InCamminoVersoIlVeroDio

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In cammino verso il vero Dio
La Parola di Dio
“1Nato
Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a
Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua
stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta
Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul
luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto
per mezzo del profeta:6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città
principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era
apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino
e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi
partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò
sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.
11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non
tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.” (Mt 2,1-12)
Schema per la riflessione
Carissimi fratelli e sorelle, in questo santo Natale vogliamo riflettere insieme, come ci invita a fare
il nostro vescovo nel suo messaggio natalizio, sul brano dei re magi che troviamo nel vangelo di
Matteo 2,1-11
I Magi cercano Dio per adorarlo e si mettono in cammino, insieme, per prostrarsi dianzi a Lui e
offrirgli innanzi tutto se stessi e poi la propria vita: l’oro simbolo della ricchezza, l’incenso simbolo
della preghiera che sale a Dio e la mirra, unguento con cui venivano unti i cadaveri e quindi
simbolo della sofferenza.
A Dio bisogna offrire se stessi, la gioia e il dolore, la vita vera così come facciamo in ogni messa
quando ci uniamo alle parole di Gesù: Prendete e mangiate….il mio corpo, Prendete e bevete… il
mio sangue.
I Magi cercano il vero Dio, o meglio cercano veramente Dio per adorarlo. Essi dicono:
«Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad
adorarlo»
Anche Erode cerca il Bambino e dice ai Magi: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e,
quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo»
Egli è bugiardo e ipocrita - scrive il nostro vescovo - è interessato al Bambino, ma non per amore;
vuole trovarlo, ma non per adorarlo. Egli vuole ucciderlo. In realtà non troverà il bambino!
Se vogliamo incontrare il Bambino che è nato a Betlemme, dobbiamo cercarlo con sincerità e
amore.
Il Bambino non lo si incontra se non si esce da se stessi per mettersi in cammino verso l’Altro.
Erode non esce dal suo palazzo e teme di perdere la sua poltrona nella quale il suo “io” e
comodamente seduto. Dio è una minaccia per lui, lo vuole uccidere per custodire che cosa? Il
potere? Quale potere?
I Magi si mettono in cammino, insieme, non si dice neanche il numero, ma sono una comunità. Per
trovare il Bambino bisogna vivere in comunione, perché la comunione è garanzia e segno che al
centro non c’è l’io ma Dio e che si è in cammino veramente verso di Lui per adorarlo.
Essere in cammino, ripartire per un'altra strada dopo aver incontrato Dio e farlo sempre insieme ai
fratelli e quello che fanno i Magi e tutti coloro che cercano Dio veramente per adorarlo con cuore
puro e sincero.
Scrive il nostro vescovo citando un autore famoso (Bonhoeffer): Chi festeggerà l’autentico Natale?
“Chi, alla mangiatoia, depone finalmente ogni violenza, ogni onore, ogni reputazione, ogni vanità,
ogni superbia, ogni ostinazione, chi sta dalla parte degli umili e lascia Dio solo essere grande”
La beata vergine Maria, che appena ha ricevuto l’annuncio dell’angelo Gabriele si è messa in
cammino per servire Gesù nel fratello, interceda per noi perché possiamo essere veri cercatori e
adoratori di Dio, perché la sua gioia sia la nostra gioia e la nostra gioia sia la gioia di ogni uomo.
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