TRASDUTTORI INDUTTIVI: INDUCTOSYN Può essere considerato la versione lineare del resolver. Lo statore è costituito da una scala in materiale isolante (vetronite) su cui è presente un circuito stampato a greca avente passo P. Il tutto viene poi montato su un supporto metallico a basso coefficiente di dilatazione termica. Lungo la guida dell’asse di spostamento vengono installate più scale di lunghezza standard (ad esempio 250 mm), collegate in serie fino ad ottenere la corsa desiderata. Il rotore del resolver trova qui l’equivalente in un cursore (slider) collegato all’organo mobile e su cui sono riportati due circuiti stampati identici a quelli della scala e sfasati fra di loro di ¼ di passo. Con tale sfasamento si realizza una situazione analoga a quella che nel resolver è costituita dai due avvolgimenti rotorici in quadratura. La scala viene alimentata con una tensione alternata ad alta frequenza (400 Hz). Con lo spostamento di un passo si ricostituisce la stessa situazione elettrica ed equivale dunque ad una rotazione di 360°. Uno spostamento di X equivale ad un angolo che può essere calcolato con una semplice proporzione: p: 2¶ = X: Θ Θ = 2¶*X/p Allora ricordando che dal Resolver: V21= K*V1*cos Θ = K*V1*cos(2¶*X/p) V31=-K*V1*sen Θ = -K*V1*sen(2¶*X/p) Gli inductosyn realizzati sia per le misure lineari che angolari sono attualmente I trasduttori analogici di posizione con la migliore risoluzione. RISOLUZIONE o POTERE RISOLUTIVO: esprime la minima variazione dell’ingresso necessaria a produrre una variazione dell’uscita risoluzione nella versione angolare 1/3600 di grado nella versione lineare 2-3 µm (con p=2mm) Ciò è dovuto al fatto che la tecnologia costruttiva è simile a quella dei circuiti stampati utilizzata in elettronica; essi inoltre si sviluppano in piano ed il supporto è realizzato con materiali ad alta stabilità termica e perciò praticamente indeformabili. Nei resolver sono invece notevoli le difficoltà di corretto alloggiamento degli avvolgimenti.