GINESTRA ODOROSA Nome scientifico: Spartium junceum L. Famiglia: Leguminosae Morfologia Pianta arbustiva caducifoglia, ramificata fin dalla base, con fusti robusti, sottili ed elastici e rami fioriferi verdi, eretti e cilindrici, con funzione clorofilliana. Foglie precocemente caduche, semplici, alterne, brevemente picciolate, con lamina lanceolata a margine intero ed apice arrotondato. Fiori ermafroditi, brevemente peduncolati, riuniti in racemi terminali; calice unilabiato con 5 piccoli denti; corolla papilionacea, di colore giallo intenso, con carena evidente e vessillo ampio. Frutti (legumi) eretti, lineari, inizialmente pubescenti, poi glabri, appiattiti e leggermente falciformi, contenenti numerosi semi ovoidali, piatti e di colore marrone. Fioritura Da Maggio a Giugno Ecologia Pianta pioniera, eliofila e xerofila, che colonizza spesso ambienti rocciosi calcarei ma anche suoli argillosi. E’ presente nei cespuglietti, nei pascoli abbandonati e ai margini dei boschi eliofili fino a 1400m di altitudine. Origine e diffusione Originaria del bacino del Mediterraneo; in Italia è diffusa in tutte le regioni dall’ambiente collinare a quello montano. Proprietà e usi Leggende, simboli, credenze popolari, curiosità Pianta a media tossicità per la presenza di saponine e della citisina (alcaloide). Ha proprietà diuretiche, purgative a piccole dosi e cardiotoniche. E’ un’ottima specie mellifera. Viene impiegata per il consolidamento di scarpate e di pendii franosi; per la sua capacità di colonizzare terreni privi di vegetazione. I fusti erano usati per la fabbricazione di scope rustiche, per legature, per fare cesti. Dai fusti si ricava una fibra, lo sparto, utile per confezionare cardami e tele. Dai fiori si otteneva un colorante giallo. Anche attualmente i fiori vengono sparsi durante le processioni. Pianta solare la cui fioritura vistosa festeggia la buona stagione. Nel XII secolo, re Enrico d’Inghilterra prese il nome di Plantageneto: infatti nello stemma di famiglia campeggiava un ramo di Ginestra. Nel Medioevo fu simbolo della modestia e dell’umiltà cui si ispirò San Luigi, re di Francia, per fondare l’ordine della Ginestra. I suoi cavalieri portavano un collare ornato alternativamente da un fiore di ginestra e da una placca d’oro. Alla catenella era sospesa una croce d’oro su cui era scritto: esalta gli umili. Invece, secondo una leggenda siciliana è una delle piante maledette da Cristo perché, mentre egli stava pregando nell’orto di Getsemani, cominciò a crepitare con un rumore così assordante da attirare l’attenzione dei soldati che riuscirono a individuarlo e ad arrestarlo. “Tu farai sempre rumore quando brucerai”, la castigò il Signore. La Ginestra più famosa nella storia della letteratura è quella dell’omonima poesia di Leopardi, dove la Ginestra diventa simbolo di chi contempla ironicamente “le magnifiche sorti e progressive” dell’umanità.