On Ermete Realacci – Presidente Lega Ambiente

“TURISMO SOSTENIBILE E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE”
On. Ermete Realacci – Presidente Lega Ambiente
ABSTRACT
Belluno -Assemblea Ascom – 20 novembre 2005
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------L’Italia del boom economico, anche nel settore turistico, ha costruito modelli di sviluppo
standardizzati che ci lasciano in eredità un sistema organizzativo che lega le comunità al territorio e
alle imprese, ma che oggi sono sottoposti alla sfida della globalizzazione.
L’evoluzione economica ci impone di fare una scelta di campo fra l’hard economy nella quale la
dimensione di impresa e le quote di mercato sono scelte tanto determinanti da ipotizzare anche lo
sradicamento degli equilibri sociali e del territorio e la soft economy che cerca una soluzione
attraverso i particolarismi e le peculiarità locali.
Con la soft economy è possibile creare la diversificazione necessaria a proteggere le comunità
locali dalla globalizzazione, avviando sinergie fra microcosmi, un tempo lontani, che si ritrovano e
collaborano oggi legati dal comune senso di appartenenza ad uno stesso territorio, ad uno stesso
paese, grande o piccolo che sia, di condividere la medesima storia e cultura.
Ciò è valido soprattutto nel settore turistico, anche per l’affermarsi delle nuove tipologie di
domanda più colte e raffinate che vengono proposte dal mercato.
E’ necessario ripartire con un sistema che stimoli le imprese ad incorporare nel proprio prodotto
turistico i saperi locali, i prodotti tipici del mondo agricolo ed artigianale, la cultura e le tradizioni.
La ricerca della diversificazione rispetto ai modelli tradizionali ed il conseguente rilancio attraverso
un brand di successo si otterrà a condizione che si costituisca una rete di qualità dal basso, dal
territorio, usando l’arma della creatività, della coesione sociale e della valorizzazione delle
tradizioni.
La soft economy si declina perfettamente nel turismo sostenibile individuando inoltre nelle
comunità locali i responsabili delle scelte nella definizione delle misure strategiche e di
programmazione tenendo conto dei bisogni, delle opportunità e delle limitazioni specifiche esistenti
e future affinché non si giunga, nel tempo, allo scadimento della qualità dell’offerta complessiva.
La soft economy ed il turismo sostenibile rappresentano un nuovo approccio per combattere il
declino economico, lo spopolamento della montagna, ed un generale impoverimento culturale
ripartendo da quell’economia all’ombra dei campanili da declinare nel nome dell’eccellenza, solo
così si potrà eludere la sfida della globalizzazione.