Resoconto attività della Sezione di “Riabilitazione in ambiente termale” ( 2008). Finalmente abbiamo portato a compimento la pubblicazione del Dossier inerente la riabilitazione termale sulla rivista “Il Fisioterapista” ( N 4 - Luglio /agosto 2008). Si tratta di un capitolo di circa 30 pagine, composto da diversi articoli di cui diamo di seguito l’elenco ed un sintetico riassunto. Stiamo , intanto, portando a compimento la stesura del Capitolo su “Medicina e Riabilitazione termale” che farà parte di un importante nuovo trattato italiano di Medicina Riabilitativa. E’ prevista, nei prossimi mesi, la partecipazione di esponenti dell’ Ufficio di Coordinamento della sezione al : Thermal World Forum di Abano Terme ( nov. 2008) Rome Rehabilitation , dicembre2008 . Corso di Idrochinesiterapia termale : Terme di Castel San Pietro,Novembre 2008. E’ in preparazione un nostro Convegno ( per la primavera del 2009) sulle tematiche della Riabilitazione in ambiente termale (sono a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti a chi volesse partecipare come relatore : scrivetemi alla mail : [email protected]). Resoconto DOSSIER “Riabilitazione termale” pubblicato sulla rivista “Il Fisioterapista” n 4 -luglio-agosto 2008 Riabilitazione termale: un progetto tutto italiano . Michele De Fabritiis , Gaetano Gigante, Stefano Masiero ; Massimo Groppi. Nell’articolo viene illustrata l’azione svolta negli ultimi anni dalla Sezione SIMFER di riabilitazione in ambiente termale in favore della conoscenza e sviluppo del settore della riabilitazione termale, con particolare enfasi sulle prospettive di sviluppo e sulle interazioni e sinergie possibili a partire da una indagine sull’attuale sviluppo della riabilitazione in ambiente termale presso le varie stazioni termali italiane. E ‘ infatti emerso che negli ultimi anni si è concretizzato un notevole sviluppo dei vari trattamenti riabilitativi presso le Stazioni termali italiane con attivazione - sempre più frequentemente - di veri e propri Servizi di Riabilitazione Funzionale . E’ stato sottolineato come numerosi fattori fanno della Stazione Termale un ambiente particolarmente idoneo alla Riabilitazione : il clima, le acque, l'ambiente rilassante , il tempo a disposizione da dedicare alla propria salute. Notevolmente favorevole si sta dimostrando l'associazione tra i due mezzi Termale e Riabilitativo, con sviluppo di efficaci sinergie d'azione nel perseguire lo specifico obiettivo riabilitativo. Tale sinergismo costituisce uno dei presupposti razionali in favore della utilità di attuare i programmi riabilitativi anche in ambiente termale. Nell’articolo viene altresì sottolineato che l’aspetto più peculiare è rappresentato dalla amplissima disponibilità -in ambiente termale,-del mezzo "acqua" e delle notevoli potenzialità che questi offre alla Riabilitazione che, in molti settori della patologia , viene "facilitata" nell'ambiente acquatico termale, non sottovalutando il fatto che si tratta di acqua ad un ben definita temperatura e con specifiche caratteristiche chimico-fisiche.Tali interventi non sono limitati alla patologia degli organi di movimento (settori ortopedico-rumatologico-neurologico) ma spesso riguardano anche le patologie respiratorie, vascolari, uroginecologiche, sportive, cardiologiche, gli esiti della chirurgia toracica e vascolare. Riabilitazione e talassoterapia Michele De Fabritiis e Simonetta Manconi La talassoterapia ( l’utilizzo dell’acqua marina come acqua termale) è considerata un importante branca della medicina termale , con funzioni riabilitative , destinata ad assumere via via , un importante ruolo non solo per il recupero ma anche per la conservazione di uno stato di salute ottimale. In quest’ottica i numerosi centri talassoterapici, sorti negli ultimi anni in tutto il mondo, possono rappresentare una sede ideale in cui la cura della malattie può essere vissuta dai pazienti con uno spirito diverso in un contesto ambientale che sfruttando le diverse componenti dell’ambiente marino, verrebbe a rappresentare una vera e propria oasi in cui le varie terapie possano efficacemente essere integrate tra di loro Osteoartrosi: il ruolo della riabilitazione in ambiente termale Lara Bonaldo,Stefano Masiero, Michele De Fabritiis I centri termali rappresentano una sede elettiva di trattamento della patologia osteoartrosica ove si effettuano classicamente trattamenti che includono la fangoterapia e la balneoterapia in acqua termale; da un punto di vista clinico, gli effetti auspicati della terapia termale sono quelli antalgico, miorilassante, trofico muscolare, anti-edemigeno e antinfiammatorio. La fangoterapia è una modalità di termoterapia esogena che utilizza il fango, dopo un processo di maturazione, ottenuto dalla miscela di tre componenti: a) solida (argilla naturale), b) idrominerale (acqua minerale), c) biologica (microrganismi e bio-minerali).Alla fangatura segue generalmente la balneoterapia termale.Il meccanismo d’azione della terapia termale non è ancora del tutto chiaro, tuttavia, sembra che all’effetto della temperatura si sommino delle reazioni neuroendocrine che determinano un aumento dei livelli di endorfine ed encefaline e una modificazione della produzione di leucotrieni, prostaglandine e markers coinvolti nel processo osteoartrosico .Nel soggetto con patologia ostearticolare tali effetti della terapia termale possono venir utilmente associati, potenziandone l’azione, al trattamento riabilitativo realizzando un intervento terapeutico completo. Ma è con la cinesiterapia, e ancora di più con la balneo-cinesiterapia, che si realizzano le più importanti sinergie terapeutiche in ambiente termale . La balneo-cinesiterapia termale infatti permette di coniugare gli effetti chimico-fisici dell’acqua minerale ai vantaggi dell’esercizio terapeutico in immersione . La crenoidrokinesiterapia nel trattamento riabilitativo della rottura del tendine di Achille. Carlucci DM, G.Zanardi,R. Delsignore,V.Coiro,AR Storelli. Nella rottura post-traumatica del tendine di Achille il tempo in cui si deve intervenire rappresenta un elemento di primaria importanza nel recupero funzionale dei soggetti operati perché eviterebbe o ridurrebbe al minimo la formazione di retrazioni tendinee ed aderenze cicatriziali in sede di pregresso intervento chirurgico tale da compromettere la funzionalità articolare del complesso articolare e funzionale tibio-tarsica-piede. E’ noto che una prolungata immobilizzazione postintervento chirurgico ha effetti deleteri sui tendini sani e sull’unità muscolo-tendine-osso, responsabile dell’atrofia muscolare, del riassorbimento osseo e della ridotta proprietà di forza e resistenza ai carichi del tendine. Nell’articolo è illustrato un protocollo di trattamento crenoidrokinesiterapico idoneo a ridurre i tempi di immobilizzazione dell’arto operato e a ripristinare nel minor tempo possibile la funzionalità articolare fisiologica del complesso articolare tibio-tarsica-piede . . Una esperienza di fisioterapia decongestiva combinata del linfedema presso le terme di Castrocaro Conti M., Bertaccini C.,Vergeni A., Lazzari U., Rava G., Vitali M., Marchionni M., Frattaruolo L. Nell’articolo viene descritta una ricerca che aveva l’obiettivo di testare gli effetti di un nuovo strumento fisioterapico ad onde elettromagnetiche (HIVAMAT 200) abbinato ad Idrochinesiterapia termale ed elastocompressione, nel trattamento del linfedema primitivo degli arti inferiori. I risultati ottenuti confermano che questo metodo può validamente integrare il trattamento complessivo del linfedema. Si è infatti ottenuto una riduzione significativa della circonferenza degli arti e del deposito sottocutaneo valutato ecograficamente. Inoltre il trattamento combinato proposto ha favorito una riduzione dei tempi di terapia e; infine è sottolineato come esso possa essere autogestito dal paziente. Dal trattamento riabilitativo al trattamento termale C. Mirabelli Nel percorso terapeutico di un paziente può essere di una certa utilità una fase di trattamento in ambiente termale, sia nei postumi di traumi che nelle patologie croniche artro-reumatiche , neurologiche, respiratorie, etc . Le strutture termali interessate in tale percorso dovrebbero avere requisiti di adeguatezza igienica, strutturale, standards di personale adeguato. Quindi accanto ad attrezzatura di riabilitazione vi devono essere quelle tipicamente termali (galleggianti, cyclette acquatiche, pesi acquatici). Nell’articolo si sottolinea il fatto che ,nel percorso di un paziente dalla fase ospedaliera a quella territoriale ed eventualmente termale , occorre valutare attentamente le fasi della presa in carico in sede termale , ed anche quando il trattamento termale non è più necessario o efficace.