Prova geografia "Il Nilo in Egitto" - Russell-Moro

Scheda Prova
IL NILO IN EGITTO
Codice Prova
Data
Asse Storico-sociale / Linguistico n. 1
SITUAZIONE - PROBLEMA
Lo studente, dopo attenta osservazione e lettura dei materiali forniti, deve:
Prima fase
 Con un breve testo:
o indicare i caratteri dell'ambiente egiziano attraversato dal fiume;
o spiegare l'importanza del Nilo in passato;
o illustrare le opere costruite dall'uomo lungo il suo letto, e quindi i ruoli che il fiume
svolge oggi in Egitto;
o confrontare il Nilo egiziano con altri fiumi già studiati
 Proporre un titolo significativo alla sua presentazione
Per completare la prima fase lo studente deve scegliere, tra i documenti proposti, quelli realmente
pertinenti e saper motivare oralmente la selezione effettuata
Seconda fase
 Indicare se l'osservazione (delle carte e immagini) e la lettura dei testi gli ha fatto nascere
eventuali curiosità o problemi o argomenti da approfondire
Terza fase, di autovalutazione
Rispondere alle seguenti domande:
 Quali difficoltà hai incontrato?
 Come le hai superate?
 Rivedendo il tuo lavoro, cambieresti il titolo o confermeresti la tua scelta? Per quali motivi?
Elenco materiali proposti allo studente
Doc. 1: Africa, carta della vegetazione spontanea
Doc. 2: Carta del corso del Nilo
Doc. 3: Africa, carta della densità di popolazione
Doc. 4: Foto aerea della foce del Nilo
Doc. 5: Carta dell'isola Elefantina
Doc. 6: Profilo altimetrico del Nilo
Doc. 7: Assuan, foto aerea della diga che dà origine al lago artificiale Nasser
Doc. 8: Assuan, foto della diga e della centrale idroelettrica
Doc. 9: Luxor, foto del Nilo con feluca
Doc. 10: Crociera sul Nilo
Doc. 11: Canale Sheick Zayed, che si diparte dal lago Nasser in direzione ovest
Doc. 12: Il Cairo, ponte sul Nilo
Doc. 13: Il Cairo, campi irrigati
Doc. 14: Alessandria, il porto
Doc. 15: Alessandria, foto aerea del posto
Doc. 16: testo tratto da: http://www.egittoweb.it/informazioni_nilo.php
Doc. 17: testo tratto da: N. Garrè G. Merlo, Il mondo extraeuropeo, Bompiani, Milano, 2009
Doc. 18: testo tratto da: http://www.sapere.it/enciclopedia/Nilo.html
Doc. 19: testo tratto da http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1287322796
Doc. 20: testo tratto da: D. Guedj, La chioma di Berenice, TEA, Milano, 2003, pag. 49-53
Doc. 21: testo tratto da http://www.egittopercaso.net/cairo/nilometro.php
Doc. 22: testo tratto da http://www.scuoleelementaridesimone.it/AMBIENTE.htm
Doc. 23: testo tratto da http://www.egittopercaso.net/nilo.html
Doc. 24: testo tratto da: http://enciclopedia.studenti.it/nilo-fiume.html
Il fiume Nilo in Egitto
1
DOCUMENTI
Doc. n. 1 Africa, carta della vegetazione spontanea
Doc. n. 3 Africa, carta della densità
Il fiume Nilo in Egitto
Doc. n. 2 Corso del Nilo
Doc. n. 4 Foto aerea della foce
2
Doc. n. 5 Isola Elefantina, davanti ad Assuan
Doc. n. 7 Assuan, foto aerea della diga
Doc. n. 9 Luxor, feluca
Il fiume Nilo in Egitto
Doc. n. 6 Profilo altimetrico del fiume
Doc. n. 8 Assuan, diga e centrale idroelettrica
Doc. n. 10 Crociera sul Nilo
3
Doc. n. 11 Canale Sheick Zayed
Doc. 13 Campi irrigati vicino a Il Cairo
Doc. n. 12 Il Cairo, uno dei ponti sul Nilo
Doc. 14 Alessandria, porto
Doc. 15 Alessandria, veduta aerea del porto
Il fiume Nilo in Egitto
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Doc. n. 16 (liberamente tratto da: http://www.egittoweb.it/informazioni_nilo.php)
Il Nilo è un fiume dell'Africa orientale, il più lungo di tutta la terra. Nasce dagli altopiani dell'Africa
equatoriale e si dirige verso nord. Presenta numerose cascate che ne interrompono il percorso e
anche molte rapide, chiamate "cateratte" (nelle carte questo nome è abbreviato in "cat.").
Provenendo dalla foce, la prima cateratta si trova nei pressi di Assuan (nel sud dell'Egitto); la
seconda nei pressi di WadiHalfa (in Sudan vicino al confine con l'Egitto); la terza, la quarta e la
quinta si trovano nella zona di Nubia; l'ultima si trova poco prima di Khartoum (capitale del Sudan).
Doc. n. 17 (liberamente tratto da: N. Garrè G. Merlo, Il mondo extraeuropeo, Bompiani, Milano,
2009, pag. 361)
Le sorgenti del Nilo sono situate in zona equatoriale: nel Burundi (dove è chiamato Luvironza) e in
Ruanda (dove ha il nome Nyawarongo). La confluenza di questi due corsi d’acqua forma il Nilo
Kagera, immissario del lago Vittoria. Come emissario, si chiama Nilo Vittoria e cambia più volte
aggettivo; nei pressi di Khartoum riceve il Nilo Azzurro (proveniente dall’Etiopia): da lì assume il
nome definitivo di Nilo. Le sue sorgenti in zona equatoriale (dove le piogge costanti ed abbondanti)
gli garantiscono una notevole portata d’acqua tutto l’anno. Il Nilo Azzurro e altri affluenti sono
ricchi d’acqua in estate (provengono da zone dove le precipitazioni si concentrano in estate).
A Khartoum, quindi, la portata d’acqua del Nilo comincia quindi ad avere grandi differenze
stagionali: si ingrossa dai primi di giugno a settembre. Continuando verso nord, il fiume attraversa
il deserto del Sahara e poi sfocia al Mediterraneo dividendosi in tanti bracci (i due più ampi si
chiamano Damietta, a est, e Rosetta, a ovest). In territorio egiziano la piena comincia alla fine di
giugno e termina a metà ottobre. Durante la piena, il fiume esce dal letto e inonda la zona
circostante; quando si ritira, lascia sul suolo uno strato di fango (chiamato limo). Fin dall’antichità
le inondazioni hanno favorito molto le coltivazioni perché il limo fertilizza il suolo e l'acqua
permette l’irrigazione delle regioni desertiche.
Il Nilo è una ricchezza fondamentale per i paesi che attraversa ma non tutti la utilizzano
adeguatamente. L’Etiopia (da cui proviene circa l’80% dell’acqua) e gli altri paesi dell’Africa
centro-orientale non hanno ancora realizzato diffuse opere di canalizzazione a causa
dell’arretratezza delle loro economie. Invece, Egitto e Sudan hanno costruito numerose dighe. I
laghi artificiali così ottenuti si arricchiscono d’acqua durante la piena e il fiume non straripa più. In
mancanza del limo, i contadini devono concimare il suolo ma possono vivere stabilmente vicino
alle rive del fiume. Inoltre, l’acqua dei laghi è distribuita con canali in campi anche molto distanti e
così le zone coltivate aumentano. Infine, ogni lago alimenta una centrale idroelettrica.
Le due dighe più grandi sono quella di Assuan (in Egitto realizzata da tecnici sovietici negli anni
Settanta del XX secolo), che forma il lago artificiale Nasser; e quella di Merowe (costruita, all'inizio
del XXI secolo, da imprese cinesi nei pressi della quarta cataratta, nel Sudan settentrionale).
Il corso del fiume è interrotto da numerose cascate e rapide, che sono anche un’attrazione turistica.
Nonostante questi salti e le dighe, il Nilo rimane un’importantissima via di trasporto per le navi
cariche di merci e per le imbarcazioni di lusso destinate alle crociere dei turisti.
Doc. n. 18 (liberamente tratto da: http://www.sapere.it/enciclopedia/Nilo.html)
Esploratori di molti paesi cercarono a lungo le sorgenti del Nilo. Solo nella seconda metà
dell'Ottocento furono trovate. Gli esploratori inglesi Speke e Burton, nel 1858, trovarono un
vastissimo lago (che chiamarono Vittoria) e pensarono che il Nilo nascesse da lì. Nel 1862 Speke e
Grant scoprirono il maggior immissario del lago, il Kagera. Solo nel 1892 furono individuate le
sorgenti, grazie all'austriaco Baumann: egli risalì il Kagera e poi i due fiumi (Luvironza e
Nyawarongo) che lo formano confluendo.
Il Nilo è navigabile dal mare ad Assuan. Da Assuan a Khartoum c'è il problema delle cateratte ma,
nei tratti compresi tra l'una e l'altra, il fiume è navigabile.
Alla fine del XX secolo sono iniziati i lavori per la costruzione di un canale (lungo 1400 km, largo
30 m e profondo 7) che porterà parte dell'acqua del lago Nasser nell'ovest del deserto egiziano e poi
fino al Mediterraneo: si creerà, così, una sorta di “Nilo bis”, che (parallelo al fiume) attraverserà il
Il fiume Nilo in Egitto
5
Sahara. Questo progetto ambizioso renderà coltivabili molte terre, dove adesso l'aridità rende
pressoché impossibili gli insediamenti umani.
Doc. n. 19 (liberamente tratto da
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1287322796)
Nel 2010 è stata completata la prima tappa del progetto del 1997 (il canale parallelo al Nilo fino al
Mediterraneo) con la costruzione del canale Sheick Zayed: inizia dal lago Nasser e si dirige verso
ovest, fino alle oasi di Toshka. Da questo canale si staccano altri quattro canali di 22 km ciascuno,
per irrigare il deserto e trasformarlo in terra agricola. Si prevede l’insediamento di tre milioni di
persone. In futuro, verrà costruito un canale che, passando per le oasi di Dakhla e Farafra, arriverà
fino al Mediterraneo.
Doc. n. 20 (liberamente tratto da: D. Guedj, La chioma di Berenice, TEA, Milano, 2003, pag. 49-53)
Il nilometro1 dell'isola Elefantina era il più importante d'Egitto: permetteva di misurare la piena dal
momento in cui essa arrivava nel paese. La scala graduata scendeva nel letto del fiume. I tratti
scolpiti nella pietra delle pareti consentivano di misurare l'altezza delle acque. Nei periodi di piena,
il nilometro forniva indicazioni precise sulle variazioni di livello del fiume: indicazioni
d'importanza capitale per l'economia del paese. (...).
Fedele al calendario, la piena era iniziata alla fine del mese di Paoni, ed era proseguita durante i
mesi Epep e Mesore2. Mentre essa aumentava, il livello dell'acqua aveva sommerso i gradini del
nilometro.
L'orologo3, incaricato si seguire la progressione della piena, scese i gradini ed entrò nell'acqua fino
alla vita. Esaminò la traccia sulla parete. Il livello si era stabilizzato e durante la notte non erano
stati sommersi ulteriori gradini. La piena aveva raggiunto il massimo. L'orologo scrisse su un
papiro4 il livello e lo consegnò ad un messaggero. L'uomo saltò su una barca e attraversò il Nilo. Un
cavallo lo attendeva sull'altra sponda; partì immediatamente diretto verso nord. Il tragitto era il più
lungo che si potesse effettuare all'interno del paese: la traversata dell'Egitto da sud a nord. Come se
non bastasse, la maggior parte delle strade era già sommersa dalle acque e ciò costringeva il
messaggero a lunghe deviazioni.
Il numero scritto dall'orologo dell'Elefantina era sicuramente il più importante dell'anno. La busta
doveva arrivare a destinazione (ad Alessandria) il più presto possibile.
Doc. n. 21 (liberamente tratto da http://www.egittopercaso.net/cairo/nilometro.php)
Dall’età faraonica fino all’inizio del secolo scorso, il ciclo vitale dell'Egitto dipendeva in larga
misura dall'inondazione annuale del Nilo: l'acqua ricopriva l'intera vallata del fiume, per poi ritirarsi
lasciando depositi fertili di suolo alluvionale. La prosperità era legata alla piena del fiume: se
l’acqua non allagava tutta l'area agricola, i raccolti erano scarsi; acque troppo alte potevano invece
rimanere troppo a lungo sul suolo impedendo le coltivazioni. Per prevedere l'entità dei raccolti di
anno in anno, gli antichi egizi costruirono i nilometri.
Il livello dell'acqua era valutato durante una cerimonia annuale: se risultava di livello sufficiente
avevano inizio i festeggiamenti, nel caso contrario invece, iniziava un periodo di intensa preghiera e
digiuno, nei tempi antichi associato anche a sacrifici per gli dei del fiume.
Doc. n. 22 (liberamente tratto da http://www.scuoleelementaridesimone.it/AMBIENTE.htm)
1
Nilometro: è il nome dato alle strutture (solitamente scale che scendevano in profondità nel letto del fiume) usate
nell'antico Egitto per misurare l'altezza delle piene del Nilo e poter così prevedere gli andamenti dei raccolti, che si
riteneva fossero proporzionali all'entità delle piene. L'isola Elefantina si trova nel Nilo, davanti ad Assuan.
2
La grafia cambia a seconda dei traduttori. Secondo l'antico calendario egiziano, i mesi della piena erano Payni (Paoni):
26 maggio-24 giugno; Epiphi (Epep): 25 giugno-24 luglio; Mesore: 25 luglio-23 agosto
3
L'incaricato di rilevare la portata del Nilo
4
Papiro: una pianta presente in Egitto. Dal suo fusto si ottenevano sia fogli su cui era possibile scrivere sia materiali da
costruzione
Il fiume Nilo in Egitto
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Nell'antichità, nel periodo estivo, il livello del Nilo aumentava e provocava le inondazioni dei
terreni attraversati e del delta. Straripando, lasciava sul suolo uno strato di materiale, chiamato limo,
che rendeva fertile la terra. Grazie al Nilo, gli antichi Egizi irrigavano i campi, si lavavano,
bevevano e viaggiavano. Gli Egizi non vedevano mai molta pioggia perché il clima del loro Paese è
caldo e secco: le benefiche piene del Nilo, perciò, apparivano ai loro occhi come un magico dono.
Doc. n. 23 (liberamente tratto da http://www.egittopercaso.net/nilo.html)
Da Assuan il Nilo attraversa il deserto del Sahara fino al Mediterraneo: 1200 chilometri trasformati
in una lunga oasi, larga dai 5 ai 20 km. A nord de Il Cairo ha inizio l'enorme delta (24.000 km²): un
vasto triangolo fertile percorso dai rami del fiume e da una serie di canali navigabili. Tutta la zona è
fertilissima e densamente popolata.
Sin dai tempi più antichi, il potere centrale coordinava la realizzazione e la manutenzione della rete
di canali che consentiva di sfruttare le piene del Nilo, portando l'acqua anche lontano dal fiume,
nelle terre che le acque della piena non erano riuscite a coprire.
Oggi, da settembre a maggio, si organizzano viaggi sul Nilo in feluca. L’itinerario classico inizia ad
Assuan e termina a Luxor. Sarebbe molto più difficile fare il viaggio nella direzione contraria,
perché le feluche si muovono a vela e andando verso sud devono risalire la corrente.
Nel passato invece, il Nilo costituiva la più importante via di comunicazione dell’Egitto. La
profondità delle acque e i venti costanti, provenienti dal Mediterraneo, rendevano possibile la
navigazione in tutte le stagioni. Le pitture e i rilievi che decorano i monumenti antichi ci descrivono
le imbarcazioni usate. I battelli avevano il fondo piatto ed erano fatti di papiro intrecciato oppure di
legno d'acacia o sicomoro5. Per le imbarcazioni destinate al trasporto di merci pesanti, come la
pietra da costruzione, si usava invece il legno di cedro importato dal Libano. Una grande vela issata
al centro aiutava il lavoro dei rematori.
A partire dall'Antico Regno, gli egiziani iniziarono a navigare nel Mediterraneo (dirigendosi
soprattutto verso la Fenicia l'attuale Libano) e nel Mar Rosso; intorno al 600 a.C. alcune navi
egiziane riuscirono a circumnavigare l'Africa.
Doc. n. 24 (liberamente tratto da: http://enciclopedia.studenti.it/nilo-fiume.html)
Il fiume viene attualmente molto sfruttato anche per il turismo, con la proposta di innumerevoli tipi
di crociere lungo il suo corso. Ed è utilizzato per la produzione di energia elettrica oltre che per
l'irrigazione.
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Papiro, acacia, sicomoro: piante presenti nell'antico Egizio
Il fiume Nilo in Egitto
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