COMUNE DI PREDAPPIO Provincia di Forlì - Cesena Piazza S.Antonio n. 3 47016 Predappio (FO) Tel. 0543/921711-Fax. n. 0543/923417 Codice Fiscale 80008750400 Partita I.V.A. 00650970403 Predappio, 18/04/2002 Agli organi di informazione COMUNICATO STAMPA Trasmissione via fax e via e-mail Sabato 20 aprile 2002 alle 20.30 la suggestiva cornice della chiesa di S. Agostino in Rocca d'Elmici ospiterà il concerto degli allievi del liceo musicale di Forlì, che eseguiranno brani di Offenbach, Nelson, Baeva, Corelli e Vivaldi. L'iniziativa è organizzata dalla Parrocchia di Fiumana, che condivide con S. Agostino la propria guida, don Carlo Camporesi, in collaborazione con il Comune di Predappio, il Gruppo Archeologico Predappiese e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L'idea fondante del progetto è l'accostamento di aspetti diversi della cultura e del territorio: la chiesa di S. Agostino, monumento di stile romanico dalle origini molto antiche e la musica classica eseguita da giovani talenti locali. Proprio per questa sua efficacia l'iniziativa ha coinvolto in una sinergia davvero singolare alcune realtà locali: la parrocchia, dalla quale è partita l'idea, gli allievi del Liceo Musicale, il Gruppo Archeologico, che nel 2001 ha realizzato una mostra documentaria sulla storia della chiesa di S. Agostino, e l'Amministrazione Comunale, che già da tempo ha elaborato e presentato progetti per il recupero ed il restauro dell'edificio. Il programma prevede: 1. J. Offenbach Danza popolare Tirolese 2. S. Nelson The Street sellers Air 3. D. Baeva To ne veter ve tku klonit Violini: Nicoletta Casadei Lelli, Gianmaria Castellani, Tonina Flamigni, Alessandro Gardella, Gioacchino Ghini, Manuela Greggi, Laura Malcangi, Roberta Ragazzini, Fabbri Muller Violoncelli: Veronica Fabbri Contrabbasso: Luca Tozzi 4. A. Corelli Concerto Grosso op.6 n. 2 - Vivace-Allegro-Adagio-Vivace - Allegro - Largo andante - Allegro - Grave - Allegro Violino concertato n°1: Prof.ssa Marzia Bosi Violino concertato n°2: Francesca Frissora Violoncello solista: Prof. Gabriele Gardini. Violino ripieno: Wilmer Massa, Valentina Fabbri, Letizia Tassi, Monti Sara Viola: Prof. Stefano Zanolli Contrabbasso: Luca Tozzi Clavicembalo: Marcello Ravaioli 5. A. Corelli Concerto Grosso op.6 n. 3 - Largo-Allegro - Grave-Vivace - Allegro Violino concertato n°1: Prof.ssa Marzia Bosi Violino concertato n°2: Wilmer Massa Violoncello solista: Prof. Gabriele Gardini. Violino ripieno: Valentina Fabbri, Francesca Frissora, Letizia Tassi, Monti Sara Viola: Prof. Stefano Zanolli Contrabbasso: Luca Tozzi Clavicembalo: Marcello Ravaioli 6. A. Vivaldi Sinfonia n°40 - Allegro - Andante - Minuetto Alcune notizie sulla chiesa di S. Agostino: La chiesa di Sant’Agostino vanta origini molto antiche, anche se non esiste alcuna documentazione certa sulla data di fondazione; i primi documenti certi risalgono al 1177. Di stile romanico, è costruita con grossi blocchi di pietra locale, cosiddetta “spungone”. Si pensa possa essere stata edificata come chiesa privata da un ricco possidente della zona e, in un secondo momento, donata o acquistata dal monastero di S. Maria in Porto di Ravenna. L’importanza che assunse la chiesa successivamente è evidenziata dall’enfasi con la quale viene confermata da Papa Celestino III, con un documento datato 15 Maggio 1196, tra i possedimenti del Monastero di S.Maria in Porto nel territorio del vescovado di Forlì-Forlimpopoli. La chiesa faceva inoltre parte della diocesi di Forlì e dipendeva dalla Pieve di S.Lorenzo in Noceto. Attorno ad essa si raccolse una comunità di monaci, che le fece assumere le sembianze di monastero, con tanto di campanile, chiostro e cimitero, nonché ospizio per viandanti ed un mulino. La vita del monastero andò spegnendosi intorno alla metà del '500. Nell’abside si trovano le rappresentazioni di alcune note scene: la Presentazione della Vergine al Tempio, lo Sposalizio di S.Caterina e la Madonna in trono allattante, quest’ultima in un buono stato di conservazione, a differenza delle altre, ed eseguita da un anonimo romagnolo tardo-gotico. Nella calotta absidale ci sono le immagini evanescenti di quattro santi vescovi, mentre del S. Agostino dipinto al centro dell’abside rimane solo una labile traccia del volto e del pastorale, datati ai secoli XVI-XVII. Nell’arcata al di sopra dell’abside è dipinta un’Annunciazione, piuttosto mal conservata. Le immagini dei santi lungo le pareti laterali della chiesa sono numerose, ma quasi tutte di difficile lettura ed identificazione, a causa del loro pessimo stato conservativo. Spiccano un S.Sebastiano, del XV secolo, sulla sinistra, un S.Gerolamo, del XIV secolo, sulla destra, ed una inusuale Ballata della Morte, del XVII secolo, che si srotola lungo tutte le pareti dell’edificio, sovrapponendosi alle immagini sottostanti. All’esterno una quercia secolare ombreggia la stradella d’accesso; nei dintorni sono stati trovati reperti archeologici ed antiche tombe. Per informazioni: 0543/940356