Commissione Provinciale per le Pari Opportunità tra uomo e donna MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE Ufficio VII - Ufficio scolastico di Venezia PROGETTO: “CHE GENERE DI CULTURA?” Il progetto “CHE GENERE DI CULTURA?” è la prima proposta operativa che nasce dopo la firma del Protocollo d’intesa tra la Commissione Pari Opportunità tra donna e uomo della Provincia di Venezia e l’Ufficio scolastico territoriale di Venezia. Siglato nel giugno scorso con l’intento di elaborare proposte, itinerari educativi e iniziative di formazione che contribuiscano a promuovere una riflessione critica utile ad abbattere barriere ideologiche e culturali e stereotipi radicati, segue quanto indicato dal“Documento d’indirizzo sulla diversità di genere” sottoscritto da parte del MIUR e del Dipartimento per le Pari Opportunità il 15 giugno 2011 che riconosce l’esigenza di una “didattica sensibile alle differenze di genere”. Gli ambiti che vengono coinvolti sono diversi: la famiglia, il lavoro, lo spazio pubblico, il linguaggio, i media e non ultima la scuola. La scuola viene chiamata in causa per “incentivare il miglioramento della qualità dell’offerta formativa in materia di pari opportunità, orientamento e attenzione alle differenze di genere” ed anche per “promuovere, attraverso iniziative specifiche, la documentazione di esperienze educative e formative e la produzione di materiale fruibile da più soggetti in vari contesti territoriali, sostenendo, a livello locale, la disseminazione di buone pratiche sulle tematiche di genere”.1 Destinatari Studenti e studentesse delle classi seconde e terze scuole secondarie di primo grado della provincia di Venezia. Finalità Il progetto intende decostruire modelli culturali stereotipati legati ai generi e alla loro relazione, modelli falsi veicolati da linguaggi errati o dall’uso d’immagini in maniera strumentale ed offensiva nei confronti delle donne e degli uomini adottati spesso dai Media e dalla pubblicità. Abbattere gli stereotipi in questo senso significa contribuire ad “avviare una cultura rispettosa e corretta nei confronti delle donne e degli uomini come premessa necessaria alla parità tra i generi ed un’equilibrata partecipazione di tutti alla vita sociale e politica nell’interesse dell’intera collettività”2. 1 2 Documento di indirizzo sulla diversità di genere 15.06.2011 – Funzione della scuola pag. 4 Documento di indirizzo sulla diversità di genere 15.06.2011 – Linguaggio e Media pag. 3 1 Contestualmente, si intende fornire strumenti critici e un’informazione realistica riguardo al ruolo delle donne nella società italiana permettendo di acquisire delle nuove competenze e stimolando la riflessione degli studenti e delle studentesse. Contenuti Il progetto partirà a ottobre 2011 e terminerà a maggio 2012 seguendo diversi tipi di intervento e metodologie attive al fine di coinvolgere studenti e professori che aderiranno. Saranno previsti due interventi formativi/informativi, di 2 ore ciascuno, rivolti agli studenti e curati dalla dott.ssa Daniela Rossi; essi si svolgeranno in momenti distinti: il primo teorico-pratico propedeutico per acquisire le tecniche per destrutturare i messaggi pubblicitari e il secondo inteso come “laboratorio creativo” in cui verrà richiesta la partecipazione attiva da parte degli studenti. Simulando il lavoro di un’Agenzia di pubblicità gli studenti saranno guidati in un’attività di riscrittura di un messaggio pubblicitario scelto in funzione dei temi trattati e potranno utilizzare strumenti comunicativi diversi (es. cartelloni, musica, testi, collages di immagini, performance). L’attività di formazione sarà accompagnata dalla somministrazione di due questionari, a cura della dott.ssa Julia Di Campo, che verranno utilizzati uno all’inizio del percorso formativo e uno al termine. I questionari anonimi appositamente preparati comprenderanno circa 10 domande ciascuno e dovranno essere compilati da parte degli alunni. Il primo questionario servirà a verificare se gli studenti hanno già introiettato degli stereotipi indirizzando l’attenzione soprattutto verso i “ruoli maschili e femminili”. Il secondo questionario sarà invece fornito dopo gli interventi formativi e cercherà di valutare se questi hanno avuto degli effetti nel decostruire gli stereotipi precedentemente introiettati. I dati saranno elaborati e verrà prodotta una relazione scritta dei risultati ottenuti. Tempistica Entro il 21 OTTOBRE 2011 Adesione al progetto compilando la scheda allegata Per questioni di sostenibilità potranno aderire al massimo 10 classi seconde o terze della scuola secondaria di primo grado.. In caso di domande superiori la selezione verrà effettuata sulla base dei seguenti criteri: Favorire la distribuzione territoriale del progetto Distribuire la proposta ad il maggior numero possibile di scuole Ordine di arrivo della scheda di iscrizione 8 Novembre 2011 h.15 sede: Ufficio scolastico provinciale via Muratori 5 Mestre Incontro con i docenti che aderiranno all’iniziativa, presso l’ufficio scolastico provinciale a Mestre, per la presentazione del percorso formativo. In questa sede verranno forniti degli strumenti utili per lo svolgimento del progetto, verranno consegnate delle schede didattiche e fornite alcune indicazioni bibliografiche e web. Si prenderà visione dei questionari che saranno consegnati agli alunni. Saranno presenti le referenti del progetto e le formatrici. Novembre - dicembre 2011 Somministrazione dei test in entrata da parte dei professori. I docenti saranno lasciati liberi di decidere quando somministrare il test all’interno delle loro classi compatibilmente con le proprie attività didattiche, purché questi siano compilati prima delle vacanze scolastiche per il periodo natalizio . I questionari saranno accompagnati da una scheda di spiegazione nella quale saranno indicate le modalità di somministrazione dei test e la loro raccolta finale. Da metà gennaio a fine marzo 2012 Articolazione degli interventi formativi nelle singole classi in date da concordare con la formatrice e con i docenti. Entro metà aprile 2012 Somministrazione dei test in uscita agli studenti a cura dei docenti con le stesse modalità del precedente. Fine maggio 2012 2 Cerimonia conclusiva del progetto. Gli studenti presenteranno l’esperienza del percorso, le reinterpretazioni dei messaggi pubblicitari e le riflessioni svolte inoltre vi sarà la presentazione degli esiti scientifici. CURRICULUM DELLE FORMATRICI Julia Di Campo Pedagogista esperta nei processi formativi ha conseguito la laurea presso l’Ateneo di Padova e successivamente un post laurea in Europrogettazione presso il dipartimento di Studi Internazionali dello stesso Ateneo. Si occupa di formazione permanente e collabora dal 2006 con l’Università degli Studi di Padova dove ha curato lo svolgimento di diversi corsi finanziati con fondi FSE e CIPE. Collabora inoltre con il CIRSPG (Centro Interdipartimentale di Ricerca Studi sulle Politiche di Genere) e il Dipartimento di Studi Storici e Politici della stessa università. I suoi interessi di ricerca sono inerenti la formazione permanente e le differenze di genere, le politiche formative europee di aggiornamento e formazione professionale. È membro dell’ ASAFOR- associazione ex allievi filiera formatori Facoltà di Scienze della Formazione- e svolge attività di consulenza per la formazione per diversi committenti sia pubblici che privati. È inoltre docente di lingua italiana per stranieri presso alcuni enti formativi e ha tenuto diverse docenze sulle politiche di pari opportunità occupandosi di temi quali: conciliazione tra lavoro e vita privata, lavoro di cura e politiche formative europee. Ha pubblicato: “Lifelong Learning di genere in Europa”, In rivista “INCHIESTA” N.160, edizioni Dedalo, 2008; “Conciliazione vita lavoro”, “Il lavoro retribuito e la cura”, “Imprenditoria femminile in Italia e in Europa”, in A. Del Re (a cura di) “Manuale di Pari Opportunità”, edizioni Cleup, Padova, 2008 ; “Gender budgeting per il Comune di Adria. Analisi del bilancio comunale in una prospettiva di genere”. Attualmente si occupa del progetto “Nuove scienziate” in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Università di Padova e la Facoltà di Ingegneria che prevede la ricerca di azioni mirate per incrementare le iscrizioni alle facoltà scientifiche da parte di giovani studiose. Per il progetto”Che genere di cultura?” si è occupata della progettazione del percorso formativo e svolgerà un ruolo di coordinamento e supervisione. Curerà la parte relativa la raccolta dei dati e l’elaborazione dei questionari rivolti alle studentesse e agli studenti. Si occuperà dell’elaborazione dei dati ottenuti e della stesura della pubblicazione che sarà successivamente prodotta. Daniela Rossi Vive e lavora tra Padova e Venezia dove si è laureata in storia dell’arte contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari, successivamente ha frequentato corsi di formazione aziendale nell’ambito delle tecniche pubblicitarie, marketing e pubbliche relazioni. Studiosa di storia della grafica ed esperta di comunicazione, ha una lunga e consolidata esperienza nel campo della pubblicità, maturata sia all’interno della direzione marketing di una primaria Compagnia italiana di Assicurazioni sia collaborando con una serie di agenzie di pubblicità del Triveneto, oggi è consulente free lance di pubbliche relazioni, comunicazione e formazione. Dal 1997 al 2001 ha svolto attività di formazione professionale come relatrice delle unità: tecniche di vendita, parlare in pubblico, motivazione ed autostima e tecniche pubblicitarie; ha progettato pacchetti formativi per la rete di vendita e coordinato le attività d’aula. Dal 2000 al 2010 è stata docente di materie storico-artistiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Progetta e realizza moduli didattici e formativi nelle discipline della comunicazione delle arti visive, collaborando con Enti pubblici, associazioni culturali, Istituzioni scolastiche e aziende private; ha curato numerosi interventi a convegni, conferenze e incontri. Ha pubblicato il messaggio pubblicitario italiano del Novecento, Cedam, Padova, 2003; Quando il grafico si chiamava maquettiste; les vignettes françaises fin de siècle in AAVV, Vireés de bord, il Poligrafo, Padova 2005; il saggio introduttivo ‘99>09: dieci anni di comunicazione business to business” e ha collaborato con una serie di riviste specializzate. Da sei anni la sua ricerca si è focalizzata nell’ambito della comunicazione di genere e dell’immagine della donna in pubblicità, ( è in fase di pubblicazione un saggio sul design grafico e il linguaggio pubblicitario di genere nell’Italia dei primi anni Settanta). Nel 2010/2011 ha progettato e curato, per l’UDI di Venezia-Mestre, i laboratori formativi del progetto Immagini Amiche. Per il Progetto “Che genere di cultura?” si è occupata della progettazione formativa e curerà gli interventi formativi nelle classi. 3