ASFODELO Associazione di volontariato per l`Educazione

ASFODELO
Associazione di volontariato per l’Educazione Ambientale
PARCO NAZIONALE d’ABRUZZO, LAZIO e
MOLISE: dal Lago di Castel S. Vincenzo all’eremo di S.
Michele a Foce
 Itinerario
 Culto di S. Michele
 Lago di S. Vincenzo al Volturno
a cura di Gabriella Barbi e Giuseppina Moleta
Tel. 0817145681 - 3490692869
E-mail: [email protected]
homepage: http://assoasfodelo.altervista.org/
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ITINERARIO
Una delle escursioni più interessanti delle Mainarde è quella che partendo dalle
sponde del lago artificiale di Castel San Vincenzo conduce, in circa 2 h, all’eremo di
San Michele.
Dalla strada che costeggia il lago parte, a destra, una sterrata che conduce ad
una struttura di tipo idraulico per la captazione delle acque del torrente San Michele a
Foce; dopo circa 800 mt è evidente, sulla sinistra, l’inizio del sentiero, abbandonato
negli anni 60 quando, nella costruzione della strada asfaltata e della galleria situate
sopra “Guado Stretto”, furono fatte cadere a valle pietre che ne sommersero
completamente il tracciato, riportato alla luce pochi anni fa ed inserito nel Sentiero
Italia.
Dopo un tratto iniziale a zig-zag in un bosco di carpini e cerri, si giunge ad un
passaggio stretto tra le rocce, superato il quale si arriva nella gola. Si prosegue
inerpicandosi lungo il fianco destro orografico della gola, facendo attenzione ad alcuni
tratti esposti. Poco più avanti il sentiero si biforca e, a pochi metri sulla destra,
incontra il letto del torrente; siamo a “Guado Stretto”, due lingue di roccia, su cui si
ponevano le sentinelle dei Sanniti per controllare l’accesso al loro territorio.
Raggiunta la riva opposta inizia una breve ma dura salita che, con una serie di tornanti
regolari lungo la sovrastante parete rocciosa, conduce ad una prima grotta, poco più di
un anfratto e, subito dopo, superato uno sperone roccioso protetto da una ringhiera,
all’eremo.
Dedicato al culto di San Michele Arcangelo, l’eremo, incastonato tra le rocce e
inserito in una grande cavità naturale a mezza costa, fu edificato sicuramente in epoca
alto medioevale data la vicinanza con il Monastero di San Vincenzo al Volturno,
presumibilmente intorno all’anno 1000.
La modesta struttura in pietra ospita due ambienti, uno piccolissimo posto ad un
livello più basso, probabilmente l’abitazione dell’eremita, ed un altro sovrastante che
corrisponde alla chiesetta. Lo spazio retrostante la chiesa ospita una cisterna per la
raccolta dell’acqua di stillicidio della roccia.
IL CULTO DI S. MICHELE
La grotta e la montagna furono connesse fin dalle origini, nella tradizione
cattolica, con la figura dell’arcangelo Michele. Tra i luoghi più importanti per la
Cristianità, Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela, c’era anche la grotta di S.
Michele Arcangelo sul Gargano in Puglia, che fu il tramite della tradizione del culto
dall’Oriente.
Le grotte che erano dedicate di solito al culto pagano e ai riti misterici furono
trasformate in templi per il culto dell’Arcangelo, a cui furono devoti anche i
Longobardi che ne apprezzarono l’indole guerresca. Pertanto, numerosi paesi si
denominano S. Angelo e S. Arcangelo così come molte grotte e caverne. In Molise il
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culto fu trasferito dai pastori che da tempi remoti praticavano la transumanza delle
greggi sul Gargano in Puglia.
Nel medioevo, nei luoghi montuosi, nei boschi, nelle grotte si soleva affiggere
un’immagine di S. Michele, vincitore di Satana, a protezione dei viandanti; nessun
pellegrino e nessun pastore si sarebbe mai messo in cammino senza invocare la
protezione del Santo, che protegge anche gli escursionisti dalla furia degli elementi,
dalla neve e soprattutto dalla pioggia.
LAGO di CASTEL S. VINCENZO
Il lago di Castel San Vincenzo è un invaso artificiale realizzato sul finire degli
anni cinquanta per scopi idroelettrici; occupa una superficie di 6,140 kmq ed ha una
capacità utile di 10 milioni di metri cubi. Le acque che lo alimentano provengono
principalmente dai torrenti della montagna Spaccata nei vicini comuni di Alfedena e
Villetta Barrea e alimentano anche le centrali Enel di Pizzone e di Colli al Volturno.
Seppure artificiale, il lago è ben armonizzato con il paesaggio circostante di
montagne e boschi. La fauna acquatica è costituita in prevalenza da salmonidi.
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