FORMAZIONE ALL’ UTILIZZO DI LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE IPERTESO: MODELLO DI INTERAZIONE TRA MMG, FIMMG,SIMG. Arpino G., Brancati C., Castaldo A., De Falco G., Piccinocchi G., Tortora G. 1“La FIMMG presenta le linee guida dell’ipertensione arteriosa, riservandosi di portare i documenti per cardiopatia ischemica, ulcera peptica,diabete mellito, ad una riunione successiva. L’ Azienda (ASL NA 1) ritenendo le linee guida un valido strumento da adottare per l’istituto contrattuale dell’associazionismo medico accetta le linee guida presentate. Per quanto attiene l’adozione di linee guida e la formulazione di percorsi diagnostico terapeutici nell’ambito del progetto livelli di spesa programmata, si riserva di definire la strategia più utile da applicare per raggiungere un adeguato livello di razionalizzazione della spesa. Inoltre l’Azienda acquisisce il documento presentato dalle organizzazioni sindacali ed elaborato dalla SIMG sul percorso metodologico che deve portare alla elaborazione di linee guida da parte delle ASSOCIAZIONI MEDICHE.” Iniziamo il nostro intervento con il primo tangibile risultato nel discorso fondamentale Linee Guida/Tetti di Spesa acquisito dalla Medicina Generale Napoletana conseguenza della leale collaborazione dei tre protagonisti della Medicina di Famiglia : cooperative, sindacato, società culturale. MEDICINA GENERALE SIMG FIMMG COORDINAMENTO COOPERATIVE MMG 1 Quanto detto al fine di stigmatizzare su tutto, che la partecipazione paritaria ad un comune e valido progetto, che tenga conto delle specifiche competenze e capacità, e che prescinda dagli interessi e ambizioni personali, non può che imporsi divenendo atto politico di cui non si può non tenere conto Ma veniamo subito al percorso seguito per il riconoscimento da parte dell’istituzione della linea guida dell’ipertensione arteriosa che la Medicina Generale di Napoli e Provincia ha deciso di darsi. Le Cooperative di MMG di Napoli e Provincia producono un documento forte per rigorosa metodologia di elaborazione/adozione, fondatezza, esplicitazione delle raccomandazioni2 , se ne da ampia comunicazione in altra relazione qui al congresso. La SIMG Napoletana e regionale ne accredita la validità scientifica, insieme alla Società Italiana dell’Ipertensione attraverso un suo rappresentante regionale, e provvede, commisionata dalle cooperative, con la sponsorizzazione dell’industria , alla formazione dei soci delle 13 cooperative aderenti al progetto, ed in seguito ne organizzerà la valutazione. La FIMMG napoletana recepisce la validità del progetto Linee Guida, lo fa suo e lo propone sia all’ ASL NA1 che all’ ARSAN Campana, e lo indica, insieme all’informatica, quale argomento nel programma di aggiornamento obbligatorio previsto dalla convenzione forte dell’esperienza che qui riportiamo. Tredici cooperative di Napoli e Provincia (ALFAMED,GOLGI,CHIAIA, COMEDAFRA, COMEGEN,CUMAE, GIMMG, IPPOCRATE, MEDIGEN 2000, PENSOR, PROGETTO Verbale della seduta del 27.4.99 risultato dei tavoli di lavoro tra ASL NA1 e rappresentanze sindacali per l’applicazione della 1a Convenzione Regionale per la Medicina Generale. 2Liberati A.,Donati C. Documento a cura della FIMS (Federazione delle Societa’ Medico Scientifiche Italiane) “Raccomandazioni per la produzione disseminazione ed implementazione di linee guida di comportamento pratico” 20 sett. ‘96 1 2 LEONARDO, SINMED) richiedono alla SIMG la formazione specifica all’utilizzo della linea guida per la gestione del paziente iperteso. La Società culturale fornisce i pacchetti didattici e gli animatori di formazione, ove possibile tra quelli presenti nelle cooperative, le quali scelgono i docenti di contenuto e gestiscono gli incontri. L’ obiettivo di queste giornate di studio non è , non vuole, non può essere una lezione sull’ipertensione arteriosa, ma un momento di esercitazione comune all’ utilizzo di una linea guida. Nel seminario non c’è un docente di contenuti, uno specialista della materia, non occorre. Non si vuole fare un corso di aggiornamento sull’ipertensione, ne discutere i suggerimenti proposti, chi partecipa li ha già condivisi. Conduce l’incontro un collega di Medicina Generale che ha partecipato all’ iter elaborativo del documento che si è scelto di adottare, perché è su questo che si va ad esercitarsi , perché è la gestione conseguente a questi suggerimenti che si andrà a monitorare, perché è lo studio degli indicatori proposti che verificherà l’ efficacia di questa Linea Guida in termini di salute e di ottimizzazione delle risorse. La Medicina Generale può farsi protagonista di una rivoluzione copernicana degli iter decisionali nella nostra pratica clinica con il passaggio da una medicina di autorità, di scuola ad una medicina delle evidenze scientifiche, dei numeri. L’esperienza del singolo non viene negata, ma si integra con migliaia di altre esperienze, delle quale i trials sono la prova documentale più valida e le linee guida lo strumento di più rapida ed agile consultazione. 3 Si realizza così un processo di democratizzazione nelle decisioni del medico al quale non è più estraneo la “Persona” che sta di fronte, sempre più coinvolta e consapevole dell’ “utilizzo esplicito delle migliori evidenze scientifiche relativamente all’accuratezza dei test diagnostici, alla potenza dei fattori prognostici, all’efficacia, sicurezza dei trattamenti preventivi, terapeutici, riabilitativi”(Sakett). Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere alla fine della giornata sono : Inquadrare il paziente iperteso nella sua classe di rischio TAB. 1 : stadiazione per valori pressori individuazione fattori di rischio; individuazione segni di danno d’organo attraverso la prescrizione di una serie di indagini di prima istanza o opzionali TAB.2. Attuare il piano di risoluzione più razionale per il paziente iperteso TAB.3 : conoscere ed agire sulle abitudini di vita che più incidenza hanno su un aumento della pressione; quando e chi cominciare a trattare farmacologicamente; come trattare l’ iperteso e non l’ ipertensione, migliorandone la compliance; come razionalizzare gli aggiustamenti o i cambi terapeutici. Monitorare il paziente attraverso la gestione del follow up proposto nella linea guida. Utilizzare il mezzo informatico per una più agevole applicazione dei suggerimenti, per una comune e codificata archiviazione dei pazienti che permetta poi l’estrazione di dati validi e fruibili : prescrivere in blocco gli accertamenti di prima istanza per l’iperteso; archiviare secondo le classi di rischio proposte dalla linea guida; 4 monitorare l’evoluzione della patologia fin dal nascere del problema “pressione alta”; estrarre report di spesa per adempiere agli obblighi convenzionali. Su 307 colleghi iscritti alle cooperative 216 ne partecipano alla formazione quindi poco più del 70%, con variazioni di partecipazione tra le associazioni che vanno dall 84% al 57%. Le performance, soprattutto per quanto attiene l’ottimizzazione della spesa in campo diagnostico e valutate attraverso i pre e post test, sono migliorate nell’ 89% dei casi. Trai colleghi formati si costituisce un gruppo di medici ricercatori con i quali e sui quali verrà impostato uno studio pilota, in attesa di una più generale partecipazione, per la valutazione della effettive possibilità che i “suggerimenti proposti” avranno nel modificare i comportamenti clinici, migliorare gli esiti in termini di salute per i quali sono stati recepiti, misurare l’impatto economico della sua applicazione. Concludendo la Medicina Generale Napoletana, ha prodotto e sperimentato un modello di cui si è giovato poco piu’ del 10% dei generalisti napoletani, ma l’efficacia del lavoro svolto e l’efficienza messa in campo dalle sue tre componenti, finalmente unite in uno sforzo unico, ha spinto l’istituzione a recepirlo come progetto aziendale e quindi a diffonderlo alla totalità dei medici di famiglia napoletani; ma non siamo ancora soddisfatti e restiamo in attesa che l’Agenzia Sanitaria Regionale (ARSAN) Campana, che vede nel “Progetto Linee Guida” una delle più concrete ed organiche proposte, forse al momento l’unica, per la razionalizzazione delle risorse da sempre al collasso da noi, faccia seguito alle parole e concretizzi nei fatti una formazione obbligatoria regionale su linee guida 5 che sappiamo, al momento che scriviamo solo ufficiosamente, ha già recepito come sue. Infine, e realmente chiudiamo, un momento di riflessione per tutti noi: la Sanità pubblica va sempre più regionalizzandosi e territorializzandosi, le nostre linee guida per la gestione del paziente iperteso, ancorchè logicamente elaborate da quelle ufficialmente più accreditate, rispondono fortemente ai bisogni sanitari professionali e politici della realtà su cui vorrano poi incidere. Pertanto non è pensabile per alcuno e tantomeno per una società culturale quale è la SIMG pensare di accentrare decisioni senza valutare, discutere o quantomeno comunicare con le presenze forti che ai suoi principi si ispirano, pena un progressivo ed inevitabile scollamento tra centro e periferia. Tabella 1 INQUADRAMENTO CLINICO DEL PAZIENTE CON IPERTENSIONE ARTERIOSA STADIAZIONE PRESSIONE NORMALE ( < 130 – 85 ) GRUPPO RISCHIO A Nessun fattore di rischio o danno d’organo GRUPPO RISCHIO B Almeno un fattore di rischio (escluso il diabete) Nessun danno d’organo. GRUPPO DI RISCHIO C Segni di danno d’organo o patologia cardiovascolare e/o Diabete Mellito Limiti Alti Norma ( 130-139 / 85-89 ) Modifiche stile di vita Modifiche stile di vita Terapia Farmacologica Si rivaluta dopo un anno Si rivaluta dopo sei mesi Modifiche stile di vita Modifiche stile di vita Si rivaluta dopo un anno Si rivaluta dopo sei mesi Terapia Farmacologica Terapia Farmacologica Stadio 1 ( 140-159 / 90-99) STADIO 2 (P.A. >159 / >100) Terapia Farmacologica Terapia Farmacologica 6 Tab.2 INDAGINI OBBLIGATORIE ALLA PRIMA PRESCRIZIONE EMOCROMO COMPLETO CREATININEMIA Indicazioni etiologiche (anemia può’ avvalorare ipotesi di insuf.renale, policitemia e macrocitosi possono avvalorare l’ipotesi di potus, la policitemia può indicare una bpco); indicazioni terapeutiche( HB. e Hct alti indicano una emoconcentrazione che sconsiglia i diuretici) etc. Indicazioni di patologia renalee causa o effetto dell’ipertensione. URINE Indicazioni per presenza di patologie concomitanti renali e non (glicosuriadiabete, cushing, feocromocitoma etc.; reazione persistentemente alcalinaiperaldosteronismo; proteinuria-nefropatia; leucociti e batteri-pielonefriti etc.) SODIEMIA Indicazioni per presenza di patologie concomitanti renali e non ( <insuf.cardiaca congestizia, insuf. Renale ; >iperaldosteronismo) indicazioni per terapia diuretica. POTASSIEMIA Indicazioni per presenza di patologie renali e non(>patologia renale o danno degli emuntori;< iperaldosteronismo primario o secondario, cusching); indicazioni per la terapia diuretica. URICEMIA Indicazioni di presenza di gottosi e di nefroangiosclerosi in quanto marker precoce di arteriolopatia; indicazioni per la terapia diuretica. COLESTEROLO Per la valutazione del profilo globale di rischio cardiovascolare: dislipidemia fattore primario di rischio. TRIGLICERIDI Per la valutazione del profilo globale di rischio cardiovascolare: dislipidemia fattore primario di rischio; per valutare il rischio legato al consumo di alcol; per indirizzare la terapia ( un alto valore limita l’uso di diuretici tiazidici e betabloccanti). HDL Per la valutazione del profilo globale di rischio cardiovascolare: dislipidemia fattore primario di rischio ( bassi valori, anche a colesterolo totale normale, sarebbero indice prognostico sfavorevole) GLICEMIA Per la valutazione del profilo globale di rischio cardiovascolare : la presenza di diabete mellito condiziona la condotta clinica. ECG Valutazione IVSX; cardiopatia ischemica; aritmie. INDAGINI OPZIONALI ALLA PRIMA PRESCRIZIONE FONDO OCULARE Anche se non specifico può dare, attraverso la valutazione diretta di un organo bersaglio, informazioni immediate del danno, della gravità e della durata dell’ipertensione, nonché indirizzare per un immediato trattamento farmacologico. Potrebbe senz’altro entrare a far parte del 1° gruppo di esami se il MG. fosse in grado di esaminare personalmente il paziente. ECOCARDIO M-B MODE ( SE POSSIBILE ECO LIMITATO SEZIONI SX) Più sensibile e specifico dell’ecg nella valutazione della presenza e del grado di IVS; rispetto al telecuore valuta anche l’ipertrofia concentrica; presente in tutte le LG, eccetto che in quelle SIMG, non ne viene consigliato un uso routinario solo per l’alto costo, che potrebbe essere abbattuto se entrasse in uso, come auspicato nel JNC VI, un "eco ridotto" alla sola valutazione delle sezioni sx. In nessuna linea guida viene indicata la valutazione doppler nel work up iniziale. Non è indicato il monitoraggio eco della regressione della ipertrofia v. sx come guida al trattamento farmacologico ECODOPPLER VASI SOPRAORTICI (quando non possibile valido eco cardio) Qualora non fosse possibile (problemi tecnici, difficoltà di esecuzione per obesità del paziente etc.) avere esaurienti risposte dall’ecocardiaca, per avere comunque la dimostrazioni di lesioni vasali emodinamicamente significative, può essere corretto in alternativa ricorrere allo studio delle carotidi RX TORACE HOLTER PRESSORIO Permette il riconoscimento dell’IVS. Meno sensibile sia dell’ecg che dell’eco, somministra una sia pur minina dose di radiazioni, pertanto abbiamo deciso di considerarlo negli esami opzionali solo se non fosse possibile ricorrere a validi esami ecografici o per esigenze economiche del paziente. Tutte le LG ne sconsigliano l’uso routinario per la diagnosi. L’uso dovrebbe limitarsi alla "ipertensione da camice bianco", alla valutazione delle oscillazioni circadiane , di eventuali resistenze alla terapia o di sintomi ipotensivi correlati ad essa, per chiarire fenomeni di ipertensione episodica e disfunzioni autonomiche. 7 Tab.3 FLOW-CHART CLINICA IPERTESO STADIO 1 ( P.A. 140-159/90-99) 1a-2a VISITA RISCONTRATI ELEVATI VALORI PRESSORI, CON RILEVAZIONI COME DA LG, IN ALMENO DUE VISITE ENTRO IL MESE STADIAZIONE E PRESCRIZIONE WORK UP CONTROLLO ENTRO IL MESE 3a VISITA ASSEGNAZIONE CLASSE DI RISCHIO DOPO VALUTAZIONE WORK UP STADIO 1A MODIFICA STILE DI VITA CONTROLLO A 3 E A 6 MESI FOLLOW UP A 1 ANNO STADIO 1B MODIFICA STILE DI VITA CONTROLLO A 3 MESI FOLLOW UP A 6 MESI (NO ECO SE GIA’ FATTO) STADIO 1C* TERAPIA MEDICA CONTROLLO A 1 MESE APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO DANNO D’ORGANO FOLLOW UPA 6 MESI MONITORAGGIO DANNO D’ORGANO SECONDO LG SPECIFICHE E/O AL BISOGNO *I pazienti con valori ai limiti alti della norma e che classificati nella classi di rischio C sono sottoposti a terapia medica, seguono lo stesso follow up dei pazienti dello stadio 1c FLOW-CHART TERAPIA STADIO 1C : OBIETTIVO PRESSIONE < 140/90 TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 2 MESI POI OGNI 3 MESI INIZIATA TERAPIA CON DOSE MINIMA DA NON PIU’ DI UN MESE EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO TERAPIA PARZIALMENTE EFFICACE DOSAGGIO PIENO CONTROLLO ENTRO UN MESE TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 2 MESI POI OGNI 3 MESI TERAPIA PARZ. EFFICACE SI AGGIUNGE 2° FARMACO, UN DIURETICO SE NON SCELTO PRIMA. CONTROLLO ENTRO UN MESE TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 2 MESI POI OGNI 3 MESI TERAPIA PARZ. EFFICACE SI AGGIUNGE UN 3°FARMACO, SOLO DOPO ANALISI DELLE CAUSE DI FALLIMENTO. E’ CORRETTO, IN QUESTA FASE, INVIO AD UN CENTRO SPECIALISTICO EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO 8 Tab.3 FLOW-CHART CLINICA IPERTESO STADIO 2 ( P.A. >160/ > 100) (ESCLUSA EMERGENZA IPERTENSIVA) 1a-2a VISITA RISCONTRATI ELEVATI VALORI PRESSORI, CON RILEVAZIONI COME DA LG, IN ALMENO DUE VISITE ENTRO IL MESE STADIAZIONE E PRESCRIZIONE WORK UP CONTROLLO ENTRO 2 SETTIMANE 3a VISITA ASSEGNAZIONE CLASSE DI RISCHIO DOPO VALUTAZIONE WORK UP STADIO 2A TERAPIA MEDICA CONTROLLO ENTRO 1 MESE FOLLOW UP A 6 MESI (NO ECO SE GIA’ FATTA) STADIO 2B TERAPIA MEDICA CONTROLLO 15-30 gg. FOLLOW UP A 6 MESI (NO ECO SE GIA’ FATTO) STADIO 2C TERAPIA MEDICA CONTROLLO ENTRO 15 gg. APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO DANNO D’ORGANO FOLLOW UPA 6 MESI MONITORAGGIO DANNO D’ORGANO SECONDO LG SPECIFICHE E/O AL BISOGNO FLOW-CHART TERAPIA STADIO 2A – 2B : OBIETTIVO PRESSIONE < 140/90 TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 1 MESE POI OGNI 3 MESI INIZIATA TERAPIA CON DOSE MINIMA DAI 15 AI 30 GG. EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO TERAPIA PARZIALMENTE EFFICACE DOSAGGIO PIENO CONTROLLO DAI 15 AI 30 gg. TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 1 MESE POI OGNI 3 MESI TERAPIA PARZ. EFFICACE SI AGGIUNGE 2° FARMACO, UN DIURETICO SE NON SCELTO PRIMA. CONTROLLO DAI 15 AI 30 gg. TERAPIA EFFICACE 1° CONTROLLO ENTRO 2 MESI POI OGNI 3 MESI TERAPIA PARZ. EFFICACE SI AGGIUNGE UN 3°FARMACO, SOLO DOPO ANALISI DELLE CAUSE DI FALLIMENTO. E’ CORRETTO, IN QUESTA FASE, INVIO AD UN CENTRO SPECIALISTICO EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO EFFETTI COLLATERALI E/O TERAPIA INEFFICACE SI CAMBIA FARMACO E SI TORNA INDIETRO LO STADIO 2C, RISOLTO IL PROBLEMA DELL’EMERGENZA CHE RICHIEDE UN CONTROLLO RAVVICINATO NELCORSO DELLA SETTIMANA, RIENTRA NELL’ALGORITMO DELLO STADIO 2A/2B 9