File del documento di Mostra su Cassiano Conzatti

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COMUNICATO STAMPA
La figura di Cassiano Conzatti, botanico e pedagogo, in una mostra
che si inaugura il 20 aprile all'Urban Center di Rovereto
Mercoledì 20 aprile 2016, alle ore 18, verrà inaugurata presso l'Urban Center (C.so Rosmini, 54) la
mostra temporanea “Cassiano Conzatti. Pedagogo e botanico” (20 aprile – 31 maggio 2016),
curata dalla Società Museo civico con la Fondazione Museo Civico di Rovereto.
La mostra nasce dalla volontà di omaggiare la figura di Cassiano Conzatti, trentino di Civezzano
che nel 1881, all'età di 19 anni, fu costretto a emigrare con la famiglia in Messico, in cerca di
fortuna, e là divenne una delle figure di spicco sia nel campo della formazione che della ricerca
botanica.
La mostra, costituita da pannelli divulgativi e da oggetti che caratterizzavano le ricerche botaniche
dell'epoca come microscopi, bussole e altimetri, si inserisce in un percorso ricco di eventi e fatto di
collaborazioni che la Società e la Fondazione Museo Civico di Rovereto stanno portando avanti.
Nel gennaio 2015 a Oaxaca si tenne un congresso proprio sulla figura di Conzatti a cui
parteciparono anche Renzo Tommasi, storico e profondo conoscitore dell'emigrazione trentina in
Messico, e Nello Fava, presidente della Società Museo Civico di Rovereto. Entrambi furono parte
della delegazione guidata da Stefano Bisoffi ed Enrica Zandonai, presidente e vicepresidente della
Comunità della Vallagarina, che nel settembre 2015 formalizzò il gemellaggio con la cittadina di
Oaxaca de Juarez. Tale gemellaggio è stato rinnovato il 21 settembre 2015, in concomitanza con
la celebrazione della Giornata della Pace, presso la sede della Comunità di Valle a Rovereto.
Quello con Cassiano Conzatti è un legame che, nello spazio e nel tempo, unisce l'Italia, e in
particolare il Trentino, con il Messico e con tutti gli emigrati che nei primi decenni del Novecento
scorso dovettero lasciare la loro terra natia per cercare una nuova vita altrove. Cassiano Conzatti
era uno di questi e i suoi traguardi professionali e umani sono un esempio di lotta e superamento
dell’uomo e al tempo stesso permettono di rinsaldare le relazioni di fraternità e di ricerca tra l'Italia
e il Messico, tutti elementi ancora di stringente attualità.
Il giovane Conzatti riuscì a completare gli studi iniziati a Rovereto e a intraprendere la carriera di
professore; fu direttore in diverse strutture scolastiche, come la Escuela Normal para Profesores di
Oaxaca, e ottenne la cattedra di antropologia pedagogica alla Escuela Normal para Señoritas,
sempre nella stessa città.
Nel 1909 ricevette l'incarico di dirigere il Giardino Botanico dello stato di Oaxaca, ruolo che rivestì
con impegno e dedizione tanto da lasciare in eredità più di 32 testi che sono diventati di riferimento
nello studio della flora tipica della regione. Questi preziosi scritti si trovano inseriti nel prestigioso
Herbario Nacional de México, custodito presso l'Universidad Nacional Autónoma de México. Dal
1915 al 1918 Conzatti venne chiamato a dirigere una sezione dell'Istituto de Biología General y
Médica a Città del Messico e solo successivamente tornò a Oaxaca con l'incarico di esploratore
naturalista per la Dirección de Estudios Biológicos: ciò gli permise di dedicarsi alla sua grande
passione per la botanica compiendo diverse spedizioni scientifiche. La sua esperienza di botanico
è racchiusa nei 18 volumi de “La Flora tassonomica messicana”, imponente opera di cui furono
pubblicati solo i primi quattro volumi. Grazie alla dedizione della figlia di Conzatti, Victoria, è stato
possibile continuare la pubblicazione, terminata solo nel 2014; i volumi mancanti sono stati spediti,
di anno in anno, alla Fondazione Museo Civico di Rovereto perché li custodisse e li valorizzasse.
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