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da Il Sole 24 Ore e Italia Oggi del 12 Marzo 2014
‘Ho 20 miliardi per il cuneo ora non mi farò fermare’
Fabrizio Forquet - II Sole 24 Ore - pag. n° 5
Dopo una giornata difficilissima, iniziata con un confronto aspro sulla legge elettorale e
proseguita con i ministri e gli uffici del governo per trovare la quadratura sulla riduzione del
cuneo fiscale, Renzi sbotta. Ho venti miliardi di euro per il cuneo, vado avanti. Basta con i
frenatori. Il premier non lo dice ma non è un mistero che dall’Economia sono stati avanzati
dubbi sulle coperture. Stamattina incontrerà il ministro Padoan per un confronto sui numeri a
poche ore dal Cdm che dovrebbe varare il piano di riduzione da 10 miliardi di cuneo fiscale.
Ciò che voglio ha insistito Renzi è che dal 27 aprile gli italiani avranno fino a 100 euro in busta
paga in più. Il Colle, intanto, è cauto e ha frenato il decreto sui pagamenti alle imprese. Le
coperture ci sono ha insistito il premier, ‘ho 20 miliardi di euro, ne userò 10’. Sette si possono
ottenere dai tagli di spesa, 6,4 miliardi è la differenza tra il 2,6% tendenziale del deficit/Pil e il 3%
che è il vincolo Ue, 3 miliardi è il dividendo dei tassi bassi, 1,6 arrivano dalla maggiore Iva, 2 dal
rientro dei capitali.
Fisco soft sugli alloggi sociali
Valerio Stroppa - Italia Oggi - pag. n° 22
Oggi arriverà sul tavolo del Cdm la bozza di decreto legge sul Piano casa. Le locazioni di
alloggi sociali saranno esenti da Ires e Irap nella misura del 40%. L'agevolazione sarà
applicabile per un massimo di 10 anni. L'aiuto è tuttavia subordinato al via libera della
Commissione Ue che dovrà accertarne la compatibilità con la disciplina degli aiuti di stato. Per
il triennio 2014-2016 ai soggetti titolari di locazione di alloggi sociali adibiti a prima casa spetterà
una detrazione Irpef pari a: 900 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro; 450
euro se il reddito complessivo non supera i 30.987,41 euro. Per quanto concerne il bonus arredi,
la detrazione del 50% spetterà anche se i costi di ristrutturazione dell'immobile sono inferiori. Più
facile per gli inquilini il riscatto dell'abitazione. Potranno imputare parte dei canoni di locazione
pagati come anticipo del prezzo di riscatto dell'alloggio sociale.
L'emersione ricomincia da due
Cristina Bartelli - Italia Oggi - pag. n° 25
La 'collaborazione volontaria' si sdoppia in due progetti di legge. Il Governo dice sì a modifiche
tese a migliorarne il testo, ma a condizione che non sia un nuovo condono. Si è scelto, dunque,
di far morire il dl 4/2014 nella parte sulla voluntary disclosure lascinando in vita gli altri.
L'Esecutivo ha giustificato la sua scelta con la necessità di garantire su un tema così delicato un
ampio confronto parlamentare, soprattutto per quanto riguarda le eventuali modifiche
presentate a gennaio. Intanto, nello scorso fine settimana, i caprigruppo della maggioranza
hanno presentato un progetto di legge che ripete il contenuto del decreto 4/2014. Ieri, il
presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, ha presentato un
suo progetto di legge che apre a molte modifiche. Sconto del 50% e rateizzazione del dovuto.
Responsabilità più mirata e protezione del ruolo dei professionisti e degli intermediari, uso
selettivo delle informazioni rese con la volontaria.
Per l’Economia coperture incomplete
Marco Mobili e Marco Rogari - II Sole 24 Ore - pag. n° 6
La quadratura del cerchio ancora manca. Questo costringerà il premier a presentare al Cdm
di oggi soltanto le linee d'indirizzo dell'intervento sul cuneo fiscale. Non è facile trovare le
coperture. Da Bruxelles arrivano le raccomandazioni di non sforare e neppure avvicinare il tetto
del 3% del rapporto deficit-Pil. I tecnici dell'Economia lavorano alacremente per trovare le
giuste opzioni che consentano di rendere strutturale la dote da 10 miliardi necessaria a ridurre
nel tasse nel 2014. Se l'intervento slitterà ad aprile sarebbero necessari 8,5 miliardi e, forse,
proprio a questo pensa il premier che si mostra ottimista. Per il viceministro all'Economia, Enrico
Morando, il problema coperture è risolto. Abbiamo -dice - i 20 miliardi necessari, 10 dei quali
verranno usati subito. Il taglia cuneo poggia sul pilastro della spending review (circa 7 miliardi),
due miliardi arriverebbero dal metodo Consip, 500 milioni dalla stretta sui dirigenti e il resto dal
taglio di auto blu, consulenze, costi della politica e difesa.
Istat: il cuneo fiscale vale quasi la metà del costo del lavoro
Davide Colombo - II Sole 24 Ore - pag. n° 6
Due anni fa, in piena crisi economica, il valore medio del cuneo fiscale e contributivo sui
dipendenti è arrivato al 49,1% del costo del lavoro. Il dato è stato illustrato, ieri, davanti alla VI
commissione del Senato dal presidente facente funzioni dell'Istat, Antonio Golino. Nel 2010 il
peso del cuneo fiscale era al 46,2% del costo del lavoro. Il presidente, nella sua relazione, ha
esordito soffermandosi sul livello raggiunto dalla pressione fiscale nel nostro Paese. L'anno
scorso si è attestata al 43,8% del Pil, in lieve calo rispetto al 44% del 2012. Un livello di 2,6 punti in
più rispetto alla media dell'area euro e di 3,6 punti oltre la media dell'intera Unione. I dati italiani
sono andati in controtendenza rispetto alle dinamiche europee. Tra il 2000 e il 2007 abbiamo
registrato un incremento di punti, mentre negli altri Paesi la pressione fiscale è diminuita dello
0,5%. A trainare l'incremento sono stati i contributi sociali di 1,5 punti di Pil contro il +1% delle
imposte dirette e il lieve calo di quelle indirette (-0,1%).
Cuneo, per ora solo il ‘piano’
Marco Mobili e Marco Rogari - II Sole 24 Ore - pag. n° 7
Il piano taglia-tasse del premier Renzi sarà presentato oggi in Cdm.Ma saranno rese note solo le
linee guida. Ancora l’Economia non ha trovato le necessarie coperture per dare il via libera
all’operazione taglia Irpef da 10 miliardi di euro. Se l’operazione scatterà ad aprile la quota
scenderà a 8,5 miliardi nel 2014. In arrivo c’è anche un taglio all’Irap delle imprese. Il Ministro
dell’Economia, Padoan è cauto, vuole essere certo che non ci siano peggioramenti del deficit
e che venga salvaguardato il fatidico tetto del 3%. Sulla stessa linea di pensiero è il Quirinale,
molto attento ai provvedimenti in arrivo, in primis quello sul pagamento dei debiti arretrati della
Pa alle imprese. Il premier Renzi è determinato e intende andare avanti. Oggi pomeriggio, alle
17, terrà una conferenza stampa con i provvedimenti. Per la prima volta – ha detto –
metteremo soldi nelle tasche degli italiani. La sicurezza arriverebbe dal fatto di aver già trovato
20 miliardi di risorse, metà dei quali utilizzabili per le coperture.
Ipotesi taglio Irpef da 600 euro l’anno
M.Mo. e M.Rog. - II Sole 24 Ore - pag. n° 7
Dal taglio dell’Irpef sulle buste paga dei lavoratori arriveranno in media tra i 500 e i 600 euro
l’anno. Con punte anche di 700. E questo già dai pagamenti del 27 aprile. Sono oltre 15milioni i
lavoratori dipendenti e i collaboratori che potrebbero beneficiare dell’intervento taglia-tasse.
Renzi e Delrio puntano anche ad aumentare oltre i 2mila euro la detrazione per i redditi da
lavoro dipendente e i cosiddetti assimilati. E che sarà spesa in misura piena per chi ha redditi
fino a 20mila euro. Si amplierebbe in questo modo il taglio dell’Irpef in vigore dal 1°gennaio
2014 che prevede una detrazione di 1.880 euro a partire da 8mila euro via via decrescente fino
a 55mila. L’obiettivo è quello di aumentare l’effetto della riduzione delle tasse sulle fasce di
reddito più basse, quelle tra i 15mila e i 30mila euro. I dati dicono che a beneficiare di un
risparmio medio di 600 euro annui sarebbero oltre il 57% dei 15 milioni di lavoratori che
vedranno ridursi le tasse.
Frenata sui pagamenti Pa, resta un Ddl
Carmine Fotina - II Sole 24 Ore - pag. n° 8
Sui pagamenti della Pa tramonta l’idea di un decreto legge. Prevale, invece, una certa
cautela.. Dubbi affiorati in sede europea e del Colle farebbero propendere per un disegno di
legge. Novità potrebbero arrivare in mattinata prima della riunione del Cdm. Bruxelles ha
raccomandato di studiare attentamente eventuali contraccolpi sul deficit. La preoccupazione
principale per l’impatto sull’anno in corso, e quindi sul tetto del 3% rispetto al Pil, potrebbe
derivare dal pagamento delle spese in conto capitale, sebbene rappresentino solo il 20% di
tutti gli arretrati. Per le spese correnti, invece, il discorso è diverso. Il piano, quasi pronto,
prevede il silenzio assenso per certificare le fatture e il blocco delle assunzioni per gli enti locali
che sforano i tempi di pagamenti. Per evitare l’accumulo di nuovo arretrato le imprese
caricheranno le fatture sulla piattaforma elettronica gestita dal Tesoro e a quel punto la Pa
potrà pagare direttamente o, entro un tetto di giorni, contestare i dati.
Redditometro pronto a partire
Giovanni Parente - II Sole 24 Ore - pag. n° 17
E’solo questione di giorni, i nuovi controlli da redditometro partiranno presto. Si inizierà dalle
verifiche sul periodo d’imposta 2009. Lo ha annunciato, ieri, l’Agenzia delle Entrate, con la
circolare n. 6/E/2014 che accoglie i rilievi del Garante della privacy del novembre 2013. Dallo
strumento di accertamento spariscono le spese medie Istat che non ci saranno né nella fase di
selezione né nel successivo contraddittorio. Prima di invitare il contribuente in contraddittorio,
gli uffici dovranno effettuare un’attenta verifica preventiva sull’effettiva composizione del
nucleo familiare per accertare che la famiglia fiscale risultante nell’Anagrafe tributaria
corrisponda a quella anagrafica. Dunque, la selezione dei 35mila contribuenti da sottoporre a
controllo con il redditometro avverrà in base a spese certe, spese per elementi certi. A questo si
aggiungerà anche la quota di incrementi patrimoniali imputabile al periodo di imposta e la
quota di risparmio formata nell’anno precedente.
In gioco tutto il nucleo familiare
Lorenzo Pegorin - II Sole 24 Ore - pag. n° 17
Redditometro. Prima di notificare l’invito al contraddittorio l’ufficio dovrà effettuare verifiche
sulla reale situazione anagrafica del contribuente. E’ questa la novità principale contenuta
nella circolare n. 6/E/2014 emanata ieri dall’Agenzia delle Entrate. Il documento recepisce le
indicazioni del Garante della privacy proprio in ordine alle discrepanze risultanti nella realtà tra
la famiglia ‘fiscale e quella ‘anagrafica’. In sede di selezione dei soggetti da sottoporre ad
accertamento, ad ogni contribuente viene attribuito il ‘Lifestage’ risultante dalla ‘famiglia
fiscale’, determinata sulla base delle informazioni ottenibili dai prospetti dei familiari a carico
ricavabili nelle dichiarazioni dei redditi. Nella famiglia fiscale rilevano solamente il coniuge, i figli
e/o gli altri familiari a carico. La famiglia anagrafica comprende, invece, oltre al coniuge e ai
familiari a carico, anche i figli maggiorenni e gli altri familiari conviventi non fiscalmente a
carico, nonché i conviventi di fatto. (Ved. anche Italia Oggi: 'Più garanzie nel redditometro' –
pag. 26)
Rimborsi Iva con controlli ridotti
Salvina Morina e Tonino Morina - II Sole 24 Ore - pag. n° 18
Con la circolare n. 5/E/2014 l’Agenzia delle Entrate fissa tempi rapidi per i rimborsi Iva. Le
imprese giudicate virtuose potranno beneficiare di procedure accelerate. I rimborsi ai
contribuenti a basso rischio saranno effettuati con celerità, senza attendere la chiusura dei
controlli in corso. Per i rimborsi si devono privilegiare i contribuenti più corretti. La verifica dei
rimborsi Iva deve, dunque, essere aggiornata. Nell’esame delle richieste gli uffici devono
considerare il livello di rischio che è determinato da una serie complessa di indici, dieci in tutto.
A seguito della loro valutazione si suddividono i rimborsi in tre classi di rischio: alto, medio e
basso. Più alto è il rischio, maggiori saranno i controlli prima dei rimborsi. Per verificare la
spettanza dei rimborsi gli uffici dovranno chiedere esclusivamente i documenti necessari per la
verifica.
Il rimpatrio dei capitali abbandona il decreto
Alessandro Galimberti e Beda Romano - II Sole 24 Ore - pag. n° 19
Mentre arriva la notizia che Lussemburgo e Austria accettano lo scambio di dati fiscali,
l’Esecutivo decide di fare un passo indietro sulla voluntary disclosure per il rientro dei capitali,
almeno nella formulazione contenuta nel dl 4/2014. Il vice-ministro dell’Economia, Luigi Casero,
ha annunciato che entro maggio arriverà un nuovo provvedimento. Un disegno di legge è
stato già depositato. Il relatore al testo Giovanni Sanga ha affermato che l’architettura del
provvedimento resta; non era possibile, però, ignorare quanto era emerso nel corso delle
audizioni con le categorie. La nuova voluntary sarà migliore. La lotta all’evasione fiscale
comunque va avanti, ieri i 28 Ministri delle Finanze Ue hanno preso atto della disponibilità di
Austria e Lussemburgo a consentire lo scambio automatico di informazioni fiscali. Svizzera, San
Marino, Liechtenstein, Andorra e Monaco stanno negoziando con Bruxelles l’adozione della
stessa direttiva. (Ved. anche Italia Oggi: 'Decadenza, rischio indennizzi' – pag. 24)
Ue, giro di vite sul riciclaggio
Beatrice Migliorini - Italia Oggi - pag. n° 23
Ieri il Parlamento europeo ha approvato due risoluzioni legislative, la direttiva antiriciclaggio e il
regolamento sul trasferimento dei fondi. La prima chiede l'istituzione in tutti e 28 i Paesi della Ue
di un registro pubblico in cui andranno inserire una serie di informazioni sui proprietari,
beneficiari (inclusi holding, fondi e cartelle). Il tutto serve per mettere a disposizione delle
autorità competenti degli altri stati membri una serie di informazioni per combattere sia il
fenomeno del riciclaggio, sia quello dell'evasione fiscale internazionale. I registri saranno,
inoltre, interconnessi e pubblicamente disponibili mediante accesso online. Banche, consulenti,
commercialisti, avvocati, società immobiliari e casinò sono tenuti a prestare particolare
attenzione a tutte le operazioni dei loro clienti che possano considerarsi sospette.
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