosto riservando “all’altro l’iniziativa esclusiva”. Assai stimolanti sono le ricadute di questo inedito orizzonte teoretico sul piano dell’etica, intesa quale rinnovata metafisica, in quanto “l’essere si produce come scisso in Medesimo e Altro. Questa è la sua struttura ultima. E’ società”. Emergono, così, i temi dell’asimmetria del rapporto io-Altro, in quanto la parola “io” significa “eccomi”, della responsabilità “per altri, fino a giungere alla “sostituzione” degli altri, della giustizia che nasce quando, oltre all’io-tu entra in gioco il terzo uomo, All’incidenza delle riferite tematiche non resta estraneo il piano teologico che inevitabilmente si trasforma da “discorso su Dio” a “etica della responsabilità”, in quanto Dio, anziché essere oggetto del pensiero, deve essere testimoniato nella vita di tutti i giorni. Si tratta quindi di una vera “rivoluzione copernicana”, emblematizzata dal binomio “Abramo contro Ulisse”, il cui primo termine sta ad indicare il pensiero dell’esodo come verità dell’esistenza, mentre il secondo rappresenta l’irresistibile tendenza del pensiero occidentale di matrice greca di ritornare “a casa”, all’Identico e, quindi, di ricondurre l’alterità al medesimo, misconoscendo l’Altro. L’uditorio, composto prevalentemente da non specialisti della materia, ha mostrato di accogliere con favore l’approccio al pensiero levinassiano, introdotto, tra l’altro, anche attraverso la diretta lettura di alcuni passi di opere, manifestando il “desiderio” –altro termine caro a Levinas- di continuare il cammino di conoscenza e di approfondimento di quegli intellettuali del XX secolo che hanno, in vario modo, fatto della tematica del “pensiero dell’altro” il fulcro della loro riflessione. (prof.ssa Marinella V. Sciuto, Vice Presidente Gruppo M.E.I.C. di Acireale)