SEZIONE ESCURSIONISMO SABATO 18 aprile 2015 Canale del Brenta: CISMON - VAL GOCCIA - MONTE GRAPPA Ritrovo dei partecipanti: ore 7.20 P.le Giustiniani (area Bellinato) Partenza : ore 7.30 precise. Per Canale del Brenta si intende comunemente la parte della Valle del fiume Brenta che va da Primolano (a Nord) fino alle porte di Bassano (a Sud), separando l'Altopiano di Asiago (a Ovest) ed il massiccio del Grappa (a Est). Si presenta come una valle stretta e profonda, con pareti verticali quando non strapiombanti che salgono dai 150 m. del fondovalle agli oltre 1000 metri dei monti che la contornano, risalite da arditi sentieri spesso scavati nella roccia e scalinati che permettevano agli abitanti dei paesi del Canale di raggiungere i pascoli e i boschi sommitali. Durante la prima guerra mondiale il Canale del Brenta assunse grande importanza strategica per ambo i contendenti, rappresentando uno dei più importanti possibili sbocchi verso il cuore della pianura veneta. Allora i sentieri (quelli già esistenti, spesso da secoli), e quelli costruiti ad hoc, divennero le principali vie di comunicazione per le truppe degli eserciti italiano ed austroungarico che combattevano sulle cime dell'Altopiano di Asiago e del M. Grappa. I resti di quei tragici eventi sono ancora estremamente copiosi ed evidentissimi, spesso restaurati e risistemati in questi ultimi anni, grazie ad un rinato, meritorio interesse per quel periodo storico. L'itinerario che proponiamo è costituito da una serie di sentieri con partenza dal paese di Cismon del Grappa e variamente combinabili tra loro in percorsi diversi e di differente impegno per lunghezza e dislivello complessivo. Si tratta di una bellissima escursione che porta dal paese di Cismon del Grappa, sul fondovalle del Canale del Brenta (m. 190 circa) alla radura prativa di Col dei Prai, a oltre mille metri di altezza, sulla dorsale del versante nordovest del Grappa, settore Pertica-Prassolan, da dove si domina tutto il suo versante nord, il sottostante lago del Corlo, le Vette Feltrine, un buon tratto del gran canyon della Valsugana e le propaggini orientali dell’Altopiano di Asiago. Di seguito diamo una descrizione del percorso completo ad anello che fa capo alla località “Forcelletto” (circa 8 ore di cammino con 1200 metri di dislivello per 19 km. di lunghezza), con la precisazione che può essere agevolmente ridotto e ridimensionato. Si parte dai pressi della fontana nella Piazza Primo Maggio di Cismon (m. 201), passando sotto un portico tra le case, dove inizia la mulattiera magistralmente selciata e scalinata in ripida salita tra il fitto del bosco (segnavia CAI n. 20, n. 920 nel catasto più recente dei sentieri della zona). Il percorso lastricato sale tranquillo prima in direzione NordNord-Est per poi puntare decisamente verso destra ad una stretta gola formata dal caratteristico torrione roccioso della “Gusela”, a destra, e sulla sinistra da un’alta parete strapiombante. La Gusela (= ago) di val Goccia è una arditissima guglia rocciosa alta 200 metri, con una croce di ferro sull’aerea punta, ben visibile anche dalla strada di fondovalle e che rappresenta uno dei simboli del paese di Cismon. Ben presto si inizia ad incontrare rilevanti resti risalenti alla Grande Guerra. Superata con ripidi tornanti la strettoia, si raggiunge la località “I Capitei” (m. 485), che prende la denominazione da due singolari capitelli votivi uniti da un unico tetto. Immediatamente prima de “I Capitei” si stacca sulla sinistra il sentiero n. 10 (910) che si percorrerà in discesa nel ritorno. Si prosegue per il sentiero n. 20 (920) in direzione Sud-Est, alti sulla Val Goccia, in ambiente estremamente suggestivo ed interessante, lungo un percorso reso famoso dalla Grande Guerra (vi transitava la principale via di collegamento e rifornimento delle truppe ungheresi che combattevano sul Grappa contro l’esercito italiano), fino alla località “Fagher ” (m. 651), da dove parte, sulla sinistra, il sentiero n. 13 (913) che percorreremo proseguendo nel nostro itinerario. Questo percorso costituì per secoli la via principale “alla montagna” di Cismon, alpeggio nelle cui casare alcuni abitavano tutto l’anno, altri vi si trasferivano un tempo in massa nel periodo estivo. Là essi potevano usufruire sia delle scuole elementari che della chiesa, ora disusate. La mulattiera n. 13 (913), anch’essa perfettamente lastricata, lascia poco dopo la Val Goccia ed entra nella Val Lavello, risalendone il fondovalle. Si attraversa la rotabile Col de Prai - Magnola (m. 960 - possibile via per accorciare decisamente il percorso dell’escursione verso Nord), e si raggiungono le Case Vanin (m. 1072). Si punta ora decisamente a Sud, con poca pendenza, per pascoli abbandonati. Si incontra prima la C.ra dell’Innocente e poi, per bosco, dopo una svolta ad Est e varie costruzioni, la C.ra Bobo (m. 1175), da cui è eventualmente possibile abbandonare il percorso principale tagliando per ampia mulattiera non segnata decisamente verso Nord, incontrando Casera Campigolo e raccordarsi infine in località “Col dei Prai” al sentiero n. 10 (910) che percorreremo al ritorno. Proseguendo nel percorso principale si continua ancora per bosco e in breve si raggiunge la strada carrareccia. La mulattiera prosegue oltre la strada per pascoli e boschi radi, in leggera salita, fino alla località “Forcelletto” Albergo/Ristorante - meta finale della nostra escursione. Da località “Forcelletto” (m. 1396) inizia il percorso di ritorno lungo il sentiero n. 10 (910), ampia mulattiera che con leggeri saliscendi passa sotto il Col Buratto e poi attraversa tutta la panoramica Col dei Prai, punteggiata da antiche casare, alcune recuperate e dalle interessanti architetture rurali. Si supera un paio di volte la rotabile comunale del Col dei Prai mantenendo sempre la linea spartiacque con panorama sempre più ampio. Superata la località “La Rotonda” (interessanti costruzioni - m. 1058), si raggiungono le “Case Costa” (m. 915 - panorama spettacolare), da cui il sentiero scende sempre più velocemente ed agevolmente. Il sentiero n. 10 (910) prosegue ora nel bosco in netta discesa sotto forma di bella mulattiera lastricata, spesso scavata nella roccia e a tratti protetta verso valle da lastre di pietra verticali, per andare a ricollegarsi al sentiero n. 20 (920) nei pressi de “I Capitei”, già incontrati nella prima parte dell’escursione. A metà discesa (comunemente chiamata “Le Scalette”), sotto le pareti di un covolo-grottone, si trovano le tracce (vasche scolpite nella roccia) di alcune sepolture di probabile epoca longobarda (cartello indicatore). Raggiunto infine il bivio tra i sentieri 10 (910) e 20 (920) a pochi passi da “I Capitei”, ci resterà da percorrere l’ultimo tratto in discesa del percorso fatto al mattino in salita all’inizio dell’escursione e rientrare a Cismon. TEMPO DI PERCORRENZA PER L’INTERO PERCORSO AD ANELLO: ORE 8 CIRCA - DISLIVELLO: 1200 METRI CIRCA - NUMEROSE POSSIBILITA’ DI RIDURRE CONSIDEREVOLMENTE IL PERCORSO SI RACCOMANDANO CALZATURE E INDUMENTI ADEGUATI - PRANZO A SACCO La gita sarà effettuata in autopullman. Il costo è il seguente: - soci effettivi OCRAL euro 15.00 - soci aggregati “ 20.00 Le iscrizioni si raccolgono presso la SEGRETERA OCRAL – tel . 041-9657826 FAX 041 9657828 - E mail:[email protected]"[email protected] orario di apertura Lunedì-MartedìMercoledì-Venerdì dalle 9.00 alle 12 – Giovedì dalle 14.30 alle 17.30, previa verifica diretta con gli organizzatori : -Paolo T. 335 5810856 - Massimo P. 3385852946 , entro VENERDI’ 10 aprile. N.B.: Gli organizzatori in caso di necessità si riservano eventuali variazioni del percorso con propria esclusiva decisione. I partecipanti dovranno comunque attenersi scrupolosamente – pena l’esclusione – alle indicazioni degli organizzatori .Mestre, 26.03.2015 Prot. n.41\2015 Il Direttivo della Sezione