MAGNIFICO FESTIVAL DI COCCORE III EDIZIONE 19-22 LUGLIO 2012 | COCCORE (FABRIANO/SASSOFERRATO) Tag: drammaturgie/bioconcerti/quasi-dialoghi/indagini coreografiche/pannelli solari/incursioni e sabotaggi/fantascienza/immigrazione/avvenire/ dépaysement/dispositivi elettronici/ rituale sensoriale/musica rotta/aperture sugli abissi/aperitivi caserecci/atelier/bambini/continuità sonore/monologhi cosmici/dipendenza dalle merendine/epopee commerciali/aia/coccore MAGNIFICO FESTIVAL di COCCORE | Programma Dal 19 al 22 luglio Dal pomeriggio a notte fonda DE VARIETATE FORTUNAE_ VIDEO "AMERICA" | Marco Bernacchia/Maurizio Mercuri I due artisti - che per la prima volta lavorano in collaborazione - hanno realizzato un lavoro di video arte che è metafora del viaggio ed evoca l'immaginario dell'immigrazione inteso come puro gesto, privato della retorica ricerca dell’avvenire. La loro America è a Sirolo sotto al monte Conero oggetto di dépaysement. Video istallazione (2012) VIDEO "AMERICA" Credits Di Marco Bernacchia e Maurizio Mercuri Produzione esecutiva: Riccardo Lisi Produzione: Associazione Culturale Quattrocentometriquadri Cameraman: Tommaso Pedone e Jürgen Schmitz Fotografi di scena: Adelmo De Santis e Maria Francesca Nitti Costumista e truccatrice: Federica Toppan Imbarcazioni gentilmente fornite da Paolo Bassotti Apparizioni Davide Aghetoni/Paolo Bassotti/Debora Calderigi/Raffaela Coppari/Giuseppe Coscarella/Augusto Curiale/Laura Donnini/Nicolò Forlani/Daniela Ilari/Carla Ippoliti/Francesca Minen/Silvia Maria Nisi/Alexandre Rossi/Alfredo Antonio Saino/Martina Sulpizi MAGNIFICO FESTIVAL di COCCORE | Programma giorno 1o Giovedì 19 luglio Dalle ore 21 MEDUSA | Maya Deren/Luca Venitucci Nel realizzare una nuova partitura musicale per i cortometraggi della cineasta si è scelto di utilizzare molteplici mezzi sonori - strumenti acustici, voce, dispositivi elettronici e di integrare i percorsi della composizione e dell'improvvisazione, con l'intento di aprire un ulteriore piano espressivo e sensoriale che possa connettersi con la dimensione rituale ed iniziatica espressa dalle immagini, esplorandola ed espandendola ulteriormente Luca Venitucci _ fisarmonica, voce, materiali sonori pre-registrati "Meshes of the afternoon" (14 min. - 1943) "At Land" (15 min. - 1944) "A Study in Choreography for Camera" (4 min. - 1945) "Ritual in Transigured Time" (15 min. - 1946) Maya Deren è stata una regista statunitense di origine ucraina attiva tra gli anni '50 e '60 del ventesimo secolo. Coreografa, danzatrice, poetessa, scrittrice, fotografa e teorica del cinema oltre che regista, ha anticipato tematiche, sensibilità e forme di tutto il cinema d'avanguardia indipendente americano ed europeo a lei successivo. In numerosi viaggi ad Haiti approfondì lo studio e la partecipazione diretta ai rituali di possessione voodoo, dedicando a tali pratiche un'ampia documentazione scritta e filmata. La sua produzione filmica ha sondato una dimensione non narrativa e non drammatica, elaborando e definendo un linguaggio artistico in serrato dialogo con l'antropologia visuale. Le opere cinematografiche di Maya Deren sono contraddistinte da un carattere fortemente onirico e da una intensa ritualità. Come in un viaggio iniziatico, abbiamo la sensazione di essere rapiti e trasportati attraverso differenti stati di essere che ci mettono in contatto diretto con forze primarie: amore, morte, unione, abbandono, spaesamento, rinascita. Ciascun oggetto, movimento, luogo, espressione si dà a noi nella massima concretezza e insieme come tramite di energie recondite, simboliche, segrete. Luca Venitucci è attivo dalla fine degli anni ’80 come musicista, cantante, improvvisatore e compositore/arrangiatore. Componente e co-fondatore nel 1995 del gruppo Ossatura, ha fatto parte per diversi anni dell’ensemble Zeitkratzer. Ha partecipato a progetti di compositori, musicisti e artisti sonori quali John Zorn, Alvin Curran, Christian Marclay, Margareth Kammerer, Mike Cooper, Butch Morris, Francisco Lopez, John Duncan, Manuel Gottsching, Keith Rowe, Merzbow/Masami Akita, Phill Niblock, Radu Malfatti, Terre Thaemelitz, Zbignew Karkosky, ed ha collaborato con musicisti quali Peter Kowald, Otomo Yoshihide, Sachiko M, Thomas Lehn, Michael Renkel, Axel Dorner, Jerome Noetinger, Cristoph K Roll. Ha realizzato progetti multidisciplinari con scrittori (Jonathan Coe, Lidia Riviello), attori e registi (Federica Santoro) e danzatori (Alessandra Cristiani, Samantha Marenzi, Maddalena Gana) SOLITUDE | Paolo Botti Concerto per Viola, Banjo, Dobro Sono sempre stato convinto che ci sia una forte e preziosa continuità tra le forme più avanzate dell’improvvisazione di derivazione jazzistica e le fonti più arcaiche della musica afroamericana. La mia musica vuole essere una sorta di riflessione ad alta voce su questa continuità sonora. Durata 50' circa. Sulla scena musicale dell’avanguardia e del jazz in Italia e in Europea da svariati anni, Paolo Botti ha collaborato con musicisti come Franco D’Andrea, Bruno Tommaso, Giorgio Gaslini, Tristan Honsiger, Dave Liebman, Dave Burrell e tanti altri. Ha anche registrato più di 50 dischi dei quali cinque in qualità di leader e compositore e si è esibito in concerto in numerosi festival musicali in Italia e in Europa. è stato eletto più volte tra i 10 migliori “nuovi talenti” e Migliori Solisti” dalla rivista “ Music Jazz” MAGNIFICO FESTIVAL di COCCORE | Programma giorno 2o Venerdì 20 luglio Dalle ore 21 THE MILKYWAY - atto primo | Chiara Condrò/Simone de Filippis/Katiuscia Magliarisi Incursioni e sabotaggi nella fantaletteratura di Fredric Brown e Philip K. Dick A TUTTO BROWN: La fine (1961) Questione di scala (1954) L’esperimento (1954) Un uomo esemplare (1950) Puppet show (1961) DICK, DICK, DICK… E ANCORA DICK: Riproduzione musicata dal vivo del discorso che Philip K. Dick pronunciò al Festival della Fantascienza di Metz, in Francia, nel settembre del 1977. Durante la conferenza Dick svelò ciò che riteneva fosse la natura della realtà, ovvero il Matrix Chiara Condrò / e-reader Simone de Filippis/ toys_theremin_special effects Katiuscia Magliarisi / e-reader DOMANI E' UN ALTRO GIORNO | Trio Pad Un concerto recitato di fantascienza e futuro La musica arreda lo spazio. La letteratura ascoltata a tutto volume. Le parole rompono il silenzio Due dei racconti più interessanti di Fredric Brown La Sentinella (1954) Risposta (1954) Trio Pad: uniti da anni di sperimentazione e amicizia, il trio P.A.D. propone una serie di viaggi tra i loro amori letterari e musicali. Fabrizio Parenti/attore-voce _ da anni sperimenta i percorsi della letteratura abbinata alla musica Stefano Acunzo/ basso, campionamenti _ fondatore del gruppo Memoria Zero Marco Della Rocca/ batteria, percussioni_ co-fondatore del gruppo Memoria Zero THE MILKYWAY - atto secondo Incursioni e… GIORGIO FALCO legge GIORGIO FALCO Letture a cura dell’autore: La compagnia del corpo La dipendenza dalle merendine di una ragazza 22 enne L'epopea commerciale del lancio di un nuovo prodotto Un monologo cosmico di un dirigente dell'industria di macellazione L’esordio letterario di Giorgio Falco è Pausa Caffè, pubblicato nel 2004 da Sironi editore, collana Indicativo presente, curata da Giulio Mozzi. Ha scritto racconti per riviste e per antologie. Nel 2009 ha pubblicato L'ubicazione del bene, Einaudi, che ha ricevuto ottimi riscontri di critica. Il libro ha vinto il Premio Pisa 2009. Nel 2011 ha pubblicato La compagnia del corpo. Collabora con il quotidiano la Repubblica e il manifesto. MAGNIFICO FESTIVAL di COCCORE | Programma giorno 3o Sabato 21 luglio Dalle ore 21 MUSICA ROTTA | PSICOPOMPOTEATRO Signorine porteñe Lùisa Luce del mattino in un abito marrone Tre pezzi brevi, due monologhi e un quasi-dialogo Perché un’immagine trasmette direttamente al sistema nervoso e un’altra, invece, ci racconta la storia tramite il cervello? Francis Bacon Fomentare, incentivare l’incontro di segni drammaturgici non riconoscibili, zone d’oscurità e mistero. Le opere che compongono Musica rotta furono scritte come tre lavori brevi a partire da una sola idea: il desiderio. La frammentazione interna, che in misura maggiore o minore ho creato in queste opere, è il risultato di una frammentazione temporale nel discorso narrativo. È un tentativo di creare un racconto drammatico, senza perdere il suo valore letterario, nel quale l’oggetto sia vari oggetti contraddittori allo stesso tempo. Che le situazioni possano essere riconoscibili, ma allo stesso tempo terribilmente suggestive, che provochino sensazioni diverse da ciò che è semplicemente enunciato. Teatro decentralizzatore dello sguardo univoco. Teatro centrifugo, che apporti diversi elementi, sottotesti, infradialoghi, comunicazioni intermedie trasportate in primo piano, trasformate in elementi principali della comunicazione. In questo modo il teatro mi consente di dar valore a qualcosa che mi sarebbe impossibile valorizzare fuori dal suo proprio contesto.” (Daniel Veronese) L’opera di Veronese permette il transito attraverso il mistero. Non ha bisogno di spiegare. Il grande tema della contemporaneità, che Veronese incarna perfettamente, è la sopportazione del mistero, non da un punto di vista religioso, ma laico, un mistero senza dio, il mistero che appare dietro la rottura della grande illusione, della religione della ragione, della grande storia, di ciò che organizzava tutto. Se c’è una cosa che l’uomo della modernità non tollera è il non sapere. Veronese riesce a catturare quest’idea: le cose accadono, ma possono non essere comprese. In questo senso la sua opera è affine alla pittura contemporanea. Cos’è, non si capisce, cosa sono, sono macchie, un’impressione visiva: Kandinsky, Klee, Bacon… Presentiamo i tre testi brevi che compongono Musica rotta. Sono tre pezzi distinti, legati da vincoli sotterranei, alcuni segreti, ma sempre aperti sull’abisso del mistero che avvolge ogni azione quotidiana, semplice nel suo apparire, mostruosa nel suo svolgersi, evolversi, ingigantirsi, deformarsi.(Manuela Cherubini) Daniel Veronese _ drammaturgia Manuela Cherubini _ traduzione e regia Luisa Merloni/Fabrizio Parenti/Patrizia Romeo _ interpreti SCOTCH | IMMOBILE PAZIENTE Metodo a strati d’indagine coreografica a partire dal quartetto d’archi no 4 di Bela Bartok “Non ho che una lingua e non è la mia” Jacques Derrida Il monolinguismo dell’altro La risposta di Bela Bartok al razzismo genocida della sua epoca è stata l’esaltazione dell’impurità razziale, la migrazione degli stili, la mescolanza delle culture, egli affronta il problema dell’equilibrio tra regionale e globale tentando di cancellare i confini di genere. Questa musica è un’occasione per cercare un linguaggio del corpo non lineare, centrifugo, ricco di simmetrie leggermente inesatte e di distorsioni di modelli ordinati che siano espressione di emozioni contrastanti. Si parte da un’identità singola: il suo essere, i suoi muscoli e i suoi nervi, incessantemente condizionati da frammenti di movimento estranei, generano un testo coreografico ibrido, disarmonico ed ambiguo Di e con Caterina Inesi Musica Bela Bartok HEXPERIMENTA - 5 PERFORMANCES | un progetto Hexperimenta/realizzato dai partecipanti di SHOPPING DANCE/finanziato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Ancona Le performance nascono da un progetto di formazione rivolto a giovani interpreti - finanziato dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Ancona e a cura di HxP (Hexperimenta) - denominato SHOPPING DANCE. Ai selezionati è stato richiesto di pensare un atto performativo da realizzarsi all’interno dei centri commerciali. Che è stato realizzato con lì’ausilio di un tutor di HxP e di 4 commissari scelti tra addetti ai lavori. La partecipazione al festival di Coccore, offrirà agli artisti nuovi spazi da interpretare, nuove aperture e nuovi stimoli per le loro opere TITOLO: KiKi_creature che indugiano DURATA: 9' DI E CON: Clementina Verrocchio TITOLO: Passo dopo Passo DURATA: 8' DI e CON: Agnese Mengucci TITOLO: Respiro DURATA: dai 5' ai 10' DI e CON: Deborah Montefalcone TITOLO: Vegetativo_la vita è in movimento? DURATA: dai 5' ai 10' DI e CON: Michela Rosa TITOLO: Rivoluzione culturale DURATA: 10' DI e CON: Kevin Carboni MAGNIFICO FESTIVAL di COCCORE | Programma giorno 4o Domenica 22 Luglio Dalle ore 15.30 UN MAGNIFICO POMERIGGIO PER I BIMBI Spazio picnic, atelier di pittura e letture per bambini Iniziativa curata da Miss Elle e degli abitanti di Coccore Dalle ore 19 MUSICA BIOLOGICA | Freddy Giorgi Registrando dal vivo ogni suono della sua chitarra acustica, Freddy Giorgi riarrangia estemporaneamente brani Jazz, di Musica Classica e composizioni proprie, simulando il suono di un'intera band. Il suo profondo legame con l'idea di uno sviluppo sostenibile lo porta, da anni, ad auto-alimentare le sue esibizioni, con l'ausilio di un pannello solare. Concerto di musica biologica di Freddy Giorgi CONCERTO DI CHIUSURA | Memoria Zero Presentazione brani MANCUNIAN TAPES e anteprima assoluta mondiale del video dei Clan Jark della canzone CANTILENA I Memoria Zero esistono da tempo immemore. Pare che tantissimi anni fa fossero i Clan Jark ma questa è una storia troppo vecchia... Antonio Acunzo (chitarra voce e altro) Stefano Acunzo (basso e altro) Marco della Rocca(batteria e altro) fanno da sempre parte di questa band romana che propone un rock molto personale che partendo da sonorità vicine agli anni 80 si è sempre più spinto verso i territori dell’improvvisazione radicale e free. Nel 2002 esce il loro primo cd intitolato "FREE SDRAIO" (lizard). Oltre alla presenza delle voci di Federica Santoro e Mauro "parapilla" Montecchiani al lavoro partecipa anche Ettore Scandale (chitarra voce sax flauti e altro) che per molti anni e' stato membro della band in pianta stabile. Free Sdraio viene recensito con toni entusiastici dalle principali riviste musicali italiane vende molto poco ma permette ai memoria zero di suonare molto di più in Italia e all’estero. Nelle ultime esibizioni live i memoria zero hanno alternato set di pura improvvisazione a set più "pop" con le nuove canzoni. Quest’anno presenteranno in anteprima brani tratti dal lavoro di imminente uscita"MANCUNIAN TAPES" , ritorno del trio a sonorità' più smaccatamente rock senza rinunciare a sperimentazioni e improvvisazione CONTATTI COLLETTIVO MFdiC [email protected] cell. 3333259440