L’INFINITO CON IL SOGGETTO ESPRESSO O LE COSTRUZIONI ASSOLUTE IN ITALIANO E IN ROMENO Silvia MADINCEA PAŞCU, Universitatea „Tibiscus”, Timişoara La maggior parte delle strutture infinitivali sono costruzioni sulla base del controllo1. Il concetto è stato definito come segue: [...] relaţie sintactico-semantică între subiectul neexprimat al complementelor verbale nonfinite (infinitivul, conjunctivul subordonat, gerunziul, supinul), reprezentată prin categoria vidă2 PRO3, şi un argument4 nominal din regentă, care suplineşte interpretarea lui PRO, asigurându-i referinţa. Se spune despre PRO că este controlat de un nume din regentă, numit controlor; relaţia semantică dintre PRO şi controlorul său se marchează prin coindexare5 (Bidu-Vrănceanu, 2005: 141) Nel caso dell’infinito, il controllo è il rapporto tra il suo soggetto non espresso e l’elemento dalla reggente che gli accerta la referenza. I due termini sono notati con l’indice i per indicare l’identità referenziale, mentre l’elemento della reggente è il controllore del soggetto non espresso dell’infinito (PRO). Nella frase: Non mii sembra facile [nascondere PROi la verità] - Nu-mii este uşor [a ascunde PROi adevărul.], il complemento di temine (mi) è coreferente con il soggetto del infinito (a ascunde - nascondere), e, nello stesso tempo, il controllore del soggetto di esso. Nel esempio: Michelei continua [a leggere PROi] - Mihaii continuă [a citi PROi], il soggetto della principale (Mihai - Michele) è il controllore dell’infinito (a citi - leggere) e, coreferente con esso. Diversamente dalle strutture infinitivali a controllo (con soggetto non espresso), ci sono anche delle strutture infinitivali con soggetto espresso e diverso di quello della reggente. La struttura è conosciuta in italiano come l’infinito con soggetto espresso, mentre in romeno come la costruzione assoluta. 1. L’infinito con soggetto espresso in italiano Affermava infatti esser la famiglia, e in particolare la sua propria, la maledizione dell’uomo [...] (Morante, Menzogna e sortilegio, p. 77) Nella grammatica tradizionale, il termine ACI (accusativo con infinito, secondo la terminologia latina) fa riferimento alla costruzione infinitivale con soggetto proprio, richiesta da un verbo che appartiene al gruppo semantico del verba dicendi et putandi6. Skytte (1978-1979: 281-315) propone invece, per l’italiano, il termine di infinito con soggetto proprio, specialmente tendendo conto del fatto che il soggetto non appaia all’accusativo, come nel latino, e ACI può far riferimento anche alle costruzioni infinitivali con verbi fattitivi e percettivi. Le costruzioni infinitivali con soggetto espresso appaiono, quindi, dopo verbi o nomi che appartengono alla sfera semantica “della dichiarazione” o “dell’opinione”: affermare, aggiungere, chiarire, confermare, dichiarare, dire, dubitare, immaginare, pensare, ricordare, scrivere, sostenere, sottolineare, spiegare, affermazione, conclusione, osservazione, spiegazione, tesi, ecc. Skytte (1978-1979) considera che il soggetto dell’infinito di queste costruzioni non possa essere interpretato come l’oggetto del verbo reggente, non appaia preceduto dalla preposizione di e non possa essere sostituito da un pronome atono aggiunto al verbo reggente. Queste caratteristiche sono completate da Skytte, Salvi (2001: 527-529) con le seguenti: a) il soggetto dell’infinito si trova sia immediatamente dopo l’infinito, sia ad una certa distanza di esso: Ribadiva essere essenziale in Marx una “concezione volontaristica e critico-pratica della storia”. (Garin) (apud Salvi, Vanelli 2004: 242) Affermava infatti esser la famiglia, e in particolare la sua propria, la maledizione dell’uomo [...] (Morante, Menzogna e sortilegio, p. 77) b) il soggetto dell’infinito, nel caso delle perifrasi verbali, si può inserire tra l’ausiliare e il verbo: […] assumesse avere la filosofia già risolto e oltrepassato le difficoltà agitate dei modernisti. (Garin) (Ibidem) c) la preposizione per, con senso finale, può precedere la costruzione infinitivale con soggetto espresso: L’amica, per essere Rosaria così lentigginosa, la chiamava semola di granturco. (Moranate, Menzogna e sortilegio, p. 247) Gli esempi ci mostrano che la struttura delle costruzioni infinitivali con soggetto espresso è la seguente: [Inf. + Sogg. (dell’inf.) + Complemento dell’inf.]. Nello stesso modo, possiamo notare che la maggior parte di queste costruzioni presentano sia un infinito composto, sia l’infinito presente dei verbi: essere e avere. In questa costruzione infinitivale, si possono ritrovare, secondo Salvi e Vanelli (2004: 242) anche i verbi modali: dovere, potere e i verbi quali: trattarsi, esistere, spettare: dichiarò trattarsi di polmonite. La maggior parte delle costruzioni infinitivali con soggetto espresso si ritrovano nella lingua letteraria e nel linguaggio amministrativo, essendo prevalentemente usate per le citazioni. 2. La costruzione assoluta in romeno Noi vom face orice, pentru a veni Carla la noi. La GLR (1963: 227) considera che l’infinito, nel caso in cui non è richiesto da un verbo, abbia il soggetto, obbligatoriamente espresso: [...] vine vremea de a pricepe omul ce-i bine şi ce-i rău. (Creangă, Amintiri din copilărie, p. 253) Nella GLR (2005: 492), sono elencate alcune caratteristiche delle costruzioni infinitivali assolute, tra cui menzioniamo: a) l’isolamento attraverso la pausa nel parlato e attraverso la virgola nello scritto: Până a începe furtuna, toţi erau veseli. b) la libertà della topica, la struttura può cambiare la topica nell’enunciato: Toţi erau veseli, până a începe furtuna. c) il valore circostanziale, con un verbo sopporto predicativo, di cui si collegano con una preposizione: Vom face totul, pentru a pleca Mihai. Come possiamo notare, l’esempio dalla GLR (1963) non rileva l’ultima caratteristica (il valore circostanziale) della costruzione infinitivale assoluta, essa avendo proprio la funzione di attributo (vremea de a pricepe omul). Indifferentemente di questa differenza, la costruzione infinitivale assoluta presenta la struttura: [Prep + a + Inf. + Sogg. (all’inf.) + Complementi subordinati (dell’inf.)]. L’infinito viene, quindi, preceduto da una preposizione, dalla marca infinitivale a e seguito dal soggetto proprio e dai componenti subordinati. Le preposizioni che precedono l’infinito con soggetto espresso presentano diversi valori circostanziali, come per esempio: temporali (Până a începe furtuna, toţi erau veseli.), finali (Pentru a nu se mai întâmpla asemenea dezastre, am adoptat soluţii de urgenţă.), concessivi (Fără a citi cartea, şansa a fost totuşi de partea noastră la examen.) ecc. 3. Analisi contrastiva dell’infinito con soggetto espresso e della costruzione assoluta nelle due lingue Come abbiamo mostrato sopra le costruzioni infinitivali con soggetto espresso possono essere ritrovate tanto in italiano, quanto in romeno. Le varie somiglianze e differenze tra esse possono essere sintetizzate come segue: 3.1. Somiglianze: Il soggetto espresso di queste strutture infinitivali è diverso dal soggetto, dal complemento diretto o di termine della frase principale: Costruzioni infinitivali con soggetto non espresso Costruzioni infinitivali con soggetto espresso a) il soggetto della frase principale (Mihai-Michele) è anche il soggetto della costruzione infinitivale: Mihai continuă a citi. Michele continua a leggere. a) il soggetto della costruzione infinitivale (omul) è diverso dal soggetto della frase principale (vremea): [...] vine vremea de a pricepe omul ce-i bine şi ce-i rău. (Creangă, Amintiri din copilărie, p. 253) b) il complemento diretto della frase principale (pe Mihai-Michele) è anche il soggetto della costruzione infinitivale: L-am convins pe Mihai a pleca. b) il soggetto della costruzione Ho convinto Michele a partire. infinitivale (la famiglia) è diverso dal soggetto della frase principale (lui/lei): c) il complemento di termine della frase Affermava infatti esser la famiglia, e in principale (mi) è anche il soggetto della particolare la sua propria, la maledizione dell’uomo [...] (Morante, costruzione infinitivale: Menzogna e sortilegio, p. 77) Nu mi-e uşor a munci noaptea. Non mi è facile lavorare di notte. a) Le costruzioni infinitivali con soggetto espresso non sono richieste da certi verbi, nella lingua romena, ma, in italiano, sono obbligatoriamente richieste da verbi che appartengono al gruppo semantico del verba dicendi et putandi oppure ai nomi provenuti da essi: Noi vom face orice, pentru a veni Carla la noi. Il medico dichiarò trattarsi di polmonite. b) Nella lingua romena, le costruzioni infinitivali con soggetto espresso contengono nella loro struttura una preposizione, diversamente dall’italiano, dove la preposizione non si ritrova: Vom face totul, pentru a pleca Mihai. Affermava essere la figlia la sua grande gioia. c) Nella lingua italiana, per è l’unica preposizione che possa precedere la costruzione infinitivale con soggetto espresso ed ha valore causale: L’amica, per essere Rosaria così lentigginosa, la chiamava semola di granturco. (Mornate, Menzogna e sortilegio, p. 247) d) Nel romeno, la preposizione dalla costruzione infinitivale con soggetto espresso presenta diversi valori circostanziali (tempo, fine, concessione, ecc): Până a începe examenul, erau toţi încrezători. Pentru a nu se întâmpla o nenorocire, au venit toţi. e) Il verbo all’infinito dalla costruzione infinitivale con soggetto espresso è limitato, soltanto nella lingua italiana. Esso può essere rappresentato soltanto dai verbi: avere, essere, dovere, potere, trattarsi, esistere, spettare7: Affermava infatti esser la famiglia, e in particolare la sua propria,la maledizione dell’uomo [...] (Ivi, p. 77) […] dichiarò trattarsi di polmonite. f) La topica del soggetto espresso della struttura infinitivale è libera, nel romeno e obbligatoria (dopo l’infinito), nell’italiano: Până a începe furtuna, toţi erau veseli. - Toţi erau veseli, până a începe ploaia. L’amica, per essere Rosaria così lentigginosa, la chiamava semola di granturco. (Ivi, p. 247) g) La costruzione infinitivale con soggetto espresso è isolata attraverso la pausa nel parlato e attraverso la virgola nello scritto, soltanto in romeno: Pentru a nu se mai întâmpla asemenea dezastre, am adoptat soluţii de urgenţă. Sosteneva essere la bambola il suo giocatolo preferito. Per concludere, speriamo di aver dimostrato che le due costruzioni infinitivali con soggetto espresso si ritrovano, tanto in italiano, quanto in romeno e presentano numerose differenze, ma anche similitudini, a partir dal loro nome fino al loro uso, la loro funzione ecc. NOTE 1 Il termine appare nella teoria “government and binding” (variante della grammatica generativa iniziata da N. Chomsky dopo 1980). 2 La categoria vuota fa riferimento ai componenti sintattici senza realizzazione fonetica di cui marchia grafica è necessaria, in una struttura astratta. 3 PRO indica una delle categorie vide nella teoria “government and biding”, nel nostro caso il soggetto non espresso dell’infinito. 4 L’argomento rappresenta i partecipanti necessari per l’azione o lo stato espresso dal predicato, a cui esso attribuisce varie funzioni (tema, agente, sorsa ecc), v. Bidu-Vrănceanu et alii (2005). 5 La coindicizzazione consiste nel notare con lo stesso indice (i oppure j) dell’elemento senza una realizzazione fonetica e dell’elemento della reggente che gli accerta la referenza: Mariai poate [veni PROi] – Mariai può [venire PROi]. 6 Skytte (1978-1979) dimostra che qualche volta l’elemento reggente possa essere un nome derivato da un verba dicendi et putandi o un nome che appartiene semanticamente a questo gruppo. 7 Per i dettagli v. Skytte, Salvi (2001: 527-529). BIBLIOGRAFIA Academia Română/Institutul de Lingvistică, Gramatica limbii române, vol. I, Ediţia a II-a revăzută şi adăugită, Bucureşti, Editura Academiei Republicii Populare Romîne, 1963. (GLR, 1963) Academia Română/Institutul de Lingvistică „Iorgu Iordan”, Gramatica limbii române. I. Cuvântul, Bucureşti, Editura Academiei Române, 2005. 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