ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO
"V. MUZIO" - Bergamo
Via S. Pietro ai Campi, 1
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Anno scolastico 2015/ 2016 Classe TERZA Disciplina RELIGIONE
Insegnante MICHELA TRAINI
PIANO DI LAVORO DISCIPLINARE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
1.
L’ALUNNO RIFLETTE SU DIO CREATORE E PADRE, SUI DATI FONDAMENTALI DELLA VITA DI GESU’
E SA COLLEGSARE I CONTENUTI PRINCIPALI DEL SUO INSEGNAMENTO ALLE TRADIZIONI
DELL’AMBIENTE IN CUI VIVE; RICONOSCE IL SIGNIFICATO CRISTIANO DEL NATALE E DELLA
PASQUA, TRAENDONE MOTIVO PER INTERROGARSI SUL VALORE DI TALI FESTIVITA’
NELL’ESPERIENZA PERSONALE, FAMILIARE E SOCIALE .
2.
RICONOSCE CHE LA BIBBIA E’ IL LIBRO SACRO PER CRISTIANI ED EBREI E DOCUMENTO
FONDAMENTALE DELLA NOSTRA CULTURA, SAPENDOLA DISTINGUERE DA ALTRE TIPOLOGIE DI
TESTI, TRA CUI QUELLI DI ALTRE RELIGIONI; IDENTIFICA LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DI UN
BRANO BIBLICO, SA FARSI ACCOMPAGNARE NELL’ANALISI DELLE PAGINE A LUI PIU’
ACCESSIBILI, PER COLLEGARLE ALLA PROPRIA ESPERIENZA.
3.
SI CONFRONTA CON L’ESPERIENZA RELIGIOSA E DISTINGUE LA SPECIFICITA’ DELLA PROPOSTA DI
SALVEZZA DEL CRISTIANESIMO; IDENTIFICA NELLA CHIESA LA COMUNITA’ DI COLORO CHE
CREDONO IN GESU’ CRISTO E SI IMPEGNANO PER METTERE IN PRATICA IL SUO INSEGNAMENTO;
COGLIE IL SIGNIFICATO DEI SACRAMENTI E SI INTERROGA SUL VALORE CHE ESSI HANNO NELLA
VITA DEI CRISTIANI.
Traguardi n°1/2
Obiettivi di apprendimento: scoprire che per la religione cristiana Dio è creatore e Padre. Leggere, ascoltare e
saper riferire alcune pagine bibliche riguardo il racconto della creazione.
Contenuti ( ottobre, novembre)
1.
2.
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Dio e l’uomo.
La Bibbia e le altre fonti.
L’uomo si pone tante domande.
I miti delle origini.
La risposta della scienza.
La risposta della religione.
La creazione nella Bibbia.
Riferimenti al tema “Il pianeta” proposto da EXPO 2015
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Classe terza
Traguardi n°1/2
Obiettivi di apprendimento: Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele. Ascoltare e leggere alcune pagine
bibliche.
Contenuti ( dicembre e gennaio)
1. Dio e l’uomo.
2. La Bibbia e le altre fonti.
 I protagonisti della nascita di Gesù. Lettura del brano Lc 2,1-21; Mt 2,1-12.
 I sentimenti del Natale.
Traguardo n° 2
Obiettivi di apprendimento: conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Contenuti ( febbraio, marzo)
2 . La Bibbia e le altre fonti.
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Alla scoperta della Bibbia: origine e struttura.
Il linguaggio simbolico della Bibbia. Lettura dei brani: Adamo ed Eva (Gn2,4-25;Gn3,1-24;); Caino e Abele
(Gn4, 1-15); La torre di Babele (Gn11,1-9); Noè e il diluvio (Gn7;8;9).
Traguardi n°2/3
Obiettivi di apprendimento: Leggere, ascoltare e saper riferire alcune pagine bibliche fondamentali sulle vicende e
le figure principali del popolo d’Israele. Riconoscere il genere letterario di alcune pagine bibliche. Riconoscere che i
comandamenti di Dio favoriscono la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile responsabile.
Contenuti ( marzo, aprile)
2. La Bibbia e le altre fonti
4. I valori etici e religiosi
 Israele, popolo della Bibbia.
 I grandi patriarchi. Lettura di brani tratti dall’Antico Testamento.
Traguardo n°1
Obiettivi di apprendimento: rilevare la continuità e la novità della Pasqua cristiana rispetto alla Pasqua ebraica.
Contenuti ( aprile, maggio, giugno)
1.
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Il linguaggio religioso
La Pasqua ebraica.
La Pasqua cristiana.
Metodologia didattica e Strumenti
La valorizzazione dell’esperienza fa dell’alunno non uno spettatore ma un soggetto attivo, un protagonista. Egli si scopre
inserito in una realtà ricca che va letta, approfondita e interpretata. E’ considerato portatore di esperienze, di messaggi, di
domande che vogliono risposte adeguate.
Partendo dalle sue riflessioni sulle esperienze, si amplia il discorso a situazioni nuove, si individuano i valori religiosi
presenti nell’ambiente in cui egli vive, per maturare atteggiamenti di attenzione, nei confronti della realtà e della storia.
I contenuti vengono presentati in modo graduale e progressivo, tenendo presenti i processi di maturazione della
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Classe terza
personalità degli alunni e ne favoriscono la crescita armonica ed integrale.
L’adozione di questi criteri consentirà una costante correlazione tra esperienza e dato cristiano.
L’acquisizione delle conoscenze e dei valori religiosi viene favorita dall’uso frequente del documento biblico e delle
attività tipiche dell’esperienza scolastica (lettura di testi, conversazioni, esplorazione dell’ambiente, drammatizzazione,
attività di ricerca personale o di gruppo, ecc.) e prevede l’uso di diversi tipi di linguaggio (verbale, iconico, musicale,
ecc.)
Si suggeriscono attività da svolgere per approfondire e ricordare gli argomenti trattati. Si parte da esercizi semplici come
il colorare le figure, fare dei collages, rispondere a facili domande, per giungere, soprattutto nel secondo biennio, al
confronto con le diverse sensibilità degli alunni, al lavoro di gruppo, al dialogo assembleare, all’approfondimento
interdisciplinare, all’accostamento del dato biblico e alla tematica religiosa, alla realtà in cui vivono i bambini.
Verifica e criteri di valutazione
La verifica - valutazione é la componente importante ed essenziale del curricolo di IRC.
A seconda dell’oggetto e del momento specifico cui si riferisce, la valutazione esplica funzioni diverse.
- diagnostica (inizio anno scolastico);
- formativa (durante il processo);
- sommativa (al termine del percorso a medio e lungo termine).
Periodicamente gli obiettivi prefissati vengono verificati mediante l’osservazione sistematica sul comportamento e sul
profitto degli alunni.
Le prove specifiche di verifica vengono somministrate al termine delle unità didattiche e nei momenti cruciali dell’anno
scolastico (inizio, fine dei bimestri, termine dell’anno scolastico).
La tipologia degli strumenti, che varia a seconda dell’oggetto specifico e della funzione della valutazione, può essere
raggruppata in:
 prove orali, conversazioni guidate;
 prove scritte, questionari con scelte multiple, completamento di affermazioni, vero o falso;
 osservazioni dirette dell’insegnante sugli atteggiamenti degli alunni;
 correzione sistematica del quaderno di religione.
Naturalmente, l’aspetto valutativo dell’insegnamento dell’educazione religiosa, non può prescindere dalla continua
registrazione del livello di partecipazione dei singoli alunni.
Nel caso si presentino difficoltà inerenti all’acquisizione di quanto predisposto, si procederà alla programmazione di
percorsi alternativi.
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Classe terza