Prof. Gargovich 14.00-16.00 dermatologia 29/3/07 Dato che il prof. Gargovich durante la lezione proietta diapositive e lucidi che non sono state trsportate su internet, non riporterò i commenti alle immagini poiche non ci si capisce granchè se non si vede ciò a cui il prof. si riferisce. PIODERMITI ,MICOSI ,HERPESVIRUS La follicolite è una infezione stafilococcica del follicolo pilo-sebaceo. Il favo è la confluenza di più foruncoli, sono sempre piodermiti provocate da piogeni, stafilococchi in genere che essendo dotati della coagulasi danno una infezione circoscritta. Una volta foruncolo e favo erano delle piodermiti molto pericolose ed infettive e non c’era terapia antibiotica, pensate quindi a soggetti defedati, diabetici, neutropenici… L’idrosadenite è l’infiammazione purulenta delle ghiandole apocrine che hanno lo sbocco in comune con la sebacea, sono soprattutto presenti in zona ascellare e perineale (quelle eccrine sono sparse dappertutto e sono responsabili della termoregolazione ed hanno uno sbocco indipendente), maturano con l’età e sono responsabili dell’odore caratteristico dell’adulto. L’idrosadenite è l’infiammazione delle ghiandole eccrine ed apocrine (paroli testuali del prof.). Foto cellulite: questa macchia rossa e diffusa è una cellulite da streptococco, una piodermite, che non è quella che le donne lamentano di avere sulle cosce ma è una infiammazione delle cellule adipose e dermiche, del grasso e del connettivo sottocutaneo. è cominciata da una piccola ragade in regione anale, una soluzione di continuo infettata da uno streptococcus piogenes. È una infezione temibile perchè lo streptococco poi si diffonde dando una cellulite, una dermo-ipodemite,cioè una infiammazione di tutta la cute in blocco che si evolve in maniera centrifuga. Questa infezione prima poteva essere mortale. Si può riconoscere perchè la cute è calda ,arrossata,dolente cioè presenta tutti i segni della flogosi in oltre è presente il “segno dello scalino”. È importante trattare subito queste infezioni con antibiotici per via sistemica onde evitare per es. fenomeni autoimmunitari dovuti a crossreazione. Ora che abbiamo esaurito le piodermiti paliamo delle infezione fungine, le micosi cutanee. I funghi sono microrganismi che possono attaccare la cute e gli annessi e le micosi si dividono in 4 categorie: superficiali, cutanei, sottocutanei e profondi. SUPERFICIALI: infettano solo lo strato corneo e gli annessi,ne esiste un solo tipo che è la malassizia furfur, un fungo lipofilo ,agente eziologico della pitriasi versicolor volgarmente detta fugo di mare perchè quando uno prende il sole compaiono macchie brunastre che poi diventano chiare. Questo è un fungo commensale che si acquisisce con la pubertà ed essendo lipofilo sarà più presente dove sono più concentrate le ghiandole sebacee come il cuoio capelluto, zone centrali del viso ,tronco...questo fungo ha la capacità di scindere trigliceridi dando derivati tossici che vanno ad inibire la produzione di melanina dei melanociti --> chiazza bianca CUTANEI: infettano gli strati cheratinizzati della cute ,annessi ,mucose con danno tissutale e conseguente reazione immunitaria dell’ospite SOTTOCUTANEE: infezioni del cute e sottocute con invasione per contiguità delle vie linfatiche e conseguente reazione immunitaria dell’ospite. PROFONDE non fanno parte di questo corso. (ritorna velocemente su immagini di piodermiti ed erisipela ribadendo l’importanza per a diagnosi del segno dello scalino, della diffusione centrifuga...).Passiamo ora alle dermatofitosi. I dermatofiti (o cheratinofili) sono funghi che hanno un particolare trofismo x lo strato corneo della pelle, i peli e le unghie e si nutrono di cheratina potendo dare anche reazioni immunitarie. Prendono gli strati non vitali della pelle. L’infezione cheratinofila della cute è clinicamente detta tinea poi a seconda della sede vengono aggiunti aggettivi come manun ,capitis, unguium ,pedis, cruris. I 3 generi tassonomici dei dermatofiti comprendono: epidermofiton ,microsporum e tricofiton. Questi sono divisi anche in antropofili (si trasmettono da uomo a uomo), zoofili (da animale sopratutto quelli con pelo ad uomo) e geofili.foto dermatofitosi: le lesioni si riconoscono perchè sono anulari ad espansione centrifuga, periferica, spesso anche multiple. L’orletto periferico eritematoso e squamoso è tipico proprio di questo tipo di infezioni. Per la diagnosi noi dobbiamo andare a “grattare” queste squame andando ad analizzarle al microscopio colorandole con KOH ,in tal modo si potranno apprezzare le ife, per l’identificazione della specie è neccessario un esame colturale che necessita di un mese di tempo. La cosa più sbagliata da fare in questi casi è andare a mettere cortisone sulla lesione scambiandola per una dermatite, in questo modo si sopprime la risposta immunitaria responsabile dell’arrossamento così il fungo può diffondere e la tinea diventa estensiva (tinea incomita?).(ora il prof. commenta alcune foto di tinea capitis, pedis...). A livello del cuoio capelluto la tinea si manifesta con una chiazza di alopecia reversibile perchè il capello semplicemente si spezza ,senza che il bulbo sia compromesso. Epidemiologicamente è spesso inutile mettere per es. i bambini di un asilo in “quarantena” quando si verifica un caso di tinea perchè questa dipende principalmente da specie zoofile che non si trasmettono da uomo a uomo. Quindi tornando alla t. capitis questa da una alopecia da frattura del pelo, cmq a volte possono innescarsi fenomeni infiammatori che esitano nella formazione di squame o cicatrici. l’altro tipo di alopecia oltre alla cicatriziale (permanente) e da rottura è quella disfunzionale in cui è alterato il ciclo del pelo. Può succedere che una tinea attivi l’infiammazione esitando in un favo che poi in seguito a compressione lascia una zona di alopecia cicatriziale permanente (sopratutto specie antropofile). Il capello è formato da tre parti:bulbo ,istmo , infundibolo. Se queste 3 parti vengono danneggiate da processi infiammatori il capello non può ricrescere, ricordando che un capello dura circa tre anni e che uomo e donna hanno lo stesso numero n° di peli sul corpo e che la differenza sta nello spessore del pelo. I funghi hanno tre modalità di parassitazione del pelo di cui una interna al pelo ,una esterna e un’altra........... cmq senza danneggiare la struttura vitale del capello che ne garantisce la ricrescita. A scopo terapeutico si danno farmaci per via sistemica che si vanno accumulando lentamente nel capello quindi in generale la completa risoluzione si ha a distanza di circa 2 anni. Le persone più a rischio per queste infezioni sono gli anziani in genere ma anche coloro che indossano per esempio scarpe d gomma che fanno sudare i piedi i quali si macerano e diventano più facilmente colonizzabili. Il tricofiton rubrum è quello responsabile generalmente della tinea pedis ,il microsporum canis della t. capitis, l’epidermofiton della t.corporis e pedis. Il tonsurans da una forma di alopecia distruttiva permanente con lesioni squamose che odorano di urina L’ intertrigo è un fenomeno di macerazione ,infiammazione ,delle pieghe della pelle sopratutto in soggetti obesi che sudano e in quelle zone di conseguenza non avviene la perspiratio insensibilis,un fenomeno paragonabile alla dermatite del lattante che viene perchè in pannolino non fa respirare la pelle che quindi si infiamma. Può venire anche a livello delle pieghe delle dita. Questa intertrigine può essere provocata da dermatofiti ma anche dalla candida che è un lievito che a livelo dlle mucose da il mughetto. Per quanto riguarda la candida questa in un soggetto normale non diabetico e che non è in trattamento con antibiotici, non si vede. Per capire se è candida si vedrà l’eritema, la macerazione e le pustole (mostra foto di intertrigo in donna obesa e dibetica). A livello del cavo orale invece si può notare una patina biancastra (il mughetto, corrispettivo dell’ itertrigo) che sopratutto prende soggetti in terapia antibiotica o immunodepressi o soggetti portatori di protesi mobili he non vengono tolte durante la notte così si viene a creare una alterazione della flora batterica --> stomatite da candida. Il fatto di avere 4 pasti al giorno circa determina la pulizia meccanica della lingua e del cavo orale. La gravidanza è un’ aòtra condizione predisponente la candidosi. CANDIDOSI MUCOCUTANEA cause predisponenti Fattori meccanici, traumi macerazioni Gravidanza Diabete mellito Immunodepressione Fattori iatrogeni localizzazioni Cavo orale= mughetto Commissura labiale= boccarola Genitali femminili= vulvite ,vaginite Genitali maschili=balanoprostite Unghie e tessuti corneali= onissi Esiste anche una candidosi mucocutanea granulomatosa che affligge soggetti con perticolari deficit genetici. Gli Herpesvirus sono un gruppo di virus neurotropici localizzati nei gangli dei nervi cranici e spinali inoltre hanno la capacità della latenza. Rimangono sempre al nostro interno non integrati però nella cellula bensì nel nucleo ma non espressi. Alla dermatologia interessano sopratutto gli HSV1 e il virus della varicella-zoster. I papova al contrario sono virus che si possono integrare nella cellula e di conseguenza possono dare cancerogenesi. Questi virus a DNA danno effetto citopatico diretto poiche sfruttano il macchinario riproduttivo della cellula ospite la quale va incontro a rigonfiamento. Qst virus danno come lesione primaria delle vescicole , che hanno come caratteristica principale quella de trovarsi tutte allo stesso stadio evolutivo (parliamo delle vescicole erpetiche) possono poi diventare delle pustole ,delle croste, comunque generalmente si trovano riunite a grappolo. L’infezione primaria (ovverosia la prima volta che incontriamo il virus) può essere anke molto violenta violenta, dando una spiccata linfoadenomegalia per es. poi il virus tramite le terminazioni nervose va a latentizzare nei gangli spinali per poi manifestarsi in periodi di abbassamento delle difese a livello muco-cutaneo come infezione ricorrente che è sempre meno violenta della primaria. HVS1 è un virus che si contrae in età infantile ,HVS2 invece con la attività sessuale anche se alla fine qst 2 virus sono intercambiabili( :-p). Naturalmente questi virus appartengono alla famiglia TORCH quindi in gravidanza può essere necessario anche ricorrere al parto cesareo. Quindi HVS1 può dare manifestazioni a livello delle mucose, labbra, cute sopraombelicale, cheratite erpetica ed encefalite. HVS2 invece si manifesta principalmente a livello del pene, ano (la punessa ne sa qualcosa), vulva, herpes disseminato del neonato, meningite asettica. Naturalmente quando si manifestano le lesioni non si devono avere rapporti perchè le vescicole sono piene di virus, quindi altamente contagiose. A livello della mucosa genitale si formano delle esoulcerazioni perchè la mucosa è sottile quindi si può rompere facilmente inoltre a livello genitale queste manifestazioni nell’uomo si possono avere opo ogni rapporto sessuale mentre nella donna dopo il ciclo mestruale. Più grave è la situazione negli immunodepressi. Ora il prof. commentando alcune immagini ricorda che per la identificazione della lesione erpetica bisogna fare caso al tipo di lesione (vescicole ,pustole),alla distribuzione a grappolo ,allo stadio evolutivo e alla localizzazione (quindi da bambini si può avere la varicella diffusa a tutto il corpo mentre da adulti si potrà manifestare lo zoster o fuoco di s. antonio limitato ad un determinato metamero,detto tecnicamente ganglio-radicolo-nevrite). C’è comunque da ricordare che solitamente prima dell’eruzione cutanea compare dolore dovuto appunto all’irritazione dei nervi sensitivi nei quali si trova il virus e grazie a questa particolarità si può fare diagnosi precoce quindi si il trattamento sarà più efficace. Per quanto riguarda la varicella questa compare su tutto il corpo,”a cielo stellato” inoltre le vescicole della varicella hanno la particolarità di avere una ombelicatura centrale che è caratteristica della varicella solamente e quindi ci permettono di fare diagnosi. Le vescicole possono anche confluire in bolle le quali essendo piene di liquido ,non devono mai essere scoppiate perchè possono fungere da substrato nutritizio per batteri. Particolarità: per quanto riguarda lo zoster a livello della branca oftalmica si manifesterà con eritema ed edema della palpebra perchè questa è un tessuto lasso inoltre ci sarà un rigonfiamento anche dell’altra palpebra perchè c’è una risposta consensuale. LA TALPA