PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE/INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Nella definizione di BES rientrano le seguenti categorie: DISABILITA’ (L.104/1992); DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (L.170/2010): si intendono i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività (DDAI o ADHD), il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, altre tipologie di deficit o disturbo, non altrimenti certificate; SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE; DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE. DOCUMENTI PROPOSTI: ALLEGATO A Guida alla compilazione dei modelli proposti. ALLEGATO B Osservazione ed analisi della classe. ALLEGATO C Griglia per la rilevazione dei BES e dei punti di forza dell’alunno e della classe ai fini dell’individuazione delle risorse. ALLEGATO A GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEI MODELLI Documento A Osservazione ed analisi della classe La Commissione propone che il modello per l'osservazione ed analisi della classe diventi uno strumento da adottare in modo unitario nei tre ordini di scuola dell'Istituto. Il modello, da aggiornare ogni anno scolastico, potrà così accompagnare l'intero percorso formativo della classe in modo da delineare un profilo del gruppo complessivo ed in evoluzione. Livelli rilevati attraverso il questionario IPDA e/o gli ACCESS TESTS Il questionario osservativo IPDA coinvolge gli alunni della Scuola dell'Infanzia e fornisce un profilo dell'alunno in uscita al termine del triennio. Gli ACCESS TESTS riguardano gli alunni delle classi prima Primaria, prima e terza Secondaria di I° Grado. I risultati forniti dalla compilazione del questionario IPDA e dagli ACCESS TESTS vengono sempre consegnati al team docente ed ai coordinatori di classe dall’insegnante psicopedagogista. Clima generale della Clima di collaborazione/ non collaborazione; presenza di conflitti; classe gruppo coeso, propositivo, attivo, passivo,… Punti di forza Accettazione della diversità, partecipazione attiva, collaborazione, … Punti di debolezza Conflittualità, disomogeneità, scarsa collaborazione, atteggiamento generale passivo,… Documento B Griglia per la rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali Prima parte: rilevazione dei problemi Funzioni corporee Sono le funzioni fisiologiche dei vari sistemi corporei. Le menomazioni sono problemi nella funzione del corpo, intesi come una deviazione o una perdita significativa. Funzioni sensoriali: vista e udito. Funzioni correlate al movimento: motricità fine e globale, controllo e coordinazione del movimento. Funzioni mentali: attenzione, concentrazione, memoria, funzioni psicomotorie (di controllo su eventi motori e psicologici, compreso il coordinamento di movimenti complessi e la dominanza manuale e laterale), linguaggio, calcolo, soluzioni di problemi, pensiero astratto. Funzioni della voce e dell’eloquio: funzioni mentali specifiche del riconoscimento e dell’utilizzo di segni, simboli e altre componenti di un linguaggio. Funzioni del temperamento e della personalità: funzioni mentali generali del temperamento proprio dell’individuo che lo portano a reagire in un particolare modo alle situazioni, inclusa la serie di caratteristiche mentali che rende un individuo distinto dagli altri. Attività e partecipazione Attività: esecuzione di un compito o di un’azione; Partecipazione: coinvolgimento attivo in una normale situazione di vita integrata. Indicare se il problema riguarda attività o partecipazione o entrambe. Organizzazione spazio-temporale: capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio. Compiti e richieste generali: organizzazione del lavoro (capacità di pianificare azioni, routine e compiti), esecuzione del lavoro (autonomia nello svolgere routine e compiti), capacità di mantenere un comportamento adeguato alla situazione. Apprendimento e applicazione delle conoscenze: acquisizione del linguaggio, di concetti e di abilità; imparare a leggere, a scrivere, a calcolare, a risolvere problemi, a prendere decisioni, a focalizzare e dirigere l’attenzione. Autonomia personale: vestirsi/svestirsi, mangiare, bere, usare il bagno, badare alla propria sicurezza … Interazioni e relazioni interpersonali: capacità di eseguire azioni e compiti richiesti per mantenere un rapporto interpersonale adeguato con gli insegnanti, con i compagni, con gli estranei… Seconda parte: fattori ambientali e personali Fattori contestuali ambientali e personali: circostanze (atteggiamenti, ambiente fisico e sociale) in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza. Tali fattori interagiscono con le aree analizzate nella prima parte (condizioni fisiche, funzioni corporee, attività e partecipazione) e hanno un impatto su di esse che può essere positivo o negativo. Risulta necessario individuare la funzione facilitante o ostacolante di tali fattori (facilitatore o barriera). E’ fondamentale individuare anche la funzione facilitante e non solo quella ostacolante di tali fattori (facilitatore o barriera). Nel modello proposto si è voluto privilegiare, in questo ambito, il ruolo di alcuni aspetti psicologici, affettivi e comportamentali. Fattori ambientali Costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui la persona vive. Fattori personali Sono il background personale della vita e dell’esistenza di un individuo e rappresentano quelle sue caratteristiche individuali che non fanno parte della condizione fisica. Famiglia: relazioni, sostegno sociale, atteggiamenti famiglia, amici. Emotività: fa riferimento alla dimensione psicologica delle reazioni emozionali, dei vari meccanismi di controllo che si sanno esercitare su di esse e della capacità di viverle ed esprimerle. Autostima: è il complesso di percezioni, valutazioni, immagini di sé e sentimenti che si hanno verso molti aspetti e dimensioni della propria persona. Motivazione: è il complesso delle azioni che spingono ad agire, l’insieme dei fattori psicologici e delle forze (coscienti e non) che influenzano il comportamento della persona e la forza delle sue azioni. Si parla spesso di motivazione estrinseca (legata al desiderio di ricevere un premio o evitare una punizione) o intrinseca (legata alla soddisfazione per lo svolgimento di un compito). Stili di attribuzione: sono dei processi attraverso i quali ogni individuo analizza i suoi successi o insuccessi per capire chi o che cosa è responsabile della riuscita o meno di compiti di diverso tipo. I principali stili attributivi (De Beni e Moè, 1995) sono: - stile impegno strategico: il soggetto attribuisce principalmente il suo successo all’impegno e il suo insuccesso alla mancanza di impegno; - stile depresso: il soggetto attribuisce principalmente il suo successo a cause esterne e il suo insuccesso alla mancanza di abilità; - stile negatore: il soggetto attribuisce principalmente il suo successo all’abilità e il suo insuccesso a cause esterne; - stile pedina: il soggetto attribuisce principalmente il suo successo e il suo insuccesso a cause esterne; - stile abile: il soggetto attribuisce principalmente il suo successo all’abilità e il suo insuccesso alla mancanza di abilità. Intelligenze e Stili cognitivi: negli alunni sono presenti tempi di crescita, ritmi di sviluppo e modalità di accesso agli apprendimenti che possono risultare molto differenziati. Intelligenze. Nel 1983 lo psicologo americano Gardner ha individuato sette intelligenze: linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestesica, intrapersonale, interpersonale, alle quali ne aggiungerà un’ottava, quella naturalistica e l’ipotesi, non del tutto confermata, di una nona, quella esistenziale. Queste diverse intelligenze sarebbero tutte presenti in ciascun individuo, ma, essendo relativamente indipendenti, possono trovare ambiti più o meno stimolanti, dimensioni applicative diverse, fattori che le alimentano e altri che le inibiscono. E’ opportuno che le diverse forme mentali siano riconosciute e stimolate piuttosto presto, quando si presenta il “periodo sensibile” durante il quale le potenzialità si attualizzano più facilmente. Stili cognitivi. Lo stile è un modo particolare di pensare “preferito” e di affrontare profili e compiti impiegando certe strategie piuttosto che altre, fino ad automatizzarle (Boscolo, 1981). Non è un’abilità, ma piuttosto il modo in cui vengono usate le abilità (R.J. Sternberg,1998). Per meglio comprendere le tante sfaccettature del gruppo classe, è importante conoscere le caratteristiche dei diversi stili cognitivi degli alunni e tener conto che essi sono presenti nell’alunno allo stato embrionale ed hanno bisogno di tempo per consolidarsi. I principali stili cognitivi sono: - globale-analitico: lo stile globale tende a focalizzarsi sull’aspetto generale, per entrare solo dopo nei particolari. Lo stile analitico si riferisce alla preferenza verso una percezione del dettaglio; - sistematico-intuitivo: nello stile sistematico si procede in maniera graduale con un’analisi delle diverse variabili. Nello stile intuitivo si procede attraverso la formulazione di un’ipotesi; - verbale-visuale: lo stile verbale predilige il codice linguistico; chi ha uno stile visuale lavora per immagini mentali, schemi e rappresentazioni grafiche; - impulsivo-riflessivo: lo stile riflessivo è più lento e accurato, mentre l’impulsivo risponde rapidamente; - dipendente dal campo/indipendente dal campo: il primo rimanda a una percezione influenzata da come è organizzato il contesto; - convergente/divergente: lo stile convergente procede secondo la logica e sulla base delle informazioni che si possiedono; lo stile divergente procede autonomamente e creativamente. Stile di lavoro: è stato studiato per descrivere i processi con i quali l’alunno si relazione ed esegue le attività di routine scolastiche. Gli stili si riferiscono all’approccio con i materiali e con le attività proposte (Gardner et al. 2002). Facilmente coinvolgibile, riluttante ad impegnarsi, sicuro di sé, incerto, concentrato, facilmente distraibile, costante, frustrato dal compito, impulsivo, riflessivo, loquace, silenzioso, mostra un approccio pianificato, usa i materiali in modo inusuale, è incuriosito dai materiali, si diverte in questa attività. Allegato B A. S. 20…/20… OSSERVAZIONE ED ANALISI DELLA CLASSE Allo scopo di individuare eventuali B.E.S. CLASSE …………………… NUMERO ALUNNI ……………… PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE SE SI, NUMERO DI ALUNNI NEO ARRIVATI IN ITALIA: Arabi: ……………… Cinesi: ……………… Europa dell'Est: ……………… Altro:……………… NUMERO DI ALUNNI CERTIFICATI Disabili (L 104/92) ……………… DSA (L 170/10) ……………… NUMERO ALUNNI PER PROFILO RILEVATO DAL QUESTIONARIO OSSERVATIVO IPDA (in entrata in classe 1^primaria) Adeguato ……………… Parz. Adeguato ……………… Non adeguato ……………… Maschi ……………… Femmine ……………… SI NO NUMERO ALUNNI PER LIVELLO RILEVATO DAGLI ACCESS TESTS classe 1^ primaria Profilo A Profilo B Profilo C Profilo D Profilo E ……………… ……………… ……………… ……………… ……………… NUMERO ALUNNI PER LIVELLO RILEVATO DAGLI ACCESS TESTS classe 1^ secondaria 1° grado Profilo A Profilo B Profilo C Profilo D Profilo E ……………… ……………… ……………… ……………… ……………… CLIMA GENERALE DELLA CLASSE ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… PUNTI DI FORZA ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… PUNTI DI DEBOLEZZA ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… EVENTUALI SEGNALI PRECOCI DI DISAGIO NOTATI (numero indicativo degli alunni coinvolti): Ansia: …… Paura della scuola: …… Irrequietezza: …… Paura di non essere all'altezza: …… Difficoltà d'inserimento nel gruppo:…… Paura dell'esclusione …… Difficoltà di attenzione e concentraz.:…… Opposizione, manifestaz. violente: …… Disturbi alimentari: …… Altro: ………………………………………... ALLEGATO C Griglia per la rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali Secondo il modello ICF-CY Alunna/o……………………………………………………………………………………………. Scuola……………………………………………………………………Classe…………………. Prima parte: rilevazione dei problemi Segnare con una x solo le voci interessate e specificare nell’apposito spazio il tipo di problema rilevato. Consultare la Guida allegata per chiarimenti su alcune voci. Condizioni fisiche Funzioni corporee nzioni mentali: del temperamento e della personalità Attività e partecipazione -temporale nsione scritta: Seconda parte: Facilitatori o barriere Fattori ambientali ve (scuolafamiglia-enti-operatori): Fattori personali Intelligenze e Stili cognitivi: di lavoro: