Riproduzione e sterilizzazione Il coniglio è un animale estremamente prolifico: il maschio raggiunge la maturità sessuale a 4 mesi circa, dopodiché è sempre fertile e pronto ad accoppiarsi, mentre la femmina diventa sessualmente matura tra i 3 e i 6 mesi di età (a 3-4 mesi nella razza nana) ed è recettiva all’accoppiamento in maniera quasi continuativa. La gravidanza dura mediamente 30 giorni; la coniglia può avere da 4 a 8 cucciolate all’anno, con un numero di piccoli variabile da 3 a 12 per cucciolata (solitamente 3 o 4 nelle razze nane). La coniglia gravida deve avere a disposizione una casetta e abbondante paglia o fieno per la costruzione del nido, che inizia circa una settimana prima del parto. I piccoli nascono nudi, ciechi e con le orecchie chiuse; durante la prima settimana è meglio non toccare i coniglietti e non disturbare la madre per evitare che questa, infastidita, abbandoni la nidiata. Solitamente la coniglia allatta i piccoli una o due volte al giorno e resta nel nido solo il tempo necessario per l’allattamento: questo comportamento è normale e non va confuso con una scarsa attenzione per i piccoli da parte della madre. A tre settimane di età i coniglietti iniziano a uscire dal nido e a rosicchiare cibo solido continuando comunque a succhiare il latte materno; solo verso le sette settimane, completato lo svezzamento, possono essere separati dalla madre. Per la loro forte territorialità, è sconsigliato tenere insieme due animali nella stessa gabbia (sia dello stesso sesso che di sesso opposto) senza sterilizzarli: passati i primi mesi di pacifica convivenza, con il raggiungimento della maturità sessuale, inizierebbero ad aggredirsi in maniera talmente violenta da dover essere separati. Quindi, se non si intende far riprodurre il coniglio e se questo mostra comportamenti aggressivi verso le persone o i propri simili, nervosismo, sbalzi di umore e marcatura della casa con feci e urine è consigliabile ricorrere alla sterilizzazione; questa si può eseguire dopo i 4 mesi nel maschio e dopo i 5-6 mesi nella femmina. Nella coniglia la sterilizzazione previene anche le malattie legate all’apparato riproduttore, come i tumori all’utero, alle ovaie e alle mammelle).