To see the invisible one Vedere l’invisibile The human eye is a detector sensitive to light on a limited wavelength band L’occhio umano e’ un rivelatore sensibile alla luce su un intervallo di frequenze limitato To see smaller details, matter should be illuminated with shorter wavelength, i.e. with higher energy probes Per vedere dettagli piu’ minuti la materia deve essere illuminata con frequenze piu’ grandi, i.e. con energie maggiori Electronvolt is the energy unit used at the accelerator experiments One electronvolt (or simply eV ) is the kinetic energy gained by an elementary charge (e.g. an electron or a proton) when it moves through a potential difference of one Volt. To “see” the quarks inside a proton, probes of several billion electronvolts should be used L’ elettronvolt e’ l’unita’ di misura per l’energia utilizzata negli esperimenti agli acceleratori. Un elettronvolt ( o eV) corrisponde all’energia cinetica che acquista una carica elementare (e.g. un elettrone o un protone) quando e’ sottoposto ad una differenza di potenziale di un volt. Per “vedere” i quark dentro un protone, occorre utilizzare sonde di molti miliardi di elettronvolt Accelerator machines produce high energy particle beams to probe matter structure. When the target is a particle itself a Collider is then the most appropriate machine to be used: in this case “beam particle” and “target particle” circulate in opposite directions inside the same accelerator ring and collide at the interaction points, producing a great variety of so called final states Le macchine acceleratrici producono fasci di particelle di alta energia per studiare la struttura della materia. Quando il bersaglio e’ esso stesso una particella la macchina piu’ appropriata e’ il “Collider”: in questo caso due fasci ( il fascio bersaglio e il fascio proiettile) circolano contemporaneamente e in direzioni opposte all’interno dell’acceleratore e si vanno a scontrare nei punti di interazione, producendo come risultato dell’urto una grande varieta’ di stati finali. The extreme-short wavelengths associated to an accelerator beam are invisible to our eye but they can be captured by atoms or nuclei of special materials able to convert them in an electric signal. Particle detectors are made out of this kind of materials. An experiment uses many of them, assembled in a large “electronic eye”. After several snap-shots an “image” of the target, can be reconstructed with the help of a powerful computer chain Le frequenze estremamente elevate associate ad un fascio di particelle non sono visibili ai nostri occhi, ma possono essere rivelate dagli atomi o dai nuclei di alcuni materiali speciali capaci di convertirli in un segnale “visibile” per una opportuna catena elettronica. I rivelatori di particelle sono fatti di questi materiali. Un esperimento utilizza molti di questi, organizzati in un grande “occhio elettronico” Dopo molti scatti e’ possibile, con l’ausilio di computer, ricostruire un’immagine del bersaglio.