ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “P. HENSEMBERGER

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “P. HENSEMBERGER”
ISTITUTO TECNICO : Elettrotecnica, Informatica,
Meccanica e Meccatronica, Biotecnologie Sanitarie
LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE
Via Berchet 2 - 20900 Monza  039324607 - Fax 039322122 - C.F. 85018150152 - C.M. MITF410005
 e-mail [email protected] - pec [email protected] - web: www.hensemberger.gov.it
PROGRAMMAZIONE a.s. 2015 / 2016
MATERIA: FISICA
CLASSE: 2CL
PROF. MONTERA Eugenio Rosario
A) ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
La classe è composta da 25 studenti: 10 femmine e 15 maschi. Sono presenti nel gruppo classe 2 studenti
con Disturbi Specifici di Apprendimento, per i quali si è provveduto alla stesura di un PDP.
Le poche impressioni raccolte delineano un quadro di classe rumorosa e tendente alla distrazione. Riguardo
al comportamento, molti dei suoi componenti cercano spesso l’occasione per distrarsi e per distrarre i
compagni.
Nel primo periodo dell’anno si è cercato di richiamare alcuni dei contenuti disciplinari delle prima classe al
fine di agevolare lo studio della disciplina negli argomenti previsti per il corrente anno scolastico e declinati
nella presente programmazione.
B) COMPETENZE DI CITTADINANZA
Nel corso dell’anno scolastico si lavorerà affinché gli studenti acquisiscano le competenze di cittadinanza
sotto elencate:
a) imparare ad imparare
b) progettare
c) comunicare
d) collaborare e partecipare
e) agire in modo autonomo e responsabile
f)
risolvere problemi
g) individuare collegamenti e relazioni
h) acquisire ed interpretare l’informazione
C) COMPETENZE DISCIPLINARI GENERALI DEL PRIMO
BIENNIO



Esplorare alcuni fenomeni descrivendoli con un linguaggio adeguato
Modelizzare situazioni reali avendo consapevolezza critica del proprio operato
Risolvere problemi
D) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PRIMO QUADRIMESTRE
RICHIAMI SUI SEGUENTI MODULI SVOLTI DURANTE IL PRECEDENTE ANNO
SCOLASTICO
Le Forze
COMPETENZE
• Classificare le forze.
• Analizzare l’effetto delle forze applicate a un corpo.
• Comprendere il concetto di vettore.
• Distinguere il concetto di forza-peso dal concetto di massa e comprendere le relazioni
tra i due concetti.
• Associare il concetto di forza a esperienze della vita quotidiana.
• Studiare le forze di attrito.
• Analizzare il comportamento delle molle e formulare la legge di Hooke.
• Valutare l’importanza e l’utilità degli strumenti di misurazione sia in ambiti strettamente
scientifici che in quelli della vita quotidiana.
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Meccanica e Meccatronica, Biotecnologie Sanitarie
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ABILITÀ
• Definire le forze di contatto e le forze a distanza.
• Descrivere e discutere la misura delle forze.
• Operare con i vettori.
• Descrivere un meccanismo per la misura dell’accelerazione di gravità sulla Terra.
• Discutere le caratteristiche delle forze di attrito radente, volvente e viscoso.
• Discutere la legge di Hooke e descrivere il funzionamento di un dinamometro.
CONOSCENZE
Grandezze vettoriali e grandezze scalari
Effetti delle forze
Misura delle forze
Regola del parallelogramma
Scomposizione delle forze
La legge degli allungamenti elastici
Differenza tra massa e peso
Forze d’attrito
L’equilibrio dei solidi
COMPETENZE
• Capire quali sono le differenze tra i modelli del punto materiale e del corpo rigido, e in
quali situazioni possono essere utilizzati.
• Analizzare in quali condizioni un corpo rigido può traslare e in quali condizioni, invece,
può ruotare
• Studiare le condizioni di equilibrio di un punto materiale.
• Analizzare il concetto di vincolo e definire le forze vincolari.
• Analizzare l’equilibrio di un corpo su un piano inclinato.
• Valutare l’effetto di più forze su un corpo rigido.
• Cosa si intende per braccio di una forza?
• Definire il momento di una forza.
• Formalizzare le condizioni di equilibrio di un corpo rigido.
• Analizzare il principio di funzionamento delle leve.
• Studiare dove si trova il baricentro di un corpo.
ABILITÀ
• Spiegare se, e come, lo stesso oggetto può essere considerato come punto materiale,
corpo rigido oppure corpo deformabile.
• Fare alcuni esempi di forze vincolari e indicare in quali direzioni agiscono.
• Definire i vari tipi di leve e indicare quali sono vantaggiose e quali svantaggiose.
• Fornire alcuni esempi di leve vantaggiose e svantaggiose.
CONOSCENZE
Forza equilibrante
Momento di una forza
Equilibrio alla rotazione
Coppia di forze
Macchina semplice
ARGOMENTI DEL SECONDO ANNO
Il moto rettilineo
COMPETENZE
Studiare il moto rettilineo di un corpo per via algebrica
Calcolare grandezze cinematiche mediante le rispettive definizioni o con metodo grafico
ABILITÀ
Calcolare grandezze cinematiche mediante le rispettive definizioni
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Applicare la legge oraria del moto rettilineo uniforme
Applicare le leggi del moto uniformemente accelerato
Calcolare grandezze cinematiche con metodo grafico
Studiare il moto di caduta libera
CONOSCENZE
Definizione di velocità media e accelerazione media
Differenza tra moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato
La legge oraria del moto rettilineo uniforme
Le leggi del moto uniformemente accelerato
Che cos’è l’accelerazione di gravità
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Rotaia a cuscino d’aria: moto rettilineo uniforme e rettilineo uniformemente accelerato.
Determinazione della velocità istantanea e verifica della legge oraria del moto
Il moto nel piano
COMPETENZE
Studiare problematiche connesse al moto circolare uniforme e al moto armonico
ABILITÀ
Calcolare velocità angolare, velocità tangenziale e accelerazione nel moto circolare uniforme
Applicare la legge oraria del moto armonico e rappresentarlo graficamente
Comporre due moti rettilinei
CONOSCENZE
Grandezze caratteristiche del moto circolare uniforme
Definire il moto armonico di un punto
Enunciare le leggi di composizione dei moti
I principi della dinamica
COMPETENZE
Descrivere il moto di un corpo anche facendo riferimento alle cause che lo producono
Applicare i principi della dinamica alla soluzione di semplici problemi
ABILITÀ
Proporre esempi di applicazione dei tre principi della dinamica
Distinguere moti in sistemi inerziali e non inerziali
Valutare la forza centripeta
Calcolare il periodo di un pendolo o di un oscillatore armonico
CONOSCENZE
Conoscere gli enunciati dei tre principi della dinamica
Grandezze caratteristiche e proprietà di un moto oscillatorio
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Rotaia a cuscino d’aria: verifica sperimentale della legge fondamentale
SECONDO QUADRIMESTRE
Energia e lavoro
COMPETENZE
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati al binomio lavoro-energia
Calcolare il lavoro e l’energia mediante le rispettive definizioni
Analizzare fenomeni fisici e calcolare l’energia meccanica
Risolvere problemi applicando il principio di conservazione dell’energia meccanica
ABILITÀ
Calcolare il lavoro di una o più forze costanti
Applicare il teorema dell’energia cinetica
Valutare l’energia potenziale di un corpo
Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra
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Applicare la conservazione dell’energia meccanica per risolvere problemi sul moto
CONOSCENZE
La definizione di lavoro
La definizione di potenza
La definizione di energia cinetica
L’enunciato del teorema dell’energia cinetica
Che cos’è l’energia potenziale gravitazionale
Definizione di energia potenziale elastica
Energia meccanica e sua conservazione
Distinguere tra forze conservative e forze non conservative
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Principio di conservazione dell’energia meccanica sul piano inclinato.
Calore e temperatura
COMPETENZE
Descrivere i fenomeni legati alla trasmissione del calore
Calcolare la quantità di calore trasmessa o assorbita da una sostanza in alcuni fenomeni termici
ABILITÀ
Calcolare la dilatazione di un solido o un liquido
Applicare la legge fondamentale della termologia per calcolare le quantità di calore
Determinare la temperatura di equilibrio di due sostanze a contatto termico
Calcolare il calore latente
Valutare il calore disperso attraverso una parete piana
Applicare la legge di Boyle a trasformazioni isotermiche
CONOSCENZE
Conoscere le scale termometriche
La legge della dilatazione termica
Distinguere tra calore specifico e capacità termica
La legge fondamentale della termologia
Concetto di equilibrio termico
Stati della materia e cambiamenti di stato
I meccanismi di propagazione del calore
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Determinazione del calore specifico di una sostanza
Costruzione di un termometro
Diagramma di stato della canfora
La luce
COMPETENZE
Descrivere alcuni fenomeni legati alla propagazione della luce
Disegnare l’immagine di una sorgente luminosa e determinarne le dimensioni applicando le leggi dell’ottica
geometrica
ABILITÀ
Applicare le leggi della rifrazione e della riflessione
Costruire graficamente l’immagine di un oggetto dato da uno specchio o da una lente
Applicare la legge dei punti coniugati a specchi curvi e lenti
Calcolare l’ingrandimento di uno specchio o di una lente
CONOSCENZE
Le leggi della riflessione su specchi piani e curvi
Conoscere la differenza tra immagine reale e immagine virtuale
Le leggi della rifrazione della luce
Che cos’è l’angolo limite
La differenza fra lenti convergenti e lenti divergenti
Definizione di ingrandimento di uno specchio e di una lente
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ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Banco ottico: verifica della legge dei punti coniugati
Fenomeno della riflessione totale
Fenomeno della rifrazione
E) METODO DIDATTICO
Lezione frontale, svolgimento di problemi al fine di sviluppare adeguate capacità logiche. Notevole sarà il
tempo dedicato alla risoluzione di problemi e alle modellizzazioni.
Attraverso l’esame dell’esperienza quotidiana si cerca di attivare gli studenti alla scoperta delle leggi fisiche.
In alcuni casi si farà ricorso a supporti multimediali.
F) VERIFICA COMPETENZE
Le verifiche orali, intese come interrogazioni individuali, verranno attuate a discrezione dell’insegnante ed a
richiesta dell’alunno e comunque almeno due a quadrimestre.
Sono previste almeno due prove scritte a quadrimestre. Le prove scritte consistono in test a scelta multipla,
soluzioni di semplici problemi, prove a risposte aperte, multiple e chiuse che riguarderanno gli argomenti
trattati.
Per verificare l’apprendimento si terrà conto anche del lavoro domestico svolto ed elaborato sul quaderno
personale, della correzione in classe dei compiti assegnati per casa.
Importante sarà l’operatività e quindi l’impegno dimostrato dallo studente nello svolgimento del laboratorio.
Per ognuna delle prove sperimentali realizzate, lo studente dovrà eseguire la relazione ed essere in grado di
relazionare oralmente
G) VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto dei progressi manifestati dallo studente non solo per quanto riguarda i contenuti,
ma anche per la proprietà di linguaggio, l’abilità di operare, l’atteggiamento propositivo ovvero gli obiettivi
didattici già definiti dal consiglio di classe.
Per quanto riguarda il livello di sufficienza, esso verrà raggiunto nel caso in cui lo studente dimostrerà di
conoscere i fenomeni fondamentali trattati, saperli esprimere in modo comprensibile e saper applicare la
proprie conoscenze alle situazioni più semplici per quanto riguarda la soluzione dei problemi
Viene stabilita la seguente griglia di valutazione in coerenza con i livelli relativi all’acquisizione delle
competenze sopra descritti:
VOTO
MOTIVAZIONI
1-2
Livello base non raggiunto: non conosce alcuna informazione e rifiuta ogni forma e tentativo
di coinvolgimento
3
Livello base non raggiunto: le conoscenze di tutti gli elementi mancano o sono gravemente
errate; non è in grado di applicarle anche in situazioni note ed evidenzia grosse carenze
nell'esposizione
4
Livello base non raggiunto: ha una conoscenza frammentaria delle informazioni, commette
errori gravi anche in situazioni semplici e note. Evidenzia molte carenze nell'esposizione
5
Livello base non raggiunto: applica le conoscenze con alcune difficoltà in situazioni semplici
e note; comunica con linguaggio non chiaro.
6
Ha conseguito il livello base
7-8
Ha conseguito il livello intermedio
9 - 10
Ha conseguito il livello avanzato
H) ATTIVITA’ DI RECUPERO
Il recupero avverrà in itinere, sia per richiesta degli studenti sia quando l’insegnante lo riterrà opportuno.
E’ possibile venga attivato un corso di recupero nella settimana di sospensione delle attività didattiche.
Ogni alunno, inoltre, può singolarmente attivarsi per un aiuto come da previsione del progetto “Insieme è più
facile”.
MONZA 03 /11 / 2016
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PROF MONTERA EUGENIO ROSARIO
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