ON STAGE! In breve
Riassunto a cura di Friz
Versione 1.2 del 04/07/2011
SINTESI DEL GIOCO
Cosa è On Stage! ?
On Stage! è un gioco al confine tra i tradizionali giochi di ruolo, i giochi di narrazione e
l'improvvisazione teatrale. La differenza sostanziale tra i tradizionali gdr e On Stage! consiste nel
fatto che nei primi i personaggi e le loro interazioni sono definiti in maniera più o meno rigida da
dadi e tabelle, mentre in On Stage! (come in Ambra, ad esempio), il meccanismo è strettamente
legato all'interpretazione del proprio ruolo. Potremmo quindi dire che tale gioco assomiglia ad una
sorta di improvvisazione teatrale.
On Stage! è un gioco sul teatro: è stato ideato per consentire a tutti di giocare con i capolavori del
teatro di ogni tempo. Per prendere parte al "gioco dell'attore" non è necessario essere attori. E'
sufficiente essere disponibili a interpretare un ruolo e il divertimento è assicurato.
On Stage! non è un vero e proprio spettacolo, perché non ci sono spettatori. Ci sono dei giocatori
che guidano i loro personaggi/attori da qualche parte. Ciascuno sa qual è il suo obiettivo finale, ma
nessuno gli può dire quale sia la strada da percorrere per raggiungerlo. Tutti i partecipanti sono
attori, personaggi, autori e spettatori allo stesso tempo.
On Stage! è un gioco di ruolo per un gruppo di 4-8 giocatori. Non sono necessari né costumi né
dadi, e la durata di una rappresentazione è di circa 2-3 ore. La partita (rappresentazione) è diretta da
un giocatore che si chiama "Regista" (l'equivalente del Custode ne Il richiamo di Cthulhu e del
Master in Dungeons & Dragons), ma questi non è il solo a condurre il gioco. Al contrario dei
tradizionali giochi di ruolo, quindi, il Regista ha meno peso rispetto agli attori, che sono i principali
artefici del loro destino. Infatti anche gli altri giocatori si trovano a condurre il gioco e gli esiti della
rappresentazione sono davvero imprevedibili.
On Stage! non è un gioco difficile. E' un gioco di conversazione, con regole intuitive e flessibili.
All'inizio è sufficiente che solo il regista conosca i pochi meccanismi che caratterizzano il gioco. La
preparazione del personaggio dura solo pochi minuti. Poi si può cominciare a giocare...
Come si gioca?
Il regolamento di On Stage! è estremamente semplice. E' sufficiente leggere il regolamento per gli
attori debuttanti per impratichirsi delle poche regole esistenti; inoltre il manuale contenuto nella
confezione permette di approfondire tutti gli aspetti del gioco, risolvere i dubbi più comuni che
possono affiorare nelle prime partite e di conoscere in modo semplice e chiaro il mondo di William
Shakespeare (l'ambientazione base del gioco).
Chi vince?
In un gioco di ruolo nessuno vince o perde. On Stage! è gioco di puro ruolo. Lo scopo è quello di
raccontare una storia di cui i giocatori sono contemporaneamente spettatori e protagonisti. Più che
in qualsiasi altro gioco di ruolo, i giocatori determinano lo svolgimento e gli esiti della narrazione.
Il regista, se vuole, può limitarsi a impostare la trama e a coordinare gli interventi degli attori,
oppure può agire più direttamente utilizzando i ruoli secondari. Per i giocatori gli obiettivi indicati
nel copione o suggeriti dal regista stesso all'inizio della rappresentazione devono essere solo una
guida per l'interpretazione del personaggio. Gli obiettivi possono essere conseguiti da più
personaggi contemporaneamente e nessuno si dovrà sentire perdente per non esserci riuscito. Un
personaggio può morire in scena con un grande effetto drammatico e dare una svolta determinante
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alla narrazione o realizzare il suo destino. Il buon giocatore di On Stage! cerca di interpretare bene
il personaggio che ha scelto o che gli è stato affidato. Questa è la sua sfida.
La storia di On Stage!
Il gioco è frutto del lavoro e della ricerca di Luca Giuliano, un professore associato della La
Sapienza” di Roma che si occupa di gioco di ruolo dal 1983. Nel 1995 On Stage! (pubblicato dalla
casa editrice Das Production) ha vinto il premio Best of Show, premio che Lucca Games assegna
ogni anno ai migliori prodotti presentati in fiera (giochi di ruolo, di carte, di simulazione e da
tavolo).
Nel 2004 è nato il premio letterario "La Maschera e il Volto", che viene assegnato alla miglior
sceneggiatura per On Stage! da una giuria costituita dallo stesso Luca Giuliano e da un gruppo di
autori di giochi e narrativa interattiva.
Nel 2005 la Das Production ha pubblicato il nuovo Manuale del regista, di Alessandro Ivanoff, che
approfondisce alcuni punti più sintetici del manuale base.
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ON STAGE!
REGOLAMENTO PER GLI ATTORI DEBUTTANTI
On Stage! è un gioco sul teatro, nel quale possono vincere tutti. "Vincere" significa interpretare
bene il proprio ruolo, raggiungere l'obiettivo e contribuire alla narrazione collettiva di una storia. I
personaggi hanno un copione e una scheda con delle caratteristiche.
Il copione
Il copione contiene la descrizione dell'attore/personaggio: il suo carattere, i suoi obiettivi, alcune
battute che potrete utilizzare nello svolgimento del dramma e le abilità che vi consentiranno di
avere dei vantaggi in alcune azioni. Tutte le informazioni contenute nel copione sono strettamente
riservate: gran parte del gioco consiste proprio nello svelare gli obiettivi e le caratteristiche di
ciascun personaggio.
Le caratteristiche
Nella scheda del personaggio trovate tre caratteristiche che lo descrivono ai fini del gioco: Dibattito,
Lotta e Fortuna.
Dovete distribuire 12 punti tra queste tre caratteristiche, tenendo presente che esse saranno utilizzate
dal regista per giudicare la riuscita o meno delle vostre azioni. Potete attribuire un valore 0 a una
caratteristica, oppure un valore 12, ma queste scelte estreme potrebbero non essere vantaggiose. I
valori che attribuite alle caratteristiche devono essere un segreto per gli altri giocatori: solo il regista
deve esserne informato.
Dibattito
Il Dibattito rappresenta il potenziale di persuasione del personaggio, la sua capacità di convincere
un altro a fare qualche cosa per voi.
Lotta
La Lotta rappresenta il potenziale di aggressività del personaggio, ed entra in gioco quando i
contendenti hanno lo scopo di eliminarsi a vicenda. Il punteggio di Lotta viene utilizzato anche
nello scontro tra eserciti: il potenziale strategico e aggressivo di un esercito è rappresentato dal
punteggio di Lotta di colui che ne ha il comando.
Fortuna
La Fortuna misura il grado di influenza che il personaggio può avere sugli eventi. La Fortuna entra
in gioco quando una Lotta è in situazione di parità o di stallo. La Fortuna determina anche il grado
di difficoltà di un'azione legata ad elementi scenografici oppure la pericolosità di una catastrofe e le
possibilità di salvezza per il personaggio nelle situazioni estreme.
Le abilità
Le abilità sono competenze specifiche del personaggio oppure modalità di comportamento che
fanno parte del suo carattere. Le abilità si presentano nella forma di vantaggi e bonus che possono
essere utilizzati dall'attore nelle circostanze indicate.
Il confronto
Quando un personaggio intende attivare un confronto con altri personaggi in scena deve dichiarare:
"chiedo un confronto" (di Dibattito o di Lotta); in questo modo il regista potrà effettuare gli
opportuni controlli e descrivere insieme a voi l'esito.
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Le Frasi Fatte
Le Frasi Fatte, riprodotte su carte da gioco, hanno la funzione di creare un "corto circuito retorico"
nella conversazione tra i personaggi oppure di provocare eventi molto significativi nello sviluppo
del dramma. Le Frasi Fatte possono essere utilizzate dall'attore per creare una condizione a lui più
favorevole in un confronto di Lotta o di Dibattito, per mettere in difficoltà un avversario, per
attaccare o per difendersi.
Come si usano le Frasi Fatte
Le Frasi Fatte, in genere, per essere efficaci devono essere dette ad alta voce dall'attore e poi
scartate. Gli effetti di gioco di ciascuna Frase Fatta e le condizioni per il suo utilizzo sono riportate
sulla carta stessa. All'inizio della rappresentazione avete a disposizione 3 Frasi Fatte. Dopo averle
usate le dovrete scartare, scoperte, accanto al pozzo delle carte rimaste.
Al termine di ciascuna scena, l'attore che ha utilizzato delle Frasi ne pesca altre dal pozzo fino a
completare la sua dotazione di 3 carte. Quando le carte del pozzo sono terminate, gli scarti vengono
rimescolati per ricostituire un nuovo pozzo dal quale pescare.
Quando si usano le Frasi Fatte
Le Frasi Fatte con la dicitura "In Scena" possono essere giocate solo mentre il personaggio si trova
sulla scena; invece le frasi "Dietro le Quinte" devono essere giocate mentre il personaggio si trova
fuori scena. Alcune frasi possono essere giocate indifferentemente "In Scena" o "Dietro le Quinte".
In generale (tranne i casi in cui è ovvio il contrario) le Frasi Fatte “In Scena” sono tutte Frasi riferite
al personaggio in scena, pertanto il loro uso è strettamente personale. Non possono essere utilizzate
per aiutare un altro personaggio, a meno che la situazione creata permetta ad altri di approfittare del
vantaggio venutosi a creare (ad esempio Apriti Sesamo).
Durante l'intervallo tra una scena e l'altra, se il regista lo riterrà opportuno, avrete la possibilità di
scambiare le carte tra di voi.
Esempio di Frasi Fatte
APRITI SESAMO
VENTO DI FRONDA
La Frase consente al personaggio di aprire una serratura,
La Frase consente all’attore di far sollevare il una porta, un passaggio segreto, in una scena d’interno. Il
vento per tutta la durata di una scena. In interno personaggio (o un suo alleato) può uscire di scena e
permette di aprire porte e finestre.
fuggire in qualsiasi momento.
Nota: può essere utilizzata anche per uscire da una prigione,
Annulla: “Vai col fumo”
perché l’azione avvenga in scena. La fuga comunque è
considerata avvenuta con successo ed il personaggio non può
più essere richiamato nella stessa scena contro la sua volontà.
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IN SCENA
DIETRO LE QUINTE

IN SCENA
Frasi fratte base
Frasi fratte base
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DIES IRAE
VUOTA IL SACCO
La Frase costringe l’avversario a scartare tutte le
Frasi Fatte in suo possesso
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IN SCENA
Frasi fratte base
La Frase consente all’attore di attivare una catastrofe: frana,
terremoto, incendio, tempesta o sciagure diverse da calamità
naturali (es. scorrerie di briganti, apparizioni di mostri
mortali…). La catastrofe, con un punteggio pari alla Fortuna di
chi l’ha attivata, colpisce uno o più personaggi in scena. Esito:
ferite leggere (I e II Atto); ferite gravi (III e IV Atto); ferite
mortali (V Atto).
Note: è una frase molto potente, per questo il suo esito è
condizionato anche dall’Atto in cui viene giocata. La
descrizione della catastrofe, congruente con la scenografia, è
compito dell’attore che la mette in opera.

DIETRO LE QUINTE
Frasi fratte base
Atti e scene
Il dramma è suddiviso in atti e scene, che servono per scandire alcuni effetti di gioco e lo scorrere
del tempo nel dramma. All'inizio della rappresentazione saprete di quanti atti e scene è
effettivamente composto il dramma.
Le scene rappresentano la vera e propria unità di azione del metodo On Stage! All'interno di una
scena i personaggi conversano e interagiscono senza scarti di tempo. Ogni scena deve svolgersi in
un unico modulo scenografico. I moduli scenografici sono riportati in elenco sulla vostra scheda del
personaggio.
Come si conquista il controllo della scena
In base alla quantità di scene che compongono il dramma avete a disposizione un certo numero di
valori riportati sulla scheda del personaggio: da 1 a 15 in caso di 15 scene; da 1 a 12 in caso di 12
scene e così via.
All'inizio di ogni scena il regista metterà all'asta il controllo della scena. Ciascun giocatore dovrà
sbarrare con la matita il valore scelto e trascriverlo nella casella corrispondente della scena messa
all'asta. L'attore che ha indicato il valore più elevato assume il controllo della scena. In caso di
parità, il controllo passa all'attore che ha indicato la priorità successiva più alta, e così via fino ad
esaurimento delle situazioni di parità. Se lo spareggio non è possibile, la scena verrà controllata dal
regista.
Cosa significa "avere il controllo della scena"
L'attore che controlla la scena fa le seguenti cose:
Scenografia: sceglie e descrive la scenografia per quella scena; non è necessario che la descrizione
sia completa, ma gli elementi successivi possono solo essere aggiunti e mai sottratti.
Trovarobato: decide gli attrezzi di scena (meno quelli che devono essere procurati utilizzando Frasi
Fatte e Abilità, come il veleno, e gli oggetti personali che fanno parte del'abbigliamento del
personaggio, per esempio la spada).
Buttafuori: decide le entrate e le uscite di scena degli altri personaggi, dei ruoli secondari e dei
figuranti. L'unico modo che hanno gli altri attori per sottrarsi a questa regolamentazione è di
utilizzare le Abilità e le Frasi Fatte. Per i ruoli secondari e i figuranti il regista può decidere
diversamente per esigenze di svolgimento drammatico.
Siparietto e sipario: decide quando la scena finisce (in genere la durata è di circa 10 minuti).
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Flusso temporale: decide quanto tempo è trascorso dalla fine della scena precedente: all'interno
dello stesso atto può trascorrere al massimo una settimana; tra un atto e l'altro, al massimo un mese.
Eventi personali: decide gli eventi accaduti nel frattempo, purché riguardino direttamente soltanto il
personaggio da lui interpretato.
Le ferite
Le ferite leggere non consentono al personaggio di intraprendere un confronto di Lotta nella stessa
scena e nella scena successiva al suo ferimento. Se viene coinvolto subisce una penalità di -3 punti
nella Lotta.
Un personaggio ferito gravemente deve apparire in scena in stato di infermità (a letto, su una sedia
ecc.); non può partecipare attivamente alla scena e, se viene coinvolto in un confronto, subisce una
penalità di -3 nel Dibattito e -5 nella Lotta.
Le ferite leggere guariscono alla fine della scena successiva a quella del ferimento; invece le ferite
gravi diventano prima ferite leggere alla fine della scena successiva e poi guariscono alla fine della
scena seguente. Le ferite mortali non guariscono: il personaggio deve recitare una "bella morte" in
scena e dire la sua ultima battuta.
L'Epilogo
L'Epilogo è la scena finale dell'ultimo atto che non viene messa all'asta. Rimane sempre sotto il
controllo del regista e a essa parteciperanno tutti i personaggi sopravvissuti. Durante l'epilogo si
applicano (salvo diverse indicazioni) le stesse regole delle scene normali
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