Codice Documento_Edxx Istruzione Operativa SIT_IOP_015_ed03 Pag. 1/9 NAT Data emissione: 10/05/06 Unità Operativa Tipo Documento. Numero Locale SIT IOP 015 Contenuto 1 2 3 SCOPO APPLICABILITÀ DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3.1 3.2 4 COLLEGATI GENERATI DESCRIZIONE 4.1 INTRODUZIONE 4.2 SCOPO DELLA DETERMINAZIONE 4.3 SPIEGAZIONE DEL TEST 4.4 PRINCIPIO DELLA PROCEDURA 4.4.1 Preparazione dei campioni, controlli ed estrazione 4.4.2 Trascrizione inversa 4.4.3 Amplificazione del bersaglio 4.4.4 Reazione di ibridazione 4.4.5 Reazione di rivelazione 4.5 PRELIEVO, ACCETTAZIONE DEI CAMPIONI 4.6 PREPARAZIONE ED ESECUZIONE DEL TEST 4.6.1 Combinazione dei campioni 4.6.2 Preparazione del TECAN-GENESIS 4.6.3 Preparazione dei pool 4.6.4 Chiusura del TECAN Genesis 4.6.5 Manutenzione del TECAN- Genesis 4.6.6 Estrazione RNA 4.6.7 Preparazione COBAS-AMPLICOR 4.6.8 Area preparazione reagenti 4.6.9 Area estrazione 4.6.10 Esecuzione 4.6.11 Chiusura COBAS-AMPLICOR 4.6.12 Manutenzione COBAS-AMPLICOR 4.7 RISULTATI Stato delle modifiche Ed. 00 01 02 03 04 Descrizione modifica Prima Edizione Modificati paragrafi 4.3.1, 4.5 e 4.6 (rif.:scheda modifica 12/02) Modificati punti 4.6.1 e 4.6.2 (rif scheda modif. 66/02) Modificati punti 4.1 e 4.7 (rif scheda modif. 13/06) Verificato Approvato Data 18/12/01 08/05/02 05/11/02 10/05/06 SIT_IOP_015_Ed03 1 Pag.: 2/9 Scopo Scopo di questa istruzione è descrivere le modalità di preparazione ed esecuzione del Nucleic Acid Test (NAT) HCV e HIV sullo strumento COBAS Amplicor con kit dedicati nel settore di biologia molecolare del SIMT. Per tutto quanto non previsto dalla presente istruzione si faccia riferimento al manuale d’uso dello strumento. 2 Applicabilità La presente istruzione si applica all’esecuzione del test NAT HCV e HIV su donatori 3 3.1 Documenti di riferimento Collegati Codice SIT_POP_014 SIT_IMA_001 SIT_IMA_006 SIT_IMA_007 SIT_IMA_ 042 Titolo Diagnostica Donatori Manuale COBAS Amplicor Manuale Amplipool Manuale WIF Manuale Tecan Freedom Evo 3.2 Generati Codice Titolo SIT_IOP_015_Ed03 4 Pag.: 3/9 Descrizione Le caratteristiche metodologiche dell’esecuzione del test COBAS Ampliscreen HCV e quelle relative all’HIV sono esattamente identiche, quindi quanto di seguito descritto per HCV è puntualmente trasferibile ad HIV. 4.1 INTRODUZIONE Il test COBAS AmpliScreen HCV è un test qualitativo in vitro per la rilevazione diretta dell'RNA del virus dell'epatite C (HCV) nel plasma umano. Risponde adeguatamente alle recenti esigenze espresse nella Circolare Ministeriale del 30 ottobre 2000 dove viene richiesta l'introduzione della ricerca di acido nucleico del virus dell'epatite C mediante la tecnica di amplificazione genica nei pool di plasma umano. L'uso del kit in ambito trasfusionale è stato validato dall'Istituto Paul-Ehrlich ed in maggio ha ottenuto la registrazione. Il COBAS AmpliScreen HCV test è un test destinato alla rilevazione qualitativa dell'RNA dell'HCV nel plasma e allo screening di campioni di plasma umano donato. Incorpora caratteristiche conformi ai criteri di screening di miscele di plasma: sufficiente sensibilità da rilevare una sola unità contenente da 103 a 104 copie per ml quando diluito con unità negative; una specificità di almeno il 99% per ridurre al minimo il numero di risultati falsi-positivi che richiedono, per essere risolte, costose analisi dei singoli campioni compresi nei pool. Per quanto riguarda la sensibilità e la specificità dei test, queste sono dichiarate nelle metodiche relative inserite nei dei Kit utilizzati. 4.2 SCOPO DELLA DETERMINAZIONE Il test è basato sulla trascrizione inversa dell'RNA bersaglio per generare un DNA complementare (cDNA), sull'amplificazione ed ibridazione dell'acido nucleico bersaglio cDNA tramite reazione polimerasica a catena (PCR o Polymerase Chain Reaction), al fine di rivelare la possibile presenza dell'RNA dell'HCV nel plasma. 4.3 SPIEGAZIONE DEL TEST Il virus dell'epatite C è il principale agente eziologico responsabile del 90-95% dei casi di epatite non-A, non-B post-trasfusione. L'HCV è un virus a filamento singolo di RNA a polarità positiva, con un genoma di circa 10.000 nucleotidi codificante 3.000 amminoacidi. Essendo un virus ematogeno, l'HCV può essere trasmesso dal sangue e dagli emoderivati. La prevalenza globale dell'infezione da HCV, determinata con tests immunosierologici, varia dallo 0,6% in Canada all'1,5% in Giappone. I tests di screening sierologici hanno notevolmente ridotto, senza eliminarlo completamente, il rischio di trasmissione delle infezioni virali a seguito di trasfusione di emoderivati. In teoria, l'analisi degli acidi nucleici virali dovrebbe ridurre il rischio residuo di trasmissione, rilevando le donazioni effettuate durante il periodo finestra di sieroconversione, ovvero il lasso di tempo intercorrente tra l'infezione e l'aumento degli anticorpi antivirali. I tests basati sugli acidi nucleici dovrebbero inoltre rilevare le unità viremiche dei donatori non reattivi sierologicamente o privi di anticorpi contro gli epitopi rilevati dai tests immunologici. Sebbene le tecnologie correnti di analisi sull'acido nucleico non hanno un rendimento sufficiente per testare unità individuali ad un costo ragionevole, sono state avanzate alcune proposte di analisi dell'acido nucleico su miscele derivanti da aliquote tratte da campioni individuali. L'elevata sensibilità della PCR ha dimostrato che è possibile rilevare donazioni potenzialmente infette comprese in mini pool nelle quali sia presente anche una sola unità viremica. 4.4 PRINCIPIO DELLA PROCEDURA Il test COBAS AmpliScreen HCV-HIV prevede cinque fasi principali: 1) 2) 3) 4) 5) preparazione dei campioni e dei controlli ed estrazione dell'RNA virale; trascrizione inversa dell'RNA bersaglio per generare un DNA complementare (cDNA); amplificazione tramite PCR del cDNA bersaglio usando primer complementari specifici all'HCV; ibridazione dei prodotti amplificati con sonde oligonucleotidiche specifiche al bersaglio; rivelazione dei prodotti amplificati legati alla sonda tramite determinazione colorimetrica. Il test COBAS AmpliScreen HCV permette le simultanee trascrizione inversa e amplificazione PCR dell'RNA bersaglio dell'HCV e dell'RNA del controllo interno CI. Il reagente Master Mix contiene un paio di primer specifici all'RNA sia dell'HCV che del relativo CI. La rivelazione di DNA amplificato viene eseguita usando SIT_IOP_015_Ed03 Pag.: 4/9 sonde oligonucleotidiche specifiche al bersaglio, le quali permettono di identificare in modo indipendente l'amplicon dell'HCV e l'amplicon del CI. La rivelazione del DNA amplificato del CI viene effettuata per garantire l'integrità del processo di estrazione ed amplificazione. 4.4.1 Preparazione dei campioni, controlli ed estrazione Il test COBAS AmpliScreen HCV prevede la sedimentazione delle particelle virali dell'HCV tramite centifugazione ad alta velocità del plasma, seguita da lisi del pellet virale tramite un agente caotropico e da precipitazione dell'RNA in alcool. Nei processi enzimatici di amplificazione tipo la PCR, l'efficienza può essere ridotta da inibitori eventualmente presenti nel campione. Il Controllo Interno (CI) è stato aggiunto al test COBAS AmpliScreen HCV per consentire di identificare i campioni trattati che contengano sostanze pontenzialmente interferenti con l'amplificazione tramite PCR. Il CI è un trascritto di RNA con regione di legame per i primer identiche a quelle della sequenza HCV bersaglio, una sequenza interna randomizzata di lunghezza e composizione di basi simile alla sequenza HCV bersaglio ed una regione unica di legame della sonda che differenzia l'amplicon del CI dall'amplicon bersaglio. Queste caratteristiche sono state selezionate per garantire l'equivalenza dell'amplificazione dell'RNA del CI e dell'RNA del bersaglio. L'RNA del CI viene introdotto in ciascun campione assieme al reagente di lisi multipreparato e funge da controllo dell'estrazione e dell'amplificazione di ciascun campione e controllo trattato. 4.4.2 Trascrizione inversa 4.4.2.1 Selezione del bersaglio La selezione della sequenza RNA bersaglio dell'HCV dipende dall'identificazione delle regioni che evidenziano la massima conservazione della sequenza all'interno del genoma dell'HCV tra i vari genotipi HCV. Di conseguenza l'appropriata selezione dei primer e della sonda è cruciale ai fini della rilevazione da parte del test di tutti i genotipi. La regione 5' non tradotta del genoma HCV è stato dimostrato presentare la massima conservazione della sequenza RNA rispetto a tutti i genotipi HCV conosciuti. Il test COBAS AmpliScreen HCV utilizza primer KY78 e KY80 per definire una sequenza di 244 nucleotidi all'interno della regione 5' non tradotta altamente conservata del genoma HCV. La sequenza della sonda di cattura e le sequenze dei primer sono situate nei dominii più conservati della regione 5' non tradotta. 4.4.2.2 Trascrizione inversa Le reazioni di trascrizione inversa e di amplificazione vengono svolte tramite DNA polimerasi dell'enzima ricombinante termostabile Thermus thermophilus (rTth pol). In presenza di manganese e nelle appropriate condizioni di tamponatura, l'rTth pol svolge attività sia di trascrittasi inversa che di DNA polimerasi. Ciò consente la trascrizione inversa e l'amplificazione PCR nella stessa miscela di reazione. I campioni trattati vengono addizionati alla miscela di amplificazione nelle provette di amplificazione ("ATube") in cui si verifica sia la trascrizione inversa che l'amplificazione PCR. Il primer a valle o antiparallelo (KY78) viene biotinilato in corrispondenza alla posizione terminale 5'; il primer a monte o parallelo (KY80) non viene biotinilato. La miscela di reazione viene riscaldata per permettere al primer a valle di appaiarsi in modo specifico all'RNA bersaglio dell'HCV ed all'RNA del CI. In presenza di Mn 2+ e di un eccesso di trifosfati di deossinucleosidi (dNTP), comprendenti trifosfati di deossiadenosina, deossiguanosina, deossicitidina e deossiuridina (al posto della timidina), l'rTth poi estende il primer appaiato formando un filamento di DNA complementare (cDNA) all'RNA bersaglio. 4.4.3 Amplificazione del bersaglio Dopo la trascrizione inversa dell'RNA bersaglio dell'HCV e dell'RNA del CI, la miscela di reazione viene riscaldata per denaturare l'ibrido RNA-cDNA ed esporre le sequenze bersaglio dei primer. Man mano che la miscela si raffredda, il primer a monte (KY80) si appaia in modo specifico al filamento di cDNA, l'rTth poi estende il primer e viene sintetizzato un secondo filamento di DNA. Ciò completa il primo ciclo della PCR, producendo una copia di DNA a doppio filamento della regione bersaglio dell'RNA dell'HCV e del CI. La miscela di rezione viene riscaldata un'altra volta per separare il DNA a doppio filamento risultante ed esporre le sequenze del primer. Man mano che la miscela si raffredda, i primer KY78 e KY80 si appaiano al DNA bersaglio. L'rTth poi, in presenza di Mn2+ e di un eccesso di dNTP, estende i primer appaiati lungo gli stampi bersaglio, producendo una molecola di DNA a doppio filamento lunga 244 coppie di basi detta amplicon. L'analizzatore COBAS AMPLICOR ripete automaticamente questo processo per un dato numero di cicli, raddoppiando ad ogni ciclo la quantità di DNA dell'amplicon. Il numero di cicli richiesto viene programmato dall'analizzatore COBAS AMPLICOR. L'amplificazione si verifica solamente nella regione del genoma HCV compresa tra i primer, senza amplificare l'intero genoma dell'HCV. SIT_IOP_015_Ed03 Pag.: 5/9 Amplificazione selettiva Il test COBAS AmpliScreen HCV consente l'amplificazione selettiva dell'acido nucleico bersaglio del campione grazie all'uso di AmpErase (uracil-N-glicosilasi, UNG) e di trifosfato di deossiuridina (dUTP). L'AmpErase riconosce e catalizza la distruzione dei filamenti di DNA contenenti deossiuridina, ma non del DNA contenente deossitimidina. La deossiuridina non è presente nel DNA formatosi naturalmente, ma è sempre presente nell'amplicon a causa dell'uso di trifosfato di deossiuridina al posto del trifosfato di timidina quale uno dei dNTP del reagente Master Mix. Di coseguenza, solo l'amplicon contiene deossiuridina. Questa desossiuridina rende l'amplicon contaminante suscettibile alla distruzione da parte dell'AmpErase prima dell'amplificazione del DNA bersaglio. L'AmpErase, che è incluso nel reagente Master Mix, catalizza la rimozione della deossiuridina presente nel DNA in residui di deossiuridina aprendo la catena di deossiribosio in corrispondenza della posizione C1. Una volta riscaldata nel corso della prima fase del ciclo termico (in condizioni di pH alcalino di Master Mix), la catena di DNA dell'amplicon si rompe in corrispondenza della posizione di deossiuridina, rendendo il DNA non amplificabile. L'AmpErase è inattivo a temperature superiori a 55°C, ovvero durante le fasi del ciclo termico, e pertanto non distrugge l'amplicon bersaglio. Dopo l'amplificazione, qualsiasi enzima residuo viene denaturato tramite addizione della soluzione di denaturazione, impedendo così la degradazione dell'amplicon bersaglio. L'AmpErase del test COBAS AmpliScreen HCV, è stato dimostrato capace di disattivare almeno 1.000 copie dell'amplicon dell'HCV contenente deossiuridina per PCR. 4.4.4 Reazione di ibridazione Dopo l'amplificazione tramite PCR, l'analizzatore COBAS AMPLICOR addiziona automaticamente la soluzione di denaturazione nelle "A-Tube" per denaturare chimicamente l'amplicon dell'HCV e l'amplicon del CI in modo da formare DNA a singolo filamento. Aliquote di amplicon denaturato vengono successivamente trasferite nelle coppette di rivelazione (D-Cups). Una sospensione di particelle magnetiche rivestite con una sonda oligonucleotidica specifica all'amplicon dell'HCV (KY150) o all'amplicon del CI (SK535) viene addizionata in ciascuna D-Cup. L'amplicon dell'HCV marcato con biotina e quello del CI vengono ibridati alle sonde oligonucleotidiche bersaglio-specifiche legate alle particelle magnetiche. Tale ibridazione dell'amplicon con la sonda bersaglio-specifica aumenta la specificità complessiva del test. 4.4.5 Reazione di rivelazione Dopo la reazione di ibridazione l'analizzatore COBAS lava le particelle magnetiche nelle D-Cups per rimuovere il materiale non legato e poi addiziona il coniugato di avidina-perossidasi di rafano. Tale coniugato si lega all'amplicon marcato con biotina, ibridato alle sonde oligonucleotide specifiche al bersaglio (HCV o CI) legate alle particelle magnetiche. L'analizzatore rimuove il coniugato non legato tramite lavaggio delle particelle magnetiche e poi addiziona in ciascuna D-Cup una soluzione di substrato contenente acqua ossigenata e TMB (Tetrametilbenzidina). In presenza di acqua ossigenata, la perossidasi di rafano legata alle particelle catalizza l'ossidazione della TMB formando un complesso colorato la cui assorbanza viene misurata dall'analizzatore ad una lunghezza d'onda di 660 nm. SIT_IOP_015_Ed03 4.5 Pag.: 6/9 PRELIEVO, ACCETTAZIONE DEI CAMPIONI A. Prelievo dei campioni Il test COBAS AmpliScreen HCV viene eseguito solamente su campioni di plasma. Il sangue deve essere raccolto usando l'anticoagulante EDTA. Il campione non deve rimanere a temperatura ambiente per più di 8 ore, altrimenti va conservato a 2-10°C e il plasma va separato dagli eritrociti entro 72 ore dal prelievo per centrifugazione a 800-1600 x g per 20 minuti a temperatura ambiente. B. Accettazione dei campioni Sull’etichetta che accompagna ogni campione compare il numero della sacca (CDM) e l’ospedale di provenienza. Prima di eseguire il test è necessario verificare la corrispondenza tra i numeri presenti sulle provette e quelli sulla lista di lavoro. 4.6 PREPARAZIONE ED ESECUZIONE DEL TEST 4.6.1 Combinazione dei campioni Inizialmente si esegue il test COBAS AmpliScreen HCV su pool di donatori (il pool può essere costituito al massimo da 20 plasmi prelevati da donatori) preparati sullo strumento TECAN-GENESIS; a seconda del numero di pool che si è stabilito di preparare si usa il sistema gestionale Amplipool per stampare le relative etichette che riportano in formato BARCODE il giorno, il mese e il N. del pool. Queste etichette verranno poi lette dal TECAN al momento della preparazione dei pool. Per quanto riguarda le modalità d’uso del sistema Amplipool si faccia riferimento ai relativi manuali (SIT_IMA_006/7) Se una combinazione (pool) risulta positiva è necessario testare singolarmente ogni campione di quel pool per individuare il donatore positivo. L’HIV viene determinato invece sui singoli campioni e di conseguenza il sistema Amplipool non viene utilizzato. 4.6.2 Preparazione del TECAN-GENESIS Per quanto riguarda le modalità di preparazione all’utilizzo dello strumento TECAN Genesis si faccia riferimento al relativo manuale d’uso (SIT_IMA_ 042 ). 4.6.3 Preparazione dei pool 1. Le provette centrifugate dei campioni vengono stappate e poste sui relativi racks seguendo la numerazione delle liste di lavoro. 2. I racks così preparati vengono inseriti sul TECAN, il quale provvede alla composizione dei pool e della piastra di archiviazione dei singoli plasmi. 3. Alla fine della preparazione di ogni pool, il TECAN stampa il report contenente il CDM dei singoli campioni presenti nel pool e, alla fine dell’archiviazione, stampa il report che individua la posizione del singolo plasma (identificato dal relativo CDM) sulla piastra di archivio. Tramite Amplipool si ricevono i dati relativi ai campioni da analizzare (il N. del pool e i CDM relativi ad ogni campione presente nel pool) che verranno poi trasmessi al Cobas in uso. 4.6.4 Chiusura del TECAN Genesis Al termine della preparazione dei pool e della piastra,lo strumento viene spento previo lavaggio eseguito secondo quanto descritto nel relativo manuale. 4.6.5 Manutenzione del TECAN- Genesis Giornaliera - eseguire un paio di lavaggi all’inizio ed alla fine della seduta di analisi - controllare i livelli delle taniche del liquido di lavaggio (acqua distillata) e dello scarico - lavare la stazione di lavaggio con acqua distillata Settimanale - pulire i racks - pulire il piano di lavoro - pulire lo scarico dei puntali SIT_IOP_015_Ed03 Pag.: 7/9 4.6.6 Estrazione RNA Per la preparazione dei reagenti e per l’estrazione dell’RNA (vedi in seguito) si lavora sotto cappa a flusso laminare in due aree distinte per evitare eventuali contaminazioni. 4.6.7 Preparazione COBAS-AMPLICOR Per quanto riguarda le modalità di preparazione all’utilizzo dello strumento COBAS Amplicor si faccia riferimento al relativo manuale d’uso (SIT_IMA_001) I reagenti da utilizzare sono in parte pronti all’uso ed in parte da preparare al momento. Per l’elenco dei reagenti da utilizzare e la eventuale preparazione necessaria, riferirsi al manuale d’uso dello strumento (SIT_IMA_001). 4.6.8 Area preparazione reagenti I reagenti da utilizzare sono in parte pronti all’uso ed in parte da preparare al momento. Per l’elenco dei reagenti da utilizzare e la eventuale preparazione necessaria, riferirsi al manuale d’uso dello strumento (SIT_IMA_001). 1. Calcolare il numero di pool da analizzare, predisporre il numero di "A-Ring" necessari ed alloggiarli sugli appositi supporti. 2. Preparare la specifica Master Mix pipettando 100 µl di HCV Mn2+ nella provetta di MMX; 3. Agitare per inversione la soluzione di Master Mix e distribuirne 50 µl all'interno di ogni "A-Tube", lasciandolo poi aperto. 4. Nel caso di non immediato utilizzo l' "A-Ring" così preparato ed inserito nell’apposito sacchetto di plastica, rimane stabile a 2-8°C per non più di 4 ore. 4.6.9 Area estrazione 1. Preparare 1 provetta di estrazione per CP, 1 provetta per il CN e contrassegnare ogni provetta dei pool con il relativo numero. 2. Condizionare la centrifuga ad una temperatura compresa tra 2-8°C. 3. Agitare bene su vortex le provette di NHP e quelle dei pool. Pipettare 1 ml di NHP in ogni provetta dedicata ai controlli. 4. Centrifugare tutte le provette a 2-8°C per 60 minuti, ad una velocità di 23.600 x g avendo cura di posizionare ogni provetta con il numero verso l'alto. Il pellet costituito da materiale corpuscolato e da particelle virali si depositerà sul fondo della provetta, in corrispondenza del lato contrassegnato. 5. Durante la centrifugazione predisporre quantità sufficienti di isopropanolo ed etanolo al 70%. Portare MP LYS a T.A. avendo cura che si sciolgano tutti i cristalli in esso presenti, quindi aggiungerci 100 µl di MP IC. Questa soluzione risulta stabile per 4 ore a T.A. 6. Dopo la centrifugazione rimuovere lentamente da tutte le provette 900 l circa di surnatante evitando di spingere il puntale fino al fondo della provetta, per non intaccare il pellet. 7. Pipettare in ogni provetta 600 µl di MP LYS agitando su vortex ogni volta che se ne aggiunge un'aliquota in una provetta. 8. Agitare per 10 secondi su vortex le provette dei due controlli specifici. Pipettare 20 µl di CN e CP nelle rispettive provette contenenti il residuo di NHP ed i 600 µl di MP LYS. 9. Incubare le provette dei campioni e dei controlli a T.A. per 10 minuti. Durante questa incubazione avviene la lisi delle particelle virali. Al termine dell'incubazione agitare le provette su vortex. 10. Aggiungere 700 µl di isopropanolo in ogni provetta, agitando su vortex ogni volta che si aggiunge una singola aliquota di alcool. 11. Centrifugare per 15 minuti alla massima velocità (12.500-16.000 x g) a T.A. posizionando ogni provetta nella centrifuga con il numero verso l'alto. Durante la centrifugazione si ha la precipitazione degli acidi nucleici e il pellet costituito da materiale corpuscolato e particelle virali si deposita sul fondo in corrispondenza del lato contrassegnato. 12. Eliminare il surnatante per inversione. In questa fase il pellet potrebbe non essere ancora visibile. 13. Aggiungere 1 ml di etanolo al 70% in ogni provetta agitando su vortex ogni volta che si aggiunge una singola aliquota di alcool. L'etanolo concentra e rende perfettamente visibile il pellet di detriti proteici ed acidi nucleici. 14. Centrifugare per 5 minuti alla massima velocità (12.500-16.000 x g) a T.A. 15. Eliminare per inversione tutto il surnatante. 16. Centrifugare tutte le provette alla max velocità per alcuni secondi (procedura di "spinning"). Tale procedura consente di raccogliere sul fondo delle provette le rimanenti goccioline di etanolo ancora presenti sulle pareti e sulla superficie inferiore dei tappi. 17. Eliminare completamente il surnatante ponendo l'estremità della pipetta sul lato opposto a quello contrassegnato. L'etanolo deve essere completamente rimosso perché inibisce l'attività della rTth. SIT_IOP_015_Ed03 18. 19. Pag.: 8/9 Aggiungere 200 µl di MP DIL ad ogni provetta avendo cura di risospendere in modo ottimale il pellet presente sul fondo e agitando su vortex ogni volta che si aggiunge un'aliquota di diluente. Il campione così estratto deve essere amplificato entro 2 ore oppure conservato ad almeno -70°C per non più di un mese. Pipettare 50 µl di campione e di controllo nei rispettivi "A-Tubes. Chiudere ermeticamente gli "A-Tubes". Dopo aver unito gli estratti alla Master Mix l'amplificazione deve iniziare entro 20 minuti. 4.6.10 Esecuzione Amplificare su COBAS AMPLICOR secondo le modalità descritte nel manuale d’uso dello strumento (SIT_IMA_001). Lo strumento dopo l’amplificazione passa automaticamente alla fase di rivelazione e stampa i risultati in valori di assorbanza. 4.6.11 Chiusura COBAS-AMPLICOR Al termine dell’esecuzione delle analisi lo strumento viene spento previo lavaggio eseguito secondo quanto descritto nel relativo manuale 4.6.12 Manutenzione COBAS-AMPLICOR Come raccomandato dal manuale d’uso, lo strumento è sottoposto alle seguenti manutenzioni: Giornaliera Controllare e riempire la tanica della soluzione di lavaggio Controllare e svuotare la tanica dei reflui Controllare e pulire la torretta di inizializzazione Controllare e pulire la pinza delle D-Cups Eseguire un lavaggio prima di iniziare la seduta e alla conclusione della stessa Durante il lavaggio controllare siringhe e tubi aspirazione/risospensione e controllare l’ago del campionatore Settimanale Svuotare completamente la tanica della soluzione di lavaggio e sciacquarla con acqua distillata Riempirla con della nuova soluzione di lavaggio Eseguire un extended prime Mensile Rimuovere e pulire alloggiamento dei racks dei reagenti e delle D-Cups Sostituire il filtro del pescante della tanica della soluzione di lavaggio Eseguire un extended prime Bimestrale Rimuovere e pulire la Wash-Wheel Sostituire i Syringe Tip e gli O-Ring Eseguire un extended prime Semestrale Sostituire l’Aspiration Tip and Tubing Sostituire il Resuspension Tip and Tubing Sostituire il Transfer Tip Le operazioni di manutenzione eseguite vengono registrate sull’apposito modulo dal tecnico che le esegue apponendovi la propria sigla. 4.7 RISULTATI I risultati vengono riportati in valore di assorbanza ( = 660 nm) riferita a quella del bianco dello strumento. Il sistema COBAS AMPLICOR confronta i valori di assorbanza del campione con valori preimpostati, determinando se il test è positivo/ negativo/dubbio. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI SIT_IOP_015_Ed03 Pag.: 9/9 ASS. CAMPIONI HCV >= 1.0 ASS. CAMPIONI HIV >= 1,0 ASS. C.I. INTERPRETAZIONE >= 0,2 risultato corretto < 1.0 < 0,1 qualsiasi risultato non accettabile, ripetere la seduta CONTROLLO NEGATIVO < 0,1 < 0,2 >= 0,2 risultato corretto >= 0,1 >= 0,2 qualsiasi risultato non accettabile, ripetere la seduta CAMPIONI < 0.20 > 0,2 >= 0.20 campione presumibilmente negativo per HCV e HIV < 0.20 < 0,2 < 0.20 campione inibito, ripetere la seduta >= 0.75 >= 0,2 qualsiasi campione positivo per HCV e HIV qualsiasi campione dubbio, considerare come positivo per HCV; ripetere la seduta CONTROLLO POSITIVO >= 0.20 e < 0.75