Anche MInO ReITAnO ORA è fRA I “cAnTAnTI In PARADISO” di Gilbert Paraschiva Dall’epoca della pubblicazione del mio libro “CANTANTI IN PARADISO”, edito dalla CARELLO Editore, nel giugno del 2003, dove figurano tutti i cantanti che fino a quell’epoca avevano lasciato questa bistrattata terra per esibirsi in un luogo ben più confortevole (Paradiso), da quel periodo a tutto Gennaio 2009, il nostro mensile ha pubblicato tante recensioni sui decessi dei personaggi del mondo dello spettacolo, sufficienti a riempire un secondo volume! Questa volta parlare di questo popolare ed amato Beniamino del pubblico (Beniamino con la lettera maiuscola perché di nome e di fatto) e ancor più triste per me perché, oltre a trattarsi di un caro amico e collega è quello che tutti ritenevano fossi il suo sosia. In verità, a tutti coloro che mi fermavano per chiedermi l’autografo, dovevo spiegare di non essere Mino Reitano ed allora mi dicevano: “Ma allora lei è un suo sosia!?...” Il più delle volte, seccato, rispondevo: “Beh, essendo ben più grande di lui, credo che Mino Reitano sia il mio sosia!” Però, che io fossi il suo sosia o lui il mio, il fatto di rassomigliargli non mi dispiaceva affatto anche perché la bontà gliela si leggeva negli occhi, forse ancor più che nei miei…quando qualcuno non mi manda però fuori dai gangheri! Il buon Mino (Beniamino) nasce a Fiumara (Reggio Calabria) il 7 Dicembre del 1944 e raggiunge i “CANTANTI IN PARADISO” il 27 Gennaio 2009. A otto anni inizia a studiare violino al Conservatorio di Reggio Calabria e anche se non riesce a diplomarsi consegue una buona padronanza di detto strumento. Il primo 45 giri lo incide presso l’Euterpe, una Casa Discografica di una traversa di Via Santa Brigida a Napoli proprio nel periodo in cui Maria De Luca sta registrando la mia canzone “Grattami la schiena” e Mario Merola “’A testa aruta!” Siamo nel bel mezzo degli anni sessanta. Nel ’65 Mino Reitano emigra in Germania e l’anno successivo rientra in Italia col suo complessino e viene scoperto in un night da Gianni Ravera, allora Patron sia del Festival di San Remo che di Castrocaro. Nel 1968 passa alla Durium diventando anche autore delle canzoni che canta e, con “Avevo un cuore che ti amava tanto”, riesce persino ad entrare nella Hit Parade di quell’anno ed ottenere un piazzamento d’onore prima al Festival di Pesaro e poi il primo posto alla Caravella d’Oro dove, per la prima volta, partecipai anch’io come Cantante. Mai partecipato a Festival con tale qualifica sino allora anche se come Autore, Compositore e Presentatore la mia partecipazione è stata cospicua. (Vedi: Anfiteatro d’Oro di Pozzuoli, Anfiteatro d’Oro di Santa Maria Capua Vetere, Festival Nazionale della Canzone di Agropoli ecc.) avevo sempre partecipato come Musicista o come Presentatore. Nel 1969 con “Meglio una sera piangere da solo” cantata al Festival di San Remo in coppia con Claudio Villa inizia la serie di successi a getto continuo fra le quali emergono “Una ferita in fondo al cuore”, “Era il tempo delle mele”, “Gente di Fiumara” ecc. canzoni che farà ascoltare anche in una Festa di Piazza svoltasi nel 1982 a Montoro in onore della Festa di San Nicola Tolentino assieme ad un’altra dozzina di successi in quanto, quella sera, gli spettatori, sino alle 2 di notte non lo lasciarono andar via sino a quando non avesse completamente esaurito tutto il suo repertorio. Non va dimenticato che il buon Benjamin (così com’era chiamato in Germania) oltre a “prendere il DO di petto” ha scritto canzoni per altri “beniamini” come Mina, Nanà Mouskouri, Sylvie Vartan ecc. Fra queste non va dimenticata la bellissima “Una ragione di più” che da a noi tutti appunto una ragione di più per non dimenticarci di questo grande artista ma soprattutto bravo ragazzo calabrese che portava il nome di MINO REITANO! Sì, anche se aveva 64 anni, per me, Benjamin è e rimane sempre quel bravo ragazzo che ho conosciuto una sera del ’64 all’Euterpe presentatomi dal Cav.Armenio, titolare dell’omonima Casa Discografica che, attualmente, dimora in Cielo fra i “Cantanti in Paradiso” anche lui. Gilbert Paraschiva