The first years after the creation of the new border (called the “line of

IL RICORDO GORIZIANO - IDENTITÀ DI CONFINE E MEMORIE DIVISE: 1943-1947.
IL CONFINE ORIENTALE TRA DOCUMENTI E RACCONTI DI VITA
Seminario a cura di Kaja Sirok e Alessandro Cattunar
Il 21 dicembre 2007 è caduto definitivamente il confine che separava l’Italia e la Slovenia. Di
conseguenza, è caduta la rete che divideva Gorizia da Nova Gorica, un confine estremamente
simbolico e doloroso, creato dagli Alleati nel 1947 per risolvere la complessa situazione del
Litorale Adriatico. Il progetto Il Ricordo Goriziano - Identità di Confine e Memorie Divise: 19431947. Il confine orientale tra documenti e racconti di vita si concentra sugli anni immediatamente
precedenti la formazione di questa frontiera.
Fondendo punti di vista nazionali diversi, si prendono in considerazione i meccanismi di
costruzione della narrazione storica riguardante l’area di confine italo-slovena, sviluppando un
approccio comparativo.
Al centro dell’analisi è posta l’evoluzione delle memorie, collettive ed individuali, relative
alla fine della seconda guerra mondiale e agli eventi successivi, fino alla creazione del confine nel
febbraio del 1947. In particolare si affrontano le differenze nella costruzione e nella narrazione
della memoria tra persone sempre vissute sullo stesso territorio anche se appartenenti a differenti
classi sociali, gruppi linguistici e schieramenti politico-culturali, persone che ad un certo punto
hanno dovuto scegliere “da che parte stare”.
Risultano quindi centrali i meccanismi di formazione di un’identità nazionale nel corso di
anni di continui cambiamenti negli assetti politici e istituzionali. Fra 1943 e 1947, infatti, lungo il
confine orientale si sono susseguiti due anni di occupazione tedesca, quaranta giorni di
amministrazione jugoslava, due anni di governo militare alleato sino ad arrivare alla creazione di
un confine disegnato a tavolino.
Tali tematiche vengono affrontate a partire da una serie di videointerviste agli ultimi
testimoni sopravvissuti e da un esteso corpus di documenti inediti provenienti dal fondo ACC
(Commissione di Controllo Alleata) e conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma.
Una particolare attenzione viene riservata anche alla “memoria visuale” (monumenti, simboli,
nomi delle strade) che contribuisce al consolidamento delle identità grazie al legame con il
territorio, elemento particolarmente significativo soprattutto nelle zone di confine.
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Programma
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Il progetto “Il ricordo goriziano - Identità di confine e memorie divise: 1943-1947. Il confine
orientale tra documenti e racconti di vita”: linee di ricerca.
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21. 12. 2007, la caduta dell’“ultimo muro”.
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Il goriziano: l’evoluzione storico-sociale di una terra di confine.
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Memorie individuali e collettive.
- Cenni sui meccanismi di formazione della memoria.
- Alcune proposte teoriche e metodologiche.
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Media – storia - memoria
- Eccessi di memoria o mancanza di memorie?
- Le videointerviste: tra storia e memorialistica… ma non solo.
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Le testimonianze: proiezione di alcuni spezzoni di videointerviste e spunti interpretativi.
- Un incrocio di identità.
- Geografie del ricordo.
Kaja Sirok è dottoranda in “Intercultural Studies - Comparative Studies of Ideas and Cultures” presso
l’Università di Nova Gorica (in collaborazione con il Scientific Research Centre of the Slovenian Academy
of Sciences and Arts). Le sue ricerche si sono focalizzate sulle modalità di narrazione delle storie
nazionali, sulle dinamiche della memoria nella costruzione delle identità, sulle memorie contese e sulle
(re)interpretazioni della storia.
Dal 2005 si occupa delle problematiche riguardanti la memoria, l’identità, la formazione dei confini, le
commemorazioni e le intersezioni metodologiche fra storia, antropologia e studi visivi.
Nel 2007 ha beneficiato di una borsa di studio del Governo italiano e ha studiato presso il dipartimento di
Discipline Storiche dell’Università di Bologna. Ha poi frequentato la Tallinn Postgraduate Summer School
- Collectivities Remember: Structures and Spaces of Social and Cultural Memory.
Alessandro Cattunar è laureato in Discipline del cinema e si sta laureando in Storia d’Europa presso
l’Università di Bologna.
Attualmente si sta perfezionando in Media education: media, storia, cittadinanza presso l’Università
Cattolica di Milano.
Le sue ricerche si focalizzano sulle problematiche della memoria e dell’identità nelle zone di confine e sui
rapporti tra storia e fonti audiovisive (in particolare le video-interviste).
Dal 2008 collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (IFSML) di Udine
dove si occupa dell’ archivio fotografico. Nel 2007 ha collaborato con il settore audiovisivi dell’Istituto
storico Parri di Bologna occupandosi dell’utilizzo e della catalogazione delle videointerviste.
Dal 2003 si occupa di produzioni audiovisive (regia, produzione esecutiva) e tiene attività didattica
approfondendo i rapporti tra tecniche cinematografiche, storia e letteratura.
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