Comunicato stampa - Società del Quartetto di Vicenza

STAGIONE AL COMUNALE DI VICENZA
SI INIZIA CON LA GRANDE MUSICA
Domenica 26 ottobre Alexander Lonquich e l'Orchestra di Mantova aprono la
nuova stagione del Quartetto. In programma il Concerto n. 1 per pianoforte e
orchestra di Beethoven, il n. 2 di Šostakovič e le Danze di Galanta di Kodály
Domenica 26 ottobre 2014 - Teatro Comunale Città di Vicenza, ore 20:45
- 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto di Vicenza
- stagione di spettacoli 2014-2015 del Teatro Comunale Città di Vicenza
Il sipario del Teatro Comunale di Vicenza si alza di nuovo, domenica 26 ottobre, per
accogliere una nuova stagione di spettacoli in abbonamento, una variegata rassegna che da
qui a maggio 2015 propone oltre 50 eventi fra danza, musica e prosa. Come oramai
consuetudine, ad aprire è il cartellone della “concertistica”, curato dalla Società del
Quartetto di Vicenza, che inaugura così anche la stagione numero 105 della sua lunga
storia.
Protagonista della serata l'Orchestra da Camera di Mantova, accompagnata da Alexander
Lonquich nella duplice veste di pianista e direttore.
Fondata nel 1981 da Carlo Fabiano, che da allora ne è il “concertatore”, l'Orchestra di
Mantova è oggi considerata una delle più prestigiose formazioni orchestrali italiane, grazie
all'assidua ricerca della qualità sonora, alla sua sensibilità stilistica, nonché alla
realizzazione di importanti cicli monografici. Fra questi sono da ricordare il “Progetto
Beethoven” con Umberto Benedetti Michelangeli (rilettura innovativa di tutta la
produzione sinfonica del compositore tedesco); il “Progetto Mozart” con Alexander
Lonquich, incentrato sui Concerti per pianoforte e orchestra del salisburghese; il progetto
triennale “Haydn, l'europeo che amava l'Italia” e, ultimo in ordine di tempo, l'integrale
delle Sinfonie di Schumann, in occasione del bicentenario della nascita, nel 2010.
Protagonista, dal 1993, di una propria stagione concertistica a Mantova dal titolo “Tempo
d'Orchestra”, all'interno della quale ospita alcuni fra i protagonisti della scena musicale
contemporanea, l’Orchestra da Camera di Mantova si esibisce regolarmente in Italia ma
anche nelle principali sale da concerto europee, degli Stati Uniti, del Centro e Sud America,
e dell'Asia. Dopo il concerto di domenica a Vicenza, l'Orchestra si esibirà – lunedì e
martedì – al Musikverein di Graz in Austria.
L'ultra trentennale percorso artistico della formazione virgiliana è costellato anche di
importanti collaborazioni con direttori e solisti di fama internazionale come Gidon
Kremer, Shlomo Mintz, Joshua Bell, Uto Ughi, Mischa Maisky, Astor Piazzola e Severino
Gazzelloni. Fra questi sodalizi occupa uno spazio particolare, per intensità e frequenza,
quello con il pianista Alexander Lonquich. Nato a Trier – l'antica Treviri, nel Land tedesco
della Renania Palatinato – Lonquich si impose prepotentemente sulla scena musicale
internazionale nel lontano 1977 quando, appena diciassettenne, vinse il Concorso
“Casagrande” di Terni. Da lì ebbe inizio una carriera che tuttora lo vede esibirsi con
successo nei principali centri musicali sia in Europa, che in Giappone e negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni il cinquantaquattrenne pianista tedesco – ma italiano d'adozione – è
sempre più impegnato nel duplice ruolo di direttore-solista (veste nella quale si presenta
anche domenica sera al Comunale di Vicenza): Royal Philharmonic Orchestra, Deutsche
Kammerphilarmonie, Camerata Salzburg, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre des
Champs Elysées, Filarmonica della Scala e Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia sono solo alcune delle sue ultime collaborazioni come pianista e direttore.
Per l'inaugurazione della stagione della Società del Quartetto Lonquich e l'Orchestra di
Mantova presentano un programma molto interessante che spazia da Beethoven al
Novecento di Kodály e Šostakovič. Del “genio di Bonn” viene proposta in apertura
l'Ouverture op. 115 “Zur Namensfeier” e di seguito il primo Concerto per pianoforte e
orchestra, che venne più volte eseguito dallo stesso Beethoven al pianoforte fra il 1796 ed il
1798. Chiude il trittico beethoveniano un'altra Ouverture – “Die Ruinen von Athen” op. 113
– la cui prima esecuzione ebbe luogo nel 1811.
Con le “Danze di Galanta” dell'ungherese Zoltán Kodály il programma della serata balza
decisamente verso il Novecento dell'Est Europa. Personaggio straordinario della cultura
musicale ungherese, in questa serie di “Danze” Kodály riporta alla luce antiche melodie
popolari che aveva ascoltato da bambino nell'interpretazione di un'orchestra gitana.
Chiude il programma il secondo Concerto per pianoforte e orchestra in fa maggiore di
Šostakovič (1957), scritto in occasione del diciannovesimo compleanno del figlio e
caratterizzato da toni vivaci e da un'ondata di freschezza che scorre lungo tutta la partitura.
Il concerto inaugurale della Società del Quartetto è dedicato alla memoria di “Boso” Roi,
che del sodalizio vicentino fu per anni presidente, consigliere, nonché sempre grande
sostenitore.
Il concerto inizia alle 20,45. I biglietti sono in prevendita presso il botteghino del Teatro
Comunale, la sede della Società del Quartetto, le filiali della Banca Popolare di Vicenza e
online (www.tcvi.it). Fino a domenica c'è ancora tempo per sottoscrivere l'abbonamento
all'intera stagione di concerti.