752_Verso il secondo Convegno ecclesiale

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Associazioni Cristiane
Lavoratori Italiani
Presidenza regionale Marche
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Verso il secondo Convegno ecclesiale marchigiano
(Ancona – Loreto 22-24 novembre 2013)
Per una riflessione all’interno delle ACLI
Vent’anni dopo
A 20 anni del primo Convegno Ecclesiale Marchigiano, tenutosi a Loreto nel novembre 1993 sul
tema: “La nuova evangelizzazione nelle Marche”, dal 22 al 24 novembre 2013 si terrà ad Ancona e
poi a Loreto il secondo Convegno Ecclesiale che avrà come tema: “Alzati e va’… Vivere e
trasmettere oggi la fede nelle Marche”.
Ai lavori del Convegno parteciperanno circa 700 persone, in rappresentanza delle 13
diocesi e delle 824 parrocchie delle Marche. Parteciperanno i delegati delle varie diocesi, in gran
parte sacerdoti, religiosi e componenti dei consigli pastorali (diocesani e parrocchiali) e degli Uffici
pastorali diocesani, ma anche alcuni dirigenti di Associazioni e di Movimenti ecclesiali.
Ma allora perché parlarne, se quasi tutti noi non saremo fra i delegati? Perché il convegno è un
“con-venire” di tutta la Chiesa marchigiana, è un cammino che deve coinvolgere tutti i credenti
della regione e quindi anche noi delle Acli. In altre parole: ne parliamo perché siamo Chiesa, per
sentirci pienamente Chiesa e per dare il nostro contributo alla Chiesa locale.
Nell’Anno della fede, a 50 anni dal Concilio
Il Convegno si tiene in un anno particolare: è l’anno del 50° dell’aperura del Concilio ed è
l’anno che papa Benedetto ha voluto dedicare a una riflessione sulla fede.
A) Dal Concilio Vaticano II noi dobbiamo continuare a prendere ispirazione, perché la sua
attuazione (inevitabilmente lenta e difficile) non è stata ancora completata. Il Concilio aveva fatto
un importante sforzo di aggiornamento, ponendosi in dialogo con il mondo e individuando alcuni
“segni dei tempi”, dai quali partire per realizzare il dialogo e il nuovo rapporto tra Chiesa e mondo.
A 50 anni di distanza la Chiesa si trova di nuovo di fronte a problemi di enorme portata e a una
sfida epocale che investe la stessa fede.
B) Nel dedicare il 2012-2013 a una riflessione sulla fede, Benedetto XVI ha affermato testualmente
che “siamo davanti a una profonda crisi di fede, a una perdita del senso religioso che costituisce la
più grande sfida per la Chiesa di oggi”. “Il rinnovamento della fede – ha concluso il papa – deve
quindi essere la priorità nell’impegno della Chiesa intera ai nostri giorni”.
Il tema del Convegno ecclesiale
Il tema del Convegno ecclesiale regionale è proprio “Vivere e trasmettere oggi la fede nelle
Marche”. Nel loro messaggio ai fedeli, i vescovi hanno scritto che con il Convegno si propongono di
spingere le Chiese della regione “verso un rinnovato slancio missionario” nella convinzione che
ogni battezzato “non può maturare la propria fede se non donandola”.
I vescovi chiedono alle Chiese delle Marche di evitare la “tentazione di ripiegarsi in se
stesse” e le invitano ad andare incontro “a tutti coloro che sono in ricerca della verità”,
riscoprendo la natura missionaria della Chiesa e valorizzando il dinamismo delle fede di ogni
battezzato.
SEDE LEGALE: – Via G. di Vittorio, 16 - 60131 – Ancona – C.F. 93007340420
tel e fax 0712868717 - [email protected] – www.aclimarche.it
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Nel primo Convegno ecclesiale il tema della Nuova Evangelizzazione era stato affrontato con
l’obiettivo di contribuire al rinnovamento della pastorale, della catechesi, della liturgia, della vita
comunitaria e della prassi di carità. Il secondo Convegno ecclesiale si colloca invece dentro il
cammino previsto dalla CEI che ha dedicato il decennio 2011-2020 al tema “Educare alla vita
buona del Vangelo”.
Si tratta allora, innanzitutto, di verificare quanto accaduto nella società marchigiana nei
venti anni intercorsi tra il 1993 e il 2013. Ma si deve farlo con gli occhi della fede e non con lo
scetticismo e il pessimismo che spesso ci caratterizzano.
Il Sussidio pastorale e i “segni dei tempi”
In preparazione del Convegno è stato approntato un Sussidio pastorale allo scopo di orientare il
cammino nelle diocesi. Secondo le indicazioni del Concilio, occorre riconoscere il percorso
compiuto, discernere i segni dei tempi e orientare con sapienza i nostri passi verso il futuro.
Per quello che riguarda i segni dei tempi, ecco in sintesi quelli indicati dal Sussidio pastorale: 1)
oltre al tema ambientale, innanzitutto l’interminabile crisi economica che stiamo vivendo; 2) la
perdita di senso della vita in generale, con lo spaesamento giovanile e, più in particolare, anche la
perdita di senso del lavoro; 3) l’individualismo dominante, con quello che comporta per la famiglia
e per il tema dell’emergenza educativa; 4) il prepotente emergere della società digitale, con i
cambiamenti che induce nei rapporti interpersonali e nelle relazioni educative; 5) il fenomeno
dell’immigrazione, visto non come un problema ma come una opportunità. Sono temi che ci
interpellano. Di fronte a questi temi come ci poniamo?
Una fede incarnata
I profondi cambiamenti verificatisi negli ultimi venti anni ci sollecitano ad aggiornare la
nostra capacità di trasmettere la fede. Alcuni segnali di difficoltà sono innegabili, ma vi sono anche
molti segnali positivi. Le sfide che ci vengono dal nostro tempo richiedono un maggiore coraggio
missionario e testimoni credibili.
I singoli credenti e la comunità ecclesiale devono riuscire a conciliare fede e vita. Ma questo
presuppone comunità attente, aperte e sensibili ai problemi dell’uomo. E presuppone che nelle
comunità siano presenti cristiani adulti, maturi nella fede e testimoni di umanità.
Questo comporta un atteggiamento nuovo nei confronti dei problemi di oggi: un
atteggiamento; non di chiusura ma di apertura al nuovo, non di paura, ma di speranza. E comporta
la consapevolezza che oggi serve una missionarietà che sia capace di farsi prossimità: di essere
cioè vicina agli uomini e ai loro problemi.
È questo il contributo che deve venire dal Convegno ecclesiale di novembre. È questo il contributo
che deve venire anche dalle Acli delle Marche
Centro Studi ACLI Marche
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