PROGRAMMA PARCO DEI TEATRI JAZZ Venerdì 23 gennaio, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (AP), Teatro Tam Limonaia Bill Carrothers Trio Bill Carrother, piano - Drew Gress, c.basso - Bill Stewart, batteria Bill Carrothers è da diversi anni uno dei pianisti più originali ed eclettici della scena della musica afroamericana e si contraddistingue per la sensibilità del tocco e per un pianismo romantico. Carrothers ha portato avanti negli anni una sua personale concezione ed evoluzione del trio, giungendo ad elaborare una propria convincente cifra espressiva caratterizzata da grande profondità delle tessiture armoniche, capacità di creare un denso interplay e sensibile utilizzo delle dinamiche. Il pianista di Minneapolis presenta in questo tour italiano un trio che vede la presenza di due eccellenti musicisti, il solido ed esperto contrabbassista Drew Gress, che ha suonato tra gli altri con Tim Berne, Uri Caine, Marc Copland e Tony Malaby, e il giovane caposcuola della batterista Bill Stewart già accanto tra gli altri a John Scofield, Pat Metheny, Larry Goldings e Michael Brecker. Lunedì 26 gennaio, ore 21:15 – Chiaravalle (AN), Teatro Comunale Ada Montellanico Quartet “Omaggio a Billie Holiday” Ada Montellanico, canto - Giovanni Ceccarelli, piano - Pietro Ciancaglini, c.basso - Lorenzo Tucci, batteria La migliore cantante italiana incontra la più grande cantante di tutti i tempi. E’ un ritorno alle origini, poetico e necessario, dopo un lungo periodo in cui Ada aveva per lo più esplorato la canzone di Luigi Tenco e affrontato un repertorio in cui la lingua italiana si fondeva con il linguaggio jazzistico. Ma non si tratta, ovviamente, di un semplice tributo. Ada, lo sappiamo fin dagli esordi, ha interiorizzato il portato interpretativo di Lady Day, fornendo un approccio personale di “story teller”, in cui sempre il significato delle parole assume importanza pari alla musica. E’ quindi un “suo” omaggio alla Holiday, e non poteva essere diversamente. Giovedì 29 gennaio, ore 21:15 – Castelfidardo (AN), Teatro Astra Ray Mantilla Space Station “75th Birthday Tour” Willie Williams, sax tenore - Edy Martinez, piano - Cucho Martinez, basso - Bill Elder, batteria - Ray Mantilla, congas e percussioni Ospitiamo con onore e vero piacere il gruppo di Ray Mantilla, in tour per festeggiare il settantacinquesimo compleanno del grande percussionista. Nato nel 1934 nel South Bronx, Ray è entrato nella scena del jazz nel 1960, dopo un apprendistato con Eddie Palmieri e Ray Barretto. In quell’anno, infatti, Max Roach lo invita alla seduta del fondamentale, per motivi musicali e politici, “Freedom Now Suite”; e da allora prende il volo, animando centinaia di dischi al fianco dei più grandi musicisti del ‘900 (è inutile elencarli…), e vivendo in prima persona altrettanto numerosi concerti in tutto il mondo, da sideman e da leader, soprattutto in Italia, dove è molto conosciuto e amato. Il suo “Latin jazz with authentic latin rhythm” non smetterà mai di entusiasmare e infuocare le platee. Venerdì 6 febbraio, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro Tam Limonaia Sabato 7 febbraio, ore 21:15 - San Lorenzo in Campo, Teatro Mario Tiberini George Colligan Quartet Gary Thomas, sax – George Colligan, piano – Ed Howard, c.basso – EJ Strickland, batteria George Colligan è uno dei più originali e convincenti jazzisti della sua generazione. Musicista di solida preparazione e di notevoli mezzi tecnici, Colligan si caratterizza per un approccio eclettico all'improvvisazione che trae ispirazione da svariati generi musicali, riuscendo a sintetizzare prospettive diverse in modo decisamente convincente. Oltre che il piano, suo strumento elettivo al quale si distingue per uno stile personale e brillante, Colligan suona professionalmente la batteria e la tromba, una caratteristica non comune che gli consente ulteriormente di sviluppare una visione della musica composta dall'integrazione di varie concezioni. In questo tour italiano presenta un quartetto comprendente Gary Thomas, originale e creativo sassofonista, il solido Ed Howard al contrabbasso ed EJ Strickland alla batteria. Giovedì 12 febbraio, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (AP), Teatro delle Api Roberto Gatto Progressivamente Omaggio al Progressive Rock. Ospite speciale John De Leo Roberto Gatto, batteria - John De Leo, voce - Gianluca Putrella, trombone - Luca Mannutza, piano e tastiere - Maurizio Giammarco, sax - Fabrizio Bosso, tromba - Roberto Cecchetto, chitarra - Francesco Puglisi, basso Seguendo i ricordi del passato e il filo rosso della passione, Roberto Gatto e i suoi musicisti hanno realizzato un omaggio al Progressive Rock, a quella stagione che, tra la fine degli anni ‘60 e l'inizio del decennio successivo segnò in maniera profonda la scena e il pubblico del rock. Un work in progress, un'avventura creativa con lo scopo di attualizzare il patrimonio del Progressive cercando una sintesi tra il repertorio progressive e la propria sensibilità, un equilibrio tra il jazz e quel suono così imponente ed elaborato. Un lavoro che per Roberto Gatto è diventato anche un viaggio nel tempo, per il quale ha voluto al suo fianco una gruppo di musicisti legati a periodi diversi: Danilo Rea e Maurizio Giammarco , Francesco Puglisi e Roberto Cecchetto, Gianluca Petrella e Fabrizio Bosso. E ancora la voce che diventa strumento di John De Leo. Giovedì 12 febbraio, ore 21:15 – Ostra (AN) Teatro La Vittoria Miguel Zenon Quartet Miguel Zenon, sax alto - Luis Perdomo, piano - Hans Glawinschnig, c.basso - Henry Cole, batteria Miguel Zenon è musicista in forte e costante crescita nella scena del jazz degli ultimi dieci anni. Nato a San Juan, Porto Rico, studia alla Berklee e poi alla Manhattan School of Music, ma la sua formazione passa soprattutto attraverso collaborazioni prestigiose, tra cui Charlie Haden, Danilo Perez, Village Vanguard Jazz Orchestra, Bobby Hutcherson, Mingus Big Band. Da ultimo la sua partecipazione principale è nel gruppo “San Francisco Jazz Collective”, una delle realtà più interessanti del jazz attuale, con il quale ha girato il mondo (al festival di Fano, circuito MJN, lo scorso anno). Come leader di propri gruppi ha vinto per tre anni consecutivi il referendum della rivista Down Beat nella categoria “Rising Stars”, e ora si presenta con un quartetto internazionale, in cui domina la figura del pianista venezuelano Luis Perdomo. Sabato 14 febbraio, ore 21:15 - Urbino, Teatro Sanzio Lynne Arriale Trio Lynne Arriale, piano – Thomas Bramerie, c.basso – Anthony Pinciotti, batteria “La pianista Lynne Arriale merita a buon diritto di stare sullo stesso piano di Brad Mehldau e di Jacky Terrasson, come una delle voci più nuove e vitali sulla scena del jazz”. Il New York Times proclama che “la sua brillante abilità di musicista e i suoi istinti da palcoscenico ne fanno uno dei migliori pianisti jazz sulla scena mondiale”. Compositrice sopraffina, artista dal tocco magistrale e dal fraseggio fluente, che si può dire incarni la summa del pianismo moderno, classico e jazzistico. Lynne Arriale ha iniziato a suonare il pianoforte a quattro anni, per diplomarsi al Wisconsin Conservatory of Music prima di dedicarsi al jazz; oggi insegna in alcune delle più note università. Capace di muoversi su coordinate aperte, ma insieme basate su di una solida esperienza e una profonda conoscenza storica, in poco più di dieci anni Lynne Arriale ha percorso una notevole carriera, scandita da numerosi riconoscimenti internazionali e da incisioni discografiche di valore. Mercoledì 18 febbraio, ore 21:15 – Senigallia (AN), Teatro La Fenice Jimmy Greene Quartet Jimmy Greene, sax tenore - Xavier Davis, piano - Vicente Archer, c.basso - Gregory Hutchinson, batteria Splendido quartetto che nobilita ancor più il jazz infuocato, con profonde radici nel nuovo hard-bop, del tenorsassofonista Jimmy Greene, molto noto tra i jazzofili per la sua militanza nei complessi di Horace Silver, Steve Turre, Lewis Nash, Kenny Barron e Ralph Peterson. Strumentista dalla sonorità screziata e virile, con un eloquio evoluto che guarda alla grande tradizione dello strumento, Greene ama circondarsi, a ragione, dei migliori jazzmen disponibili : Xavier Davis ha suonato a lungo con l’indimenticabile Betty Carter e Tom Harrell; il giovane contrabbassista Vicente Archer ha uno dei suoni più profondi e potenti oggi ascoltabili ed è molto conteso (Robert Glasper, Nicholas Payton, Anat Cohen); Gregory Hutcherson è fisso da anni al fianco di Diane Reeves, ma le collaborazioni non si contano, specialmente con Joshua Redman e Roy Hargrove. Giovedì 19 febbraio, ore 21:15 – Corinaldo (AN), Teatro Comunale Goldoni Dave Stryker Quartet Dave Stryker, chitarra - Salvatore Bonafede, piano - Dario Deidda, c.basso - Ralph Peterson Jr., batteria Il leader del gruppo è un eccellente chitarrista di matura impostazione bop. Molto stimato nell’ambiente dei musicisti, si è formato negli anni ’80 prima con l’organista Jack McDuff e poi in una collaborazione, durata una decennio, con il grande tenorsassofonista Stanley Turrentine. In questo periodo incontra altre figure leggendarie come Dizzy Gillespie e Freddie Hubbard. Dal 1990 incide in esclusiva per l’etichetta danese Steeplechase, e realizza quindici CD, in cui i partners sono tra i maggiori esponenti del jazz di oggi, che ne sottolineano la fedeltà a uno stile classico ma con peculiari spinte innovative. In questo quartetto due jazzisti americani incontrano due italiani nel rispetto di un jazz autentico, quello che coniuga cuore e cervello senza mai adagiarsi nella routine, intrigante come nella migliore storia della rassegna. Sabato 21 febbraio 2009, ore 17:00 Seminario di percussioni “El Negro”/ Hidalgo ore 21:15 Concerto - Urbania, Teatro Donato Bramante Colours Jazz Orchestra JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Massimo Morganti, direttore – sassofoni: Simone La Maida – Maurizio Moscatelli – Filippo Sebastianelli – Enrico Benvenuti – Marco Postacchini – trombe: Giorgio Caselli – Gigi Faggi – Giacomo Uncini – Samuele Garofoli – Luca Giardini - tromboni: Federico Tassani – Carlo Piermartire – Luca Pernici – Pierluigi Bastioli – ritmica: Luca Pecchia, chitarra – Emilio Marinelli, piano – Gabriele Pesaresi, c.basso – Massimo Manzi, batteria Nata nel 2002 da un’idea del trombonista Massimo Morganti, la Colours Jazz Orchestra riunisce i migliori musicisti jazz marchigiani di diverse generazioni. Sin dall’inizio, l’orchestra si è segnalata per l’originalità del suo repertorio e per l’attenzione verso compositori contemporanei, come la statunitense Maria Schneider e l’anglo-canadese Kenny Wheeler. Da ricordare il recente progetto di Marche Jazz Network, nel quale i solisti della Colours hanno collaborato con colleghi provenienti da vari paesi europei. Horacio “El Negro” Hernandez & Giovanni Hidalgo Horacio “El Negro” Hernandez, batteria – Giovanni Hidalgo, congas Due dei percussionisti latini più innovativi della world music propongono il loro CD di debutto “Traveling through Time”: il portoricano Giovanni Hidalgo, riconosciuto a livello mondiale come uno dei più grandi congueros contemporanei, e Horacio “El Negro” Hernandez, che come pochi batteristi è riuscito a creare un’unione fra jazz, rock e musica cubana. I due maestri presenteranno segmenti didattici spiegando come è stato ideato ogni duetto e qual è stato il loro approccio alle parti individuali e all’improvvisazione, illustrando in modo originalissimo le loro applicazioni tecniche e musicali. Il programma presenta inoltre due incredibili improvvisazioni in assolo e una straordinaria presentazione di Giovanni della sua tecnica con i conga. Giovanni ed El Negro presentano un mondo musicale in un arrangiamento informale, amichevole e istruttivo che vi arricchirà di preziose applicazioni pratiche e di ispirazione. Venerdì 27 febbraio, ore 21:15 – San Marcello (AN), Teatro Ferrari Barbara Casini Trio “Omaggio a Gilberto Gil” Barbara Casini, canto e percussioni - Sandro Gibellini, chitarra - Beppe Fornaroli, chitarra e voce Nel suo personale viaggio tra le figure principali della musica brasiliana, Barbara Casini approda a Gilberto Gil, di cui restituisce la profondità poetica e l’innovazione linguistica in una formula strumentale raccolta e intima, ideale per le sue caratteristiche doti vocali. Tutti i suoi dischi, da “Todo O Amor” del 1997 fino a “Palavra Prima” (dedicato a Chico Buarque) e “Nordestina” (una rivisitazione del forrò brasiliano), tracciano un itinerario di eccelsa qualità e di amore viscerale verso un patrimonio ricco e influente come pochi altri. Sandro Gibellini e Beppe Fornaroli, splendidi strumentisti, non sono qui semplici accompagnatori, ma responsabili di un progetto unitario in cui l’apporto solistico e jazzistico non è mai disgiunto dal principale rispetto verso la forma canzone. Sabato 28 febbraio, ore 21:30 - Penna San Giovanni (MC), Teatro Flora Raphael Gualazzi Solo JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Raphael Gualazzi, piano e voce Dopo aver intrapreso gli studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove è stato avviato all'apprendimento degli autori classici, estende la sua ricerca musicale anche nel campo del Jazz, Blues e della Fusion, collaborando con qualificati artisti del settore e distinguendosi per le sue peculiari qualità vocali e strumentali. La sua musica nasce dalla fusione della tecnica Rag-time dei primi anni del '900 con la liricità del Blues, del Soul e del Jazz nella sua forma più tradizionale, ispirandosi alle sonorità tipiche del pre-jazz arcaico e dello stride-piano, ma anche ai colori tipici del blues di Ray Charles e Roosevelt Sykes. Diverse influenze "soul" ispirate a figure di grandi artisti eclettici quali Jamiroquai e Ben Harper, restituiscono l'ascolto ad una dimensione di grande attualità, in uno stile personalissimo dove le radici tradizionali si fondono con le tendenze musicali più innovative. Keyes III JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Kristian Sensini, flauto - Stefano Mora, c.basso - Giovanni Tornambene, piano La formazione, primo progetto a nome del flautista Kristian Sensini, propone brani originali, arrangiamenti di classici del repertorio Jazz e stravolgimenti di classici della Storia della Musica (dalla musica dei Beatles ai madrigali di Monteverdi, dalla Canzone Francese alla Musica Medioevale alla musica da film) scritti appositamente per il trio. Si parte dunque dal presupposto che ogni singolo brano sia una tela bianca che va dipinta con l'arrangiamento, l'improvvisazione e l'interazione dei musicisti. I brani in repertorio vengono dunque riletti ed interpretati in maniera assolutamente personale ed originale senza dimenticare in questa rilettura il Sense of Humour ed il Sense of Wonder, componente spesso dimenticata ma assolutamente imprescindibile dal fare Jazz. Domenica 1° marzo, ore 21:15 – Luogo da definire Andy J. Forest Blues Band Andy J. Forest, armonica, frattoir, voce - Heggy Vezzano, chitarre - Luca Tonani, c.basso - Pablo Leoni, batteria – percussioni Poliedrico artista, armonicista, cantante, chitarrista, ma anche attore, testimonial pubblicitario, songwriter, scrittore e anche pittore, vanta delle credenziali notevoli nel suo curriculum. Inizia la sua carriera professionale all’età di 22 anni dimostrando un stile unico fin dagli inizi. Non è solo un virtuoso dell’armonica ma anche un fertile scrittore e un bluesman autentico; ha scritto oltre 100 canzoni, la maggior parte di blues e definite da un New Orleans Style, e ha disseminato nell’arco di venticinque anni numerosi dischi. Una discografia che testimonia bene la crescita di questo musicista che alla formidabile tecnica strumentale unisce grandi capacità espressive, ironia, forza comunicativa e un carattere esplosivo: doti che sul palco rendono ogni suo concerto un evento da ricordare. Lunedì 2 marzo, ore 21:15 – Ancona, Aula Magna d’Ateneo Karrin Allyson Quartet Karrin Allyson, canto - Rod Fleeman, chitarra - Ed Howard, c.basso - Todd Strait, batteria Karrin Allyson merita i più alti elogi per aver affrontato con gusto impeccabile, eleganza e dominio del linguaggio, un repertorio vasto e in apparenza eterogeneo che spazia da compositori classici come Gershwin e Porter al samba e bossa nova, dalla canzone francese ad autori squisitamente jazzistici come Monk, Gillespie e Wayne Shorter. Il suo album più celebre rimane quel “Ballads: Remembering John Coltrane”, inciso nel 2000 per la Concord, in cui riproponeva la scaletta dell’omonimo disco Impulse del sassofonista in versioni tanto appassionate e convincenti da ricevere le più alte valutazioni dai critici americani. Sensibilità e raffinatezza sono altre doti che la cantante sciorina in ogni momento, con il risultato che qualsiasi song diventa un piccolo gioiello di riferimento, dall’assoluta compiutezza formale. Sabato 7 marzo, ore 21:15 – Serra San Quirico (AN), Teatro Comunale Santa Maria del Mercato Jim Snidero European Trio Jim Snidero, sax alto - Renato Chicco, organo - Christian Salfellner, batteria Di Jim Snidero colpiscono la sonorità, un’originale sintesi tra Charlie Parker e Frank Strozier, e il fraseggio, sempre di elevata intelligenza musicale e molto swingante. In realtà tali aspetti si basano su un fronte teorico assai sviluppato e su studi intensi, capaci di indurre il sassofonista a scrivere testi importanti e ad insegnare nelle università. Nato a Washington, ma attivo a New York dal 1981, Snidero ha affrontato le più varie situazioni ed è entrato in parecchie big bands (Toshiko Akiyoshi, Mingus Big Band, Frank Sinatra – con cui registrò “Duets II”). Nel suo trio attuale compaiono musicisti di rilievo nella scena europea : Renato Chicco, di origine istriana, è pianista di provata esperienza, tanto da essere fisso nel quartetto del sassofonista Jerry Bergonzi, mentre l’austriaco Christian Salfellner è tra i batteristi più richiesti nell’ambito bop. Sabato 7 marzo, ore 21:30 - Penna San Giovanni (MC), Teatro Flora Welcome to the Django Quartet JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Carlo Chiarenza e Paolo Sorci, chitarre - Francesco Mancini, c.basso - Umberto Gnassi, clarinetto Omaggio al capofila del genere Manouche: calore iberico, raffinata dolcezza francese, fuoco balcanico, malinconia della musica klezmer ebraica. Quello degli Welcome to the Django Quartet è un progetto che nasce dalla passione di quattro musicisti che, pur avendo avuto cammini ed esperienze musicali molto diverse tra loro, si sono incontrati artisticamente, trascinati dalla passione per la musica del grande chitarrista Django Reinhardt, musicista belga e maggiore interprete di un genere che è apolide per definizione: il manouche, musica tzigana che si tinge delle sfumature dei tanti colori che compongono la tavolozza delle culture europee. Domenica 8 marzo, ore 21:15 - Fano, Teatro della Fortuna Partido Latino featuring Manuel Castrillo & Amik Guerra JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Marco Pacassoni, vibrafono e marimba – Amik Guerra, tromba – Enzo Bocciero, piano e tastiere – Lorenzo De Angeli, basso elettrico – Matteo Pantaleoni, batteria e percussioni – Manuel Castrillo, percussioni – Marco Roveti, percussioni Il Partido Latino è un progetto nato nel 2005 da un’idea di Marco Pacassoni e Matteo Pantaloni. Entrambi giovanissimi e provenienti da esperienze musicali molto diverse, s’incontrano sulla scia della passione per i ritmi latino americani, con l’idea di assimilarli e fonderli in un nuovo linguaggio musicale. Al duo si uniscono il bassista Lorenzo De Angeli ed Enzo Bocciero, pianista, compositore e arrangiatore. I primi passi sono caratterizzati da arrangiamenti di classici Latin come “A Night in Tunisia” di D. Gillespie, “Armando’s Rhumba” e “Spain” di C. Corea, ai quali si aggiungono brani originali come “Dancing” e “Simo”, che lasciano intravedere quello che sarà il futuro sound del gruppo. Per l’occasione e in esclusiva, al gruppo si aggiunge uno dei più richiesti percussionisti della scena musicale latino americana, il portoricano Manuel Castrillo. Martedì 10 marzo, ore 21:15 – Jesi (AN), Teatro Studio Valeria Moriconi Scott Hamilton – Rossano Sportello Duo Scott Hamilton, sax tenore - Rossano Sportiello, piano Scott Hamilton, nato nel 1954, ha una carriera trentennale che l’ha portato ad essere il più convincente epigono di Ben Webster, Don Byas, Coleman Hawkins, Stan Getz e Zoot Sims. Tenorista superlativo quindi, dalla voce strumentale calda e soffiata, in grado di swingare duro come di intenerirsi nelle più languide ballads. Il più giovane Rossano Sportiello ha spesso suonato con lui, soprattutto in quartetto, evidenziando una totale empatia. Eppure sappiamo quanto il pianismo di Rossano guardi anche al jazz delle origini e sia specializzato nello “stride”, genere di cui può essere considerato tra i massimi esponenti al mondo. Ma il bello del jazz sta per l’appunto nel trovare un dialogo e comunicare al pubblico. E se le condizioni ci sono, come è il caso del “Valeria Moriconi” di Jesi, perfetto per recitals solistici o in duo, il risultato non potrà che essere superbo. Giovedì 12 marzo, ore 21:15 – luogo da definire Rachelle Garniez / Matt Munisteri Duo Rachelle Garniez, fisarmonica e voce – Matt Munisteri, chitarra Cantante magnetica, raffinata ed estrosa polistrumentista (suona pianoforte, fisarmonica, chitarra, ukulele, claviola, xilofono, percussioni), nonché creativa compositrice, Rachelle Garniez è una delle presenze più accattivanti della scena downtown newyorkese. La Garniez riesce a miscelare in maniera del tutto particolare jazz, blues, country, ska, klezmer, latin e mille altri generi musicali. Oltre che con numerose esibizioni in qualità di leader o sidewoman, è attiva su numerosi fronti: colonne sonore per film, musica per danza, musica per teatro. Accanto a lei Matt Ministeri, artista versatilissimo, chitarrista dotato di tecnica più che eccellente che sa spaziare dall'avanguardia e dalla ricerca più integra al divertissement, al più intelligente revival, alla ricostruzione filologica in bilico fra swing, musette, echi di Django Reinhardt e sofisticatissimi recuperi. Domenica 15 marzo, ore 17:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro Tam Limonaia Limanaquequa JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Roberto Zechini, chitarre e oud - Simone La Maida, sax alto e soprano - Samuele Garofoli, tromba Emanuele Evangelista, tastiere - Gabriele Pesaresi, c.basso - Edoardo Tancredi, batteria "Limanaquequa" è una parola dialettale che vuol dire animale (limana) oscuro, strano, storto (quequa). Con questa espressione dialettale sono indicati i progetti più intimi, legati alle musiche originali. "Limanaquequa" è, di solito, anche il nome della band. L'idea di fondo è quella di un repertorio che parli un "dialetto universale", un idioma specifico che, seppure intraducibile, per suono e forma riesca a comunicare con tutti, al di là dei cosiddetti "generi musicali". I musicisti coinvolti di volta in volta nel progetto "Limanaquequa" sono di diversa formazione, avvezzi alle tecniche dell'improvvisazione e al Jazz, disposti ad agire all'interno di un gruppo mai in funzione del proprio strumento, sempre in funzione della partitura collettiva. L'intento è quello di suonare un'improvvisazione come se fosse una partitura e, viceversa, una partitura come se fosse un'improvvisazione. Afinidad Dave Binney, sax - Ed Simon, piano - Scott Colley, c.basso - Antonio Sanchez, batteria Edward Simon, pianista venezuelano residente dal 1985 negli USA, è un artista che è riuscito a distillare un proprio stile personale sintetizzando compiutamente la sua originaria matrice culturale latino-americana con le influenze di pianisti come Bill Evans, Herbie Hancock e Keith Jarrett, in una cifra espressiva - in cui è evidente una perfetta conoscenza del linguaggio improvvisativo post-bop affiancata ad una tecnica strumentale rigorosa e impeccabile - che lo rende uno dei pianisti più versatili e convincenti della propria generazione. Simon presenta in questo tour italiano Afinidad, un gruppo comprendente musicisti di rango con i quali collabora in svariati contesti da diversi anni, ossia Dave Binney, uno dei più originali contraltisti della scena USA, il poderoso contrabbassista Scott Colley e Antonio Sanchez, efficace batterista che ha tra gli altri suonato con Pat Metheny, Michael Brecker, Chris Potter e Danilo Perez. Lunedì 16 marzo, ore 21:15 – Montecarotto (AN), Teatro Comunale Afinidad Dave Binney, sax - Ed Simon, piano - Scott Colley, c.basso - Antonio Sanchez, batteria Venerdì 20 marzo, ore 21:30 – Osimo (AN), Teatro La Nuova Fenice Giovedì 26 marzo, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro Tam Limonaia Jeff “Tain” Watts Quartet Marcus Strickland, sax - David Kikoski, piano - Christopher Smith, c.basso - Jeff "Tain" Watts, batteria Musicista di evidente carisma e innegabile personalità, Watts è uno degli esponenti del suo strumento dotati di maggiore consistenza e presenza musicale sul palco, in virtù di mezzi tecnici di valore assoluto e di non comuni doti di musicalità, intuito e sensibilità nell'interpretare e risolvere al meglio ogni situazione. Accanto a un'esplosiva energia, a un'impressionante velocità esecutiva e alla completa padronanza di qualsiasi tempo e ritmo, Watts possiede inoltre la dote di conferire alla musica tratti di rara eleganza e di vera classe, un segno distintivo di cui ha dato mostra sin dai suoi esordi. Questo tour presenta Jeff "Tain" Watts alla testa del suo quartetto abituale con cui svolge attività regolare da qualche anno, formato da tre eccellenti musicisti quali il sassofonista Marcus Strickland, lo straordinario pianista David Kikoski, e il giovane contrabbassista Christopher Smith. Venerdì 20 marzo, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro Tam Limonaia Sangha Seamus Blake, sax - Kevin Hays, piano - Sean Smith, c.basso - Bill Stewart, batteria Sangha, un quartetto tra i più talentosi musicisti newyorkesi della penultima generazione ormai stabile, aperto a brillanti idee e molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella storia del jazz. I quattro sono musicisti affini e da sempre si ritrovano a suonare insieme in diversi contesti; Seamus Blake, maturato alla corte di John Scofield e di Dave Douglas - Kevin Hays dal meraviglioso e imprevedibile tocco pianistico, già pianista di Benny Golson, Sonny Rollins, Joe Henderson, Roy Haynes - Chris Potter che sfrutta, come del resto fa anche Blake al sax, tutte le potenzialità timbriche e armoniche dello strumento. Completano l’organico la straordinaria ritmica composta da Sean Smith, eccellente contrabbassista che ha suonato tra gli altri con Gerry Mulligan, Lee Konitz, Bill Mays e Diane Schuur, e da Bill Stewart, autentico pilastro del drumming moderno, collaboratore tra gli altri di John Scofield e Pat Metheny. Lunedì 23 marzo, ore 21:30 – Grottazzolina (AP), TAM Club Scott Henderson Trio Scott Henderson, chitarra – John Humphrey, basso elettrico – Alan Hertz, batteria Scott Henderson ha all’attivo, nel suo lungo curriculum, collaborazioni con la Chick Corea’sElektric Band, con il violinista Jean-Luc Ponty, il bassista Jeff Berlin. Inoltre ha collaborato per più di quattro anni con il Joe Zawinul Syndicate. Nel 1984 fonda i Tribal Tech, band con il quale incide diversi album e con cui acquista fama mondiale. Nel 1991 viene nominato come miglior chitarrista dalla prestigiosa rivista “Jazz Guitarist”. Il suo primo disco solista, nel 1994, riceve grandissimi apprezzamenti dalla critica, così come Tore Down House,del 1997, che riceve il giudizio più alte dalle più importanti riviste musicali. Nel 2005 esce la sua prima raccolta live. Il suo tour mondiale prevede concerti in U.S.A., Europa, Giappone, Sud America. Sabato 28 marzo, ore 21:30 - Monte San Giusto (MC), Teatro Durastante Francesco Marziani Trio - Vincitore premio Massimo Urbani Francesco Marziani, piano - Gianluigi Goglia, c.basso - Massimo Manzi, batteria Il Premio Massimo Urbani riveste da piu' di un decennio uno spazio importante nel panorama jazzistico italiano. Nasce nel 1995-96 ad Urbisaglia (Mc) organizzato dall' "Associazione amici della musica", un gruppo di amici innamorati del jazz ed è intitolato alla memoria di uno straordinario talento, Massimo Urbani, che proprio nel Teatro Comunale di Urbisaglia, nel lontano 1984, incise un bellissimo concerto dal vivo "Live in Urbisaglia" edito dalla Philology di Paolo Piangiarelli, una delle testimonianze discografiche più vive del suo talento. Lo scopo del Concorso è quello di individuare giovani talenti jazz, evidenziandone le qualità, contribuendo cosi allo sviluppo della loro carriera artistica ed alla diffusione della cultura della musica Jazz. Cirano Quintet JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Jean Gambini, sax tenore - Giacomo Uncini, tromba - Massimiliano Rocchetta, piano - Ludovico Carmenati, c.basso - Ivan Gambini, batteria Dall’incontro di cinque eclettici strumentisti provenienti da diverse formazioni musicali,nasce il Cirano quintet. Il gruppo elabora la forma classica del quintetto hard bop con la frontline tenore-tromba già sperimentata con successo da maestri quali Horace Silver, Art Blakey e Lee Morgan. Il repertorio è formato interamente da brani originali composti da tutti i musicisti del quintetto. Accanto a questo repertorio deciso e pieno di mordente il gruppo esplora un sound diverso in cui elementi classici si avvicinano ad elementi di matrice free ed a nuove direzioni sonore. Il Cirano quintet ha presentato il loro primo cd alla Javeriana estereo e Università national radio di Bogota (Colombia), e in diretta concerto su Radio ananas a Senigallia (AN). È attesa, per maggio 2009, l’uscita del secondo CD registrato al Naive Recording Studio di Fano Domenica 29 marzo, ore 21:15 – Montemarciano (AN), Teatro Comunale Alfieri 4 Ways Quartet Emanuele Cisi, sax tenore e soprano - Xavier Davis, piano - Valerio Della Fonte, c.basso - Michele Salgarello, batteria L’idea di questo nuovo quartetto proviene dal batterista Salgarello e dal contrabbassista Della Fonte, musicisti con collaborazioni notevoli alle spalle e molto propensi all’organizzazione sonora. Aver pensato a un sassofonista come Emanuele Cisi, tra i più lirici e intensi usciti dalla scena italiana nell’ultimo decennio (e oltre), e a un pianista del calibro di Xavier Davis, indica subito la strada: un jazz originale – e infatti il repertorio è basato per gran parte su composizioni dei componenti il gruppo, specialmente di Della Fonte – caratterizzato da strutture insolite e atmosfere diverse, in cui emerge sempre un efficace “interplay” e, quindi, il significato più profondo della musica. Altra parola magica è equilibrio: fra tradizione e innovazione, scrittura e improvvisazione, tecnica e poesia. Insomma, il fascino sottile del vero jazz. Giovedì 2 aprile, ore 21:30 – Offagna (AN), Chiesa del Sacramento Andrea Pozza / Aldo Zunino Duo Andrea Pozza, piano – Aldo Zunino, c.basso La scelta del duo pianoforte-contrabbasso, formula preziosa e raffinata, tutta da gustare, è dovuta alla sede particolare del concerto, cioè la Chiesa del Sacramento di Offagna, che si esalta soprattutto in presenza di situazioni acustiche, con pochi strumenti. Andrea ha tutte le qualità del grande pianista jazz: tocco, inventiva, swing a tonnellate, conoscenza profonda della tradizione classica e bop, tecnica scintillante unita a superiore forza interpretativa. Standard e brani originali si alternano sempre nei suoi concerti e il medesimo programma sarà affrontato da questo duo, che vede impegnato un’altra importante figura del jazz italiano, il contrabbassista Aldo Zunino, da sempre distinguibile per il timbro meraviglioso del suo strumento, che ama suonare dovunque senza alcuna amplificazione. Sabato 4 aprile, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro delle Api Us and Them – omaggio ai Pink Floyd Raiz, voce - Rita Marcotulli, piano e synth - Andy Sheppard, sassofoni - Giovanni Tommaso, c.basso Mattew Garrison, basso elettrico - Fausto Mesolella, chitarre - Michele Rabbia, percussioni e live electronics - Alfredo Golino, batteria “La possibilità di rinnovare la tradizione del jazz è legata soprattutto al dialogo con altri generi”, è da questa affermazione di Rita Marcotulli che prende il via il suo omaggio alla musica immortale dei Pink Floyd. L’evocazione di aspetti cosmici e del quotidiano attraverso la sperimentazione del suono, la rottura delle forme convenzionali e la poetica delle melodie rendono la musica dei Pink Floyd non solo attuale ma ancora fonte di ispirazione per questa formazione di musicisti che, pur provenendo da realtà musicali diverse, vi trovano un linguaggio comune. La scelta è di un repertorio tutt'altro che scontato: la band si misura con la statura di classici come “Money”, ma anche con piccoli tesori nascosti come “Cirrus Minor”, “San Tropez” e “Burning Bridges”, rispolverati e arricchiti di nuova linfa creativa. Sabato 4 aprile, ore 21:30 – Arcevia (AN), Teatro Comunale Misa Free Generation Quartet Giovanni Perin, marimba - Giuliano Perin, vibrafono - Luciano Milanese, c.basso Carlo Milanese, batteria Giuliano Perin, tra i migliori vibrafonisti di scuola bop-mainsteam, ha studiato con Barry Harris, Harold Danko e Dave Samuels, e nei suoi diversi gruppi mostra qualità notevoli di compositore e arrangiatore. Il “Free Generation”, per esempio, pone in primo piano l’aspetto timbrico: il vibrafono si scambia con la marimba, affidata al figlio Giovanni. Poi ci sono le generazioni a confronto, perché anche i ritmi sono affidati a padre e figlio, vale a dire Luciano Milanese, tra i grandi bassisti storici del jazz italiano, e Carlo alla batteria, già presente in svariati dischi. La musica del gruppo è diversificata, spaziante dal jazz al blues, dalla bossa nova ai ritmi latini e afro, fino alla rilettura degli standard più amati, ma la filosofia del quartetto è invece solidissima, tanto da parlare solo la lingua del jazz più caldo e swingante, quello che vivrà per sempre. Sabato 4 aprile 2009, ore 21:15 - Novafeltria, Teatro Sociale Victor Lewis – Ed Howard – Stefano Bedetti Trio Victor Lewis, batteria – Ed Howard, c.basso - Stefano Bedetti, sax Fantasia, contaminazioni ritmiche e armoniche per questo trio guidato da Stefano Bedetti, uno dei sassofonisti più interessanti degli ultimi anni. Bedetti guida il gruppo integrato da due importantissimi musicisti come Ed Howard al contrabbasso, noto per la sua lunga collaborazione con Roy Haynes, e Victor Lewis, un’autentica star del panorama mondiale della batteria. Il trio propone un repertorio che spazia dai brani della storia del jazz a composizioni originali firmate dai componenti stessi. Mercoledì 8 aprile, ore 21:30 - Porto Sant’Elpidio (FM), Teatro Tam Limonaia Sabato 11 aprile, ore 21:15 - Pennabilli, Teatro Vittoria Al Foster Quartet Eli Degibri, sax – Danny Grissett, piano – Doug Weiss, c.basso – Al Foster, batteria Al Foster è da diversi decenni uno dei più importanti batteristi della scena jazzistica mondiale. Musicista di grandissimo vigore e altrettanto spiccata sensibilità, batterista dai notevoli mezzi tecnici e dalla completa padronanza di molti stili, Foster è universalmente apprezzato per la sua capacità di esaltare al meglio qualsiasi situazione musicale e/o solista, accompagnando e seguendo empaticamente il dipanarsi dei vari percorsi musicali con esiti altamente carismatici. Da diversi anni Foster è attivo con il quartetto che presenta in questo tour italiano, un affiatato gruppo che vede la partecipazione di tre straordinari giovani musicisti residenti a New York e attivi da tempo sulla scena jazzistica internazionale, come il sassofonista di origine israeliana Eli Degibri, il pianista Danny Grisset e il contrabbassista Doug Weiss. Venerdì 17 aprile, ore 21:30 - Monte San Giusto (MC), Teatro Durastante Alfredo Laviano Valerio Scrignoli Duo JAZZ NELLE MARCHE Volume 2 Alfredo Laviano, percussioni - Valerio Scrignoli, chitarra Fabrizio Bosso & Antonello Salis Duo Fabrizio Bosso, tromba / flicorno / elettronica – Antonello Salis, piano / fisarmonica Armonia, ritmo, melodia, consonanza. Spazzate via nel giro di un’ora e poco più di vorticose improvvisazioni, un incontro tra ciclopi. Fabrizio Bosso alla tromba, flicorno ed elettronica e Antonello Salis al pianoforte e fisarmonica: a pensarli vicini, sullo stesso palco, non ci si crederebbe, invece eccoli lì insieme nella formazione a due, faccia a faccia. D’altronde la musica è piena di riferimenti e riflessioni esposte da musicisti che hanno mescolato le carte, hanno dimostrato che non esistono classificazioni e barriere. Salis esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia, e Bosso con la sua tromba ha uno sguardo rispettoso del passato che non è mai nostalgico e una visione febbricitante della modernità che desta entusiasmo. Sabato 18 aprile, ore 21:15 - Sant’Agata Feltria, Teatro Angelo Mariani Fabrizio Bosso & Antonello Salis Duo Fabrizio Bosso, tromba / flicorno / elettronica – Antonello Salis, piano / fisarmonica Mercoledì 22 aprile, ore 21:30 – Luogo da definire Giovedì 23 aprile, ore 21:15 – Jesi (AN), Teatro Pergolesi Venerdì 24 aprile, ore 21:15 – Fano (PU), Teatro della Fortuna Produzione originale CONCERTO LATINO Paolo Silvestri, direzione e arrangiamenti – Javier Girotto, sax soprano – Peppe Servillo, canto e voce recitante - Orchestra Filarmonica Marchigiana Dopo la felice esperienza dello scorso anno, continua la collaborazione tra Marche Jazz Network e la FORM, nell’intento di creare un nuovo progetto originale all’insegna del dialogo tra i linguaggi più importanti della musica contemporanea. Stavolta il solista principale sarà Javier Girotto, il brillante sassofonista e compositore argentino leader degli Aires Tango. Il “Concerto Latino” nasce sul finire del 2008, dall’incontro fra Girotto e Paolo Silvestri, arrangiatore e compositore tra i più raffinati e colti dell’ultima generazione e viene in pratica proposto in esclusiva in tre teatri, tra i più belli delle Marche. Il concerto sarà un viaggio musicale con composizioni originali di Girotto, tutte volte alla ricerca di un equilibrio affascinante tra scrittura per orchestra sinfonica e improvvisazione jazzistica, sullo sfondo di un recupero delle forme musicali tradizionali argentine. Elemento di novità sarà la forte presenza teatrale di Peppe Servillo attraverso canzoni e poesie.