IL GLAUCOMA: IL LADRO SILENZIOSO DELLA VISTA COS’E’ IL GLAUCOMA Il glaucoma è una malattia dell’occhio, e più precisamente del nervo ottico, che rappresenta la seconda causa al mondo di cecità. Contrariamente a quanto farebbe pensare il suffisso “oma” non si tratta di una malattia tumorale. L’occhio è una sfera di consistenza duro-elastica. La sua tonicità è data dalla quantità di liquido che lo riempie: l’umor acqueo. La sua produzione e il suo deflusso sono in equilibrio perfetto. E’ da questo equilibrio che deriva la pressione oculare che di norma è compresa tra i 10 e i 20 mmHg. Quando c’è un eccesso di produzione di umor acqueo oppure un ostacolo al suo deflusso, che è la condizione più frequente, si ha un aumento della pressione intraoculare. Esistono varie forme di glaucoma (congenito, secondario, acuto ecc.) ma la più frequente è il glaucoma cronico semplice (ad angolo aperto) che colpisce circa il 2% della popolazione oltre i 40 anni. La pressione intraoculare elevata è uno dei più comuni fattori di rischio di glaucoma, anche se vi sono diversi casi di danni alla testa del nervo ottico e al campo visivo (caratteristici del glaucoma) in soggetti con pressione oculare normale: si tratta del cosiddetto glaucoma normotensivo. Di contro molte persone con una pressione intraoculare elevata non svilupperanno mai la malattia glaucomatosa. Altri fattori di rischio di glaucoma sono la familiarità, la miopia, un ridotto spessore corneale, l’età e l’appartenenza alla razza nera. Il glaucoma cronico semplice è una malattia assai subdola tanto che viene definito “il ladro silenzioso della vista”. La malattia per lungo tempo non dà alcun sintomo e solo in fase molto tardiva il paziente percepisce la presenza di difficoltà visive. La malattia, infatti, lentamente, nel volgere di diversi anni, determina una sofferenza del nervo ottico che si traduce in un lento e progressivo danno al campo visivo (il campo visivo è la quantità di spazio che l’occhio riesce a percepire). L’alterazione del campo visivo inizia per lo più alla periferia, ed essendo la sua progressione molto lenta, il paziente non la percepisce se non quando la malattia è giunta agli stadi finali, prossimi alla cecità. A livello anatomico il danno determinato dal glaucoma si manifesta con una alterazione della testa del nervo ottico (papilla ottica) che accentua la sua fisiologica escavazione a causa della morte delle fibre nervose. COME PREVENIRE IL GLAUCOMA La prevenzione della malattia glaucomatosa è possibile mediante periodici controlli dallo specialista oculista, soprattutto dopo i 40 anni. La diagnosi precoce del glaucoma cronico semplice è assai ardua. L’aumento della pressione oculare, pur essendo il maggior fattore di rischio, non è sempre presente. Pertanto la sola misura della pressione oculare, seppur assai utile, non è da sola in grado di diagnosticare sempre e con certezza un glaucoma. Infatti, come detto in precedenza, la presenza di una pressione oculare alta non è di per sé indice di malattia, ma solo di rischio di sviluppare la malattia e la presenza di una pressione oculare nella norma non è necessariamente indice di assenza di malattia in quanto è possibile che l’individuo sia affetto da un glaucoma normotensivo. Si parla di glaucoma solo quando è presente un caratteristico danno al campo visivo e/o una tipica alterazione della testa del nervo ottico. L’esame del campo visivo è un altro accertamento indispensabile in caso di sospetto glaucoma. Con tale esame viene misurata, mediante le risposte fornite dal paziente, la sensibilità della retina in diversi punti. Tale sensibilità viene paragonata a quella di individui normali e, se si discosta in modo significativo e caratteristico, si può porre la diagnosi di glaucoma. Purtroppo è noto che quando viene rilevato un danno all’esame del campo visivo sono già state perse ben il 30-40% delle fibre nervose del nervo ottico. L’impegno della ricerca in campo oftalmologico è quello di poter diagnosticare il glaucoma il più precocemente possibile. La tecnologia è venuta incontro all’oculista con strumenti in grado rilevare precocemente i danni anatomici alla testa del nervo ottico indotti dalla malattia che spesso precedono di alcuni anni i danni funzionali. Alcuni di questi strumenti, come il GDX o l’OCT (tomografia a coerenza ottica) analizzano lo spessore delle fibre nervose attorno alla papilla, un altro, l’HRT (Heidelberg Retina Tomograph), analizza e misura, oltre allo spessore delle fibre nervose, anche l’escavazione della testa del nervo ottico, aspetto tipicamente presente nel glaucoma. In un ampissimo studio multicentrico condotto negli Stati Uniti, le alterazioni della testa del nervo ottico sono state quelle che, nella maggioranza dei casi, per prime hanno permesso la diagnosi precoce del glaucoma. Da notare come la tomografia a scansione laser confocale della testa del nervo ottico (HRT Heidelberg Retina Tomograph), che il FASI, con lungimiranza, ha già da diverso tempo inserito nel suo prontuario, non sia ancora stata inserita nell’elenco degli esami previsti dal Sistema Sanitario Nazionale. COME CURARE IL GLAUCOMA La malattia glaucomatosa una volta diagnosticata può essere curata. E’ stato dimostrato che l’abbassamento della pressione intraoculare riesce talora ad arrestare, e spesso a rallentare in modo assai significativo, la progressione della malattia. Nei casi in cui la terapia medica non è in grado di ridurre sufficientemente la pressione oculare si può ricorrere alla chirurgia. In casi selezionati per ridurre la pressione intraoculare può essere praticata una terapia parachirurgica mediante trattamento laser o meccanico (lasertrabeculoplastica o pneumotrabeculoplastica). Un altro importante aspetto della terapia è l’uso di farmaci neuroprotettori: in questo campo la ricerca scientifica è molto attiva e si attendono in un prossimo futuro nuovi e più efficaci farmaci. Comunque, poiché il trattamento disponibile nella maggioranza dei casi è in grado solo di rallentare l’evoluzione della malattia, è indispensabile una diagnosi precoce per poter così instaurare quanto prima una terapia. Oggi la cecità da glaucoma deve essere considerata come una sconfitta della moderna medicina. Il tomografo a scansione laser confocale HRT (Heidelberg retina tomograph)