OCCHIO A SAN DOMENICO E OCCHIO AI CHIOSTRI DI SAN PIETRO

OCCHIO A SAN DOMENICO E OCCHIO AI CHIOSTRI DI SAN PIETRO
Gli studenti del Chierici ‘recuperano’ un Bene Culturale e lo mettono in un i-Book che
viaggerà su Ipad e Iphone
"Occhio a San Domenico" e "Occhio ai chiostri di San Pietro " sono i titoli di due
progetti: uno realizzato dagli studenti del liceo artistico Chierici e l'altro da realizzare
insieme ai ragazzini di tre istituti comprensivi: Leonardo da Vinci, Fermi di Rubiera,
quello di Carpiteti e Casina. La realizzazione del progetto è possibile grazie all’IBC
(istituto per i beni culturali), all’assessorato scuola dell’Emilia Romagna, i Musei
Cucivi, il Museo Diocesano con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze
dell’Educazione dell’Università di Bologna, grazie alla piattaforma dedicata al Concorso
“Io amo i Beni Culturali: ModE-Museo officina” e la Basilica di San Domenico di
Bologna.
Il primo progetto “Occhio a San Domenico” è il frutto del lavoro dello scorso anno
scolastico dal titolo “La Città e la Chiesa in Emilia Romagna. Alla scoperta degli edifici
dedicati a San Domenico: il caso di Reggio Emilia”, che ha visto la realizzazione di un ibook. Il progetto nel 2012 è risultato fra i 16 vincitori della seconda edizione del
concorso “Io amo i beni culturali” promosso dall’IBC e dall’Assessorato Scuola della
Regione Emilia Romagna). Al Concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali
avevano partecipato complessivamente 67 progetti con il coinvolgimento di circa 270
enti sul territorio. Il Liceo artistico di Reggio Emilia è risultato l’unica scuola della città
selezionata in Regione.
“Occhio ai chiostri di San Pietro” è, invece, il titolo del progetto di questo anno
scolastico che prenderà in esame i chiostri di San Pietro, progetto che ha visto il liceo
Chierici sempre vincitore della graduatoria regionale:”Io amo i beni culturali” , (terzo su
46 progetti presentati).
Il Chierici è la prima scuola della città e della provincia, che ha messo a punto un simile
prodotto che 'girerà' su iPad e iPhone .
Il nuovo progetto metterà a punto una metodologia di lavoro, già sperimentata nella
precedente edizione del bando “Io amo i beni culturali”, che l’I Book – Picture Book
(strumento multimediale interattivo), faciliterà. L’approccio divulgativo si manterrà
culturale e turistico e sarà capace di ricostruire fedelmente, virtualmente e graficamente,
la storia dei beni culturali adottati. Dal punto di vista musicale vi sarà un’attenzione ad
un’interpretazione in chiave contemporanea dei documenti rinvenuti.
Ne scaturirà una mappa di beni costruita da studenti preparati da docenti che lavorano in
team proprio per far emergere le specifiche competenze che potranno essere raccolte e
documentate.
“Occhio a San Domenico” è stato presentato dal liceo Statale d’Arte “G. Chierici” e dal
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Museo Diocesano di Reggio Emilia. Il progetto si è proposto di valorizzare attraverso
modalità innovative, cioè la ricostruzione virtuale del bene culturale, il patrimonio
storico-artistico della Chiesa di San Domenico di Reggio Emilia. La chiesa, chiusa dal
1996 a causa del terremoto, è ricca di opere d’arte e di paramenti preziosi.
La modalità con cui si é realizzato l’I Book non ha richiesto solo un approccio
tecnologico nuovo, ma soprattutto culturale.
Gli studenti dopo aver acquisito le conoscenze del bene (la chiesa di San Domenico)
non si sono limitati a costruire un libro nel senso tradizionale di un principio, uno
svolgimento e una fine. Nell’I Book non prevale la linearità, ma la circolarità, la
contaminazione, l’uso di linguaggi diversi nello stesso testo.
I due I Book “Occhio a San Domenico” e “Occhio ai chiostri di San Pietro” non si
potranno considerare un “prodotto”, ma un’esperienza estetica in cui più linguaggi si
contaminano: nel primo lavoro gli studenti hanno inserito brani musicali (l’organo
della chiesa è funzionante) da ascoltare, spezzoni di documenti che raccontano il lavoro
degli studenti in visita ai luoghi d’arte, foto che non solo documentano la ricchezza e
l’importanza storica delle segrete della sacrestia (le pianete o i calaci), ma interpretano
in chiave contemporanea un significato che lo studente ha colto, disegni, bozzetti che
non arricchiscono e completano il racconto, ma sono parte integrante del testo.
I referenti del progetto sono stati la professoressa Silvia Moretti (insegnante di Storia
dell’Arte presso il Liceo artistico "Chierici") e la Professoressa Paola Panciroli
(insegnante di Religione nel Liceo e referente per il Museo diocesano), che hanno
coordinato un gruppo di studenti selezionati da una decina di classi del “Chierici” nel
corso dell’anno scolastico 2012-2013.
L’iniziativa altamente innovativa e qualificante vedrà una seconda riedizione più ampia
quest’anno con la partecipazione dei partner dello scorso anno e di altre scuole che
sono: Istituto comprensivo Leonardo da Vinci, referente la dirigente Domenica Tassoni;
Istituto comprensivo "E. Fermi" di Rubiera, referente dirigente Giovanni Battista Di
Ciocia; Istituto comprensivo di Carpineti e Casina, dirigente prof.ssa Giuseppina Gentili.
Questi ragazzini delle medie lavoreranno con noi gli studenti della secondaria di primo
grado insieme ai nostri studenti del Liceo Chierici attuando anche la continuità tra
scuola media e superiore.
I A proposito della prosecuzione dell’operazione con un secondo progetto il
responsabile del museo diocesano, mons. Tiziano Girelli, dice che si prosegue in questo
vero e proprio investimento di forze,di fantasia, di studio e ricerca,particolarmente da
parte degli studenti per formare e affinare la attenzione, la sensibilità, la passione circa la
conoscenza, la conservazione e soprattutto la valorizzazione del patrimonio storico
culturale da cui siamo circondati.
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Il Picture Book “Occhio ai Chiostri di S. Pietro” permetterà la divulgazione di quanto
appreso con occhi contemporanei, quelli degli studenti coinvolti nella ricerca. Attraverso
la partecipazione di più scuole sul territorio quegli sguardi sapranno cogliere i rimandi
ad altri beni della città e della provincia. Il cittadino interessato ai Chiostri, consultando
il Picture Book, partirà da quel bene per poi incuriosirsi, attraverso non banali punti di
vista, e scoprire altri aspetti del patrimonio collettivo.
“Si tratta di un bellissimo progetto che s’inserisce nella riqualificazione del complesso
dei chiostri di San Pietro- afferma Elisabetta Farioli, direttrice dei Musei Civiciun’operazione che metterà in luce la bellezza di questo complesso monumentale che si
può definire fra i più importanti della città, studiandolo e rendendolo fruibile al largo
pubblico, che per lo più non lo conosce, un’operazione quindi importante che unisce
importanti strutture pubbliche, religiose , cittadine e regionali, scuole primarie e
secondarie e fruitori d’arte”.
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