Settore LL.PP. 1 Servizio Ecologia Manutenzione straordinaria degli alvei dei torrenti cittadini sino allo sbocco a mare e loro pertinenze. ANNO 2009 PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO D.Lgs 81/2008 1 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 7.1 7.2 7.3 8. 9. 10. 11. 11.1 11.2 11.3 11.4 11.5 11.6 12. 12.1 12.2 12.3 12.4 12.5 12.6 12.7 12.8 12.9 12.10 12.11 12.12 12.13 12.14 12.15 12.16 13. condizioni generali utilizzatori del Piano identificazione dei soggetti anagrafe di cantiere stima preventiva dei costi per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta descrizione dell’intervento ed individuazione dei possibili rischi elenco delle fasi lavorative: prima fase seconda fase terza fase organizzazione generale del cantiere disposizioni per le varie ditte subappaltatrici servizi igienico assistenziali schede gruppi omogenei di lavoratori assistente tecnico di cantiere operaio specializzato operaio polivalente carpentiere addetto taglio alberi elettricista schede fasi lavorative – analisi rischi e misure di prevenzione e protezione organizzazione del cantiere impianto elettrico di cantiere impianto contro le scariche atmosferiche realizzazione di baracche di cantiere attività svolte con mezzi semoventi molazza o impastatrice in genere demolizione di manufatti con l’ausilio di martello demolitore scavo a sezione obbligata scavo a sezione aperta taglio alberi saldatura elettrica utilizzo delle macchine per movimenti di terra in genere tizzo dell’autogrù imbracatura utensili elettrici portatili movimentazione manuale dei carichi allegati: valutazione dei rischi collegati all’attività dei lavoratori 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 13.10 13.11 13.12 13.13 13.14 cadute dall’alto urti –colpi – impatti – compressioni punture – tagli –abrasioni scivolamenti – cadute a livello calore – fiamme – esplosione elettrici radiazioni non ionizzanti rumore caduta di materiale dall’alto polveri – fibre getti – schizzi allergeni vibrazioni infezioni da microrganismi 14. ipotesi di cronoprogramma prevedibile 2 1. CONDIZIONI GENERALI Il presente piano ha per oggetto i lavori di Manutenzione straordinaria degli alvei dei torrenti cittadini sino allo sbocco a mare e loro pertinenze.-. Potrà essere rielaborato, se in corso d’opera intervenissero modifiche di progetto e/o delle fasi e dei metodi organizzativi e realizzativi che incidendo in modo rilevante sulla conduzione dei lavori lo rendano inadeguato. Sarà soltanto integrato se le variazioni avessero incidenza circoscritta. L’impresa appaltatrice ha l’obbligo di comunicare al Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione ogni minima variazione anche nell’ordine di impiego degli addetti presenti in cantiere e la previsione di utilizzo di nuove apparecchiature. L’impresa dovrà utilizzare personale di qualifica idonea a ciascun tipo di lavoro svolto in cantiere o che abbia attinenza con il cantiere. L’Impresa appaltatrice dovrà rispettare le Norme Antinfortunistiche, il corretto uso delle attrezzature, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, il rispetto dell’orario di lavoro ecc.. Lo stesso obbligo avranno le Ditte Subappaltatrici. Il coordinatore in fase di esecuzione dovrà svolgere anche azione di informazione al riguardo. La Direzione Lavori ed il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione, di concerto, potranno richiedere misure integrative per garantire una maggiore sicurezza in cantiere, senza che l’impresa possa chiedere maggiori compensi rispetto al contratto di appalto. La Direzione Lavori informerà il Coordinatore della Sicurezza della progressione delle fasi lavorative e del subentro in cantiere delle Ditte Subappaltatrici, delle eventuali imprese e degli operatori degli Enti (AMAIE, ENEL …); in modo che quest’ultimo possa svolgere azione di coordinamento. Come richiesto dal Capitolato Speciale d’Appalto, l’impresa dovrà tenere in cantiere, a disposizione degli Organi di Vigilanza, del Direttore dei Lavori e del Coordinatore della Sicurezza, la documentazione di seguito specificata e articolata: documentazione relativa alle attrezzature ed agli impianti: autorizzazioni comunali e permessi per l’esecuzione dei lavori previsti; copia delle denunce dell’ISPESL degli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche ; dichiarazione di conformità L.46/90 per l’impianto elettrico di cantiere; nulla osta rilasciato dall’ASL per l’inquinamento acustico; dichiarazione di stabilità della betoniera rilasciata dal costruttore; dichiarazione di conformità di ogni singola macchina edile utilizzata nel cantiere; eventuali comunicazioni trasmesse agli enti gestori dei servizi cittadini (ENEL, Acquedotti, Gas,Telefono ...) per definire le modalità di esecuzione dei lavori che interferiscono con tracciati esistenti di tali servizi; registro di consegna dei dispositivi di protezione individuale; certificati degli estintori; schede tossicologiche dei materiali impiegati. 3 Documentazione relativa alle imprese subappaltatrici: Si rimanda all’elenco del paragrafo precedente a cui si aggiungono: documentazione anti-mafia; documento di valutazione dei rischi redatto dalla ditta appaltatrice; copia del Piano di Sicurezza sottoscritta dalla ditta appaltante e sbappaltante. Iscrizione e certificati: copia iscrizione alla C.C.I.A.A. ceritificati di regolarità contributiva I.N.P.S.; certificati di regolarità contributiva I.N.A.I.L.; certificato di iscrizione alla Cassa Edile. Registri a disposizione: giornale dei lavori con indicate tutte le attività di cantiere¸lo stesso dovrà essere controllato e firmato dagli incaricati preposti: Direttore dei Lavori, Coordinatore della Sicurezza per l’esecuzione dei lavori durante le visite periodiche e dal Capo Cantiere quotidianamente; copia registro infortuni; copia del libro matricola dei dipendenti; piano di sicurezza corredato degli eventuali aggiornamenti periodici (D.lgs. 528/99 ex D.lgs. 494/96); documento di valutazione dei rischi specifico del cantiere a cura della ditta appaltante (D.lgs. 626/94); numeri telefonici di emergenza ad uso del personale operante in cantiere; cartellonistica indicazione rischi; cartelli di identificazione del cantiere. Documentazione relativa ai singoli lavoratori: registro delle visite mediche periodiche; tesserino di vaccinazione antitetanica; registro degli infortuni vidimato I.N.A.I.L. specifico del cantiere salvo deroghe; certificati di idoneità relativa ad eventuali lavoratori minorenni; elenco dipendenti inviati nel cantiere; fotocopia del documento di identità di ogni singolo operaio presente in cantiere; fotocopia versamento Cassa Edile; copia denuncia I.N.A.I.L. per l’apertura del nuovo cantiere; fotocopia del versamento I.N.A.I.L. per l’anno in corso. 2. UTILIZZATORI DEL PIANO Il piano sarà utilizzato: dai responsabili dall’Impresa, per applicare le misure indicate ed effettuare la mansione di controllo dai lavoratori e in particolare, dal loro Rappresentante per la sicurezza dal committente e dal R.U.P. dal Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera dal Progettista e dal Direttore dei Lavori per operare nell’ambito delle loro competenze da altre Imprese e lavoratori autonomi operanti in cantiere dalle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive in cantiere 4 3. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI Committente Stazione Appaltante R.U.P. Progettista Coordinatore in fase di progetto Direttore dei Lavori Coordinatore in fase di realizzazione Direttore di cantiere Ente territoriale di vigilanza Comune di Sanremo da individuare Geom. GianPiero Arnaldi Ing. GianPaolo Trucchi da individuare da individuare da individuare A.S.L. n.1 imperiese 4. ANAGRAFE CANTIERE Indirizzo cantiere Data presunta inizio lavori Data contrattuale (giorni) Numero medio presunto dei lavoratori Numero uomini-giorno Ammontare presunto lavori Neumero max presunto giornaliero dei lavoratori (sono compresi gli operatori degli Enti: AMAIE, Enel …) Ingressi vari essendo lavori nei torrenti cittadini da definire 320 gg 5 1081 6 5 5. STIMA PREVENTIVA DEI COSTI PER LA SICUREZZA NON SOGGETTI A RIBASSO D’ASTA (ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 528/99 ex D.Lgs 494/96) Prezzario regionale opere edili dell’Unione Camere di Commercio della Liguria - anno 2002 N. 1 Codice articolo NPS1 2 70.1.10.5 3 70.2.10.5 4 70.2.45.5 5 70.3.5.5. 6 70.4.5.10 descrizione Unità di misura quantità Costo unitario Costo totale 2 803,50 1.607,00 50,00 1,53 76,50 2 1.252,03 2.504,06 2 1.384,33 2.768,66 2 22,92 45,84 100 0,78 78,00 Allaccio di tipo provvisorio al pozzetto della rete nera comunale ed sistente, degli scarichi dei locali igienico e spogliatoio, mediante tubo in P.V.C. flessibile del diametro di mm 60/100. A corpo Recinzione di cantiere costituita da montanti posti ad interasse, compatibile con il tipo di recinzione da realizzare, convenientemente ancorati a terra dell'altezza minima fuori terra di 2,00 m, proporzionata ed idonea allo scopo; la stessa deve essere conservata in perfetta efficienza per tutta la durata del lavoro,valutata a m per anno di impiego, tamponata con: lamiera grecata zincata dello spessore minimo di 0,8 mm ml Noleggio locale igienico costituito da un monoblocco di lamiera zincata preverniciata, convenientemente coibentata, completo di impianto elettrico, comprendente un punto luce e una presa di corrente, idrico e di scarico, esclusi basamento, messa a terra e relativi impianti esterni di adduzione e scarico, compreso montaggio e smontaggio, trasporto da e per magazzino, nonche' gli oneri e i relativi materiali di consumo per la periodica pulizia. Il locale sara' corredato con un lavabo con due rubinetti per acqua calda e fredda, un vaso WC completo di cassetta di cacciata, due punti luce e una presa oltre a quelli in dotazione, valutato cadauno per impieghi fino a 12 mesi, delle dimensioni di: 240x240x220 cm circa num Noleggio di locale spogliatoio costituito da un monoblocco di lamiera zincata preverniciata, convenientemente coibentata, completo di impianto elettrico e idrico, di adeguati armadietti e panche, compreso il montaggio e lo smontaggio, il trasporto da e per magazzino, nonche' gli oneri e i relativi materiali di consumo per la periodica pulizia, esclusi basamento, messa a terra, allacciamenti elettrici ed il riscaldamento nel periodo invernale, valutato cadauno per impieghi fino a dodici mesi, delle dimensioni di: 360x240x220 cm circa num Fornitura e posa in opera di cassette di pronto soccorso, compresa la costante sostituzione del materiale deteriorabile: fino a 5 persone num Provvista e posa in opera di cavo flessibile isolato con gomma sotto guaina di PVC, non propagante l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi, conforme alle norme CEI 2013,2022-II e 2037-I, tipo FG7OR-06/1kw, posto in opera steso senza fissaggi ma compresa la protezione ove necessario, valutato m/mese di utilizzo ml 6 A tre conduttori, della sezione di: 3x1.5 mmq 7 70.4.15.5 Provvista e posa in opera di quadri di cantiere ASC a norma CEI 1713 di materiale termoindurente, grado di protezione IP 65 completo di interruttore tetrapolare con potere di interruzione 10 KA da 63 A - 0,03 A, compresa la provvista e posa di interruttore magnetotermico differenziale posto in opera nel punto di consegna dell'energia, la posa del cavo dal punto di consegna al punto di installazione del quadro, valutato cadauno per la durata del cantiere, composto da: tre prese bipolari + terra da 16 A/220 V, una tripolare + t da 16 A 380 V, una tetrapolare + n + t da 32 A 380 V, tipo: fisso 8 70.5.10.5 Provvista e posa in opera di dispersori di terra del tipo: profilati a croce di acciaio zincato della sezione 50x50x5 mm della lunghezza di 1,5 m 9 70.5.20.5 Provvista e posa in opera di corda di rame nuda compresi i terminali, escluso lo scavo, della sezione di: 16 mmq 10 70.7.20.10 Dotazione standard per dispositivi di protezione individuale conservati in apposito contenitore valutati giorno/uomo per: lavori stradali e sotto le coperture degli alvei cittadini - fognature - acquedotti comprendente: elmetto, guanti, occhiali, cuffia antirumore, semimaschera, filtro, pantaloni, giacca e giaccone alta visibilita', stivali e calzature antinfortunistica e giacca impermeabile 11 70.7.20.20 Dotazione standard per dispositivi di protezione individuale conservati in apposito contenitore valutati giorno/uomo per: impianti elettrici provvisori entro le coperture dei torrenti comprendente: elmetto, guanti, occhiali, cuffie antirumore, pantalone e giacca alta visibilita', calzature antinfortunistica, semimaschera e filtro 12 70.7.20.30 operaio forestale motoseghista, comprendente: elmetto, pantaloni giacca e salopette, scarponi, stivali, casco con cuffia e guanti 13 70.9.5.5 Cartello indentificativo di cantiere a norma di regolamento edilizio normativa sui lavori pubblici, cosi' come integrato dalle disposizioni di sicurezza dei lavori di edilizia, delle dimensioni minime di 2,00 mq, contenente: nominativo e indirizzo dell'im 14 70.9.5.10 Cartello di segnaletica generale di cantiere, delle dimensioni di 1,00x1,40 metri, di PVC pesante antiurto, contenente i segnali di pericolo, divieto e obbligo inerenti il cantiere TOTALE COSTI SICUREZZA num 3 511,15 1533,45 num 6 35,48 212,88 ml 100 2,27 227,00 num n°5 operai x gg 200 1000 5,49 5490,00 num N°2 operai x gg30 60 1,07 64,20 num N° 5 x gg 200 1000 0,70 700,00 num 10 113,99 1139,90 num 10 15,27 152,701 Euro 16.600,00 7 6 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ED INDIVIDUAZIONE DEI POSSIBILI RISCHI Il progetto prevede: 1. la pulizia da sterpaglie, canne , rovi , tronchi di alberi dagli alvei dei torrenti cittadini 2. lo sgombero degli alvei tei torrenti cittadini e dei tratti coperti da materiale detritico in modo da evitare ostacoli al libero deflusso delle acque 3. riparazione di alcuni tratti di alveolatura in c.a. 4. Riparazione di alcuni tratti di argini alvei torrenti 5. Pulizia delle foci dei torrenti sbocco a mare I rischi prevedibili sono rappresentati dal non corretto uso dei macchinari e delle attrezzature, dalla mancata periodica non manutenzione delle stesse, da parte dell’Impresa appaltatrice e delle altre Ditte autorizzate. I preposti dovranno essere sempre preventivamente informati circa le variazioni delle fasi lavorative e la loro modalità di esecuzione. Per quanto riguarda l’analisi dei rischi specifici, collegati alle fasi lavorative si rimanda alle schede. 7 ELENCO DELLE FASI LAVORATIVE: 7.1 PRIMA FASE (IMPIANTO CANTIERE , RECINZIONI…) 1) impianto e recinzione di cantiere 2) impianto elettrico di cantiere ove necessario sotto i tratti coperti degli alvei 3) impianto contro le scariche atmosferiche 7.2 SECONDA FASE (sgombero materiali vegetali) 1) taglio arbusti e sterpaglie nelle zone fuori dai tratti coperti 7.3 TERZA FASE( Sgombero materiali inerti) 1) Asportazione materiale detritico nei tratti coperti degli alvei 2) Riparazione alveolature in c.a. 8. ORGANIZZAZIONE GENERALE DI CANTIERE Le aree di cantiere delle zone interessate verranno perimetrate e segnalate, possibilmente, mediante idonea recinzione e bindella colore bianca e rossa e idonea segnaletica verticale L’Impresa potrà modificare le fasi lavorative, e dopo autorizzazione da parte dei soggetti interessati (D.L., Coordinatore per la Sicurezza, Vigili, ecc…). Nel cantiere andranno ad operare: muratori specializzati e qualificati, manovali. Gli impianti elettrici di cantiere utilizzati da tutte le figure che vi andranno ad operare, saranno dotati di almeno un quadro elettrico generale di cantiere, dal quale si dirameranno le linee di alimentazione, il tutto secondo quanto previsto dal D.P.R. 547 art.267. L’impianto di protezione potrà essere verificato dalla competente A.S.L: come da D.P.R. 547 artt. 324 e seguenti. 8 L’approvigionamento idrico avverrà attraverso le bocchette degli Acquedotti cittadini e sarà opportunamente segnalato, onde impedire il contatto diretto con i non addetti ai lavori. L’area di cantiere destinata al deposito di materiali e all’installazione di baracchespogliatoio per i lavoratori potrà essere collocata in una porzione di strada o spiazzo nelle adiacenze del torrente in cui si opera 9. DISPOSIZIONI PER LA VARIE DITTE SUBAPPALTATRICI Le eventuali Ditte Subappaltatrici ed autorizzate alle quali l’Impresa potrà fare ricorso dovranno attenersi al presente piano, al proprio P.O.S e a quanto disposto nel C.S.A. Rispettare le Norme Antinfortunistiche vigenti, in particolare: norme riguardanti il corretto uso delle attrezzature utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per le lavorazioni che lo richiedono rispetto dell’orario di lavoro a tale scopo, a cura del Coordinatore in fase di esecuzione verrà svolta azione di informazione, coordinazione quant’altro necessario. 10. SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI Per quanto concerne lo spogliatoio, mensa e servizi igienici, l’appaltatore metterà a disposizione baracca/e collocate in una porzione di strada o spiazzo nelle adiacenze del torrente in cui si opera L’armadietto contenente i presidi di pronto soccorso indispensabili per prestare le prime cure a lavoratori feriti, colti da malore o altro, sarà posizionato nella baracca di cui sopra. Il contenuto minimo del pacchetto di medicazione consigliato dalla normativa è il seguente: sapone neutro una bottiglia di disinfettante una bottiglia di acqua ossigenata una confezione di cotone idrofilo cinque garze sterili da 10x10 cm due rotoli di cerotti medicati una pomata per ustioni una confezione di collirio decongestionante un paio di forbici rette a punta arrotondata laccio emostatico ghiaccio chimico una confezione di mercurio cromo un tubetto di pomata antistaminica un tubetto di pomata per le scottature una coperta termica da pronto soccorso manuale di pronto soccorso fornito dal Comitato Paritetico Territoriale Per tutta la durata dei lavori sarà cura del Direttore di Cantiere verificarne la consistenza e se il caso integrarlo. Sulle pareti che metterà a disposizione il Committente verrà posto in evidenza un cartello contenente indirizzi e numeri telefonici utili per la richiesta di intervento dei mezzi di soccorso ed un cartello con le procedure da rispettare in caso di emergenza. 9 Il predetto cartello dovrà essere fornito ed approntato all’atto dell’installazione dell’impianto di cantiere, a cura del Direttore tecnico dell’Impresa. Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del fuoco 115 Pronto soccorso ambulanze 118 ENEL 800-016207 Ospedale Civile di sanremo(centralino 01845361-via G.Borea 56) che si trova circa 3,5 km dal ogni cantiere, raggiungibile in auto in 10 minuti circa. 10 11. SCHEDE – GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI 11.1 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo Costruzioni edili in genere Manutenzioni Assistente tecnico cantiere (generico) ATTIVITA’ di % tempo dedicato leq 3 10 12 13 77 78 76 74 Installazione cantiere Coordinamento operai Sollevamento materiali Verniciature e tinteggiature INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI All.1 All.2 All.3 All.4 All.5 All.6 All.7 All.8 All.10 1 cadute dall’alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli abrasioni scivolamenti, cadute a livello calore –fiamma- esplosione elettrici rumore caduta materiali dall’alto polveri, fibre 2 3 4 5 X X X X X X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale Vaccinazione antitetanica rumore 11.2 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. Costruzioni edili in genere Manutenzioni Operaio Specializzato ATTIVITA’ Movimenti macchinari. fisiologico % tempo dedicato leq 95 5 80 / INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI All.1 All.2 All.3 All.4 cadute dall’alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli abrasioni scivolamenti, cadute a livello 1 2 X X X 3 4 5 X X 11 All.8 caduta materiali dall’alto All.10 polveri, fibre All.12 allergeni X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza Guanti occhiali SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale Vaccinazione antitetanica allergeni 11.3 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. Corso specifico per preposto Costruzioni edili in genere Manutenzioni Operaio polivalente ATTIVITA’ % tempo dedicato leq 30 10 20 20 15 5 87 85 82 76 64 / Movimenti di terra Confezione ,alta Scarico macerie Sollevamento materiale Pulizia fisiologico INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI All.1 All.2 All.3 All.4 All.5 All.7 All.8 All.9 All.10 All.11 All.12 cadute dall’alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli abrasioni scivolamenti, cadute a livello calore-fiamme-esplosione rumore caduta materiali dall’alto movimentazione manuale dei carichi polveri, fibre getti, schizzi allergeni SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale 4 5 X 3 X X 2 X X X X X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza Guanti Occhiali Protettore auricolare Maschera per la protezione delle vie respiratorie 1 INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo 12 Vaccinazione antitetanica Mov. Manuali carichi Rumore Polveri, fibre 11.4 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. canalizzazioni Costruzioni manutenzioni Carpentiere ATTIVITA’ Armatura tradizionale in opera dello scavo e struttura c.a. Getto canalizzazioni Fisiologico e % tempo dedicato leq 75 20 5 85 85 / INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI All.2 All.3 All.4 All.7 All.8 All.9 All.11 All.12 1 urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli abrasioni scivolamenti cadute a livello rumore caduta materiali dall’alto movimentazione manuale dei carichi getti e schizzi allergeni 2 3 4 5 X X X X X X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza Guanti SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale Vaccinazione antitetanica Rumore 11.5 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. Corso di formazione 1° livello Attività di specializzazione Manutenzione del verde Addetto taglio arbusti ATTIVITA’ Potatura con motosega, cesoia pneumatica e attrezzi manuali Fisiologico % tempo dedicato leq 95 5 89 / INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI 1 2 3 4 5 13 All.1 All.2 All.3 All.7 All.9 All.10 All.12 All.13 All.14 cadute dall’alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli abrasioni rumore movimentazione manuale dei carichi polveri, fibre allergeni Vibrazioni Infezioni da microrganismi X X X X X X X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza Guanti Schermo Protettore auricolare Attrezzatura anticaduta Indumenti protettivi SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale Vaccinazione antitetanica Mov. Manuali carichi Vibrazioni Rumore Allergeni 11.6 Natura dell’opera Tipologia Gruppo omogeneo INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. Costruzioni edili in genere Manutenzione Elettricista ATTIVITA’ Movimentazione e posa di tubazioni e apparecchiature ellettriche Posa cavi, interruttori e prese Fisiologico % tempo dedicato leq 60 35 5 75 64 / INDICE ATTENZIONE VALUTAZIONI RISCHI PRINCIPALI All.1 All.3 All.4 All.6 All.8 cadute dall’alto punture, tagli abrasioni scivolamenti, cadute a livello elettrici caduta materiale dall’alto 1 2 3 4 5 X X X X X DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Casco Calzature di sicurezza Guanti 14 SORVEGLIANZA SANITARIA Preassuntiva generale attitudinale Vaccinazione antitetanica INFORMAZIONE E FORMAZIONE distribuzione materiale informativo divulgazione doc. valutaz. Rischio spec. Corso formazione 1° livello 12 FASI LAVORATIVE - ANALISI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 12.1 Fase lavorativa Descrizione ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Organizzazione dell’area di cantiere: recinzioni, andatoie, segnaletica diurna-notturna, destinazione delle aree di servizio e di lavoro ed adempimenti legislativi. Attrezzature di lavoro Attrezzi di uso comune Individuazione dei 1. Abrasioni e schiacciamenti alle mani durante la posa in possibili rischi opera degli elementi di recinzione. 2. Rischio d’infortunio delle macchine movimento a terra. Riferimenti legislativi in I datori di lavoro devono osservare le misure generali di tema di sicurezza tutela richiamate dall’art. 3 del D.lgs. 626/94 ed in particolare: organizzare le condizioni ambientali ed operative del cantiere in conformità all’allegato IV del D.lgs 494/96 Misure ed azioni di Deve essere recintata tutta l’area interessata dai lavori, le prevenzione e protezione vie di accesso devono essere sbarrate con cancelli sui quali siano applicati cartelli ben visibili di divieto di accesso. La segnaletica antinfortunistica deve riportare le norme di sicurezza in conformità al D.lgs. 494/96. La viabilità interna deve essere differenziata tra percorsi veicolari e pedonali. Il transito dei mezzi deve avvenire lontano dalle zone di scavo e dalle zone soggette al sollevamento di materiali. Devono essere previste zone di stoccaggio dei materiali Dispositivi di protezione Casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile individuale Adempimenti normativi 1. Denuncia INAIL in cui deve essere citata la posizione assicurativa del datore di lavoro, il nome del lavoro e un a sua breve descrizione, il committente e l’importo dei lavori 2. Denuncia messe a terra impianto elettrico, comunicata alla ASL di zona mediante l’apposito modulo. 3. Denuncia contro le scariche atmosferiche, all’ ISPELS, per opere provvisionali , recipienti e gli apparecchi metallici situati all’aperto che devono risultare collegati a terra per garantire la dispersione delle scariche atmosferiche. 4. Iscrizione alla Cassa edile locale , per lavoratori che lavorino per un periodo superiore ai 3 mesi al di fuori della provincia di origine. 5. Documentazione sempre presente in cantiere come 15 già dettagliato nelle “condizioni generali” del piano. Controlli sanitari 12.2 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Riferimenti legislativi tema di sicurezza IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE Realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere con collegamento di terra Conduttori e tubi di protezione, quadri elettrici a norme CEI; attrezzature d’uso comune 1. Elettrocuzione 2. Esplosioni nel caso di impianti in presenza di gas o miscele esplosive o infiammabili 3. Lesioni alle mani durante l’infissione delle paline di terra in Impianti realizzati a regola d’arte. Collegare a terra l’impianto, installare conduttori onnipolari all’arrivo di ciascuna linea di alimentazione. Le derivazioni a spina per glia apparecchi utilizzatori con P>1000W provviste di interruttore onnipolare. Le prese a spina di tipo mobile devono essere conformi alla Norma CEI 23-12 ed avere in grado di protezione IP67. I conduttori flessibili per derivazioni provvisorie o per l’alimentazione di apparecchi mobili devono avere rivestimento isolante resistente ad usura meccanica, se i cavi attraversano vie di transito, devono essere presi gli opportuni provvedimenti per evitare i danneggiamenti meccanici. L’impianto dovrà essere dotato di protezione da sovraccarichi e sovratensioni. Sono ammessi quadri di cantiere costruiti in serie conformemente alle Norme CEI 1713/4, denominati ASC (apparecchiature di Serie per Cantiere) con indicazione dei circuiti comandati. In casi con pericolo di esplosione (in presenza di gas o miscele esplosive) realizzare impianti antideflagranti e stagni (rif. D.M. 12.09.59). 16 Misure ed azioni di Gli impianti devono essere realizzati da Ditta in possesso prevenzione e protezione dei requisiti tecnico professionali previsti dalla L. 46/90; l’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità corredata dagli allegati obbligatori. Non lavorare su parti in tensione, scegliere l’interruttore generale di cantiere con corrente nominale adeguata alla potenza installata nel cantiere e potere d’interruzione adeguato. È opportuno che l’interruttore sia di tipo differenziale. In un quadro elettrico un interruttore differenziale con Id minore o uguale a 30mA, non può proteggere più di sei prese (CEI 17-13/4 art.9.6.2). Installare poi interruttori magnetotermici con corrente nominale adeguata al conduttore ad proteggere. Utilizzare conduttori con sezione adeguata al carico ed alle lunghezze. Le linee devono essere dimensionate in modo che la caduta di tensione fra il contatore ed un qualsiasi punto dell’impianto non superi il 4% della tensioni nominale dell’impianto stesso (CEI 64-8 art.525). l’ingresso di un cavo nell’apparecchio deve essere realizzato mediante idoneo passacavo, in modo da non compromettere il grado di protezione ed evitare che, tirando il cavo medesimo, le connessioni siano sollecitate a trazione. Dispositivi di protezione Casco, guanti e scarpe isolanti individuale Adempimenti normativi Prima verifica dell’impianto entro 30 gg con denuncia ISPESL; controllo ogni due anni da parte della ASL. Controlli sanitari 12.3 Fase lavorativa Descrizione IMPIANTO CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE Realizzazione di impianto contro le scariche atmosferiche delle strutture metalliche presenti in cantiere. Attrezzature di lavoro Conduttore giallo verde di sezione adeguata, paline di terra Individuazione dei 1. Folgorazione per mancanza di continuità elettrica fra i possibili rischi conduttori e la rete di terra 2. Lesioni alle mani durante l’infissione delle paline di terra Riferimenti legislativi in Tutti gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte: gli tema di sicurezza impianti realizzati secondo le norme CEI sono considerati a regola d’arte (art. 1,2 L.186/68) Misure ed azioni di Gli impianti devono essere realizzati da Ditta in possesso prevenzione e protezione dei requisiti tecnico professionali previsti dalla L. 46/90; l’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità corredata dagli allegati obbligatori. L’impianto non deve essere distinto dall’impianto di terra del cantiere e si deve collegare a quest’ultimo. Utilizzare corda di rame da 35 mmq per il collegamento degli elementi metallici. Sulla parte terminale della corda dovrà essere posto un picchetto, e la corda passante per esso girerà interrata ad almeno 50 cm di profondità intorno alle strutture da proteggere ad un a distanza compresa tra 0.5 e 2 m. non utilizzare parafulmini radioattivi dichiarati inefficaci. 17 Dispositivi di protezione Casco, guanti e scarpe isolanti individuale Adempimenti normativi Prima verifica dell’impianto entro 30 gg con denuncia ISPESL; controllo ogni due anni da parte della ASL. Controlli sanitari 12.4 Fase lavorativa Descrizione REALIZZAZIONE DI BARACCHE DI CANTIERE Installazione e realizzazione in cantiere di baracche, spogliatoi, servizi igienici, deposito attrezzi ecc… con unità modulari prefabbricate. Attrezzature di lavoro Autogrù, attrezzi di uso comune Individuazione dei 1. Contusione alla mano per l’uso della chiave di serraggio possibili rischi dei bulloni di unione delle parti del box 2. Lesioni dorso-lombari per sollevamento e trasporto manuale di carichi 3. Schiacciamento delle mani nel maneggiare pannelli 4. Schiacciamento per cattiva imbracatura del carico o per errore del gruista Riferimenti legislativi in Per la provvista e la distribuzione dell’acqua devono tema di sicurezza osservarsi le norme igieniche atte ad evitare l’inquinamento e il diffondersi di malattie (D.P.R. 303/56 art.36) Si devono prevedere: docce con acqua calda e fredda e lavabi (D.lgs. 626/94 art. 33/12). Nei cantieri con più di 20 dipendenti (esposti a materie insudicianti), l’Ispettorato del Lavoro può prescrivere l’uso di docce per fare il bagno appena terminato l’orario di lavoro (D.P.R. 303/56 art.38). Devono essere approntati locali destinati a spogliatoi convenientemente arredati (D.lgs 626/94 art.33/11). Nei lavori eseguiti all’aperto deve essere messo a disposizione dei lavoratori un locale in cui possano trovare ricovero durante le intemperie. Detto locale deve essere fornito di sedili e di un tavolo e deve essere riscaldato durante la stagione fredda (D.P.R. 303/56 art.43). Nella baracca di cantiere sarà posta la cassetta di pronto soccorso il cui contenuto è già stato elencato al paragrafo “Servizi igienico assistenziali”. Misure ed azioni di Occorre sistemare le baracche, gli spogliatoi ecc…ed prevenzione e protezione effettuare gli allacci alla rete fognaria pubblica. Inoltre all’ingresso di ogni locale va posto un cartello che elenchi le norme in materia antinfortunistica, mentre nell’ufficio del responsabile di cantiere va tenuta tutta la documentazione relativa all’organizzazione e alla sicurezza del cantiere. Dispositivi di protezione Casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari 18 12.5 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi ATTIVITA’ SVOLTE CON MEZZI SEMOVENTI Studio delle attività di cantiere svolte con mezzi semoventi 1. Collisione del mezzo con ostacoli fissi a seguito di marcia indietro 2. Errata manovra del guidatore per inidoneità alla conduzione del mezzo 3. Errori manuali da parte del conducente in seguito a mancata segnalazione di punti critici 4. Instabilità del mezzo per eventuale franosità del terreno in seguito a piogge 5. Investimento di latri lavoratori in seguito a marcia indietro Riferimenti legislativi in Per macchine con rischio di ribaltamento devono essere tema di sicurezza predisposti punti di ancoraggio. Inoltre le seguenti macchine per movimento a terra di potenza sup. a 15 kw devono essere munite di struttura di protezione in caso di ribaltamento: pale caricatrici-caricatrici meccaniche-trattori apripista su cingoli o su ruote-ruspe autocaricanti o meno-livellatrici-cassoni ribaltabili (dumper) con parte anteriore articolata. Misure ed azioni di I mezzi devono essere impiegati per operazioni conformi a prevenzione e protezione quelle per cui sono stati progettati e concepiti. Idonea area di manovra nella quale sarà presente solo l’assistente a terra a distanza di sicurezza rispetto al raggio d’azione della macchina. Gli operatori debbono essere opportunamente addestrati sia all’uso dei mezzi, sia alle modalità di esecuzione del lavoro. Dispositivi di protezione Casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari 19 12.6 Fase lavorativa Descrizione MOLAZZA O IMPASTATRICE IN GENERE Installazione di molazza o impastatrice in genere per la preparazione della malta Attrezzature di lavoro Molazza o impastatrice, attrezzi d’uso comune Individuazione dei 1. Azione irritante del cemento sulla pelle con possibili possibili rischi disturbi cutanei 2. Danni all’operatore per azionamento accidentale dei comandi 3. Elettrocuzione 4. Lesioni per l’operatore causate da contatto degli arti con organi in movimento Riferimenti legislativi in Le macchine impastatrici devono essere munite di coperchio tema di sicurezza atto ad evitare che il lavoratore possa venire a contatto con gli organi lavoratori in moto (D.P.R. 547/55 art.97). le aperture di scarico della vasca debbono essere costruite in modo da impedire che le mani dei lavoratori possano venire in contatto con gli organi in moto (D.P.R. 547/55 art.127). Le parti metalliche degli impianti elettrici devono essere collegate a terra (D.P.R. 547/55 art.271). Gli apparecchi di protezione amovibili degli organi lavoratori devono essere provvisti di dispositivo di blocco (D.P.R. 547/55 art.72). Gli alberi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi di trasmissione devono essere protetti ogni qualvolta possano costituire un pericolo (D.P.R. 547/55 art.55). Misure ed azioni di La macchina deve essere protetta con una rete metallica in prevenzione e protezione modo da impedire il contatto delle mani con gli organi in movimento. Prima dell’uso controllare il dispositivo di arresto d’emergenza. Dopo l’uso l’operatore deve scollegare la tensione alla macchina ed eseguire le operazioni di manutenzione e pulizia necessarie per il riutilizzo della macchina. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, individuale idonei ortoprotettori da utilizzare in caso di esposizione prolungata Adempimenti normativi Controlli sanitari Se il lavoratore indipendentemente dall’uso di ortoprotettori è sottoposto ad un’esposizione quotidiana che supera gli 85 20 dBA è soggetto a controllo sanitario. Gli intervalli delle visite mediche non possono essere superiori ad un anno per i lavoratori la cui esposizione quotidiana supera i 90 dBA, a due anni per i lavoratori la cui esposizione quotidiana è compresa tra gli 85 e i 90 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana sia compresa tra 80 e 85 dBA, qualora i lavoratori ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità (D.lgs. n.277/91 art. 44). DEMOLIZIONE DI MANUFATTI CON L’AUSILIO DI MARTELLO DEMOLITORE Descrizione Demolizione di manufatti con l’ausilio di martello demolitore Attrezzature di lavoro Martello demolitore elettrico a percussione, compressore, mazza e scalpello. Individuazione dei 1. Danni prodotti dallo scoppio del serbatoio o delle possibili rischi tubazioni del compressore 2. Inalazioni di polveri di cemento e da silice cristallina con alterazioni a carico dell’apparato respiratorio. 3. Danni a carico dell’apparato uditivo 4. Vibrazioni con possibili danni all’apparato muscolare ed osseo Riferimenti legislativi in Ogni opera di demolizione deve essere preceduta da tema di sicurezza un’analisi tesa a verificare un’eventuale presenza di amianto (D.M. Sanità del 6.09.1994). Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere irrorando con acqua (D.P.R. 164/56 art.74). Nelle lavorazioni che producono vibrazioni dannose ai lavoratori devono adottarsi i provvedimenti consigliati dalla tecnica per diminuirne l’intensità (D.P.R. 303/56 art.24). Misure ed azioni di Buona manutenzione delle macchine e loro rigorosa prevenzione e protezione sorveglianza della loro efficacia. Adottare compressori di tipo “rotativo”, meno rumorosi di quelli del tipo “alternativo”. Utilizzare guanti e tute la lavori per prevenire l’azione irritante del cemento sulla pelle. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, 12.7 Fase lavorativa 21 individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari 12.8 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Riferimenti legislativi tema di sicurezza occhiali di protezione contro le schegge per le operazioni di demolizione, ortoprotettori durante l’uso del martello demolitore e mascherine per la protezione dalle polveri non tossiche. Collaudare e verificare annualmente il compressore se il serbatoio in pressione esercita pressioni di progetto sup. a 12 atmosfere e prodotto della pressione di progetto per la capacità in litri non sup. a 8000 (D.P.R. 547/55 art.241 e D.M. 21-5-1974 art.4) Se il lavoratore indipendentemente dall’uso di ortoprotettori è sottoposto ad un’esposizione quotidiana che supera gli 85 dBA è soggetto a controllo sanitario. Gli intervalli delle visite mediche non possono essere superiori ad un anno per i lavoratori la cui esposizione quotidiana supera i 90 dBA, a due anni per i lavoratori la cui esposizione quotidiana è compresa tra gli 85 e i 90 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana sia compresa tra 80 e 85 dBA, qualora i lavoratori ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità (D.lgs. n.277/91 art. 44). I lavoratori che impieghino utensili ad aria compressa sono soggetti a controllo sanitario con frequenza minima annuale finalizzato ad individuare l’eventuale inidoneità al lavoro con strumenti vibranti (D.P.R. 303/56 art.33-voce 48 tabella). SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA Scavo a sezione a sezione obbligata Terna escavatrice, attrezzi d’uso comune 1. Caduta nello scavo lasciato scoperto 2. Caduta nello scavo per cedimento pareti 3. Contatto accidentale con la macchina operatrice 4. Seppellimento qualora ci si cali nello scavo in Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di ml 1.50, quando la consistenza del terreno non dia sufficienti garanzie di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere man mano che si procede nello scavo, all’applicazione delle necessarie armature di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 cm (D.P.R. 22 164/56 art.13). Misure ed azioni di Prima dell’inizio dello scavo è necessario assicurarsi prevenzione e protezione dell’assenza delle linee elettriche sotterranee. Gli scavi a trincea sono maggiormente pericolosi in quanto in casi di franamenti la limitata larghezza impedisce al lavoratore di evitare la caduta di materiale. Gli scavi in trincea devono essere provvisti dei mezzi idonei a permettere un rapido allontanamento dei lavoratori all’interno dello scavo: utili allo scopo sono le scale a pioli o le scale con gradini ricavate nel terreno.. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari 12.9 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Riferimenti legislativi tema di sicurezza SCAVO A SEZIONE APERTA Scavo a sezione aperta per sbancamento e splateamento eseguito con l’ausilio di pala meccanica e/o escavatore in terreno di qualsiasi natura. Pala meccanica gommata o cingolata e/o escavatore azionati da motore diesel e braccio idraulico, autocarro. 1. errori manuali da parte dell’operatore a seguito di monotonia e ripetitività del lavoro 2. inalazione di polvere e gas di scarico 3. instabilità del mezzo per eventuale franosità del terreno accentuata in occasione di piogge 4. ribaltamento della macchina operatrice con pericolo di schiacciamento per l’operatore 5. rischio d’investimento da parte della benna, del braccio o della cabina degli operai a terra per errata manovra del guidatore 6. scivolamento nello scavo per le persone operanti sul ciglio dello stesso per errata protezione o smottamento del terreno in Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell’escavatore e sul ciglio del fronte di attacco. Il posto di manovra dell’addetto all’escavatore, quando questo non sia munito di cabina metallica, deve essere protetto con solido riparo. Ai lavoratori deve essere fatto esplicito divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e, in quanto necessario in relazione all’altezza o alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona di pericolo deve essere almeno delimitata mediante opportune segnalazioni, spostabili con il proseguire dello scavo (rif. D.P.R. 164/56 art.12). È vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi, qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature (rif. D.P.R. 164/56 art.14). 23 Le rampe di accesso al fondo degli scavi di splateamento o di sbancamento devono avere una carreggiata solida, atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l’impiego, ed una pendenza adeguata alla possibilità dei mezzi stessi (rif. D.P.R. 164/56 art.4). Idonee armature e precauzioni devono essere adottate quando gli scavi avvengono nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica o manufatti esistenti le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi (rif D.P.R. 164/56 art.13). Misure ed azioni di Se necessario dovranno essere eseguite le opere prevenzione e protezione provvisionali di sostegno o realizzazione di scarpate secondo il declivio naturale del terreno. L’operatore della macchina per il movimento di terra deve attenersi alle seguenti istruzioni: - deve allontanare le persone prima dell’inizio del lavoro - deve lasciare la macchina in posizione sicura e in modo da non poter essere utilizzate da persone non autorizzate - non deve utilizzare la macchina come mezzo di sollevamento di persone e cose. Quando la macchina è momentaneamente inattiva, la benna deve essere abbassata sino a terra onde evitare abbassamenti rapidi in caso di anomalie dell’impianto idraulico. Quando si renda opportuno tenere sollevata la benna per effettuare interventi di manutenzione o di riparazione sotto di essa è necessario predisporre un apposito cavalletto. In caso di ribaltamento della macchina l’operatore è esposto ai rischi di schiacciamento: per diminuire le eventuali conseguenze occorre che le cabine siano realizzate con telai di robustissima costruzione che garantiscano comunque lo spazio minimo vitale. Un’opportuna iniziativa di prevenzione da attuare nelle opere di movimento terra deve essere quella di tipo organizzativo: in particolare con la programmazione dei lavori si devono evitare eccessive concentrazioni di mezzi in aree relativamente ristrette; inoltre in caso di condizioni di lavoro particolarmente disagiate, risulta opportuno provvedere da una turnazione del personale. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, individuale ortoprotettori. Adempimenti normativi Controlli sanitari Se il lavoratore indipendentemente dall’uso di ortoprotettori è sottoposto ad un’esposizione quotidiana che supera gli 85 dBA è soggetto a controllo sanitario. Gli intervalli delle visite mediche non possono essere superiori ad un anno per i lavoratori la cui esposizione quotidiana supera i 90 dBA, a due anni per i lavoratori la cui esposizione quotidiana è compresa tra gli 85 e i 90 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana sia compresa tra 80 e 85 dBA, qualora i lavoratori 24 ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità (D.lgs. n.277/91 art. 44). . 12.10 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi TAGLIO DI ALBERI e ARBUSTI Taglio di legname mediante motosega. Motosega. 1. elettrocuzione 2. infortunio agli occhi causato da schegge o frammenti 3. lesioni per l’operatore per caduta di materiali dall’alto sulla postazione di lavoro 4. presenza di rumore con raggiungimento di livelli elevati per l’uso dell’apparecchio: possibili danni a carico dell’apparato uditivo 5. tagli alle mani provocati per contatti con la sega. Riferimenti legislativi in EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO: tema di sicurezza Le parti metalliche degli impianti elettrici, soggette a contatto delle persone e che per difetto d’isolamento o per altre cause potrebbero trovarsi sotto tensione, devono essere collegate a terra (rif. D.P.R. 547/55 art.271). Misure ed azioni di LAVORAZIONE: prevenzione e protezione Evitare di arrivare con la mano troppo vicino alla lama ed in ogni caso fare il necessario per tenere le mani fuori dalla linea di taglio ossia dal piano della lama. EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO: Il grado minimo per tutti i componenti non deve essere inferiore a IP44 secondo la classificazione CEI. L’interruttore di alimentazione deve essere dotato di dispositivo che impedisca il riavviamento automatico della macchina dopo una disattivazione dovuta a mancanza di tensione. Le prese devono essere munite di un dispositivo di ritenuta che eviti il disinnesto accidentale della spina. Non sono ammesse prese a spina mobile. I cavi devono essere provvisti di rivestimento isolante adeguato alla tensione ed appropriato, ai fini della sua conservazione ed efficacia, alle condizioni di temperatura, umidità ed aggressività dell’ambiente. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, individuale ortoprotettori. Adempimenti normativi 25 Controlli sanitari Se il lavoratore indipendentemente dall’uso di ortoprotettori è sottoposto ad un’esposizione quotidiana che supera gli 85 dBA è soggetto a controllo sanitario. Gli intervalli delle visite mediche non possono essere superiori ad un anno per i lavoratori la cui esposizione quotidiana supera i 90 dBA, a due anni per i lavoratori la cui esposizione quotidiana è compresa tra gli 85 e i 90 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana sia compresa tra 80 e 85 dBA, qualora i lavoratori ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità (D.lgs. n.277/91 art. 44). 12.11 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi SALDATURA ELETTRICA Operazioni di saldatura elettrica Saldatrice elettrica 1. cosiddetta “febbre da fumi metallici” quali zinco e rame: si manifesta in modo rapido con sintomi di bronchite acuta 2. effetti sull’apparato respiratorio derivanti da agenti gassosi e fumi metallici 3. rischi per l’occhio unitamente all’effetto di radiazioni ultraviolette ed infrarosso 4. shock elettrico Riferimenti legislativi in Gli apparecchi per saldatura elettrica od operazioni simili tema di sicurezza devono essere provvisti di interruttore onnipolare sul circuito primario di derivazione della corrente elettrica (rif. D.P.R. 547/55 art.255). Nelle operazioni di saldatura elettrica e simili all’interno di recipienti metallici devono essere predisposti mezzi isolanti e usate pinze porta elettrodi completamente protette in modo che il lavoratore sia difeso dai contatti accidentali con parti in tensione (rif. D.P.R. 547/55 art.257). È vietato eseguire operazione di saldatura in condizioni di pericolo ed in particolare: - su recipienti o tubi chiusi - su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali, sotto l’azione del calore, possano dar luogo ad esplosioni o reazioni pericolose - su recipienti o tubi aperti che abbiano contenuto materie le quali, nel passaggio in fase gassosa, possano dar luogo ad esplosioni o reazioni pericolose (rif. D.P.R. 547/55 art.250). Misure ed azioni di Prima di cominciare a saldare asportare le vernici o gli altri prevenzione e protezione rivestimenti intorno alla zona di saldatura con una molatura o con altri metodi adeguati. Quando si lavora in officina o in posto similare è buona pratica l’utilizzo di un sistema di estrazione dei fumi. Si deve provvedere a mantenere la corrente di saldatura nel mezzo della gamma raccomandata: è opportuno optare per 26 lettrodi di maggior diametro. Dispositivi di protezione - occhiali dotati di protezione laterale e filtri colorati in individuale attinici - schermo facciale con filtro colorato in attinico per saldatura ad arco elettrico - guanti di cuoio resistenti alle schegge incandescenti - scarpe di sicurezza con puntale protettivo e suola gommata per protezione di tipo elettrico - indumenti da lavoro di tipo ignifugo, con grembiule e ghette in cuoio - maschera e semimaschera con adeguato filtro nel caso non sia realizzabile un’adeguata areazione. Adempimenti normativi Controlli sanitari I lavoratori addetti alle operazioni di saldatura autogena e taglio dei metalli con arco elettrico o con fiamma ossidrica o con fiamma ossiacetilenica sono soggetti a controllo sanitario con frequenza minima semestrale finalizzato ad individuare l’eventuale idoneità al lavoro e per constatare il loro stato di salute (rif. D.P.R. 303/56 art.33-voce 25/d tabella). ri 27 I 12.12 Fase lavorativa UTILIZZO DELLE MACCHINE PER MOVIMENTI DI TERRA IN GENERE Descrizione Utilizzo dell’escavatore, della pala meccanica, della terna e delle macchine di movimento di terra in genere. Attrezzature di lavoro Macchine movimento terra. Individuazione dei 1. errori manuali da parte dell’operatore a seguito di possibili rischi ripetitività del lavoro 2. inalazione di polvere e gas di scarico 3. instabilità del mezzo per franosità del terreno accentuata in occasione di piogge 4. investimento degli operai per errata manovra del guidatore o a causa della inadeguata viabilità di cantiere 5. ribaltamento di dumper per uso non corretto del mezzo 6. schiacciamento del guidatore per il ribaltamento del mezzo Riferimenti legislativi in Per ogni macchina per il movimento terra è obbligatorio il tema di sicurezza certificato CEE di conformità. Su ogni macchina deve essere indicato il livello di potenza sonora e quello di pressione sonora al posto di guida (D.L. 135/92 artt.5 e 6). Per il settore dei dumper la normativa di riferimento è la ISO 6165 che include in tale categoria anche i compact. Misure ed azioni di Prima dell’uso l’operatore deve: controllare i percorsi, prevenzione e protezione verificando le condizioni di stabilità della macchina-verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia e il girofaro siano funzionanti-verificare che nella zona di lavoro non ci siano linee elettriche e canalizzazioni in servizio (acqua, gas…) che possano interferire con le operazionigarantire la visibilità del posto di manovra. Durante l’uso l’operatore deve: allontanare preventivamente le persone nel raggio d’influenza della macchina-segnalare l’operatività con il girafaro-utilizzare gli stabilizzatori nei casi di richiesti dal libretto di uso e manutenzione del mezzo-non ammettere a bordo altre persone-non utilizzare la macchina per sollevare persone-regolare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere Trasportare i carichi con la benna in posizione abbassata e non caricare materiale sporgente dalla benna. Dopo l’utilizzo della macchina deve: posizionare il mezzo nell’area di cantiere riservata al parcheggio dei macchinarilasciare il mezzo con la benna abbassata e i freni di stazionamento azionati-eseguire gli interventi manutentivi secondo le istruzioni del libretto di uso e manutenzione. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, individuale idonei ortoprotettori, mascherine per la protezione dalle polveri non tossiche. 28 Adempimenti normativi Controlli sanitari Se il lavoratore indipendentemente dall’uso di ortoprotettori è sottoposto ad un’esposizione quotidiana che supera gli 85 dBA è soggetto a controllo sanitario. Gli intervalli delle visite mediche non possono essere superiori ad un anno per i lavoratori la cui esposizione quotidiana supera i 90 dBA, a due anni per i lavoratori la cui esposizione quotidiana è compresa tra gli 85 e i 90 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana sia compresa tra 80 e 85 dBA, qualora i lavoratori ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità (D.lgs. n.277/91 art. 44). UTILIZZO DELL’AUTOGRU’ IN CANTIRE Utilizzo dell’autogrù, su gomme e cingolata. Autogrù su gomme o cingolata 1. investimento di lavoratori da parte della macchina per errore del guidatore 2. schiacciamento del guidatore o di latri lavoratori per ribaltamento della macchina 3. pericolo di lesioni per caduta di materiali trasportati o sollevati dal guidatore per errore di manovra o per cattiva imbracatura dei carichi 4. lesioni per caduta di materiale in tiro per rottura o sfilacciamento imbracatura Riferimenti legislativi in Deve essere indicata la portata massima ammissibile. tema di sicurezza Quando la portata varia con il variare delle condizioni d’uso del mezzo, l’entità del carico ammissibile deve essere indicata, mediante apposita targa (D.P.R. 547/55 art.189). Misure ed azioni di Prima dell’uso l’operatore deve: controllare i percorsi, prevenzione e protezione verificando le condizioni di stabilità della macchina-verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia e il girofaro siano funzionanti-verificare che nella zona di lavoro non ci siano linee elettriche e canalizzazioni in servizio (acqua, gas…) che possano interferire con le operazionigarantire la visibilità del posto di manovraDurante l’uso l’operatore deve: allontanare preventivamente le persone nel raggio d’influenza della macchina -utilizzare gli stabilizzatori nei casi di richiesti dal libretto di uso e manutenzione del mezzo-mantenere durante le operazioni di spostamento il carico sospeso il più vicino possibile al terreno-su percorso in discesa disporre il carico sospeso verso le ruote a quota maggiore Segnalare l’operatività del mezzo con il girofaro. Dopo l’utilizzo della macchina deve: posizionare il mezzo nell’area di cantiere riservata al parcheggio dei macchinari fuori orario di lavoro Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, individuale idonei ortoprotettori. Adempimenti normativi 1. collaudo dell’apparecchio di sollevamento presso 12.13 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi 29 l’ISPESL 2. richiesta di verifiche periodiche effettuate dal Presidio Multizonale di Prevenzione 3. collaudo dell’automezzo presso la motorizzazione civile 4. verifica trimestrale delle funi a cura dell’utente Controlli sanitari 12.14 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi IMBRACATURA Imbracatura. 12.15 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Riferimenti legislativi tema di sicurezza UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Utilizzo di utensili elettrici portatili 1. caduta del carico per rottura degli organi di presa per eccessivo carico 2. caduta di materiale dall’alto per cattiva imbracatura o errata manovra Riferimenti legislativi in L’imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando tema di sicurezza modalità idonee per evitare la caduta del carico, la sua instabilità ed il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio (D.P.R. 547/55 art.181). Misure ed azioni di La zona interessata ai movimenti di sollevamento e scarico prevenzione e protezione avrà una serie di cartelli opportunamente disposti in modo da rendere manifesto il pericolo di carichi sospesi. Gli addetti al sollevamento dovranno assicurarsi le migliori condizioni di visibilità. L’imbracatura potrà essere costituita da funi metalliche oppure da nastri di tessuto don fili di sostanze sintetiche. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. individuale Adempimenti normativi 1. collaudo dell’apparecchio di sollevamento presso l’ISPESL 2. richiesta di verifiche periodiche effettuate dal Presidio Multizonale di Prevenzione 3. collaudo dell’automezzo presso la motorizzazione civile 4. verifica trimestrale delle funi a cura dell’utente Controlli sanitari elettrocuzione in Per i lavori all’aperto è vietato l’uso di utensili a tensione superiore a 220 Volt verso terra; in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto con grandi masse metalliche, è vietato l’uso di utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 Volt verso terra. Se l’alimentazione degli utensili è fornita da una rete a bassa tensione, attraverso un trasformatore, questo deve avere avvolgimenti, primario e secondario, separati e isolati fra loro, e deve funzionare col punto mediano 30 dell’avvolgimento secondario collegato a terra (D.P.R. 547/55 art.313). Gli utensili elettrici mobili devono avere un isolamento supplementare di sicurezza fra le parti interne in tensione e l’involucro metallico esterno (D.P.R. 547/55 art.315). Sull’involucro degli utensili devono essere riprodotti in materia indelebile e facilmente visibile oltre alle indicazioni prescritte dalle norme di buona tecnica il simbolo consistente in un quadrato entro un altro di lato doppio avente lunghezza non inferiore a mm 5 riducibili a mm 3 per gli apparecchi la cui dimensione minima non superi i 15 cm (D.M. 20.11.1968). Misure ed azioni di prevenzione e protezione Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari 12.16 Fase lavorativa Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Riferimenti legislativi tema di sicurezza MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Movimentazione manuale dei carichi Carriole, scale a mano, andatoie e passerelle Alterazioni al rachide per sforzi eccessivi e ripetuti: artrosi, lombalgie acute, doscopatie in Predisporre la viabilità di persone e mezzi in conformità agli artt. 4 e5 del D.P.R. 164/56. Ricorrere ai mezzi meccanici per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori (D.lgs. 626/94 art.48). Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni a riguardo del peso del carico, del suo centro di gravità e della sua corretta movimentazione (D.lgs. 626/94 art. 49) Misure ed azioni di Usare passerelle e andatoie regolamentari. prevenzione e protezione Il carichi massimo movimentabile e inferiore a 30 kg, pertanto le confezioni che saranno oggetto di movimentazione manuale dovranno avere un peso lordo inferiore ai 30kg. I lavoratori dovranno evitare il sollevamento dei carichi in posizioni che comportino la curvatura della schiena. Risulta inoltre opportuno evitare la movimentazione di carichi troppo ingombranti, se in spazi ristretti o su pavimenti sconnessi. Dispositivi di protezione Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. individuale Adempimenti normativi Controlli sanitari Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi (D.lgs. 626/94 artt. 16 e 48). 12.17 Fase lavorativa TRASPORTO CON AUTOCARRO DENTRO IL CANTIERE 31 Descrizione Attrezzature di lavoro Individuazione dei possibili rischi Trasporto di materiali con autocarro dentro il cantiere Autocarro, pala meccanica, dumper 1. caduta di materiale trasportato dagli autocarri sugli operai 2. cedimento del fondo stradale e conseguente ribaltamento dell’automezzo 3. incidenti per malfunzionamento dei dispositivi frenanti o di segnalazione dell’automezzo 4. investimento degli operai che transitano lungo i percorsi degli automezzi 5. pericolo di urti contro ostacoli fissi e mobili durante il transito 6. ribaltamento di dumper per uso non corretto del mezzo Riferimenti legislativi in La velocità dei mezzi deve essere regolata secondo le tema di sicurezza caratteristiche del percorso e le possibilità di arresto (D.P.R. 547/55 art.215). Per i dumper la normativa di riferimento è la ISO 6165 Misure ed azioni di Velocità limitata e procedere a passo d’uomo nelle vicinanze prevenzione e protezione delle postazioni di lavoro e, in prossimità degli scavi, il conducente sarà coadiuvato a terra da personale assistente. Predisporre segnaletica idonea. Il materiale sciolto non deve essere caricato oltre l’altezza delle sponde laterali. È vietato trasportare lavoratori sui cassoni degli autocarri. Provvedere alla manutenzione programmata del veicolo e sottoporlo a revisione periodica. Dispositivi di protezione scarpe di sicurezza e tuta da lavoro individuale Adempimenti normativi I veicoli dovranno essere sottoposti alle procedure previste presso gli uffici della Motorizzazione Civile Controlli sanitari 13. ALLEGATI: VALUTAZIONE LAVORATORI DEI RISCHI COLLEGATI ALL’ATTIVITA’ DEI ALL. 13.1 CADUTE DALL'ALTO Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 32 ALL. 13.2 URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI Le attivitÓ che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. ALL. 13.3 PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). ALL. 13.4 SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto pi¨ possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro Þ necessario individuare la via di fuga pi¨ vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessitÓ diurne e notturne. ALL. 13.5 CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: * le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare; * le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione; * non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni od incendi, ne introdotte fiamme libere o corpi caldi; * gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare; * nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile; * all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte e segnali ricordanti il pericolo. Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di: traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto; incendio; ustione. 33 Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei dispositivi di protezione individuali. ALL. 13.6 ELETTRICI Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. ALL. 13.7 RADIAZIONI NON IONIZZANTI I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano l'emissione di radiazioni e/o calore devono essere opportunamente protetti, delimitati e segnalati. I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui rischi in modo tale da evitare l'esposizione accidentale alle radiazioni suddette. Gli addetti devono essere adeguatamente informati/formati, utilizzare i DPI. idonei ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. ALL. 13.8 RUMORE Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non Þ diversamente abbattibile Þ necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. ALL. 13.9 CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. 34 Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. ALL. 13.10 POLVERI - FIBRE Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. ALL. 13.11 GETTI - SCHIZZI Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALL. 13.12 ALLERGENI Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). ALL. 13.13 VIBRAZIONI Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche pi¨ efficaci per la protezione dei lavoratori (es: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. ALL. 13.14 INFEZIONI DA MICRORGANISMI Prima dell'inizio dei lavori di bonifica deve essere eseguito un esame della zona e devono essere assunte informazioni per accertare la natura e l'entità dei rischi presenti nell'ambiente e l'esistenza di eventuali malattie endemiche. Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato un programma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la sicurezza e l'igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare nell'ambito delle attività di informazione e formazione. 35 Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni dei produttori. L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare indumenti protettivi e DPI appropriati. 36