ITINERARIO DI SPIRITUALITÀ PER GIOVANI
la Vita: una Buona Notizia
Renato Laffranchi, Città della Pace, 1983, St. Louis
particolare delle montagne
(nella visione di Giovanni,
la città scende dal cielo e si posa sulle montagne)
perché sia salvata e viva
(Mc 5,1-22)
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… da dietro toccò il mantello…
Guida
Iniziano questa sera le tappe dell’itinerario di spiritualità per la nostra Zona.
Ci ritroviamo insieme, con le nostre storie personali, la nostra fede a volte incerta e con qualche
interrogativo. Siamo qui per toccare insieme almeno un lembo del mantello di Gesù.
Per toccarlo, anche se non vediamo il suo Volto perché siamo dietro di Lui, tentando di seguire le
sue orme, il suo Vangelo.
Per toccarlo, anche se la folla che quotidianamente incrociamo nelle nostre giornate a volte non
capisce il nostro cercare Cristo magari solo attraverso un lembo del suo mantello: un segno di Lui,
una mediazione di Lui.
Mediazione per toccare Gesù è la possibilità che tra poco ci sarà donata di ascoltare e meditare la
Parola, occasione per riconoscere il Verbo, il suo desiderio di Vita per ciascuno di noi.
Lembo del mantello del Salvatore è l’Eucaristia, presenza reale e sacramentale di Lui, farmaco di
immortalità.
A questa immagine del lembo del mantello si può accostare la comunità cristiana che è Corpo di
Cristo, e della quale tutti siamo parte. Anche noi possiamo diventare tramite perché altri tocchino
Gesù.
canto di inizio
Presidente
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass.: Amen.
Presidente
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo,
sia con tutti voi.
Ass.: E con il tuo spirito.
L. Da “Educare alla vita buona del Vangelo”, Orientamenti pastorali della CEI per il 2010-2020 (n. 15)
La Chiesa non smette di credere nella persona umana: «il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare
la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare. Essa non è frutto di un ingenuo
ottimismo, ma ci proviene da quella ‘speranza affidabile’ che ci è donata mediante la fede nella redenzione operata da
Gesù Cristo».
Presidente
Carissimi, in questo anno che la nostra diocesi vive in preparazione al Sinodo, ci riconosciamo parte
della “comunità in cammino” che invoca il dono dello Spirito per crescere nella comunione e per
riconoscere Cristo come chiave di volta, pietra angolare delle nostre vite e del nostro essere Chiesa.
Guida
Mentre invochiamo i doni dello Spirito, alcune luci formeranno un arco che abbraccia l’ambone.
Il Verbo fatto carne è la chiave di volta che salva le fragilità della nostra vita, che dà stabilità al
nostro essere pietre vive della Chiesa.
L1. Vieni, Spirito di Sapienza, rendi sempre giovane il nostro amore.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la prima luce
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L2. Vieni, Spirito di Intelletto, aiutaci a scoprire la vera bellezza, i valori autentici.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la seconda luce
L3. Vieni, Spirito di Consiglio, perché nessuno si perda.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la terza luce
L4. Vieni, Spirito di Fortezza, donaci fedeltà al Vangelo.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la quarta luce
L5. Vieni, Spirito di Scienza, perché possiamo conoscere ciò che è reale anche se invisibile.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la quinta luce
L6. Vieni, Spirito di Pietà, aprici alla prossimità.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la sesta luce
L7. Vieni, Spirito di timore di Dio, per proteggere con delicatezza ogni germe di vita.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa la settima luce
L8. Vieni, Santo Spirito. Sana le nostre ferite, consola il nostro cuore.
Ritornello o canone di invocazione allo Spirito Santo
viene accesa l’ottava luce
Presidente
Orazione
O Dio che crei e rinnovi l’universo, donaci di trarre dal nostro tesoro, che è il Vangelo del tuo
Figlio, cose antiche e nuove, per essere sempre fedeli alla tua verità e camminare in novità di vita
nel tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Ass.: Amen
… la tua fede ti ha salvata …
canto al Vangelo
intronizzazione della Parola
Dal vangelo secondo Marco (5,21-43)
In quel tempo, 21essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta
folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale,
come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo:
vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». 24Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si
stringeva intorno.
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Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di
molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito
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parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 28Diceva infatti: «Se riuscirò
anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». 29E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel
suo corpo che era guarita dal male.
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E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo:
«Chi ha toccato le mie vesti?». 31I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno
a te e dici: "Chi mi ha toccato?"». 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
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E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli
disse tutta la verità. 34Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal
tuo male».
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Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è
morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della
sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a
Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
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Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava
forte. 39Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40E
lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli
che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: «Talità
kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
42
E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da
mangiare.
Parola del Signore
Lode a te, o Cristo
meditazione
… sii guarita …
Guida
Per sanare le nostre lacerazioni, Gesù si è fatto sacramento di comunione. Per guarire le nostre
emorragie di vita, Gesù si è fatto farmaco di immortalità. Per accompagnare il nostro cammino
verso la Gerusalemme celeste, Gesù si è fatto Eucaristia.
Il tempo di adorazione eucaristica ci consente di rimanere in dialogo con Dio che desidera, per ogni
sua creatura, salvezza e vita.
canto di esposizione per l’adorazione eucaristica
La parte che segue può essere utilizzata per la preghiera personale.
Nel tempo di silenzio, si possono scrivere alcune risonanze o preghiere
che verranno portate in una cesta dopo la reposizione, durante il canto.
Per il silenzio
«vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva» (Mc 5,23)
È Salvezza offerta, l’Eucaristia.
È vita divina in noi, l’Eucaristia.
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Tu desideri per me salvezza e vita, Gesù.
Mi precedi nei desideri più intimi e profondi.
Rialza la mia esistenza, Signore,
ferma ciò che mi sottrae vita.
«chi ha toccato le mie vesti?» (Mc 5,30)
L’Eucaristia è Presenza che rimane,
è amore che si dona senza sosta,
è Dio che viene a toccare la nostra vita
per sanarla e custodirla nella carità che non ha fine.
Ti sei fatto uomo Gesù, per rivelarci il Volto di Dio.
Tu, Verbo fatto carne
perché potessimo ascoltare parole di vita eterna.
Tu, Amore fatto Pane
perché potessimo entrare in comunione con Te.
Sai quanto è fragile la mia fede,
sai quanto desidero
anche solo lasciarmi sfiorare dal tuo amore.
Rimani in me, Gesù.
Donami di rimanere in Te.
«Non temere, soltanto abbi fede!». (Mc 5,36)
L’utentico rapporto con Dio
apre al rapporto con i fratelli.
Anche la preghiera permette di amare Dio con tutta la propria persona
e il prossimo come se stessi.
Signore Gesù, tu ti sei fatto Pane spezzato per amore nostro.
Tu sai cosa stanno sperimentando
tutte le persone che mi sono care,
tutti coloro che mi sono affidati
e ai quali mi mandi.
Per loro ti prego: dona vita piena, Gesù.
Tu sai di cosa ha bisogno oggi il mondo.
Per questo ti chiedo: donaci giorni di pace e di comunione.
«prese la mano» (Mc 5,41)
Il pane, frutto del lavoro dell’uomo,
diventa Eucaristia, frutto della redenzione di Dio.
Dona speranza alle mie mani, Gesù.
Donami di lavorare per un mondo più giusto e fraterno
donami di costruire ponti di riconciliazione.
Prendimi per mano, Gesù,
conducimi dai miei fratelli, in nome tuo.
“… abbiamo bisogno di accompagnare la formazione delle unità pastorali con forme di capillarità che facciano capire e
vedere alla gente che la Chiesa c’è, che è accanto a loro, che li cerca, che si mette al loro servizio.
Le forme sono molteplici ma nascono tutte da un bisogno sentito che è quello della prossimità.
In una comunità cristiana ci si deve sentire prossimi gli uni degli altri; non ci possono essere persone o famiglie che
nessuno ha in nota; bisogna che ogni battezzato senta di essere parte viva della comunità”
(mons. Luciano Monari, Comunità in Cammino, p. 11)
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canto per la reposizione
… entrò dove era …
Guida
Nella preghiera apriamo la nostra vita e quella dei fratelli all’azione della carità di Dio.
Ascoltare alcune espressioni raccolte al termine del tempo di silenzio e adorazione, è occasione per
sostenerci a vicenda, riconoscendo Gesù come chiave di volta della nostra vita e del nostro essere
Chiesa.
ritornello o canone per intervallare le risonanze
risonanze
Guida
Tutte le espressioni scritte e raccolte, verranno ora consegnate alla realtà che in questo mese si
impegna a ricordarle in modo particolare nella preghiera.
Anche noi ci impegniamo a ricordare alcune vocazioni: in questo mese pregheremo in particolare
per i sacerdoti e il Seminario, la cui giornata diocesana sarà celebrata domenica 20 novembre,
solennità di Cristo Re.
L. Da “Educare alla vita buona del Vangelo”, Orientamenti pastorali della CEI per il 2010-2020 (n. 34)
Particolare importanza assume la formazione dei seminaristi, dei diaconi e dei presbiteri al ruolo di educatori. La
vicinanza quotidiana dei sacerdoti alle famiglie li rende per eccellenza i formatori dei formatori e le guide spirituali che,
nella comunità, sostengono il cammino della fede di ogni battezzato.
consegna delle espressioni raccolte
… io ti dico: alzati…
Guida
Viene portato ora il segno del mandato, che ci ricorda come ogni nostra scelta di carità consenta ai
fratelli di sfiorare la presenza di Dio che – attraverso di noi - si fa prossimo a chi soffre nel corpo e
nello spirito.
L. Da “Educare alla vita buona del Vangelo”, Orientamenti pastorali della CEI per il 2010-2020 (n. 24)
L’esperienza della fragilità umana si manifesta in tanti modi e in tutte le età, ed è essa stessa, in certo modo, una
“scuola” da cui imparare, in quanto mette a nudo i limiti di ciascuno. Per queste ragioni il tema della fragilità entra a
pieno titolo nella dinamica del rapporto educativo, nella formazione e nella ricerca del senso, nelle relazioni di aiuto e di
accompagnamento. Pur nella particolarità di tali situazioni, che non si lasciano rinchiudere in schemi e programmi, non
possono mancare nelle proposte formative la contemplazione della croce di Gesù, il confronto con le domande suscitate
dalla sofferenza e dal dolore, l’esperienza dell’accompagnamento delle persone nei passaggi più difficili, la
testimonianza della prossimità, così da costruire un vero e proprio cammino di educazione alla speranza.
viene portato il segno
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ritornello per l’offerta del segno
Guida
Affidiamo al Padre, gli uni per gli altri, ogni desiderio di vita buona secondo il Vangelo.
breve spazio di silenzio
Presidente
Carissimi, invocando pienezza di vita per noi e per i nostri fratelli, ci rivolgiamo al Padre con la
preghiera che Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro…
Presidente
Orazione
O Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché,
nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito
Santo per tutti i secoli dei secoli.
Ass.: Amen
benedizione
Presidente
Il Signore vi benedica e vi protegga.
Ass.: Amen
Presidente
Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia.
Ass.: Amen
Presidente
Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
Ass.: Amen
Presidente
E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
Ass.: Amen
canto finale
e consegna del segno del mandato
(si suggeriscono piccoli scampoli di stoffa, ricordando il lembo del mantello di Gesù)
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