giugno 2007 I LIBRI DEL MESE 1441 – Wilbur Smith, Alle fonti del Nilo Wilbur Smith sa come catturare l’attenzione del lettore con la sua prosa travolgente: già dalle prime pagine si è immersi nella storia e non si può fare a meno di proseguire la lettura, trascinati dall’avventura. Alle fonti del Nilo narra l’eterno scontro tra la verità e la menzogna, in un gioco in bilico tra realtà e fantasia, la cui posta è la fine della civiltà e il trionfo della barbarie. L’antico Egitto, culla del sapere, luogo che ha dato vita alla creatività artistica e letteraria, sta per scomparire definitivamente, inghiottito nel profondo del deserto, animato da forze misteriose che sembrano non avere più controllo. Riuscirà Taita a scoprire la fonte di tanto dolore? Sarà forte a sufficienza da contrastarne l’immenso potere? 1442 – Marco Bettini, Mai più la verità Un giallo di taglio moderno, che descrive con maestria anche l’ambiente, quello delle spiagge romagnole. I fatti narrati si svolgono in una comunità di recupero per tossicodipendenti tramite i quali l’autore mette il dito sul problema del sostegno sanitario e psicologico che lo Stato delega al volontariato. Il protagonista, un giovane commissario alla sua prima indagine, trova spazio per imbastire una delicata, romantica storia d’amore. Ma va segnalato un grosso neo: il ricorso a descrizioni troppo crude e dettagliate di situazioni scabrose che fanno consigliare la lettura solo ad un pubblico estremamente maturo, capace di assorbire un linguaggio talvolta troppo libero e di una volgarità del tutto gratuita. 1443 – Paulo Coelho, La strega di Portobello La storia di un personaggio inquietante ed inquieto, una giovane donna che si mette alla ricerca della madre naturale per capire il perché di un abbandono che pure l’ha portata a crescere in una nuova famiglia meravigliosa. Ma non è solo la ricerca di identità a rendere interessante agli occhi del lettore la protagonista: Coelho mescola con grande maestria elementi di psicologia, esoterismo e spiritualità laica. Altro motivo di interesse è la scelta di far narrare la storia ai vari personaggi, ove ciascuno porta la sua visione soggettiva, come se scrivesse un articolo giornalistico; non è una novità, altri si sono cimentati in questo particolare modo di narrare, ma anche in questo caso il risultato è senza dubbio positivo 1444 – Moni Ovadia, Lavoratori di tutto il modo, ridete Rivoluzione, comunismo, utopia, tragedia, ma anche risate e satira. Dopo l'umorismo ebraico, Moni Ovadia racconta la grande epopea comunista attingendo al tesoro della diceria popolare, della canzonatura, dell'aneddoto, della storiella autodelatoria. La gigantesca macchina della retorica di regime mostra qui il suo volto irrimediabilmente patetico di fronte alla scheletrica guizzante intelligenza del motto di spirito. Un libro di parte che non può non piacere a tutte le parti! 1445 – Nicholas Sparks, Un cuore in silenzio La vita di Taylor McAden, imprenditore edile che presta servizio come pompiere volontario nella tranquilla città di Edenton, viene sconvolta dall'incontro con Denise Holden, giovane ragazza madre trasferitasi in provincia da Atlanta con il figlioletto Kyle, un bel bambino affetto da gravi difficoltà di apprendimento. Dopo anni di chiusura e isolamento il cuore dell'uomo si apre all'amore per la donna e all'affetto per Kyle, ma rinnovati sensi di colpa legati al passato e alla tragica scomparsa del padre lo spingono a fuggire. Fino al colpo di scena finale, quando, aiutato dall'amico Mitch, dalla madre Judy e dall'amore di Denise, Taylor dovrà fare chiarezza dentro di sé per scoprire se è davvero pronto per la felicità. Pagina a cura di Manuela Berliri ed Ezio De Vecchi