PARLAMENTO EUROPEO
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2004
2009
Documento di seduta
12 dicembre 2005
B6-0343/05
INTERROGAZIONI ORALI
conformemente all'articolo 109 del regolamento
per il TEMPO DELLE INTERROGAZIONI
del 13 e 14 dicembre 2005
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IT
PE 367.336
IT
\\epadessrv\servicer\qp\docsea\b6\05\0343\0343.it
PE 367.336
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
1.
Interrogazione dell'on. Marie Panayotopoulos-Cassiotou (H-0980/05)
Oggetto:
Rafforzamento dei trasporti ferroviari nelle regioni periferiche d'Europa
Tenuti presenti la crisi petrolifera e l'elevato costo dei trasporti stradali, può il Consiglio dire quali
misure specifiche a breve o lungo termine intende adottare per rafforzare lo sviluppo
dell'elettrificazione nei trasporti ferroviari, principalmente nelle regioni periferiche d'Europa?
03.11.2005
el
2.
Interrogazione dell'on. Sarah Ludford (H-0983/05)
Oggetto:
Campo di internamento della CIA nell'Europa dell'est
La strategia dell'UE in materia di sicurezza adottata nel dicembre 2003 poneva l'accento
sull'importanza di un ordine internazionale basato sul buon governo, sullo stato di diritto e sulla
protezione dei diritti umani. Veniva inoltre enfatizzato anche l'interesse vitale dell'UE ad avere ad est
dei buoni vicini, che rispettassero questi valori.
Alla luce di ciò, quali azioni ha intrapreso il Consiglio in risposta alle affermazioni del Washington
Post (2.11.2005), secondo le quali alla rete di prigioni della CIA 'guerra contro il terrorismo', nelle
quali sospetti terroristi sono rinchiusi senza prove, apparterrebbe anche un campo carcerario situato
in un paese ex-sovietico dell'Europa dell'est? Qualora tale affermazione faccia riferimento ad uno
Stato attualmente membro dell'Unione o ad un paese candidato all'adesione, quali misure saranno
adottate o ispirate dalle clausole sui diritti umani, articoli 6 e 7 del trattato sull'UE, per porre fine a
questa pratica? Nel caso ci si riferisca ad un vicino prossimo, quale tipo di pressioni eserciterà il
Consiglio per ristabilirvi lo stato di diritto?
03.11.2005
en
3.
Interrogazione dell'on. Jonas Sjöstedt (H-0995/05)
Oggetto:
Prigioni segrete della CIA nell'Europa orientale
Il 2 novembre 2005 il quotidiano svedese Expressen ha pubblicato un articolo dal titolo "Prigioni
segrete della CIA nell'Europa orientale", nel quale sosteneva che vari paesi esteuropei hanno
consentito alla CIA di allestire prigioni nei loro paesi senza interferenze di media o di avvocati. Il
motivo andrebbe ricercato nella legislazione americana che fa divieto alle proprie autorità di tenere
prigionieri in totale isolamento per cui ciò deve avvenire all'estero.
Può il Consiglio garantire che non esistono prigioni segrete della CIA nei paesi membri dell'UE,
ovvero in paesi candidati all'adesione all'Unione europea?
04.11.2005
sv
-3-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
4.
Interrogazione dell'on. Willy Meyer Pleite (H-1004/05)
Oggetto:
Prigioni segrete della CIA
I media europei e internazionali riportano notizie sull'esistenza di prigioni segrete della CIA e il
noleggio di aerei civili per il trasporto di prigionieri islamici in altri paesi dove sarebbero poi
sottoposti a interrogatori facendo uso di tortura e maltrattamenti. Questi aerei-prigione hanno fatto
scalo in vari aeroporti dell'Unione europea (fra cui Maiorca e Tenerife).
È preoccupante che questo tipo di operazioni segrete dell'intelligence americana si svolgano nel
territorio e nello spazio aereo europeo e siano coperti dalle convenzioni bilaterali concluse fra vari
paesi dell'UE e gli Stati Uniti.
Ne è a conoscenza il Consiglio? In caso affermativo, prevede di creare una commissione di inchiesta
incaricata di determinare le eventuali responsabilità legali? Qual è la risposta data dalle autorità
statunitensi?
In caso negativo, può spiegare il Consiglio perchè non ha affrontato la questione? Come intende
comportarsi al riguardo?
09.11.2005
es
5.
Interrogazione dell'on. Saïd El Khadraoui (H-1064/05)
Oggetto:
Lettera dei ministri degli Affari esteri al loro omologo statunitense Condoleeze Rice sul
trasporto di prigionieri iracheni attraverso Stati membri dell'UE
Nella stampa si dà notizia di una lettera inviata dai ministri degli Affari esteri dell'UE al loro
omologo americano Condoleeze Rice e relativa al trasporto di prigionieri iracheni. L'invio della
lettera sarebbe stato deciso nel corso di una colazione durante il Consiglio del 21 novembre. Durante
tale trasporto sarebbero state effettuate soste in vari aeroporti europei, tra cui in Spagna e nei Paesi
Bassi. Può il Consiglio far sapere se sono state fatte "soste" del genere anche in altri paesi? Può
fornire precisazioni circa la lettera trasmessa al Segretario di Stato americano? E' stato dato seguito a
tale lettera ed è il Consiglio disposto a informare il Parlamento del suo contenuto?
30.11.2005
nl
-4-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
6.
Interrogazione dell'on. Dimitrios Papadimoulis (H-1081/05)
Oggetto:
Denunce sull'esistenza di carceri statunitensi negli Stati membri dell'Unione europea
A metà novembre, il Consiglio europeo ha inviato una lettera agli USA chiedendo "chiarimenti"
relativamente alle denunce di trasferimenti sospetti e incarcerazioni illegali di detenuti da parte delle
forze statunitensi di sicurezza negli Stati membri dell'UE.
Qual è stata la risposta degli USA? Sono state avviate inchieste in tutti gli Stati membri non soltanto
riguardo agli eventuali casi di detenzione illegale ma altresì riguardo ai trasferimenti effettuati dai
servizi segreti statunitensi?
In caso affermativo, quali sono le conclusioni di tali inchieste? Qualora venga accertata l'esistenza di
"centri" illegali di detenzione in paesi dell'UE, è il Consiglio disposto ad avvalersi dell'articolo 7 del
trattato sull'Unione europea?
01.12.2005
el
7.
Interrogazione dell'on. Georgios Toussas (H-1092/05)
Oggetto:
Prigioni segrete della CIA in Kosovo
Mentre ogni giorno si moltiplicano nuovi elementi rilevatori sull'esistenza di prigioni segrete della
CIA in Stati membri dell'UE o candidati all'adesione, hanno fatto sensazione le rivelazioni di Alvaro
Gil Robles, Commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa, sull'esistenza di una
Guantanamo in miniatura nella base americana di Camp Bondsteel in Kosovo, nel 2002, che ospita
altresì la prigione della KFOR. Tenendo presenti le recenti rivelazioni, il Commissario ha
nuovamente chiesto risposte quanto al fatto che sia stata utilizzata o meno tale base per trasferimenti
di prigionieri della CIA e per sapere se viene ancora utilizzata come prigione segreta.
Le denunce del Commissario riguardano la prigione della KFOR, di cui sono direttamente
responsabili i governi degli Stati membri dell'UE? Intende il Consiglio fornire risposte alle denunce
riguardanti l'utilizzo del Kosovo come prigione segreta della CIA? Quali misure intende adottare per
limitare l'azione incontrollata delle forze militari e di altro tipo degli Stati Uniti sul territorio
europeo?
01.12.2005
el
-5-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
8.
Interrogazione dell'on. Charles Tannock (H-1097/05)
Oggetto:
Presunti campi di prigionia CIA negli Stati membri UE
Ritiene il Consiglio che la presunta esistenza di campi di detenzione della CIA in taluni Stati membri
sia un problema bilaterale? In quale misura sostiene il Consiglio l'avvertimento del Commissario
Franco Frattini agli Stati membri UE di privarli del loro diritto di voto qualora si appurasse che questi
hanno cooperato con la CIA per coprire strutture detentive in violazione dei diritti umani e delle
libertà fondamentali dell'UE?
01.12.2005
en
9.
Interrogazione dell'on. Elizabeth Lynne (H-0985/05)
Oggetto:
Direttiva sull'orario di lavoro
Rivolgendosi al Parlamento europeo il 26 ottobre, in preparazione alla prossima riunione informale
del Consiglio europeo, il Presidente del Consiglio ha commentato: "Spero che con la Presidenza
britannica si possa raggiungere un accordo relativo alla direttiva sull'orario di lavoro". Cosa ha fatto
esattamente detta Presidenza per raggiungere tale obiettivo?
03.11.2005
en
10.
Interrogazione dell'on. Hélène Goudin (H-0988/05)
Oggetto:
Costituzione dell'UE
Nella sua risposta alla mia interrogazione orale H-0719/051 sulla Costituzione dell'UE, il Consiglio
rilevava che negli Stati membri la procedura di ratifica poteva continuare e che la problematica
sarebbe stata esaminata durante il primo semestre 2006. In Francia e nei Paesi Bassi i referendum
sulla Costituzione dell'UE hanno dato esito negativo. Il trattato CE conferisce agli Stati membri il
diritto di veto in ordine ad eventuali modifiche dello stesso.
In base a quali motivazioni o decisioni generali del Consiglio europeo, argomenta la Presidenza che
le procedure di ratifica dovrebbero proseguire e che la problematica continuerà ad essere esaminata,
visto che in due Stati membri le popolazioni si sono già pronunciate contro la Costituzione dell'UE?
03.11.2005
sv
1
Risposta scritta del 13.10.2005
-6-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
11.
Interrogazione dell'on. Bernd Posselt (H-0991/05)
Oggetto:
L'UE e la Macedonia
Come giudica il Consiglio la situazione in Macedonia, e come si configurano le prossime tappe del
processo di ravvicinamento di questo paese all'Unione europea?
03.11.2005
de
12.
Interrogazione dell'on. Paulo Casaca (H-0993/05)
Oggetto:
Denuncia internazionale nei confronti del regime di Teheran
Su proposta della Presidenza britannica dell'Unione europea, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite ha condannato il regime iraniano per le dichiarazioni pubbliche concernenti le sue intenzioni
aggressive in Medio Oriente.
E' stata una brillante vittoria diplomatica per tutti coloro che condannano il fanatismo terroristico del
regime di Teheran.
Negli ultimi mesi la popolazione del Kuzistan è stata oggetto non solo di una campagna di pulizia
etnica, confermata da Amnesty International e da un rappresentante delle Nazioni Unite, ma anche di
attentati terroristici la cui responsabilità è stata attribuita dal regime iraniano al Regno Unito.
Può il Consiglio illustrare la sua posizione a tale riguardo?
04.11.2005
pt
13.
Interrogazione dell'on. Fiona Hall (H-0997/05)
Oggetto:
Efficienza energetica e sede del PE
Il Consiglio ha auspicato che il settore pubblico eserciti un ruolo esemplare nella promozione
dell'efficienza degli usi finali dell'energia. Non conviene il Consiglio che la trasferta mensile del
Parlamento europeo tra Bruxelles e Strasburgo rappresenti un esempio di uso di energia non
utilizzata in modo efficiente da parte del settore pubblico? Quali misure intende adottare per
migliorare la situazione, dal momento che soltanto il Consiglio ha la facoltà di stabilire dove il
Parlamento debba riunirsi?
07.11.2005
en
-7-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
14.
Interrogazione dell'on. Mary McDonald (H-0999/05)
Oggetto:
Modello sociale europeo
Il welfare britannico è quasi del 30% inferiore (quanto a percentuale di PIL) ai corrispondenti di
Francia e Germania. Crede il Consiglio che questo fatto spieghi il perché nell'"indice di povertà
umana 2004" dell'ONU (riguardante problematiche quali salute, istruzione, tenore di vita ed
emarginazione sociale) i valori del Regno Unito sono peggiori rispetto ai suoi omologhi continentali,
e perché il suo tasso di povertà infantile è maggiore del 51% rispetto a quello della Germania e più
del doppio rispetto a quello della Francia?
Crede davvero il Consiglio che lo sviluppo del modello sociale europeo possa essere rafforzato,
adottando l'approccio britannico con il quale dal 1997, anno in cui il partito laburista è salito al
potere, la diversità sociale è aumentata, laddove è diminuita in Francia, Germania e Italia?
Dato che i paesi nordici, che hanno un alto livello di tutela sociale, occupano una posizione in
classifica più elevata rispetto agli altri Stati membri nell'indice di competitività globale, non crede il
Consiglio che la strategia di Lisbona potrebbe funzionare meglio se ci si concentrasse sulla tutela e
sulla coesione sociale?
08.11.2005
en
15.
Interrogazione dell'on. Manuel Medina Ortega (H-1002/05)
Oggetto:
Accordi speciali per le regioni ultraperiferiche
Consapevoli del ritardo nel processo di ratifica della Costituzione europea, il cui articolo 167
garantisce uno statuto speciale per le regioni ultraperiferiche nell'ambito degli aiuti di Stato, intende
il Consiglio pianificare l'adozione di misure transitorie per garantire tale trattamento speciale, alla
luce della distanza che separa le suddette regioni dai nuclei geografici dei mercati interni e nella
consapevolezza di altri fattori che le pongono in una situazione di svantaggio?
09.11.2005
es
16.
Interrogazione dell'on. Claude Moraes (H-1008/05)
Oggetto:
Integrazione e parità all'interno dell'UE
Potrebbe illustrare il Consiglio il proprio punto di vista sulle recenti agitazioni in Francia e dire se sia
possibile trarne conclusioni a favore di una maggiore integrazione e parità all'interno dell'UE?
Esprimerà il Consiglio, ad esempio, il proprio punto di vista sulla condivisione delle migliori
consuetudini della politica di integrazione basata su un meccanismo quale il metodo aperto di
coordinazione o ritiene siano necessarie ulteriori proposte UE?
10.11.2005
en
-8-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
17.
Interrogazione dell'on. Mairead McGuinness (H-1013/05)
Oggetto:
Conclusione dei negoziati dell'OMC
Vi è stato un gran numero di dibattiti sui negoziati del round Doha dell'OMC, la maggior parte dei
quali si è concentrata sulle concessioni che sarebbero necessarie da parte di tutti i partner,
particolarmente in relazione al mercato agricolo dell'UE, per poter portare a termine tali negoziati con
successo. Si ritiene che non siano stati forniti abbastanza dettagli circa gli eventuali benefici che un
accordo avrebbe per gli Stati membri dell'Unione europea e i suoi cittadini.
Potrebbe far sapere il Consiglio la propria opinione sugli specifici benefici che un accordo concluso
nel round Doha arrecherebbe all'economia dell'UE e ai suoi cittadini, e nel caso non si raggiunga
alcun accordo, quali sarebbero le eventuali conseguenze?
15.11.2005
en
18.
Interrogazione dell'on. Gay Mitchell (H-1015/05)
Oggetto:
Standard di cura in Romania
Gli standard di cura dei bambini e dei disabili in Romania sono senza dubbio una questione che
rientra nel campo dei diritti umani, e l'Unione ha l'obbligo fondamentale di assicurare il benessere di
questi suoi futuri cittadini. In questo campo, nonostante siano stati fatti dei passi in avanti di cui ci
rallegriamo, c'è bisogno di fare di più. La relazione di valutazione globale per la Romania del 2005 si
compiace della nuova legislazione sui diritti dei minori e sull'adozione, che è entrata in vigore nel
gennaio 2005. Tuttavia, la relazione di valutazione continua sottolineando che a tre anni dalla legge
sulla salute mentale e sulla protezione di persone affette da disturbi psichici, i diretti interessati, in
Romania, sono ancora vittime di sovraffollamento, maltrattamenti e violenze.
Qual è l'opinione del Consiglio in merito a questa situazione, in modo particolare in base al fatto che
la legge sulle persone affette da disturbi psichici di fatto precede la recente legge sulla protezione dei
minori?
15.11.2005
en
-9-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
Interrogazione dell'on. Zdzisław Chmielewski (H-1019/05)
19.
Oggetto:
Quote di pesca
Il regolamento del Consiglio (CE) n. 27/2005 del 22 dicembre 20042 sulle quote di pesca nel Baltico
e in altri mari include misure per la condivisione delle quote e le stagioni di chiusura. Tali quote sono
valide per ciascun anno solare e vengono quindi negoziate su base annuale.
Vista la mancanza di specifiche informazioni sui negoziati nell'ambito del Consiglio su queste
questioni e in vista del prossimo termine per le decisioni finali, potrebbe il Consiglio informare sui
progressi raggiunti in quest'area, particolarmente a proposito di cambiamenti nelle quote di pesca per
il 2006, in confronto all'anno corrente?
16.11.2005
pl
20.
Interrogazione dell'on. Ewa Hedkvist Petersen (H-1021/05)
Oggetto:
Punizioni corporali ai fanciulli
I fanciulli sono cittadini europei e pertanto hanno lo stesso diritto degli adulti di non subire violenze.
Qualora ció non avvenisse, dovrebbe esistere una legislazione che li protegga. Purtroppo, nei paesi
dell'UE, va a rilento l'attività legislativa tesa a vietare le punizioni corporali ai fanciulli. In 17 di tali
paesi manca una legge che protegga i fanciulli dalle punizioni corporali.
Quali provvedimenti ventila il Consiglio per far sì che i fanciulli possano usufruire degli stessi diritti
in tutta l'UE?
17.11.2005
sv
2
GU L 12, 14.1.2005, pag. 1.
-10-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
21.
Interrogazione dell'on. Manolis Mavrommatis (H-1023/05)
Oggetto:
Fuga dei cervelli verso gli USA
Da dati forniti dalla Commissione si evince che tantissimi sono i ricercatori e le persone di grande
ingegno che, nati in Europa ma con laurea americana, decidono di emigrare. In particolare, il 71% di
questi laureati nati nell'Unione europea a 15 non cercano realmente di farvi ritorno, mentre aumenta
sempre più il numero di quanti scelgono di restare negli USA. Le cause principali per cui scienziati e
ingegneri europei decidono di restare all'estero sono la qualità del lavoro, le migliori prospettive di
carriera e le possibilità concrete di lavoro, oltre a un accesso più semplice a tecnologie di punta.
Questa situazione trova un immediato riflesso in tutta una serie di indicatori che corroborano l'ipotesi
secondo cui l'Europa è in ritardo per quanto riguarda la conversione della sua economia in un sistema
basato sulla conoscenza. A titolo esemplificativo, giova rilevare che le spese di ricerca in Europa
ammontano a circa 1,9% del PIL, mentre negli USA e in Giappone l'incidenza sul PIL è di circa il
3%.
Ciò premesso, può il Consiglio far conoscere, per ciascuno Stato membro, il tasso di utilizzo dei
fondi destinati alla ricerca accademica? Inoltre, può far sapere se le autorità competenti, comunitarie
e nazionali, danno il necessario aiuto economico per sostenere in modo costante l'attività dei giovani
ricercatori negli atenei e negli istituti di istruzione superiore e fare quindi in modo che l'economia
europea si converta in un sistema realmente competitivo, basato sulla conoscenza ?
17.11.2005
el
22.
Interrogazione dell'on. Chris Davies (H-1026/05)
Oggetto:
Periodo di riflessione riguardante il Trattato costituzionale UE
Quando finirà il periodo di riflessione successivo ai risultati dei referendum svolti in Olanda e in
Francia?
E' pronto il Consiglio adesso a considerare le proposte di riforma che erano incluse nel Trattato
costituzionale UE?
21.11.2005
en
-11-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
23.
Interrogazione dell'on. Panagiotis Beglitis (H-1027/05)
Oggetto:
Indagine per far luce sulla probabile intesa tra taluni Stati membri dell'UE e i servizi
segreti americani in materia di terrorismo
Si susseguono di continuo le rivelazioni circa l'impiego di scali di Stati membri dell'UE da parte di
aeromobili dei servizi segreti americani che trasportavano verso destinazioni ignote persone
sospettate di terrorismo. Allo stesso tempo, resta aperta la questione, sollevata dal quotidiano
Washington Post, dell'esistenza, in taluni paesi dell'Europa orientale, di prigioni segrete per presunti
terroristi, e del ricorso alla tortura nei confronti dei detenuti.
Visto che tale questione comporta enormi rischi per la democrazia europea e mina i principi
fondamentali del diritto internazionale e delle relazioni internazionali, può il Consiglio far conoscere
i provvedimenti adottati ai fini di una verifica di questa informazione? Inoltre, intende dibattere la
questione in seno al Consiglio dei Ministri? Quali misure adotterà nei confronti degli Stati Uniti?
21.11.2005
el
24.
Interrogazione dell'on. Adamos Adamou (H-1031/05)
Oggetto:
Israele viola la Road Map e prosegue l'occupazione e la colonizzazione
La Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese ha
visitato recentemente la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
In base ai contatti e agli incontri con leader palestinesi nonché israeliani, la delegazione è giunta alla
conclusione che il ritiro dei coloni israeliani da Gaza la scorsa estate come pure altre iniziative quali
la costruzione del muro che tuttora prosegue e l'esclusione di Gerusalemme dai restanti territori
palestinesi occupati sono atti unilaterali da parte di Israele e non nel quadro della Road Map o di un
nuovo processo di pace, volti a creare una situazione di fatto che porti beneficio unicamente alla parte
israeliana.
Come intende la presidenza del Consiglio contribuire affinché Israele ponga fine a tali atti unilaterali
che mettono i palestinesi davanti al fatto compiuto e come intende contribuire a rilanciare il processo
di pace?
22.11.2005
el
-12-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
25.
Interrogazione dell'on. Bill Newton Dunn (H-1037/05)
Oggetto:
Approccio non democratico alla legislazione sotto la Presidenza britannica
La Presidenza britannica del Consiglio ha istituito un gruppo di esperti "ad hoc" che ha elaborato una
serie di "conclusioni" sull'introduzione della biometria (impronte digitali) e di un chip RFID nelle
carte d'identità nazionali, la cui adozione, come punto "A", era prevista per l'1-2 dicembre 2005, in
sede di Consiglio "Giustizia e Affari interni".
Le "conclusioni" costituiscono un diritto non vincolante che non è soggetto alla verifica da parte dei
parlamenti nazionali o del Parlamento europeo.
Può il Consiglio far sapere se concorda sul fatto che non è questo il modo di portare avanti una
politica di così vasta portata, che interesserà direttamente milioni di persone? Particolarmente
riprovevole è il fatto che, per elaborare il testo delle conclusioni, il Consiglio utilizzi un vero e
proprio comitato CE, che tuttavia non è responsabile ai sensi delle norme che disciplinano tali
comitati ed eccede le competenze che sono loro conferite per legge. Questo approccio al processo
decisionale è inammissibile in una democrazia.
24.11.2005
en
26.
Interrogazione dell'on. Liam Aylward (H-1039/05)
Oggetto:
Erosione costiera
In considerazione degli attuali problemi di erosione costiera in Europa, non ritiene il Consiglio che
sarebbe ora opportuno proporre un'iniziativa, con il sostegno dell'Unione europea, destinata ad
aiutare le comunità maggiormente colpite nelle regioni periferiche dell'Europa?
24.11.2005
en
27.
Interrogazione dell'on. Brian Crowley (H-1041/05)
Oggetto:
Congo
Può il Consiglio rilasciare una dichiarazione sull'attuale situazione politica nel Congo, precisando
altresì quali misure di sostegno l'UE sta adottando per favorire l'avvento della pace nella regione?
24.11.2005
en
-13-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
28.
Interrogazione dell'on. Seán Ó Neachtain (H-1043/05)
Oggetto:
Consigli consultivi regionali dell'Unione europea per il settore della pesca
Può il Consiglio far sapere quali progressi sono stati realizzati nell'istituzione dei diversi consigli
consultivi regionali per il settore della pesca in Europa e indicare se ritiene che questi consigli
rappresentino un forum adeguato, in cui i rappresentanti del settore della pesca possano esprimere le
proprie opinioni sul funzionamento della politica comune della pesca?
24.11.2005
en
29.
Interrogazione dell'on. Eoin Ryan (H-1045/05)
Oggetto:
Deficit d'informazioni
Può il Consiglio europeo spiegare chiaramente cosa stia facendo per contribuire a eliminare il deficit
d'informazioni riguardo alle questioni comunitarie all'interno dei vari Stati membri dell'UE, e, in
particolare, in Irlanda?
25.11.2005
en
30.
Interrogazione dell'on. Neil Parish (H-1050/05)
Oggetto:
Classificazione del carburante a base di oli vegetali
In relazione alla direttiva 2003/30/CE3 che prevede l'uso di oli vegetali come biocarburante, può il
Consiglio spiegare il motivo della nuova classificazione di quest'olio da quella di biocarburante a
quella di olio vegetale puro? Come giustifica l'aumento successivo delle accise che ha avuto
conseguenze finanziarie negative sulla società 'Oz Oils' del Somerset e sulla 'Plymouth Bio-Fuels' del
Devon, soprattutto considerando che l'olio vegetale è ecologico e alla luce del fatto che la
proporzione di biocarburanti immessa sul mercato, constatata dal Consiglio, nel 2005 ha raggiunto
solo lo 0,3% quando la direttiva dell'UE sui biocarburanti richiede almeno un 2%?
28.11.2005
en
31.
Interrogazione dell'on. David Martin (H-1051/05)
Oggetto:
Normativa del lavoro nei possibili paesi SPG-plus
Che valore attribuisce il Consiglio alle normative del lavoro nei 15 paesi che hanno inoltrato richiesta
per l'SPG-plus?
28.11.2005
en
3
GU L 123 del 17.5.2003, pag. 42.
-14-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
32.
Interrogazione dell'on. Geoffrey Van Orden (H-1053/05)
Oggetto:
Bandiera dell'UE per la marina mercantile
Nel suo comunicato stampa sul Terzo pacchetto "Sicurezza marittima", la Commissione ha affermato
il proprio obiettivo di "chiedere agli Stati Membri di controllare efficacemente che le navi che
battono la loro bandiera rispettino le norme internazionali e, a tale scopo, le ha invitate a dotarsi di
un’amministrazione marittima che applichi rigorosamente i criteri di qualità. La responsabilizzazione
delle amministrazioni marittime nazionali è il preludio al futuro sviluppo di una bandiera europea."
Dato che il Parlamento ha respinto il precedente tentativo della Commissione di introdurre la
bandiera europea nell'ambito della marina mercantile europea, e data la reazione di protesta a
quest'ultimo suggerimento, può garantire il Consiglio che non ci sarà nessun altro tentativo di
sostituire o deturpare le nostre bandiere nazionali con l'introduzione di un simbolo o di una bandiera
dell'UE per la marina mercantile degli Stati membri europei?
28.11.2005
en
33.
Interrogazione dell'on. Proinsias De Rossa (H-1055/05)
Oggetto:
Traghetti irlandesi
L'UE e gli Stati membri sono firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare,
del 1982 (Giamaica, 10 dicembre 1982). L'articolo 91 recita: "Ogni Stato stabilisce le condizioni che
regolamentano la concessione alle navi della sua nazionalità, dell'immatricolazione nel suo territorio,
del diritto di battere la sua bandiera. Le navi hanno la nazionalità dello Stato di cui sono autorizzate a
battere bandiera. Fra lo Stato e la nave deve esistere un legame effettivo."
In che modo si riflette nella legislazione pertinente dell'UE il criterio relativo all'esistenza di "un
legame effettivo" tra lo Stato della bandiera e una nave? In particolare, come sono compatibili le
disposizioni del regolamento (CE) n. 789/20044, del 21 aprile 2004, relativo al trasferimento delle
navi da carico e passeggeri tra registri all'interno della Comunità, con le disposizioni della
convenzione? Può il Consiglio indicare quali misure propone di adottare per assicurare che i registri
degli Stati membri non siano usati per agevolare la registrazione di "bandiere di comodo" in
violazione delle disposizioni della convenzione, in particolare dell'articolo 91?
29.11.2005
en
4
GU L 138 del 30.4.2004, pag. 19.
-15-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
34.
Interrogazione dell'on. Eva-Britt Svensson (H-1059/05)
Oggetto:
Violazioni dei diritti umani in Iraq
La coalizione guidata dagli Stati Uniti non è in grado di creare la sicurezza promessa al popolo
iracheno. La coalizione inoltre fa utilizzo di armi vietate, distrugge l'ambiente e viola i diritti umani.
In qualità di potenza occupante, gli Stati Uniti hanno una grande responsabilità per gli abusi inflitti ai
prigionieri dalla polizia irachena. In questo contesto è ragionevole che l'UE esprima con forza la sua
disapprovazione di tali atti e rivolga un'aspra critica nei confronti di coloro che li hanno commessi.
Può il Consiglio far sapere come intende agire per far sì che la coalizione statunitense cessi di
bombardare le città irachene e di distruggere l'ambiente e i mezzi di sussistenza della popolazione
irachena e risarcisca i danni che ha provocato in Iraq?
Come intende agire il Consiglio per sollevare in seno all'UE e all'ONU la questione dei
bombardamenti condotti dall'alleanza statunitense con armi proibite e armi di distruzione di massa e
delle violazioni dei diritti umani commesse ai danni dei prigionieri iracheni?
29.11.2005
sv
35.
Interrogazione dell'on. Christopher Beazley (H-1066/05)
Oggetto:
Tasse scolastiche
Può il Consiglio commentare la proposta del governo britannico di imporre sanzioni pecuniarie alle
scuole private? Non ritiene che tale passo sia non solo altamente pregiudizievole per il sistema
scolastico del Regno Unito, ma sia anche in conflitto con i principi economici guida dell'UE che
prevedono di incoraggiare le opportunità di scelta e la trasparenza?
Può precisare se ritiene opportuno che la questione sia esaminata dalla Corte di giustizia delle
Comunità europee e dalla Corte europea per i Diritti dell'Uomo?
30.11.2005
en
36.
Interrogazione dell'on. John Bowis (H-1069/05)
Oggetto:
"Anno dell'Africa"
Che cosa ha fatto il Consiglio per realizzare gli obiettivi dell'"Anno dell'Africa"?
30.11.2005
en
-16-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
37.
Interrogazione dell'on. Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (H-1071/05)
Oggetto:
Incremento dell'uso di sostanze stupefacenti nell'UE
Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Relazione
annuale 2005), si è osservato un forte aumento dell'uso di sostanze stupefacenti nell'anno che è
trascorso. In particolare, l'uso di cocaina e di canapa costituisce il fenomeno principale e più
preoccupante. L'uso si concentra nella fascia d'età tra i 15 e i 34 anni, tra i giovani che vivono in zone
urbane. I nuovi Stati membri presentano un grave problema in materia di sostituzione.
Dato che il problema degli stupefacenti ha ripercussioni su un ampio spettro della vita quotidiana
degli Europei (per esempio, in Francia si calcola che il 40% dei giovani che perdono la vita in
incidenti automobilistici aveva fatto uso di canapa), intende il Consiglio promuovere una politica
globale e coordinata per quanto riguarda gli stupefacenti e i loro effetti? Tenendo presente che i dati
rivelano una relazione fondamentale tra l'uso di cocaina e i problemi cardiovascolari ed altre
patogenesi, intende il Consiglio chiedere alla Commissione di promuovere programmi di ricerca
scientifica e campagne di informazione sui rischi globali per la salute che comporta l'uso di sostanze
stupefacenti?
30.11.2005
el
38.
Interrogazione dell'on. John Purvis (H-1075/05)
Oggetto:
Imposta sulle società
Qual è l'importo medio dell'imposta sulle società nell'Unione europea e in quale misura, a giudizio
del Consiglio, essa rappresenta un fattore importante per il successo o l'insuccesso della strategia di
Lisbona?
01.12.2005
en
39.
Interrogazione dell'on. Luis de Grandes Pascual (H-1076/05)
Oggetto:
Prezzi del petrolio
Nel Consiglio trasporti dello scorso 6 ottobre è stato chiesto alla Commissione di presentare varie
iniziative per attenuare l'impatto dei prezzi del petrolio nel settore dei trasporti su strada. Si tratta in
particolare di una proposta concernente il gasolio ad uso professionale e di un'altra per l'introduzione
di clausole di revisione dei prezzi nei servizi di trasporto su strada.
Il Consiglio potrebbe far sapere quali delegazioni hanno appoggiato dette proposte? Il Consiglio ha
idea del calendario per l'approvazione delle proposte?
01.12.2005
es
-17-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
40.
Interrogazione dell'on. Barbara Kudrycka (H-1079/05)
Oggetto:
Ratifica della Convenzione dell'Aia
Il 1° gennaio 2002 è entrata in vigore la Convenzione dell'Aia, del 19 ottobre 1996, sulla competenza
giurisdizionale, la legge applicabile, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni, nonché la
cooperazione, in materia di potestà dei genitori e di misure per la tutela dei minori. Si applica a 6 dei
25 Stati membri - quelli che l'hanno ratificata prima di entrare a far parte dell'Unione europea.
Il 22 ottobre 2003 il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la relazione sulla proposta
della Commissione che autorizza gli Stati membri a ratificare, nell'interesse della Comunità europea,
la convenzione sopra menzionata. Il processo legislativo non è ancora terminato.
Appoggia il Consiglio l'adesione degli Stati membri alla convenzione? Quando potrebbe terminare il
lavoro al riguardo?
Quale impatto può avere il rinvio di questa decisione sulla credibilità della dimensione esterna della
politica dell'UE in materia di giustizia e affari interni, sulla credibilità della strategia UE in relazione
alla definizione di tale politica nonché sulla posizione dell'UE e dei suoi Stati membri in seno alla
Conferenza dell'Aia di diritto internazionale privato?
01.12.2005
pl
41.
Interrogazione dell'on. Malcolm Harbour (H-1080/05)
Oggetto:
Mercato unico
A giudizio del Consiglio, quali progressi ha sinora compiuto la Presidenza britannica per rafforzare il
mercato unico?
01.12.2005
en
-18-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
42.
Interrogazione dell'on. Diamanto Manolakou (H-1082/05)
Oggetto:
Bombe al fosforo bianco in Iraq
Da denunce che sono state rese pubbliche risulta che le forze militari statunitensi, per soffocare la
resistenza a Fallujah nel 2004, hanno utilizzato in Iraq bombe al fosforo bianco, causando una morte
atroce a centinaia di donne e bambini. Il fosforo bianco è una sostanza chimica che abitualmente
viene utilizzata per illuminare le posizioni nemiche; al momento dello scoppio si produce un forte
bagliore e si sprigiona energia termica il che fa sì che quanti vi si trovano esposti brucino
integralmente o siano vittime di ustioni inguaribili. L'uso di tale arma è vietato dalla Convenzione di
Ginevra e l'ONU ha già espresso le proprie preoccupazioni quanto al suo impiego.
Intende il Consiglio condannare questa azione disumana degli USA, che non hanno smentito di aver
fatto ricorso all'arma in questione, e considerare inaccettabile il punto di vista statunitense secondo
cui tale arma non rientra fra le armi chimiche, bensì fra quelle convenzionali, e in quanto tale può
essere utilizzata contro la popolazione civile? Inoltre, intende il Consiglio intervenire efficacemente
per impedire che la popolazione civile irachena sia utilizzata come cavia dell'industria della guerra?
01.12.2005
el
43.
Interrogazione dell'on. Pedro Guerreiro (H-1083/05)
Oggetto:
Situazione del settore tessile e dell'abbigliamento
Visto l'attuale ciclo di negoziati nel quadro dell'Organizzazione mondiale del commercio
(segnatamente per quanto riguarda l'accesso al mercato per i prodotti non agricoli, tra cui anche il
tessile e l'abbigliamento), il recente accordo concluso tra gli Stati Uniti d'America e la Cina
concernente il tessile e l'abbigliamento (che si applica a 34 categorie ed è valido fino al 2008) e
l'evoluzione nell'incremento delle importazioni di tessile e di abbigliamento nell'Unione europea (in
cui si profila il rischio di un nuovo superamento delle quote di importazione), il Consiglio non ritiene
urgente e improcrastinabile adottare misure per la difesa di questo importante settore industriale
nell'Unione europea, segnatamente: l'attivazione delle clausole di salvaguardia per tutti i prodotti la
cui importazione ha già superato i livelli di allerta; la rinegoziazione dell'accordo concluso con la
Cina nel senso di inserire nuove categorie e diminuire i tassi di crescita delle importazioni e la
rinegoziazione della liberalizzazione del settore nel quadro dell'OMC?
01.12.2005
pt
44.
Interrogazione dell'on. Tobias Pflüger (H-1085/05)
Oggetto:
Fondi UE per NATO/ALTHEA
Quanti milioni di euro sono stati trasferiti dall'UE e dai suoi Stati membri alla NATO in relazione
alla missione EUFOR ALTHEA per l'utilizzazione delle capacità NATO?
01.12.2005
de
-19-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
45.
Interrogazione dell'on. Ryszard Czarnecki (H-1086/05)
Oggetto:
Strategia per gli Stati membri con un elevato tasso di immigrazione
Intende il Consiglio elaborare una strategia destinata agli Stati membri che presentano un elevato
tasso di immigrazione, onde prevenire incidenti come quelli verificatisi di recente in Francia?
Taluni elementi potrebbero far supporre che anche in altri Stati membri, soprattutto nella "vecchia"
Unione", potrebbero verificarsi disordini analoghi.
01.12.2005
pl
46.
Interrogazione dell'on. Leopold Rutowicz (H-1090/05)
Oggetto:
Prezzi dei combustibili
Si prevede un forte aumento dei prezzi mondiali dei combustibili, che potrebbe danneggiare
l'economia e le esportazioni europee. Per premunirsi contro tale situazione, l'Unione europea
dovrebbe prepararsi a fare il maggior uso possibile dei biocombustibili e dei giacimenti di carbone
esistenti. Potrebbe ad esempio avvalersi della passata esperienza dell'industria tedesca nella
produzione di combustibili liquidi e gassosi a partire dal carbone e delle ricerche svolte in questo
campo in Polonia.
Vi sono programmi dell'Unione europea miranti a garantire l'approvvigionamento di combustibili
liquidi e gassosi a partire dai giacimenti di carbone esistenti e dalla biomassa nell'eventualità di un
collasso del mercato dei combustibili e di un brusco aumento dei loro prezzi?
01.12.2005
pl
47.
Interrogazione dell'on. Ivo Belet (H-1098/05)
Oggetto:
Vendita di aerei F16 belgi al Pakistan attraverso gli Stati Uniti
Il Belgio è attualmente in trattative con gli Stati Uniti per la vendita di 20 aerei F16. Giacché gli Stati
Uniti hanno promesso 76 caccia al Pakistan, è molto probabile che gli aerei belgi finiscano in tale
paese.
Il Pakistan, come la vicina India, non ha firmato il Trattato di non proliferazione e ha sviluppato armi
nucleari. I due paesi sono impegnati in una corsa agli armamenti nucleari.
Può far sapere il Consiglio che cosa pensa di una vendita di questo tipo? Non ritiene che essa sia
incompatibile con il codice di condotta dell'Unione europea per le esportazioni di armi?
01.12.2005
nl
-20-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
48.
Interrogazione dell'on. Timothy Kirkhope (H-1100/05)
Oggetto:
Presidenza britannica dell'UE
Considerando il periodo dal 1° luglio 2005 al momento in cui il Consiglio risponde alla presente
interrogazione - e tenuto conto della nuova prassi di consultare tutti gli altri Stati membri prima di
fornire una risposta - quali successi e insuccessi della Presidenza britannica può elencare il
Consiglio?
01.12.2005
en
49.
Interrogazione dell'on. Robert Atkins (H-1101/05)
Oggetto:
Adesione all'euro
Può far sapere il Consiglio in quale misura ritiene che l'adesione all'euro sia - in linea di principio permanente e irrevocabile?
01.12.2005
en
50.
Interrogazione dell'on. Nirj Deva (H-1102/05)
Oggetto:
Progressi in materia di sviluppo in Africa
La Presidenza britannica ha dichiarato che una delle sue massime priorità consisteva nel mettere a
punto una strategia a lungo termine per l'Africa, basandosi sull'impegno storico dell'UE di
raddoppiare l'aiuto pubblico allo sviluppo, concentrandosi sulla governance, la pace e la sicurezza,
l'accesso ai servizi basilari, la crescita e il commercio e promuovendo tale approccio in occasione del
vertice di riesame del Millennio, tenutosi a New York in settembre.
In quale misura ritiene la Presidenza di essere riuscita a conseguire questi obiettivi? Quali sono i fatti
concreti che il Consiglio può indicare a illustrazione dei risultati della Presidenza in questo ambito
prioritario? Quali sono le lacune e gli insuccessi che la Presidenza britannica individua in questo
ambito politico specifico?
01.12.2005
en
-21-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
51.
Interrogazione dell'on. Den Dover (H-1103/05)
Oggetto:
Aliquote IVA ridotte
Perché la Presidenza non ha compiuto progressi per quanto riguarda il raggiungimento di un accordo
unanime in seno al Consiglio per rinnovare o rendere permanente la direttiva 1999/85/CE5, che
consente agli Stati membri di introdurre un'aliquota IVA ridotta sui lavori di ristrutturazione e
manutenzione di abitazioni private?
In quale misura tale regime di incentivi IVA concernente sia i lavori di ristrutturazione e
manutenzione di abitazioni sia i lavori di edilizia energeticamente efficiente integrerebbe la stretegia
di Lisbona, la strategia occupazionale e l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di carbonio
massimizzando al contempo l'efficienza energetica?
Secondo la Presidenza, in quale misura tale disposizione dovrebbe coprire la ristrutturazione di
edifici ai fini del loro adeguamento alle particolari esigenze di gruppi vulnerabili quali gli anziani e i
disabili?
Quali misure provvisorie intende proporre la Presidenza sia per ora che per la prossima Presidenza
per tutelare i proprietari di case e le imprese edili da un'IVA aggiuntiva nel caso in cui il Consiglio
non pervenga a un accordo prima della scadenza della direttiva il 31 dicembre 2005?
01.12.2005
en
52.
Interrogazione dell'on. Jonathan Evans (H-1104/05)
Oggetto:
Tassi di crescita economica
Può far sapere il Consiglio quale è stato il differenziale medio in termini di tassi di crescita negli
ultimi cinque anni tra i 12 Stati membri della zona euro e i tre (Regno Unito, Danimarca e Svezia)
che hanno scelto di non aderire alla moneta unica?
01.12.2005
en
5
GU L 277 del 28.10.1999, pag. 34.
-22-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
53.
Interrogazione dell'on. Raül Romeva i Rueda (H-1105/05)
Oggetto:
Il rinnovo delle armi nucleari britanniche e francesi
A maggio è trapelata la decisione del Primo Ministro Tony Blair di sostituire le testate Trident a
bordo dei sottomarini con una nuova generazione di armi nucleari, nonostante i Trident possano
durare altri vent'anni. L'industria britannica di testate nucleari ad Aldermaston ha ricevuto un
finanziamento di 2 miliardi per i prossimi 3 anni. Ciò fa seguito alla precedente decisione della
Francia di sostituire i suoi missili nucleari M-45 con i nuovi modelli M-51 entro il 2010.
Ciò che potrebbe essere considerato come di esclusiva competenza dei governi nazionali avrebbe
gravi conseguenze per tutta l'UE. Il potenziamento dell'armamento nucleare screditerebbe
evidentemente gli sforzi E3/EU per dissuadere l'Iran e altri paesi dal dotarsi di armi nucleari e anche
la posizione UE favorevole al potenziamento di regioni prive di armi nucleari in diverse parti del
mondo. Ciò indebolirebbe anche la posizione della maggior parte degli Stati UE che desiderano la
fine della minaccia rappresentata dalle armi nucleari e sarebbe inoltre in contraddizione con il
tradizionale sostegno dell'UE ad uno Stato di diritto internazionale che metta al bando le armi
nucleari.
Come risponde la Presidenza UE a chi considera che l'operato del governo britannico violi l'articolo
VI del trattato di non proliferazione nucleare6? Come può la Presidenza UE giustificare le sue
intenzione in considerazione delle gravi minacce di completo collasso del sistema di controllo
internazionale delle armi nucleari e della corsa all'armamento nucleare a seguito del fallimento della
Conferenza di revisione del TNP e del Vertice di riforma delle Nazioni Unite?
01.12.2005
es
54.
Interrogazione dell'on. Andreas Mölzer (H-1107/05)
Oggetto:
Sito internet della Presidenza del Consiglio
Circa il 20,4% dei 455 milioni di cittadini dell'UE parla tedesco come lingua madre. Risulta pertanto
sorprendente che sia stata nettamente respinta la richiesta della Lega della lingua tedesca (22.000
membri) di un sito in lingua tedesca della Presidenza britannica del Consiglio. In comparazione il
francese e l'inglese corrispondono rispettivamente, con una quota linguistica del 14,3% e 13,9%, a un
numero molto minore di cittadini. Secondo informazioni della Commissione, non esistono progetti
analoghi per un sito internet della Presidenza del Consiglio. Internet, in quanto strumento semplice e
poco costoso per entrare in contatto diretto con i cittadini - conforme quindi a una concezione di
democrazia moderna - dovrebbe essere utilizzato sistematicamente.
Per quali motivi la Presidenza britannica del Consiglio ha realizzato il suo sito internet soltanto in
inglese e francese? Prevede la Gran Bretagna, nel corso della sua prossima Presidenza, comunicare
nella sua pagina di apertura anche in tedesco, che è una della "lingue principali dell'UE"?
01.12.2005
de
6
L'Articolo VI del trattato di non proliferazione obbliga ciascuna delle parti che sottoscrive il trattato "a
concludere in buona fede trattative su misure efficaci per una prossima cessazione della corsa agli armamenti
nucleari e per il disarmo nucleare, come pure per un trattato sul disarmo generale e completo sotto stretto ed
efficace controllo internazionale".
-23-
INTERROGAZIONI AL CONSIGLIO
55.
Interrogazione dell'on. Athanasios Pafilis (H-1109/05)
Oggetto:
Pericolo di morte per il sig. Burokevicius, prigioniero politico lituano
Il sig. Burokevicius, di 78 anni, detenuto da 12 anni nelle prigioni di Vilnius per le sue convinzioni
politiche e la sua attività politica, ha subito un complesso intervento cardiaco il 25 novembre.
Tuttavia, le autorità hanno chiesto che venisse nuovamente trasferito in carcere il 29 novembre
nonostante il rischio più che evidente che ciò comporta per la sua salute. Si segnali, in particolare,
che la pena ingiusta e immotivata inflittagli scade il 14 gennaio 2006.
Quali misure intende adottare il Consiglio in modo che la vita del sig. Burokevicius non venga messa
a repentaglio e in modo che venga revocata la decisione delle autorità lituane di ritrasferirlo
precipitosamente in prigione, decisione che equivale a un tentativo di eliminazione fisica di un leader
comunista il cui unico reato per cui è stato sostanzialmente condannato, è costituito dal suo rifiuto di
firmare una dichiarazione di pentimento?
01.12.2005
el
-24-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
Prima Parte (30 minuti)
56.
Interrogazione dell'on. Arlene McCarthy (H-1030/05)
Oggetto:
Indagine relativa ai diritti di trasmissione della Premier League
Quanto tempo di lavoro e quali risorse ha impiegato la Commissione per effettuare la sua indagine
sull'assegnazione da parte della Premier League britannica dei diritti di trasmissione in diretta degli
incontri di calcio?
Quali insegnamenti ha tratto la Commissione dall'indagine tali da portare a modifiche delle sue
procedure interne e dare priorità alle questioni veramente attinenti alla concorrenza?
Condorda la Commissione che, se ritiene che vi sia un problema circa i diritti di trasmissione in
diretta di eventi sportivi, sarebbe più efficiente e opportuno svolgere un'indagine sul mercato della
radiodiffusione per accertare eventuali abusi di posizione dominante?
22.11.2005
en
57.
Interrogazione dell'on. Jaime Mayor Oreja (H-1036/05)
Oggetto:
Decisione della Commissione di astenersi dall'esaminare l'OPA lanciata da Gas Natural
sull'Endesa
La notte dello scorso 6 novembre si è tenuta una riunione tra il Presidente della Commissione con il
Primo Ministro spagnolo, su iniziativa di quest'ultimo, nel palazzo della Moncloa. Tale riunione non
è stata resa pubblica ed è stata divulgata soltanto alcuni giorni più tardi su insistenza dei mass media.
In detta riunione, come riconosciuto da ambo le parti, si è parlato, tra l'altro, dell'autorità competente
per risolvere il caso dell'OPA lanciata da Gas Natural sull'Endesa. Alcune ore dopo, il punto relativo
alla succitata questione è stato ritirato dall'ordine del giorno della riunione del Collegio dei
Commissari del 9 novembre con un rinvio al 15 novembre, giorno in cui si è adottata la decisione
definitiva di lasciare la questione dell'OPA a carico delle autorità spagnole. Successivamente è stato
reso noto che esistevano due progetti contradditori della Direzione Generale della Concorrenza
relativi al caso.
In quale misura ritiene la Commissione che tale successione di fatti possa pregiudicare la sua
immagine in quanto garante della neutralità e dell'obiettività in difesa degli interessi comunitari?
24.11.2005
es
-25-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
58.
Interrogazione dell'on. Margarita Starkevičiūtė (H-1007/05)
Oggetto:
Fondi per lo smantellamento della centrale nucleare di Ignalina
I pagamenti complessivi a fronte dell'impegno 2005 per lo smantellamento della centrale nucleare di
Ignalina ammonteranno ad appena il 50% del totale, il che rappresenta una forte sottoutilizzazione
degli stanziamenti di pagamento previsti nel bilancio 2005. Ciò è dovuto in larga misura al fatto che
il gestore dei fondi (la BERS) per gli IDSF (i fondi internazionali di sostegno alla chiusura di reattori)
non ha stabilito previsioni di pagamento precise. Che cosa intende fare la Commissione per evitare
questo tipo di problemi e migliorare in futuro i servizi del gestore dei fondi?
09.11.2005
lt
Seconda Parte
(20 minuti per Comissario)
Interrogazioni rivolte ai Commissari designati per la presente tornata
Sig. BARROT
59.
Interrogazione dell'on. Marie Panayotopoulos-Cassiotou (H-0981/05)
Oggetto:
Promozione e facilitazione degli spostamenti in treno delle persone con particolari
necessità e delle famiglie
Nel quadro dello sviluppo della Rete paneuropea di trasporto ferroviario e in vista di una
riformulazione della politica energetica e della politica di libera circolazione, quali misure specifiche
la Commissione prevede di adottare nel settore delle infrastrutture, dei servizi e dei costi in modo da
promuovere e facilitare gli spostamenti delle persone con particolari necessità nonché delle giovani
famiglie, in particolare di quelle numerose?
03.11.2005
el
-26-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
60.
Interrogazione dell'on. Gyula Hegyi (H-0982/05)
Oggetto:
Trasporto urbano sostenibile
E' evidente che l'Europa e il mondo intero stanno attraversando una crisi energetica: i prezzi del
petrolio sono in forte aumento a fronte di una domanda che continua a salire a ritmi eccezionali.
Spetta all'Europa e agli altri paesi sviluppati mostrare la via d'uscita da questa trappola.
Il settore dei trasporti rappresenta il 30% circa del nostro consumo energetico; in questo contesto la
quota del trasporto stradale è approssimativamente dell'85%. Il trasporto stradale è causa del grave
inquinamento ambientale che si registra in molte città europee e conseguentemente dell'aumento dei
problemi di salute dei cittadini europei residenti nelle zone urbane. Come per molti problemi
ambientali, la soluzione si conosce, ma è necessario compiere degli sforzi per metterla in atto.
L'utilizzo della bicicletta, il sistema tranviario e quello ferroviario suburbano, e più in generale il
sistema dei trasporti pubblici, possono ridurre significativamente l'inquinamento atmosferico e il
consumo di carburanti fossili.
Quali misure prevede di adottare la Commissione per promuovere il trasporto urbano sostenibile, ed
in particolar modo sostenere e rendere popolare il sistema dei trasporti pubblici urbani e suburbani e
l'utilizzo della bicicletta?
03.11.2005
hu
61.
Interrogazione dell'on. Gay Mitchell (H-1005/05)
Oggetto:
Sicurezza stradale
Le statistiche della banca dati comunitaria sugli incidenti stradali dimostrano che sulle nostre strade il
numero di decessi di persone di sesso maschile è in media quasi il triplo rispetto a quello delle donne.
La Dichiarazione di Verona, formulata alla presenza del predecessore del Commissario Barrot, la
sig.ra De Palacio, sottolineava la necessità di un'azione proattiva per "scoraggiare comportamenti e
manifestazioni della cultura popolare" che possano ledere in qualche modo la "cultura di promozione
della sicurezza stradale". Quali iniziative specifiche sta assumendo la Commissione per incoraggiare
una maggiore cultura della guida sicura fra gli uomini, in particolare i giovani?
09.11.2005
en
62.
Interrogazione dell'on. Robert Evans (H-1010/05)
Oggetto:
Insolvenza delle compagnie aeree
Ha ultimato la Commissione il suo studio sulla questione dell'insolvenza delle compagnie aeree
previsto per la fine d'agosto? Quali ne sono le principali conclusioni e raccomandazioni e quando
queste potranno essere applicate? Sarà presentata al Parlamento una copia di tale studio?
10.11.2005
en
-27-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
63.
Interrogazione dell'on. Mairead McGuinness (H-1014/05)
Oggetto:
Operazione di navi registrate al di fuori dell'Unione nelle acque europee
La questione dell' 'esternalizzazione' è diventata una consuetudine nel settore dei trasporti. Ciò
riflette le tendenze del business moderno e questo fenomeno è evidente in un'ampia gamma di settori
dell'economia europea. Tuttavia, l'esternalizzazione degli equipaggi impiegati sui ferries, dove il
ferry in questione è registrato al di fuori dell'Unione europea, mette in evidenza una seria anomalia
riguardante i diritti dei lavoratori di questa fascia del settore dei trasporti. In modo particolare, lo
stato di bandiera (cioè lo stato dove la nave è registrata) ha il diritto esclusivo di esercizio e di
applicazione della competenza legislativa sulle proprie navi in alto mare. Pertanto, i termini e le
condizioni inerenti al personale occupato sulle navi registrate al di fuori dell'Unione sono una
questione che riguarda lo stato di bandiera, in conformità con la legge e la prassi marittima
internazionale. Questa situazione discredita la legislazione sul lavoro dell'UE e dei suoi Stati membri
attualmente in vigore.
Nel dicembre 2004, la Commissione ha pubblicato un documento di lavoro su un possibile accordo
raggiunto dalle parti sociali a livello europeo in materia di equipaggio delle navi. Può la
Commissione chiarire che passi in avanti siano stati fatti dalla pubblicazione di questo documento di
lavoro e se intende presentare una proposta per una legislazione in questo campo?
15.11.2005
en
64.
Interrogazione dell'on. Ewa Hedkvist Petersen (H-1022/05)
Oggetto:
Sicurezza delle infrastrutture
Stante l'ulteriore ritardo che si registra nella revisione di metà termine del Terzo programma quadro
di sicurezza stradale, può la Commissione far sapere se è tuttora impegnata a conseguire l'obiettivo
dell'UE che è di ridurre, entro il 2010, degli incidenti stradali mortali, e a proporre una specifica
normativa di sicurezza stradale che includa la gestione delle infrastrutture?
Nel Terzo programma d'azione di sicurezza stradale, la Commissione si era impegnata a presentare
una proposta di direttiva quadro sulla sicurezza delle infrastrutture e a mettere a punto un pacchetto
tecnico per misure relative a infrastrutture a basso costo, metodi di audit, sicurezza urbana, tecniche
di riduzione della velocità e banchine di sosta.
Visto che le migliorie apportate alle infrastrutture stradali possono contribuire in modo significativo a
ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali e rappresentare pertanto un importante passo
avanti nel conseguimento dell'obiettivo UE, quando intende la Commissione presentare questo
pacchetto infrastrutturale tanto atteso?
17.11.2005
sv
-28-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
Interrogazione dell'on. Arūnas Degutis (H-1029/05)
65.
Oggetto:
Terzo pacchetto ferroviario
Nel 2001 la Commissione europea ha pubblicato il Libro Bianco intitolato "La politica europea dei
trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", in cui è stato fissato l'ambizioso obbiettivo di dare un
nuovo impulso alla rete ferroviaria europea. Questo obiettivo è stato raggiunto con l'adozione del
primo e del secondo pacchetto ferroviario, poi, volendo andare oltre, la Commissione ha presentato
un terzo pacchetto ferroviario. Il tentativo della Commissione di creare un vero e proprio mercato
ferroviario comune dell'UE attraverso una progressiva liberalizzazione è degno di approvazione e
merita il nostro sostegno; tuttavia il recente allargamento dell'Unione europea ha cambiato la
geografia del mercato interno, in maniera tale che l'applicazione della direttiva 2004/51/CE7 sulla
liberalizzazione del trasporto ferroviario delle merci può risultare estremamente controversa e,
persino, controproducente. Ha esaminato la Commissione la situazione specifica del settore
ferroviario nell'ambito del recente allargamento dell'UE da 15 a 25 Stati membri e, in particolare, le
possibili ripercussioni per la Lituania prima di presentare il terzo pacchetto ferroviario?
22.11.2005
lt
66.
Interrogazione dell'on. Geoffrey Van Orden (H-1054/05)
Oggetto:
Bandiera dell'UE nel traffico marittimo
Nel suo comunicato stampa sul Terzo pacchetto "Sicurezza marittima", la Commissione ha affermato
il proprio obiettivo di "chiedere agli Stati Membri di controllare efficacemente che le navi che
battono la loro bandiera rispettino le norme internazionali e, a tale scopo, le ha invitate a dotarsi di
un’amministrazione marittima che applichi rigorosamente i criteri di qualità. La responsabilizzazione
delle amministrazioni marittime nazionali è il preludio al futuro sviluppo di una bandiera europea."
Dato che il Parlamento ha respinto il precedente tentativo della Commissione di introdurre la
bandiera europea nell'ambito del traffico marittimo, e data la protesta in tutta risposta a quest'ultimo
suggerimento, può garantire la Commissione che non ci sarà nessun altro tentativo di sostituire o
deturpare le nostre bandiere nazionali con l'introduzione di un simbolo o di una bandiera dell'UE nel
traffico marittimo degli Stati membri europei?
28.11.2005
en
7
GU L 164 del 30.4.2004, pag. 164.
-29-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
67.
Interrogazione dell'on. Proinsias De Rossa (H-1056/05)
Oggetto:
Traghetti irlandesi
L'UE e gli Stati membri sono firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare,
del 1982 (Giamaica, 10 dicembre 1982). L'articolo 91 recita: "Ogni Stato stabilisce le condizioni che
regolamentano la concessione alle navi della sua nazionalità, dell'immatricolazione nel suo territorio,
del diritto di battere la sua bandiera. Le navi hanno la nazionalità dello Stato di cui sono autorizzate a
battere bandiera. Fra lo Stato e la nave deve esistere un legame effettivo."
In che modo si riflette nella legislazione pertinente dell'UE il criterio relativo all'esistenza di "un
legame effettivo" tra lo Stato della bandiera e una nave? In particolare, come sono compatibili le
disposizioni del regolamento (CE) n. 789/20048, del 21 aprile 2004, relativo al trasferimento delle
navi da carico e passeggeri tra registri all'interno della Comunità, con le disposizioni della
convenzione? Può la Commissione indicare quali misure propone di adottare per assicurare che i
registri degli Stati membri non siano usati per agevolare la registrazione di "bandiere di comodo" in
violazione delle disposizioni della convenzione, in particolare dell'articolo 91?
29.11.2005
en
68.
Interrogazione dell'on. Jeanine Hennis-Plasschaert (H-1058/05)
Oggetto:
Cabotaggio
Ritiene la Commissione che il periodo massimo autorizzato in Francia per il cabotaggio su strada,
ossia 30 giorni successivi in una volta ed un massimo di 45 giorni all'anno, sia in linea con il primo
comma dell'articolo 1 del Regolamento (CEE) n. 3118/939 nonchè con l'interpretazione del concetto
"temporaneo" dato dalla Commissione nella sua Comunicazione interpretativea sul cabotaggio? In
Francia i conducenti che effettuano trasporti di cabotaggio 7 giorni successivi o più sono considerati
lavoratori distaccati.
Reputa la Commissione tale interpretazione compatibile con l'articolo 6 del Regolamento (CEE) n.
3118/93? Quale rapporto sussiste, con riguardo ai trasporti, fra il Regolamento (CEE) n. 3118/93 e la
direttiva sul distacco 96/71/CE10? Reputa la Commissione il periodo massimo autorizzato in Francia
per le imprese di cabotaggio sulle idrovie, ossia 90 giorni successivi, in linea con il Regolamento
(CEE) n. 3921/9111?
Quale custode dei Trattati, potrebbe la Commissione far sapere in quale misura sianoi limiti
temporali fissati in Francia per il cabotaggio su strada e sulle idrovie compatibili con la libera
prestazione dei servizi, con la politica della Commissione sul compimento del mercato interno e con
la strategia di Lisbona?
29.11.2005
nl
8
9
10
11
GU L 138 del 30.4.2004, pag. 19.
GU L 279 del 12.11.1993, pag. 1.
GU L 18 del 21.1.1997, pag. 1.
GU L 373 del 31.12.1991. pag. 1.
-30-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
69.
Interrogazione dell'on. Justas Paleckis (H-1065/05)
Oggetto:
Progetto "Rail Baltica"
Benché il progetto "Rail Baltica" sia stato incluso nell'elenco degli orientamenti dell'Unione europea
in materia di reti transeuropee di trasporto, non è stato dato a tutt'oggi inizio ai lavori di
ammodernamento di tale linea ferroviaria, né ai preparativi concreti in vista di tali lavori. La
soluzione a tale questione sarebbe cruciale per i paesi baltici e per tutta la regione orientale del Mar
Baltico.
Si ricorda inoltre che l'importanza particolare dei progetti infrastrutturali è stata sottolineata nella
"Road Map" firmata dall'Unione europea e dalla Russia. Non sarebbe opportuno in tale contesto
prevedere il prolungamento della "Rail Baltica" fino a San Pietroburgo? Una siffatta diramazione
accrescerebbe infatti l'interesse per il progetto "Rail Baltica", il quale presenta anche un aspetto
ecologico importante, dato che le strade del litorale baltico sono attualmente ingombrate dai trasporti
su ruota.
30.11.2005
lt
70.
Interrogazione dell'on. Marian Harkin (H-1078/05)
Oggetto:
Vertenza "Irish Ferries" e riattivazione della direttiva sui traghetti
In considerazione del continuo aggravarsi della situazione presso la compagnia "Irish Ferries", non
conviene la Commissione che è urgentemente necessario riattivare la direttiva "traghetti" relativa alle
norme in materia di equipaggio applicabili ai servizi di linea di trasporto passeggeri e di traghetti fra
Stati membri, o quantomeno proporre una risposta legislativa adeguata?
01.12.2005
en
71.
Interrogazione dell'on. Inés Ayala Sender (H-1094/05)
Oggetto:
Futuro della logistica nell'UE
Vista la crescente importanza della logistica, sia in termini di razionalizzazione del trasporto e del
traffico di merci e persone, sia ai fini della pianificazione dei consumi energetici allo scopo di ridurre
le conseguenze negative sullo sviluppo sostenibile (problemi delle emissioni, congestione, spreco
energetico, costi sociali, insicurezza, ecc.), quali misure intende la Commissione introdurre per
promuovere la modernizzazione e un uso migliore della logistica, nel contesto della revisione del
Libro bianco sui trasporti?
01.12.2005
es
-31-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
72.
Interrogazione dell'on. Marta Vincenzi (H-1096/05)
Oggetto:
Pass Interrail
Il pass Interrail per l'utilizzo del mezzo ferroviario ha permesso fino ad oggi a molti giovani europei
di conoscere l'Europa . Si denuncia che i prezzi stanno aumentando, i giorni di validità diminuiscono
e si registra una sempre minore flessibilità nell'offerta. il rischio è che il pass Inter Rail esca dal
mercato, riducendo lo spazio di libertà per circa 150.000 giovani europei che viaggiano ogni anno a
queste condizioni.
La Commissione europea è a conoscenza del problema? Ha preso contatto con i responsabili del
consorzio Interrail per ottenere misure adeguate di sostegno al pass? È d'accordo con la necessità di
approvare una riforma del pass Interrail?
01.12.2005
it
Sig. REHN
73.
Interrogazione dell'on. Sarah Ludford (H-0984/05)
Oggetto:
Diritti della minoranza curda in Turchia
Nel suo lodevole sforzo di sostenere la preparazione della Turchia all'adesione all'UE, si attiverà la
Commissione per promuovere i diritti della minoranza curda e perseguire l'indipendenza della
magistratura e la libertà d'espressione e culto? Nel corso dei negoziati di adesione, darà la
Commissione un incoraggiamento attivo ed un'assistenza concreta sia al governo turco che alle
rappresentanze curde, nel tentativo di trovare una soluzione pacifica e permanente al problema
curdo? Quali provvedimenti sono stati presi in seguito alle denunce della commissione civica UETurchia riguardo agli ostacoli posti alla libertà politica dei politici curdi, come l'imposizione di
divieti di viaggio e altre restrizioni contro la dirigenza del DEHAP?
03.11.2005
en
-32-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
74.
Interrogazione dell'on. Panagiotis Beglitis (H-0990/05)
Oggetto:
Veto turco alla partecipazione della Repubblica di Cipro a organismi internazionali
Nella riunione dell'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero, svoltasi il 28
ottobre 2005 a Kišinev in Moldavia, la Turchia, in quanto membro a pieno titolo di detto organismo,
ha posto ancora una volta il veto a che alla Repubblica di Cipro fosse riconosciuto lo statuto di paese
osservatore. Allo stesso tempo, la Turchia continua ad impedire alla Repubblica di Cipro di aderire
all'Organizzazione internazionale per il regime di controllo delle esportazioni.
Visto che, quale paese candidato all'adesione all'UE, la Turchia si è assunta precisi obblighi sulla
base del quadro negoziale e soprattutto del paragrafo 7 adottato dal Consiglio dei Ministri il 3 ottobre
a Lussemburgo, come giudica la Commissione europea la condotta della Turchia che, persino dopo
l'avvio dei negoziati di adesione, continua a non voler ottemperare a requisiti posti dall'UE? Quali
azioni intende prendere per indurre la Turchia a conformarsi pienamente all'acquis comunitario e alla
legalità europea nei confronti di uno Stato membro dell'UE?
03.11.2005
el
75.
Interrogazione dell'on. Bernd Posselt (H-0992/05)
Oggetto:
Il sangiaccato di Novi Pazar
Come giudica la Commissione la situazione del sangiaccato di Novi Pazar, diviso attualmente tra
Serbia e Montenegro, in vista di una probabile, prossima separazione tra queste due repubbliche?
03.11.2005
de
76.
Interrogazione dell'on. Yiannakis Matsis (H-0998/05)
Oggetto:
Distruzione del patrimonio culturale nel territorio di Cipro occupato
L'esercito turco che occupa Cipro ha di recente operato una nuova distruzione del patrimonio
culturale nella zona settentrionale dell'isola occupata, procedendo al livellamento di una collina nella
zona di Carpasia per esporvi bandiera della Turchia e della cosiddetta "Repubblica Turca di Cipro del
nord" che secondo le risoluzioni 541 e 550 del Consiglio di sicurezza è "non valid". Gli escavatori
utilizzati hanno distrutto un sito archeologico del periodo neolitico denominato "Castros" risalente a
7.000 anni fa. Parallelamente la chiesa di Sant'Anastasia di Lapitos è stata trasformata in albergo.
Intende e, se sì, come la Commissione europea chiedere spiegazioni o adottare misure nei confronti
della Turchia per porre fine alla distruzione del patrimonio culturale nella parte settentrionale di
Cipro occupata, patrimonio culturale che è parte inalienabile della civiltà europea?
08.11.2005
el
-33-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
77.
Interrogazione dell'on. Markus Pieper (H-1017/05)
Oggetto:
L'allargamento e i costi dell'adesione della Turchia
Nell'UE a 15 nelle regioni di convergenza (< 75% del PIL medio dell'UE) vivevano 72 milioni di
persone (ossia il 19% della popolazione complessiva). Ora, nell'UE a 25 si è già passati a 123 milioni
di persone (27% della popolazione complessiva). Nel 2014 la Turchia avrà presumibilmente 80
milioni di abitanti, rientrando nel complesso nell'obiettivo 1 "Promozione" dei Fondi strutturali
dell'UE. Secondo le stime effettuate, qualora tra l'UE e la Turchia si registrino differenze di crescita
del 3% in termini di PIL, saranno necessari oltre 50 anni perché il livello di reddito della Turchia
raggiunga quello dell'UE a 15.
Quali costi comporterebbe per la politica regionale dell'Unione europea l'adesione della Turchia e
quali sarebbero le conseguenze per le attuali regioni di coesione?
15.11.2005
de
78.
Interrogazione dell'on. Frederika Brepoels (H-1018/05)
Oggetto:
La Turchia e la questione curda
Nella sua relazione sui progressi compiuti dalla Turchia, la Commissione ribadisce la tesi secondo
cui la Turchia ottempera "in maniera sufficiente" ai criteri politici, considerando soltanto quali
"incidenti" e "incidenti di percorso" le constatate violazioni. In tale relazione,non si fa alcuna
menzione dei diritti culturali, politici e civici negati alla minoranza curda . Ciò nondimeno molti dei
cosiddetti "incidenti isolati" non fanno che rispecchiare l'ostinato rifiuto della Turchia di addivenire
ad una soluzione democratica ed equa la quale postula riconoscimento e reciproco rispetto. Il
mancato riconoscimento di tale problematica da parte sia della Turchia che della Commissione non
può che ostacolare una soluzione pacifica.
Potrebbe la Commissione delineare la sua visione sulla articolata questione curda? Quale via ravvisa
essa verso una pacifica e democratica soluzione di tale problematica? Qual è la posizione della
Commissione in ordine alla limitazione della libertà politica dei dirigenti curdi, di recente condannata
dalla Turky Civic Commission dell'UE?
16.11.2005
nl
-34-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
79.
Interrogazione dell'on. Dimitrios Papadimoulis (H-1047/05)
Oggetto:
Processo di adesione della Turchia
Dopo l'adozione, da parte della Commissione, della relazione 2005 sui progressi compiuti dalla
Turchia e alla luce della relazione sul partenariato rivisto, può dire la Commissione quali saranno le
prossime fasi dei negoziati di adesione?
Può dire inoltre in che modo concreto e in base a quale calendario l'UE procederà al controllo e alla
valutazione dell'integrazione dell'acquis comunitario nella legislazione turca?
Infine, può dire la Commissione come intende muoversi nel caso in cui la Turchia non proceda
all'annullamento del casus belli nel corso del processo di adesione?
25.11.2005
el
80.
Interrogazione dell'on. Luis Yañez-Barnuevo García (H-1068/05)
Oggetto:
Cooperazione di FRONTEX con i paesi dell'adesione
Nella Sua lettera del 7 novembre ai Ministri degli affari esteri di Romania e Bulgaria, Ella ribadiva
l'esistenza di aree deficitarie nelle quali entrambi i paesi debbono ancora adoprarsi per attuare
all'acquis comunitario, tra cui la cooperazione negli affari di giustizia e interni e i requisiti
concernenti il controllo delle frontiere. Considerato che lo scorso 30 giugno è stata inaugurata a
Varsavia l'Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne (FRONTEX), allo scopo di
sostenere gli Stati membri nell'attuazione della legislazione comunitaria e coordinare la cooperazione
operativa nella gestione delle frontiere esterne:
La Commissione ha posto in essere le linee direttrici per la cooperazione di FRONTEX con i paesi
dell'adesione? Crede che la cooperazione tra detta agenzia e la Romania e Bulgaria potrebbe incidere
sul miglioramento della gestione delle frontiere? Pensa che sarebbe fattibile creare a medio termine
una triade di agenzie come Europol-FRONTEX-Agenzia delle dogane per rafforzare l'attuazione
dell'acquis comunitario in questo ambito a fronte di futuri ampliamenti e in applicazione della
politica di vicinato?
30.11.2005
es
81.
Interrogazione dell'on. Ryszard Czarnecki (H-1087/05)
Oggetto:
Prospettive di adesione all'Unione europea per Serbia, Montenegro e Albania
Le decisioni positive adottate dalla Commissione per quanto concerne la definizione di calendari
relativi al processo negoziale per Croazia, Macedonia e Bosnia-Erzegovina vanno accolte
favorevolmente, ma quali sono le prospettive di adesione per Serbia, Montenegro e Albania? Anche
se le aspirazioni della Turchia vanno appoggiate, non sarebbe logico che i paesi in oggetto aderiscano
prima della Turchia e non dopo?
01.12.2005
pl
-35-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
82.
Interrogazione dell'on. Leopold Rutowicz (H-1091/05)
Oggetto:
Ulteriore allargamento dell'UE
Molti cittadini europei desiderano sapere che forma assumerà l'ulteriore allargamento dell'UE, quali
sono i paesi che probabilmente vi entreranno e a quali condizioni. La Commissione ha un piano o un
programma al riguardo?
01.12.2005
pl
Sig. VERHEUGEN
83.
Interrogazione dell'on. Milan Gaľa (H-1006/05)
Oggetto:
Lotta contro il nascente mercato degli antivirali negli Stati membri dell'UE
In relazione ai crescenti segnali, provenienti da diversi Stati membri, della nascita di un mercato nero
dei farmaci antivirali contro l'influenza, può la Commissione indicare quali iniziative sta assumendo
contro questi comportamenti irresponsabili di singole persone e/o gruppi organizzati?
09.11.2005
sk
84.
Interrogazione dell'on. Ari Vatanen (H-1033/05)
Oggetto:
Lacuna nella registrazione di automobili in Europa/Jiangling Landwind
L'utilitaria sportiva cinese Jiangling Landwind è stata sottoposta a prove di urto reale dall'Automobil
Club tedesco (ADAC) in conformità dei protocolli Euro NCAP. I risultati di tali prove sono
agghiaccianti. Nel caso di collisioni frontali, ad una velocità di 64 km/h, il volante penetrava
nell'abitacolo in modo tanto violento da uccidere immediatamente il conducente.
La FIA ha tenuto una conferenza a Bruxelles, il 29 novembre 2005, per discutere delle questioni in
gioco e della suddetta lacuna nella legislazione europea.
Durante la discussione sono state poste le seguenti domande: cosa intende fare la Commissione per
colmare la lacuna e proteggere le vite dei cittadini europei? Ritiene la Commissione che il limite di
2500 chilogrammi per le prove di urto reali sia ancora adeguato, considerando la tendenza verso tipi
di automobili più pesanti, segnatamente i SUV, e l'aumento di peso risultante da un maggior numero
di dispositivi di comfort e sicurezza? Quali misure intende adottare la Commissione affinché la
progettazione di automobili sia più compatibile nel caso di collisione tra automobili?
Questa è, pertanto, la mia interrogazione alla Commissione: quali misure concrete intende adottare
per impedire con urgenza l'introduzione di automobili palesemente pericolose sul mercato comune
europeo, e secondo quale calendario?
22.11.2005
fi
-36-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
85.
Interrogazione dell'on. Danutė Budreikaitė (H-1062/05)
Oggetto:
Politica industriale dell'UE
Nel 2005, la Cina ha iniziato a dominare in modo aggressivo i mercati mondiali del settore tessile e di
altri prodotti. Tali comparti economici dell'UE non riescono a reggere alla concorrenza dei prodotti
cinesi più convenienti fabbricati in spregio delle norme vigenti nell'UE e beneficiari di aiuti statali e
della pratica del dumping. In sede di predisposizione della relazione del PE sulle prospettive delle
relazioni commerciali fra l'Unione europea e la Cina, l'interrogante ha presentato, a nome del gruppo
ALDE, una proposta che invita la Commissione ad elaborare previsioni a lungo termine
sull'andamento dell'economia dell'UE fino al 2030-2050, basandosi su un'analisi economica dell'UE
Tali previsioni potrebbero fungere da poli per riorientare l'economia degli Stati membri verso settori
proiettati verso il futuro investendo nella ricerca scientifica e nelle risorse umane. La succitata
proposta non è stata accolta dai deputati europei nel presunto timore che siffatte previsioni possano
comportare la definizione di una politica industriale comune. In assenza di una tale politica l'UE ha
tuttavia una politica commerciale comune. La Commissione infatti negozia in sede di OMC a nome
di tutti gli Stati membri dell'UE. Potrebbe la Commissione esprimere la sua opinione, in una
prospettiva proiettata nel futuro, sulla compatibilità della politica delle imprese dell'UE con la
politica commerciale comune?
30.11.2005
lt
86.
Interrogazione dell'on. John Bowis (H-1070/05)
Oggetto:
Farmaci contraffatti
Quali passi sta adottando la Commissione nell'ambito della sua politica farmacologica per porre fine
ai farmaci contraffatti?
30.11.2005
en
-37-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
Terza Parte
Altre interrogazioni
87.
Interrogazione dell'on. Elizabeth Lynne (H-0986/05)
Oggetto:
Lesioni provocate da aghi
I gravi rischi professionali che devono affrontare gli operatori sanitari a causa degli aghi infetti sono
stati portati all'attenzione della Commissione europea più di due anni fa, e da allora molte
comunicazioni in materia sono state inoltrate al commissario Špidla dal sottoscritto e da numerosi
deputati del Parlamento interessati alla questione.
Dopo l'approvazione a larga maggioranza in Commissione e in plenaria di una proposta di
risoluzione, è stata avanzata la richiesta formale di una regolamentazione migliore per proteggere gli
operatori del settore sanitario dalle lesioni provocate da aghi, contenuta nella relazione del
Parlamento europeo sulla promozione della salute e della sicurezza sul lavoro (A6-0029/2005) del
febbraio 2005. Nel periodo trascorso da tale richiesta si sono registrati più di mezzo milione di altri
infortuni. Alcuni di questi condurranno potenzialmente ad infezioni mortali, come l'HIV e l'epatite C,
e molte altre causeranno gravi problemi di ordine emotivo agli operatori del settore sanitario e alle
loro famiglie.
Poiché il Parlamento europeo e gli specifici deputati interessati non hanno mai ricevuto una risposta
soddisfacente alle loro comunicazioni e richieste di intervento, potrebbe la Commissione far sapere
quando intraprenderà un'azione decisiva, suggerendo un emendamento alla direttiva sugli agenti
biologici (2000/54/EC12), al fine di assicurare una protezione legislativa per i lavoratori esposti a tali
rischi?
03.11.2005
en
12
GU L 262 del 17.10.2000, pag. 21.
-38-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
88.
Interrogazione dell'on. Paulo Casaca (H-0994/05)
Oggetto:
Campagna diffamatoria sotto la sigla "EU-Citizen"
Una campagna diffamatoria basata su lettere anonime in cui si accusano di terrorismo i deputati che
mettono in dubbio l'etichetta di terrorista assegnata all'OMPI (Organizzazione dei Mujaheddin del
popolo), che utilizza articoli diffamatori citando "fonti diplomatiche" e che fa ricorso ad annunci a
pagamento sulla stampa, in particolare con la copertura della sigla "EU-Citizen" nell'ambito di
Internet, cerca di colpire tutti coloro che, come il sottoscritto, si sono opposti al terrorismo promosso
dal regime di Teheran.
La Commissione europea ha concesso a una entità esterna l'autorizzazione a utilizzare il logo "EUCitizen", unitamente ai simboli delle istituzioni europee, per svolgere una campagna politica
favorevole al regime iraniano?
In caso contrario, può la Commissione europea illustrare le azioni che ha già adottato (con la relativa
data) allo scopo di perseguire l'utilizzazione indebita di questo simbolo in annunci a pagamento e su
Internet?
04.11.2005
pt
89.
Interrogazione dell'on. Jonas Sjöstedt (H-0996/05)
Oggetto:
Prospettiva di genere e scambi commerciali
A metà dicembre 2005 inizierà ad Hong Kong la sesta Conferenza interministeriale dell'OMC
(Organizzazione mondiale del Commercio) Si attendono grandi cose e l'UE è una dei protagonisti che
profonde non poco impegno affinché l'incontro sia coronato di successo. Ci si augura che la tornata
negoziale iniziata a Doha nel 2001 possa concludersi entro il prossimo anno.
La Conferenza ha grande rilevanza a livello mondiale per i paesi sia del Sud che del Nord, ma
altrettanta rilevanza essa riveste per i rapporti fra uomini e donne, soprattutto nei paesi in via di
sviluppo, e ciò a prescindere dalle problematiche esaminate: agricoltura, NAMA (accesso al mercato
per i prodotti non agricoli) ovvero servizi. Alla disparità delle strutture fanno riscontro i diversi ruoli
e responsabilità per uomini e donne in ambito economico. I flussi commerciali internazionali, i
modelli produttivi e le norme incidono pertanto diversamente sugli uomini e sulle donne.
La tornata negoziale di Doha tratterà dello sviluppo, ma una politica commerciale e un eventuale
risultato negoziale che non riconosca il diverso impatto su uomini e donne delle varie decisioni,
rischia di consolidare un assetto di potere disuguale che sistematicamente favorisca gli uomini a
scapito delle donne.
Conviene la Commissione che la liberalizzazione degli scambi comporta incidenze diverse per gli
uomini e le donne? Come ha la Commissione tenuto conto della prospettiva di genere nell'ambito dei
negoziati in seno all'OMC?
04.11.2005
sv
-39-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
90.
Interrogazione dell'on. Zbigniew Kuźmiuk (H-1000/05)
Oggetto:
Posizione della Commissione al prossimo ciclo di negoziati dell'OMC
Durante la riunione dei ministri degli Affari esteri dell'UE, tenuta a Lussemburgo il 18 ottobre 2005,
il Commissario responsabile del commercio UE, Peter Mandelson, ha asserito, tra l'altro, che
l'Unione deve fare concessioni ad altri paesi nei negoziati OMC perché, in sostanza, è preferibile che
l'Unione europea ricavi più dalle esportazioni di prodotti industriali e di servizi (attualmente l'85%
delle esportazioni), più di quanto non perda dando minore protezione all'agricoltura. Tale
affermazione implica che il Commissario Mandelson intende "sacrificare" l'agricoltura dell'UE
durante i negoziati OMC.
La Commissione ha concesso a Mandelson un mandato a tale riguardo? Qual è la posizione della
Commissione in materia?
09.11.2005
pl
91.
Interrogazione dell'on. Manuel Medina Ortega (H-1003/05)
Oggetto:
Tutela della produzione di banane nell'Unione europea
Consapevoli dell'importanza della produzione di banane all'interno dell'Unione europea e che tale
produzione si concentra in alcune regioni ultraperiferiche, con l'impatto sociale che ne consegue,
quali misure intende adottare la Commissione per tutelare la produzione di banane nel contesto del
nuovo regime "unicamente tariffario" che entrerà in vigore il primo gennaio 2006?
09.11.2005
es
92.
Interrogazione dell'on. Claude Moraes (H-1009/05)
Oggetto:
Integrazione e parità all'interno dell'UE
Potrebbe illustrare la Commissione il proprio punto di vista sulle recenti agitazioni in Francia e dire
se sia possibile trarne conclusioni a favore di una maggiore integrazione e parità all'interno dell'UE?
Esprimerà la Commissione, ad esempio, il proprio punto di vista sulla condivisione delle migliori
consuetudini della politica di integrazione basata su un meccanismo quale il metodo aperto di
coordinazione o ritiene siano necessarie ulteriori proposte UE?
10.11.2005
en
-40-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
93.
Interrogazione dell'on. Katerina Batzeli (H-1011/05)
Oggetto:
Importazione di olio d'oliva adulterato in Grecia
Si è individuato sul mercato olio d'oliva adulterato con olio di girasole, che era stato imballato con
l'etichetta della marca belga Super Market ed importato in Grecia dalla rispettiva catena
commerciale. La crescente sensibilità del pubblico riguardo alle questioni di trasparenza e sicurezza
alimentare ha portato, tra l'altro, all'adozione di rigorosi obblighi e norme di qualità per gli
agricoltori, che gravano sul costo di produzione, in attesa della necessaria compensazione nel
mercato. Si è proceduto all'attuazione di importanti politiche di promozione del commercio dell'olio
d'oliva standardizzato in modo da fornire garanzie sull'identità e la sicurezza del prodotto, spesso a
scapito della distribuzione diretta dell'olio d'oliva da parte dei produttori. Dall'inizio della
standardizzazione obbligatoria, si è osservato "un caso di adulterazione" dell'olio d'oliva
standardizzato da parte delle aziende, a scapito della fiducia dei consumatori.
Ritiene la Commissione che le norme di etichettatura e le modalità di controllo dell'olio d'oliva a
livello nazionale e comunitario siano sufficienti per garantirne una commercializzazione sicura? Qual
è il ruolo dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare nel sistema di controllo dell'adulterazione
negli alimenti?
Quali misure intende adottare la Commissione per salvaguardare la reputazione dei prodotti quali
l'olio d'oliva in modo da garantire che le prospettive di mercato continuino ad essere favorevoli e che
i produttori beneficino di una sana concorrenza commerciale?
11.11.2005
el
94.
Interrogazione dell'on. Hans-Peter Mayer (H-1012/05)
Oggetto:
Aiuti a sostegno delle terapie di riabilitazione dell'afasia
Ogni anno in Germania 230.000 persone si ammalano di afasia a seguito di un'emorragia cerebrale o
di un incidente. Questa malattia comporta la perdita della capacità di parola e spesso si accompagna
a emiparesi o a paralisi corporale totale. Il centro federale per l'afasia che opera nella mia
circoscrizione, oltre al tradizionale metodo di cura, pratica una speciale e spesso lunga terapia
intensiva che mira alla riabilitazione del paziente.
È noto alla Commissione il fatto che quasi mai le mutue rimborsano i costi di questo trattamento?
Prevede pertanto la possibilità che in un prossimo futuro siano concessi aiuti per questi tipi di
terapia?
11.11.2005
de
-41-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
95.
Interrogazione dell'on. Zdzisław Chmielewski (H-1016/05)
Oggetto:
Protezione degli stock di anguilla
È un fatto che non tutti gli Stati membri hanno libero accesso agli stock di avannotti di anguilla. La
situazione, che concerne la maggior parte degli Stati che si affacciano sul Baltico, inclusi quelli di
nuova adesione, è dovuta alle scarse opportunità che hanno gli avannotti di anguilla di migrare verso
le acque interne. I suddetti paesi sono pertanto costretti a importare stock dagli Stati membri più
grandi, ad un costo che purtroppo riflette i prezzi elevati applicabili alle esportazioni verso l'Asia.
Naturalmente, gli Stati baltici vorrebbero che venissero stabiliti criteri equi per la condivisione, da
parte di tutti i paesi interessati come pure degli esportatori e importatori di avannotti, dei costi della
protezione degli stock di anguilla. Può la Commissione far sapere come intende risolvere il
problema?
15.11.2005
pl
96.
Interrogazione dell'on. Sophia in 't Veld (H-1020/05)
Oggetto:
Gruppi di Commissari con competenza nei diritti fondamentali, nella lotta contro le
discriminazioni e nell'eguaglianza di opportunità
Per quale ragione il gruppo di Commissari responsabili dei diritti fondamentali, la lotta contro le
discriminazioni e l'eguaglianza di opportunità non ha ancora fatto rapporto al Parlamento europeo?
Quante volte si è già riunito questo gruppo? Quali iniziative sono state prese? Quali sono le azioni
previste per il futuro? Garantisce il seguimento dell'applicazione delle direttive relative alla lotta
contro le discriminazioni? Prevede l'adozione di una direttiva trasversale in questo campo? Come
sorveglia la promozione attiva dei diritti fondamentali da parte della Commissione europea? La prego
di citare degli esempi. Quando la Commissione potrà disporre delle proposte di strategia di lotta
contro le discriminazioni annunciate dal Presidente Barroso il 27 aprile scorso? Il gruppo partecipa
all'applicazione degli articoli 6 e 7 del trattato sull'Unione europea?
17.11.2005
nl
-42-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
97.
Interrogazione dell'on. Karl-Heinz Florenz (H-1024/05)
Oggetto:
Distorsioni della concorrenza / diritto in materia di imposta sulla cifra d'affari /
transazioni intra-aziendali / aggiudicazione di appalti pubblici
La Corte di giustizia delle Comunità europee ha stabilito, in materia di aggiudicazione di appalti
pubblici, che di norma anche le società di diritto pubblico non possono ottenere un appalto senza una
procedura ufficiale di aggiudicazione e che quindi, per evitare distorsioni della concorrenza, non
esiste la possibilità di concludere transazioni intra-aziendali al di fuori della normativa sugli appalti.
Secondo il diritto tedesco in materia di imposta sulla cifra d'affari, tali società di diritto pubblico
possono però fare offerte, nell'ambito di una procedura di aggiudicazione, in esenzione dall'imposta
sulla cifra d'affari, il che non è invece consentito alle società concorrenti di diritto privato.
Non ritiene la Commissione che l'esenzione dall'imposta sulla cifra d'affari vigente in Germania per
le società di diritto pubblico in caso di "transazioni intra-aziendali" violi il diritto comunitario - e
nella fattispecie l'articolo 4, paragrafo 5, secondo comma della sesta direttiva 77/388/CEE13 del 17
maggio 1977- in quanto distorce la concorrenza, quando alla gara per l'aggiudicazione di contratti di
forniture o di servizi indette dal commitente pubblico, che è al contempo azionista della società
offerente che gode di privilegi fiscali, partecipano anche imprese concorrenti di diritti privato cui non
sono concesse tali agevolazioni?
17.11.2005
de
98.
Interrogazione dell'on. James Allister (H-1025/05)
Oggetto:
Discriminazione nel settore dell'occupazione
Esistono altri gruppi all'interno dell'UE, oltre ai protestanti nell'Irlanda del nord, contro i quali la
Commissione ha sancito una discriminazione nel settore dell'occupazione (in base alla deroga
concessa conformemente all'articolo 15 della Direttiva del Consiglio 2000/78/CE14)?
21.11.2005
en
13
14
GU L 145 del 13.6.1977, pag. 1.
GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16.
-43-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
99.
Interrogazione dell'on. Anne Van Lancker (H-1028/05)
Oggetto:
Seguito dato alle conclusioni del foro multilaterale sulla RSI (Responsabilità sociale
delle imprese)
Il 29 giugno 2004 il foro multilaterale sulla RSI ha trasmesso le sue conclusioni alla Commissione.
Essa avrebbe dovuto elaborare una comunicazione in proposito (programma di lavoro 2005), il che
finora non è avvenuto. Può la Commissione far sapere quando intende elaborare tale comunicazione?
L'interrogante ha appreso che la Commissione darà seguito alle attività del foro multilaterale sulla
RSI limitandosi a istituire un'alleanza tra le aziende per una responsabilità sociale delle imprese. Si è
proceduto a consultare in proposito tutte le parti in causa? E può la Commissione assicurare che tutti i
soggetti interessati partecipano a tale alleanza? Quale ulteriore seguito intende dare alle conclusioni
del foro multilaterale sulla RSI e in quale misura terrà conto delle raccomandazioni formulate nella
risoluzione del Parlamento europeo del 30 maggio 2002 (P5_TA(2002)0278)15, tra l'altro in materia
di etichettatura sociale e relazioni ambientali? In che modo intende la Commissione assumersi le sue
responsabilità nell'esame di tale fascicolo?
21.11.2005
nl
100. Interrogazione dell'on. Adamos Adamou (H-1032/05)
Oggetto:
Proseguimento della costruzione del muro nei territori palestinesi
La Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese ha
visitato recentemente la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
Nel quadro di detta visita, la delegazione ha avuto la possibilità di osservare personalmente che la
costruzione del muro prosegue. Il muro che, in futuro, separerà lo Stato di Israele dallo Stato della
Palestina continua ad essere costruito senza interruzione e addirittura, in numerosi casi, all'interno
della linea verde, ossia delle frontiere del 1967, con il risultato che il territorio che alla fine verrà
effettivamente dato ai palestinesi per fondare il loro Stato sarà inferiore del 22% rispetto alla loro
terra storica, come previsto dalla Road Map. Inoltre, il muro circonda completamente la città di
Gerusalemme escludendo pertanto Gerusalemme Est dai territori palestinesi, ciò che i palestinesi
considerano la "linea rossa" dato che hanno ripetutamente dichiarato che non possono accettare
alcuna soluzione che non preveda Gerusalemme Est come capitale del loro Stato.
Come intende la Commissione contribuire affinché Israele ponga fine alla costruzione del muro che,
oltre ai problemi politici succitati, crea anche enormi problemi umanitari?
22.11.2005
el
15
GU C 187 E del 7.8.2003, pag. 180.
-44-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
101. Interrogazione dell'on. Erna Hennicot-Schoepges (H-1035/05)
Oggetto:
Finanziamento della ricerca sulle cellule staminali
Nel novembre 2003, il Consiglio dei Ministri per la ricerca aveva sciolto la moratoria per le cellule
staminali intendendo che la ricerca sulle linee cellulari esistenti potesse essere finanziata nell'ambito
del sesto programma quadro.
Vorrei sapere quali sono stati i progetti sostenuti, se è sempre valido questo compromesso per il
settimo programma quadro, e perchè non è stato menzionato in alcun documento della Commissione?
24.11.2005
fr
102. Interrogazione dell'on. Bill Newton Dunn (H-1038/05)
Oggetto:
Il sito web della Commissione
Può la Commissione far sapere se è convinta che il suo sito web sia pienamente accessibile e di facile
uso per i cittadini ipovedenti che potrebbero costituire fino al 20% della nostra società?
Ad esempio, le combinazioni cromatiche utilizzate sul sito sono facili da leggere per i daltonici? E le
tabelle di grandi dimensioni che contengono molte righe e colonne di dati sono decifrabili per le
persone che hanno un campo visivo ristretto e potrebbero non essere in grado di guardare in alto o di
lato per verificare a cosa facciano riferimento i dati?
24.11.2005
en
103. Interrogazione dell'on. Liam Aylward (H-1040/05)
Oggetto:
Centrale nucleare di Sellafield
Alla luce delle persistenti preoccupazioni relative al funzionamento della centrale nucleare di
Sellafield in Cumbria, può la Commissione europea impiegare i poteri di cui è investita a norma del
trattato Euratom al fine di effettuare una completa indagine indipendente sulle norme di sicurezza
vigenti in tale centrale?
24.11.2005
en
-45-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
104. Interrogazione dell'on. Brian Crowley (H-1042/05)
Oggetto:
Mutui ipotecari meno onerosi
Può la Commissione indicare se ritiene che la disponibilità di servizi finanziari transfrontalieri per i
consumatori nell'Unione europea porterà a un aumento della concorrenza e, di conseguenza, a
un'offerta di migliori servizi finanziari, quali per esempio i mutui ipotecari, per i consumatori
europei?
24.11.2005
en
105. Interrogazione dell'on. Seán Ó Neachtain (H-1044/05)
Oggetto:
La lingua irlandese
Nell'estate 2005 è stato deciso di accordare alla lingua irlandese lo status di lingua di lavoro ufficiale
dell'Unione europea. Può la Commissione indicare quali misure intende adottare per applicare questa
decisione per quanto riguarda l'assunzione di nuovi traduttori e interpreti di lingua irlandese?
24.11.2005
en
106. Interrogazione dell'on. Eoin Ryan (H-1046/05)
Oggetto:
Aiuto allo sviluppo
Può la Commissione europea spiegare chiaramente quali misure sta adottando per garantire l'accesso
ad una informazione semplificata e aggiornata relativa al modo in cui vengono spesi, ogni anno, i
fondi per l'aiuto allo sviluppo da parte dell'UE ?
25.11.2005
en
-46-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
107. Interrogazione dell'on. Carlos Carnero González (H-1048/05)
Oggetto:
Sotterramento della M-30 e sua esenzione dallo studio di impatto ambientale da parte del
Governo della Comunità di Madrid
Il 23 novembre 2005, la Commissione europea ha affermato davanti alla commissione petizioni del
Parlamento europeo di aver ricevuto tutta l'informazione richiesta alla Spagna a proposito del
sotterramento della M-30 che il Comune di Madrid sta eseguendo, nel quadro della relazione
informativa aperta (2004/2080) e in seguito alle interrogazioni presentate dal sottoscritto nel febbraio
2004 (P-0494/04) e nel maggio 2005 (H-0412/0516). Tali opere si scontrano con l'opposizione attiva
della cittadinanza, come ha ribadito lo stesso giorno il Sig. Roberto Tornamira rappresentante della
tribuna dei cittadini del Nodo sud. Il progresso delle opere esige che la Commissione europea decida
ora se considera obbligatoria, come ritiene il sottoscritto, una valutazione di impatto ambientale in
accordo con la legislazione comunitaria. La Commissione prende l'impegno di decidere in merito
prima del 31 dicembre di quest'anno?
25.11.2005
es
108. Interrogazione dell'on. Filip Kaczmarek (H-1049/05)
Oggetto:
Trasmissioni in lingua madre della Deutsche Welle in Bielorussia
La Commissione ha stanziato due milioni di euro per programmi d'informazione radio in Bielorussia.
Il progetto è portato avanti dalla stazione radio della Deutsche Welle, che trasmette i programmi in
russo. Per molti politici dell'opposizione bielorussa, ciò rappresenta uno schiaffo alla cultura
nazionale. Il fatto che la Deutsche Welle trasmetta i programmi in russo è visto in Bielorussia come
un tentativo, da parte dell'Unione europea, di 'russificare' il paese. Questa è una situazione
paradossale, dato che stanziando fondi destinati ai programmi radio per la Bielorussia, il Parlamento
ha cercato di migliorare l'accesso all'informazione indipendente nel paese e di sostenere gli sforzi del
popolo bielorusso per ottenere la democratizzazione del proprio paese. Questi obiettivi sembrano
difficili da raggiungere, se questi programmi non vengono trasmessi in bielorusso, simbolo dei
crescenti sforzi della Bielorussia per ottenere una effettiva indipendenza.
La Commissione sta considerando la possibilità che i programmi trasmessi in Bielorussia siano in
bielorusso, dato che nell'ultimo censimento nazionale il 73,7% della popolazione ha dichiarato di
considerare tale lingua come propria lingua madre?
28.11.2005
pl
109. Interrogazione dell'on. David Martin (H-1052/05)
Oggetto:
Normativa del lavoro nei possibili paesi SPG-plus
Che valore attribuisce la Commissione alle normative del lavoro nei 15 paesi che hanno inoltrato
richiesta per l'SPG-plus?
28.11.2005
en
16
Risposta scritta del 7.6.2005
-47-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
110. Interrogazione dell'on. Inger Segelström (H-1057/05)
Oggetto:
Prostituzione in Internet
Incoraggiare una persona a vendere sesso o ricavare introiti da una tale vendita costituisce reato di
lenocinio e in Svezia può comportare una condanna a sei anni di carcere. Ciononostante su Internet
l'attività di favoreggiamento della prostituzione è praticata del tutto apertamente. Il 28 novembre
2005 si potevano trovare più di 500 annunci di offerte di servizi sessuali destinati ad acquirenti di una
decina di paesi europei. Foto di nudi, listini prezzi, proposte di luoghi di incontri sessuali e numeri di
telefoni cellulari - tutto questo compare apertamente. Finora non è stato possibile denunciare nessuna
delle persone dietro a questi siti. Il problema è che i server delle società in questione sono ubicati in
paesi che sono privi di una legislazione adeguata o con i quali per altri motivi è difficile cooperare.
Può la Commissione riferire se è al corrente di questo problema e cosa intende fare per affrontarlo?
29.11.2005
sv
111. Interrogazione dell'on. Andreas Schwab (H-1060/05)
Oggetto:
Introduzione di un pedaggio per le auto sulle autostrade tedesche
Dopo l'introduzione di un pedaggio per i mezzi pesanti, in Germania si sta discutendo anche
l'introduzione di un pedaggio autostradale per le auto. Sui conducenti gravano attualmente un'imposta
di circolazione, calcolata in base alle emissioni e alla cilindrata, e l'accisa sugli oli minerali. Le
imposte raccolte in virtù di un eventuale pedaggio per le auto potrebbero essere riservate alla
costruzione di strade, trattandosi di una riscossione ad hoc. Essendo i conducenti tedeschi già
notevolmente oberati da imposte, l'introduzione di un pedaggio stradale in funzione del tragitto o dei
tempi di percorrenza deve andare di pari passo con una riduzione dell'imposta di circolazione o
dell'accisa sugli oli minerali.
In caso di riduzione dell'accisa sugli oli minerali, occorre rispettare i presupposti della direttiva sulle
imposte energetiche, i cui requisiti minimi non verrebbero pregiudicati da tale riduzione.
La Commissione ritiene che l'introduzione in Germania di un pedaggio per le auto in funzione
dell'uso, collegata ad una contemporanea riduzione compensativa dell'accisa sugli oli minerali o
dell'imposta di circolazione riscossa dai Länder federali, sia compatibile con la legislazione europea
e, in particolare, con il divieto di discriminazione previsto dall'articolo 12 TCE?
29.11.2005
de
-48-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
112. Interrogazione dell'on. Manolis Mavrommatis (H-1061/05)
Oggetto:
Eventi sportivi in Internet e nella telefonia mobile
La vicenda Bosman ha messo in luce la questione della libertà di circolazione dei calciatori negli
Stati membri e il calcio si trova ora nuovamente al centro di dispute che coinvolgono la UEFA, la
FIFA, la IAAF, altre Federazioni internazionali e la Direzione generale della concorrenza dell'UE. Le
Federazioni internazionali hanno idee diverse su taluni punti della direttiva "Televisione senza
frontiere" che sta per essere adottata. Tale dissonanza di vedute riguarda soprattutto la trasmissione di
eventi e foto sportive a scopo sia informativo sia ricreativo attraverso Internet o la telefonia mobile.
Ciò premesso, può la Commissione far sapere se nell'ambito della concorrenza e del libero mercato ci
sono state contrattazioni, scambi di opinioni e intese con le autorità e i responsabili di settore degli
Stati membri? La decisione presa dalle Federazioni internazionali costituisce per l'UE un vincolo
sotto il profilo dell'informazione? Contiene valvole di sicurezza per i protagonisti, nel caso di specie,
club e leghe, oppure rappresenta un "regalo" che l'UE fa all'industria delle nuove tecnologie?
30.11.2005
el
113. Interrogazione dell'on. Karin Riis-Jørgensen (H-1063/05)
Oggetto:
Sostegno all'ENOC
La rete europea dei difensori civici per i bambini (ENOC) è stata creata nel 1997. La rete è composta
di una serie di organizzazioni nazionali con il compito di incrementare i diritti dei minori nei singoli
paesi. I paesi rappresentati da difensori civici dei bambini o da istituzioni analoghe sono 26.
Obiettivo della rete è raccogliere e scambiare informazioni sui diritti dei bambini in tutta Europa.
Per migliorare l'impegno europeo comune una possibilità sarebbe di creare un segretariato europeo
per il coordinamento dei lavori dell'ENOC.
La Commissione vorrà esaminare la possibilità di erogare un sostegno ai lavori futuri dell'ENOC ad
esempio attraverso i fondi Daphne?
30.11.2005
da
-49-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
114. Interrogazione dell'on. Eugenijus Gentvilas (H-1067/05)
Oggetto:
Ventesimo anniversario della catastrofe di Chernobyl
Il 26 aprile 2006 sarà commemorato il ventesimo anniversario della catastrofe di Chernobyl che ha
rappresentato un'enorme minaccia per la sicurezza e le vita dei cittadini europei. Migliaia di giovani
soccorritori hanno perso la salute o la vita nel tentativo di contenere tale incidente e di limitarne le
conseguenze. Tuttavia, oggi tali persone non costituiscono oggetto di una valutazione, non
beneficiano di cure mediche e usufruiscono di un aiuto sociale insufficiente. A causa della radiazioni
questi soccorritori sono gravemente malati o muoiono.
Potrebbe la Commissione far sapere quali azioni sono attuate per prendere meglio in considerazione
la situazione sociale e lo stato di salute di tali soccorritori? Non sarebbe opportuno incoraggiare i
governi estone, lettone e lituano a stanziare maggiori fondi al fine di risolvere tali problemi? Non è
previsto, nel quadro della nuova politica di vicinato, di creare un fondo di aiuti per far fronte alle
difficoltà sociali e di salute dei soccorritori? Siffatte misure potrebbero essere attuate di concerto con
i governi russo, ucraino, bielorusso, moldavo e di altri paesi.
30.11.2005
lt
115. Interrogazione dell'on. Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (H-1072/05)
Oggetto:
Inquinamento delle acque del Mediterraneo
Dalle statistiche recentemente prodotte dall'Istituto europeo per l'ambiente risulta che l'inquinamento
e il degrado dell'ambiente marino del Mediterraneo e delle coste dei paesi mediterranei sono da
ascrivere soprattutto all'elevata concentrazione demografica nelle aree costiere e al turismo (acque
reflue, rifiuti solidi, rifiuti industriali, inquinamento da petrolio, urbanizzazione delle coste, ecc.). Tra
il 2003 e il 2005 molteplici centri urbani delle due sponde del Mediterraneo hanno partecipato al
programma MED'ACT per un impegno congiunto a tutela dell'ambiente. Per il 2006 è previsto
l'avvio di un nuovo programma MED'PACT il cui obiettivo è di pianificare e gestire al meglio le
problematiche ambientali che investono le città del Mediterraneo.
Ciò premesso, può la Commissione far sapere se dispone di una valutazione, qualitativa e
quantitativa, della politica finora seguita per combattere l'inquinamento dell'ambiente marino causato
dalle città e dalle località turistiche? Intende essa integrare tale questione nel Libro Verde sul futuro
della marina mercantile europea e tenerne conto in altre iniziative e programmi riguardanti l'ambiente
marino? Nel quadro dei finanziamenti MEDA intende promuovere una cooperazione sistematica tra
l'UE e i partner mediterranei per affrontare i problemi causati dall'inquinamento delle acque del
Mediterraneo?
30.11.2005
el
-50-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
116. Interrogazione dell'on. Ioannis Gklavakis (H-1073/05)
Oggetto:
Ripartizione del massimale comunitario della superficie di produzione di colture
energetiche
Ai sensi del regolamento (CE) n. 1782/200317 del Consiglio viene fissato un aiuto dell'ordine di 45
euro per ettaro per le colture energetiche. Tale aiuto è accordato per una superficie massima garantita
di 1.500.000 ettari in tutta la Comunità (Articoli 88-89).
Dato che la produzione di biocarburanti costituisce uno dei principali obiettivi politici dell'UE
nonché di tutti gli Stati membri, può la Commissione dire quando verrà comunicata la ripartizione del
massimale comunitario di 1.500.000 ettari per gli ormai 25 Stati membri in modo che tale aspetto
venga tenuto presente nella politica agraria relativa alle piante energetiche e in modo che vengano
stabilite le zone di sviluppo di tali colture?
Dato che è sempre più necessario, da una parte, aumentare il reddito agricolo e, dall'altra,
incrementare la produzione di biocarburanti, intende la Commissione accrescere l'aiuto finanziario
concesso agli agricoltori che coltivano piante energetiche in modo da incentivarne la produzione?
30.11.2005
el
117. Interrogazione dell'on. Georgios Toussas (H-1074/05)
Oggetto:
Licenziamento e perseguimento in giudizio di sindacalisti
I casi di licenziamento e di perseguimento in giudizio da parte dei datori di lavoro ai danni di leader
sindacali, intrapresi con lo scopo di terrorizzare i lavoratori e di colpire i loro diritti salariali e sociali
– nel quadro del tentativo più generale di imporre una politica antipopolare – stanno assumendo un
carattere sempre più frequente. In Grecia, in particolare, nell'arco di pochi giorni sono stati licenziati
10 lavoratori-sindacalisti della "Fage", il membro della presidenza del sindacato delle industrie del
metallo "I Masina", Alexandros Kalímnios, della "Telestar Viomichaniki EPE" e il sindacalista
Theodoros Kamberós, della catena di supermercati "Dia".
Nel contempo, continuano i perseguimenti in giudizio di sindacalisti, come dimostrano i casi
caratteristici di K. Artemíou, presidente della Federazione panellenica dei lavoratori dell'industria
delle acque in bottiglia, A. Organzís, della Federazione del turismo-ristorazione, e B. Rifouná,
dipendente dell'impresa siderurgica "Carbon Lorraine Hellas".
Condanna la Commissione il licenziamento e il perseguimento in giudizio da parte delle imprese ai
danni di sindacalisti, quale atto inaccettabile e antidemocratico? Intende la Commissione prendere
misure intese a far sì che le libertà dei lavoratori siano rispettate e che il loro diritto all'azione
sindacale e politica non venga ostacolato?
30.11.2005
el
17
GU L 270 del 21.10.2003, pag. 1.
-51-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
118. Interrogazione dell'on. Luis de Grandes Pascual (H-1077/05)
Oggetto:
Prezzi del petrolio
Lo scorso 15 novembre la Commissione europea ha formulato una risposta scritta all'interrogazione
H-0907/05. Tuttavia i dati apportati dalla Commissione non rispondono completamente al contenuto
dell'interrogazione. Da un lato, seguendo la raccomandazione della commissione è stata formulata la
corrispondente interrogazione al Consiglio per quanto attiene alle delegazioni che hanno dato il loro
appoggio alle proposte sulla creazione di un gasolio professionale e sulla revisione delle clausole dei
contratti di trasporto. Dall'altro la risposta eventuale della Commissione continua ad avere grande
interesse.
La Commissione presenterà una proposta sulla creazione di un gasolio professionale? E sulla
revisione delle clausole dei contratti di trasporto? Qual è il calendario indicativo per la sua
approvazione?
01.12.2005
es
119. Interrogazione dell'on. Pedro Guerreiro (H-1084/05)
Oggetto:
Situazione del settore tessile e dell'abbigliamento
Visto l'attuale ciclo di negoziati nel quadro dell'Organizzazione mondiale del commercio
(segnatamente per quanto riguarda l'accesso al mercato per i prodotti non agricoli, tra cui anche il
tessile e l'abbigliamento), il recente accordo concluso tra gli Stati Uniti d'America e la Cina
concernente il tessile e l'abbigliamento (che si applica a 34 categorie ed è valido fino al 2008) e
l'evoluzione nell'incremento delle importazioni di tessile e di abbigliamento nell'Unione europea (in
cui si profila il rischio di un nuovo superamento delle quote di importazione), la Commissione non
ritiene urgente e improcrastinabile adottare misure per la difesa di questo importante settore
industriale nell'Unione europea, segnatamente: l'attivazione delle clausole di salvaguardia per tutti i
prodotti la cui importazione ha già superato i livelli di allerta; la rinegoziazione dell'accordo concluso
con la Cina nel senso di inserire nuove categorie e diminuire i tassi di crescita delle importazioni e la
rinegoziazione della liberalizzazione del settore nel quadro dell'OMC?
01.12.2005
pt
-52-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
120. Interrogazione dell'on. Henrik Lax (H-1088/05)
Oggetto:
Estensione dei progetti di gemellaggio alla Russia e agli altri paesi partecipanti al
programma TACIS
Nel 1998 l'Unione europea ha introdotto un programma di gemellaggio che prevedeva il distacco di
esperti nazionali degli Stati membri durante un determinato periodo (solitamente uno o due anni)
nell'ammistrazione dello Stato aderente per fornire assistenza ai fini della preparazione agli obblighi
imposti dall'adesione all'UE e del recepimento e dell'applicazione dell'acquis comunitario.
L'esperienza di queste attività di gemellaggio è stata positiva. Fino ad oggi sono stati realizzati oltre
mille progetti di gemellaggio nel quadro del programma PHARE (per i paesi che ora sono Stati
membri) e nel quadro dei programmi MEDA e CARDS.
Per quanto riguarda la Russia e gli altri paesi partecipanti al programma TACIS, non è finora in corso
alcuna attività di gemellaggio. E' stato invece lanciato un progetto diverso, l'Istitution Building
Partnership Programme (programma di partenariato per il consolidamento delle istituzioni).
Tenuto conto della positiva esperienza maturata grazie alle attività di gemellaggio nel processo di
ampliamento e dell'enorme bisogno di esposizione all'esterno, conoscenze specialistiche e assistenza
riscontrabile nell'amministrazione statale e nel sistema giudiziario russi, non pensa la Commissione
che la sua vasta esperienza e i risultati positivi dei gemellaggi potrebbero essere messi a frutto in
Russia e negli altri paesi partecipanti al programma TACIS?
Conviene la Commissione che la preparazione della Russia all'adesione all'OMC nonché la sua
riforma del sistema giudiziario costituiscono settori chiave per i quali potrebbe risultare
estremamente utile un gemellaggio su ampia scala con funzionari pubblici di alto livello ed esperti
nazionali dei paesi dell'UE?
01.12.2005
sv
121. Interrogazione dell'on. Athanasios Pafilis (H-1089/05)
Oggetto:
Latte contaminato
Proseguono le rivelazioni sugli alimenti pericolosi prodotti e distribuiti da multinazionali per cui
crescono le preoccupazioni dei consumatori riguardo all'igiene e alla sicurezza della catena
alimentare. La giustizia italiana ha disposto il sequestro, in tutto il paese, del latte per l'infanzia
prodotto dalla multinazionale tedesca "Milupa", contaminato dalla stessa sostanza chimica
individuata nel latte della "Nestlé". Anche questa multinazionale ha comunicato, come la "Nestlé", di
essere "convinta che il prodotto controverso non ha provocato alcun rischio per la salute dei
bambini".
Quali misure intende la Commissione adottare per limitare l'impunità delle imprese multinazionali e
per far sì che esse cessino di vedere nei consumatori esclusivamente fonti di guadagno e di utilizzarli
come cavie e come intende proteggere gli strati popolari contro i rischi per la salute pubblica
decorrenti dall'uso di sostanze nocive nella catena alimentare?
01.12.2005
el
-53-
INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
122. Interrogazione dell'on. Diamanto Manolakou (H-1093/05)
Oggetto:
Furti di antichità durante l'occupazione tedesca in Grecia
Durante l'occupazione tedesca in Grecia, è stata rubata una notevole quantità di antichità dalle
autorità occupanti come risulta da una relazione, datante del 1945, degli archeologi del Ministero
greco della pubblica istruzione e dei culti. Tali dati sono stati esposti nel quadro di una giornata
organizzata ad Atene sul tema delle riparazioni fornite dalla Germania, questione che permane tuttora
pendente dato che le autorità tedesche non hanno ancora soddisfatto le richieste relative al prestito
imposto durante l'occupazione, ai danni materiali e al resto delle riparazioni dovute per la Prima
Guerra Mondiale.
Intende la Commissione adottare iniziative o misure a tal riguardo per identificare e registrare le
antichità che sono state rubate e per reperire i loro attuali possessori, in collaborazione con le autorità
tedesche e greche in modo da assicurare il ritorno delle stesse in Grecia, luogo dal quale sono state
rubate?
01.12.2005
el
123. Interrogazione dell'on. Mojca Drčar Murko (H-1095/05)
Oggetto:
Cancellazione illegale di 18.305 persone dal registro nazionale dei residenti permanenti
nel 1992
Nelle osservazioni finali del 25 novembre 2005 sull'applicazione del Patto internazionale sui diritti
economici, sociali e culturali, il Comitato dell'ONU per i diritti economici, sociali e culturali esorta la
Slovenia a restituire, in applicazione delle decisioni della Corte costituzionale, lo statuto di residenti
permanenti a tutte le persone il cui nome è stato cancellato dai registri dell'anagrafe nel 1992.
Annunciando la propria intenzione di regolare la questione, il governo sloveno ha fatto sapere, in un
atto costituzionale specifico, che non intendeva conformarsi alla sentenza della Corte costituzionale.
E' la Commissione al corrente del fatto che già dieci anni or sono l'Austria ha rinunciato a tale modo
di ignorare le sentenze della Corte costituzionale, dopo che il sig. Roman Herzog, allora Presidente
della Corte costituzionale tedesca, aveva formulato severe critiche?
Intende la Commissione adottare delle misure concrete per assicurare che la Slovenia applichi le
norme europee e l'acquis comunitario, dal momento che migliaia di persone, molte delle quali di
origini rom, non godono ancora e sempre dei diritti umani fondamentali?
01.12.2005
sl
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INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
124. Interrogazione dell'on. Eija-Riitta Korhola (H-1099/05)
Oggetto:
Regime per il commercio di diritti di emissione di gas a effetto serra
Ora che la direttiva dell'UE 2003/87/CE18 sul commercio di diritti di emissione di gas a effetto serra è
in vigore da quasi un anno, i problemi di fondo del regime attuale sono evidenti. Il commercio di
diritti di emissione ha avuto un impatto controproducente e porta nella direzione sbagliata, sia per
quanto riguarda il clima che per quanto riguarda l'economia. In quanto meccanismo di mercato con
obiettivi rigorosi, il regime di commercio di diritti di emissione è vulnerabile alle distorsioni del
mercato. L'aumento dei prezzi dei diritti di emissione origina costi supplementari. Ciò turba anche il
mercato comunitario dell'energia e aumenta inutilmente il prezzo dell'elettricità, mettendo a
repentaglio la competitività dell'industria comunitaria a elevato consumo energetico, benché di alto
livello dal punto di vista della tutela dell'ambiente. Sorge così un problema ancora più grave, quello
delle emissioni di carbone. Se la produzione viene trasferita in settori le cui norme in materia di
emissioni sono meno rigorose, le emissioni aumenteranno. Analogamente, su scala europea, le quote
di emissione nazionali hanno scompigliato il commercio di diritti di emissione, che voleva essere un
meccanismo flessibile di mercato, trasformandolo in qualcosa di molto diverso. È di conseguenza
necessario affermare che in Europa si pratica una sorta di commercio di diritti di emissione che ha
più attinenza con le politiche strutturali che con l'obiettivo di contenere le emissioni di gas a effetto
serra.
Alla luce delle prove raccolte, quali misure e piani concreti intende la Commissione adottare per
sviluppare ulteriormente il regime di commercio di diritti di emissione e per minimizzare gli effetti
negativi sull'economia e sull'ambiente?
01.12.2005
fi
125. Interrogazione dell'on. Simon Coveney (H-1106/05)
Oggetto:
Costi servizio di roaming
Può la Commissione far sapere la propria opinione relativamente alla mancanza di concorrenza nel
settore della telefonia mobile e delle telecomunicazioni nell'Unione europea per quanto riguarda i
costi del servizio di roaming per i consumatori in generale e per le imprese?
01.12.2005
en
18
GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32.
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INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE
126. Interrogazione dell'on. Andreas Mölzer (H-1108/05)
Oggetto:
Contraffazioni di euro
Nel 2004 sono state ritirate dalla circolazione, nella sola Germania, 80.000 banconote e 50.000
monete false. La qualità delle banconote false, fabbricate spesso in Europa orientale, va sempre più
migliorando. Le dimensioni della contraffazione aumenteranno inevitabilmente in caso di
allargamento della zona euro.
Non solo i falsari, ma anche coloro i quali immettono consapevolmente in circolazione denaro
contraffatto, si rendono penalmente perseguibili, mentre le vittime di truffe con denaro contraffatto
non vengono indennizate.
È la Commissione consapevole di tale problema? Sono previste in tempi brevi misure intese a far
fronte a tale fenomeno?
01.12.2005
de
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