RASSEGNA STAMPA del 19/12/2006

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A cura di M. Vannucci - F. Casucci
INDICE
 ALZHEIMER: STUDIO ITALIANO, STIMOLATORE
MAGNETICO MIGLIORA LINGUAGGIO PAZIENTI
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a. ALZHEIMER: STUDIO ITALIANO, STIMOLATORE MAGNETICO MIGLIORA
Com-Fed/Adnkronos Salute
LINGUAGGIO PAZIENTI
Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - Onde elettromagnetiche per migliorare il linguaggio
dei pazienti con Alzheimer. E' il risultato a cui sono giunti i ricercatori dell'Irccs Centro
S.Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia in collaborazione con l'Università Vita-Salute
San Raffaele di Milano e l'Università Campus Biomedico di Roma, attraverso la
sperimentazione di uno stimolatore magnetico accostato alla testa che migliora il
linguaggio dei pazienti affetti da Alzheimer. La ricerca è pubblicata sulla rivista 'Archives of
Neurology'.
I pazienti sono stati sottoposti ad una stimolazione magnetica, in corrispondenza della
corteccia prefrontale, ossia la parte più anteriore del cervello, di entrambi gli emisferi
cerebrali. Durante la prova, il paziente doveva denominare delle immagini che apparivano
su uno schermo. ''La ricerca - spiega Maria Cotelli dell'Irccs Fatebenefratelli di Brescia - ha
dato risultati interessanti e promettenti che aprono la strada a nuovi studi sugli effetti
terapeutico-riabilitativi della stimolazione magnetica transcranica nei pazienti con malattia
di Alzheimer e altre forme di malattie neurodegenerative''.
La stimolazione magnetica transcranica (Tms) è un apparecchio usato per scopi medici utilizzato finora per la ricerca o
la diagnostica. ''Questo studio - aggiunge l'esperta - ne sottolinea il potenziale ruolo terapeutico, la capacità di
modificare l'attività funzionale del cervello in modo focalizzato e non invasivo che può portare ad importanti progressi
nella conoscenza delle relazioni tra attività cerebrali, la fisiopatologia delle malattie neurologiche e il trattamento delle
stesse''.
La Tms è costituita da un generatore di corrente elettrica a elevata intensità, che viene scaricata su una sonda di rame
fatta a spire. La corrente circolando in queste spire crea attorno alla sonda un campo magnetico molto forte (più di una
risonanza magnetica), ma per meno di un millesimo di secondo. ''Se si appoggia questa sonda sulla testa - spiega Cotelli
- il campo magnetico oltrepassa la pelle e le ossa del cranio senza provocare alcun dolore, e induce un'attività a livello
corticale stimolando le cellule nervose''.