Lezione di Economia Sanitaria del 15/10/03 - Digilander

Lezione di Economia Sanitaria del 15/10/03
Prof. Brenna
La prima parte della lezione è un riepilogo sugli argomenti trattati la volta precedente:
macroeconomia, flusso circolare del reddito, famiglie, imprese e riferimenti alle ASL in qualità di
imprese (proprio perché il modellino del flusso circolare del reddito può essere applicato anche al
SSN).
Le famiglie cedono alle imprese i fattori produttivi e le imprese combinano i fattori produttivi e
arrivano a 1 prodotto, che può essere 1 bene o 1 servizio, il quale viene ceduto alle famiglie. Siamo
in economie monetarie e quindi accanto a questi flussi di tipo reale esistono dei flussi monetari: la
famiglia che cede 1 lavoro all’impresa riceve 1 salario, la famiglia che fornisce il capitale
all’impresa tramite il sistema bancario riceve l’interesse, la famiglia che fornisce l’ attività
imprenditoriale viene remunerata con 1 profitto (quando c’è, perché la remunerazione
dell’imprenditore si stabilisce ex post come differenza tra ricavi e costi, mentre la remunerazione
degli altri fattori produttivi è ex ante).
Ripete poi i concetti di 2 importanti aggregati macroenonomici: PIL e RIL:
il PIL è il valore a prezzi di mercato di tutto ciò che si produce dal 1 gennaio al 31 dicembre
all’interno dei confini di 1 certo paese. Il PIL nell’ambito del modello del flusso circolare del
reddito è indicato dal flusso che va dalle famiglie alle imprese.
Il RIL è la sommatoria di tutti i redditi percepiti all’interno dei confini di 1 dato paese dal 1 gennaio
al 31 dicembre. Il RIL è indicato dal flusso monetario che va dalle imprese alle famiglie.
Ripete quali sono le semplificazioni + importanti nell’ambito del modellino de flusso circolare del
reddito: questo modello schematico non prende in considerazione:
1) lo stato (prelievo coatto di denaro attraverso il sistema tributario e cessione sia di denaro (es.
pensioni) sia di servizi)
2) estero (importazioni/esportazioni)
3) risparmio e investimenti
Vediamo che effetto hanno questi fattori sul flusso circolare del reddito accentrando la nostra
attenzione sui flussi monetari:
- il prelievo coatto di denaro da parte dello stato ha 1 effetto deprimente sull’economia
- la spesa pubblica da parte dello stato ha 1 effetto incentivante sull’economia ( così in
periodi in cui l’economia non marcia bene , in periodi di stasi, bisognerebbe
abbassare le imposte e aumentare la spesa pubblica, cosa che hanno fatto gli USA in
questi ultimi anni)
- le importazioni hanno 1 effetto deprimente sull’economia, perché diminuisce la
domanda rivolta verso i prodotti nazionali
- le esportazioni hanno 1 effetto incentivante
- il risparmio (inteso come a sé stante,come mettere il soldi sotto il materasso) ha 1
effetto deprimente sull’economia
- l’investimento è la produzione di 1 bene strumentale. È 1 bene capitale, però viene
considerato come flusso (mentre il capitale è 1 stock). Ha un duplice effetto
sull’economia: il primo è quello di incentivare il ciclo economico, il secondo, a +
lungo termine, è quello di aumentare la capacità produttiva della nostra economia.Il
produrre un’innovazione significa fare 1 investimento.
[Per innovazione dobbiamo prendere in considerazione:
a) l’innovazione di processo: è l’acquisizione di nuove tecnologie ai fini di
abbassare il costo del prodotto
b) l’innovazione di prodotto: beni e servizi nuovi che permettono di soddisfare
bisogni prima insoddisfacibili]
Ogni paese è dotato di una serie di statistiche economiche molto complesse chiamato contabilità
economica nazionale. In Italia il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha l’obbligo di presentare
al Parlamento, annualmente, entro il 1 aprile, un documento che si chiama “Relazione generale
sulla situazione economica del paese”. Nell’ambito di questa relazione un documento è
particolarmente importante e che appare nella contabilità economica di tutti i paesi, non solo di
quelli europei, ed è il Conto Economico delle Risorse e degli Impieghi.
In questo caso il termine “risorse” è utilizzato x designare i beni e i servizi che una popolazione può
utilizzare. Questo conto ci dice come le risorse sono state formate nell’ambito dell’economia e
come sono state impiegate.
La prima parte di questo documento ci dice le risorse di cui possiamo disporre: esse sono date dalla
somma del PIL e delle importazioni.
La seconda parte ci dice come le risorse sono state utilizzate: la somma del PIL e delle importazioni
meno le esportazioni ci dà le risorse disponibili per impieghi interni. Queste ultime vengono o
consumate oppure investite, impiegate per aumentare il potenziale produttivo di un’impresa.
Possono anche essere accumulate come scorte: infatti l’investimento è la produzione di oggi per il
consumo nel futuro, e quindi la scorta è una forma di investimento.
Quanto conta la Sanità nell’economia? Qual è la sua valenza economica?
La sanità viene sempre considerata come un fattore di spesa. Tuttavia concettualmente non c’è
nessuna differenza tra la sanità e ad es l’industria automobilistica, perché comunque c’è una
produzione: la sanità fa parte del settore terziario e produce servizi. Questo significa che anche la
Sanità va a contribuire al PIL. Dati dimostrano anche che la valenza economica della sanità in Italia
è più di 3 volte la valenza economica del settore agricolo.
Quindi è giusto considerare la sanità nella seconda parte del Conto Economico delle Risorse e degli
Impieghi, ma bisogna anche domandarsi qual è il peso della sanità nella prima parte di questo
prospetto, cioè nella formazione delle risorse.
Interazioni tra settore sanitario e sistema economico: media del triennio 1999-2001 (num. Indice:
PIL=100)
Agricoltura
2,71
Servizi
72,10
Sanità
7,02
Industria 25,19
Sanità
1,36
PIL=100
Sanità 8,38 (1,36+7,02)
Quando diciamo che la sanità conta l’8.38% del PIL diciamo una cosa giusta stando alle statistiche
nazionali, però mentre quel 2,71% dell’agricoltura viene calcolato prendendo le derrate agricole e
moltiplicandole per i relativi prezzi di mercato, l’8.38 della sanità non è calcolato allo stesso modo
perché la sanità non viene venduta e quindi non è possibile calcolare il valore della produzione in
base agli output, ma viene calcolato in funzione degli input. Ecco allora perché quando si parla di
sanità si parla in primo luogo dei spesa.
Questo vuol dire che se per caso in un anno c’è un rinnovo dei contratti collettivi del personale
sanitario con un incremento del costo del lavoro del 10%, siccome l’incidenza del lavoro sul totale
de valore dei servizi è grosso modo del 70% noi troveremo un aumento del contributo della sanità
nell’ambito del PIL del 7%.
E comunque la sanità dal punto di vista economico costituisce una realtà estremamente più
importante dell’agricoltura e questo divario è destinato ad accentuarsi notevolmente nel tempo,
perché in Italia il settore + produttivo è quello terziario, e la sanità nell’ambito del settore terziario è
uno dei settori più in espansione.
In Italia le importazioni di servizi nell’ambito della sanità sono maggiori delle esportazioni e questo
è purtroppo un segno di sottosviluppo del nostro settore sanitario, e questo è pericoloso, perché con
l’Europa unita anno dopo anno sarà sempre + facile andare a curarsi all’estero.
Microeconomia
Le 2 cellule fondamentali nell’ambito microeconomico sono da un lato i produttori (imprese) che
impiegano le risorse per produrre beni e servizi, dall’altro i consumatori (famiglie)che utilizzano
beni e servizi per soddisfare i propri bisogni.
Ora vedremo come funziona la microeconomia ovvero il comportamento delle singole famiglie e
delle singole imprese e poi le relazioni tra esse, ovvero il comportamento del mercato economico.
Consumatore
Produttore
Soddisfacimento
del bisogno
Perseguimento
del profitto
Domanda
Meccanismo di
mercato (prezzo)
Offerta
Il consumatore per soddisfare i propri bisogni esprime una domanda.
Il produttore ha come obiettivo, non esclusivo ma comunque prevalente, il perseguimento del
profitto, e per fare ciò produce ed offre i suoi prodotti.
Il meccanismo di mercato si colloca in mezzo e permette la congiunzione tra consumatore e
produttore.
Per vedere come funziona il mercato dobbiamo chiederci da cosa dipende la domanda (qual è il
comportamento del consumatore?) e da cosa dipende l’offerta (qual è il comportamento del
produttore).
La domanda
La domanda è la quantità di beni o servizi domandata da una famiglia o da una collettività nell’unità
di tempo.
Quali sono le variabili indipendenti che spiegano i movimenti della variabile dipendente
(domanda)?
La domanda del bene A (Da) dipende da (è funzione di):
1) prezzo del bene A (Pa)
2) prezzo degli altri ben o servizi (Pb)
3) reddito del consumatore (R)
4) gusto o preferenza del consumatore (G)
Quindi possiamo scrivere la seguente funzione: Da= Da (Pa, Pb-z, R, G)
Queste variabili indipendenti possono essere utilizzate in generale per capire da cosa sia
determinata una domanda, ma se andiamo a guardare una domanda di tipo specifico accanto a
queste variabili generali ne troviamo delle altre.
Per es la domanda di ricovero ospedaliero dipende:
- dal prezzo
- dal prezzo degli altri servizi attinenti
- dalla struttura demografica della popolazione per sesso ed età
- ecc.
(ovviamente il SSN è gratuito per i cittadini italiani e per gran parte dei cittadini non italiani che si
trovano nel nostro paese, tuttavia non è affatto gratis per la collettività)
Dato che sono molte le variabili indipendenti che vanno ad influenzare la domanda è bene ancora
una volta procedere con la causa ceteris paribus, cioè domandarsi qual è il rapporto che esiste tra
ogni singola variabile dipendente e la variabile indipendente (domanda)
Rapporto esistente tra Pa e Da
Pa
Questa è la curva di domanda individuale,
che dimostra che c’è un rapporto inverso tra Pa e Da
Da
La curva di domanda collettiva è data dalla somma di + domande individuali. È + orizzontale di
quella individuale, perché il prezzo esercita una funzione che è quella di razionare, di contenere la
domanda. Se il prezzo è basso la domanda aumenta sia perché le famiglie che già consumavano
sono indotte a consumare di +, sia perché alle famiglie già consumatrici se ne aggiungono delle
altre che prima non consumavano affatto.
Es applicato al SSN: il prezzo dei servizi sanitari è stato eliminato per ovvie ragioni sociali. In caso
di eliminazione del prezzo bisogna essere preparati a fronteggiare una domanda che è molto molto
superiore rispetto alla domanda che si verifica se viene applicato 1 prezzo positivo. Se non si è in
grado di soddisfare la domanda che si manifesta a prezzo 0 bisognerà introdurre delle alternative al
prezzo per contenere la domanda….dice che ne parlerà se ne avrà tempo a fine lezione.
Rapporto esistente tra Pb-z e Da
Se aumenta il prezzo della frutta in genere mentre quello degli agrumi rimane costante, cosa
succede alla domanda degli agrumi? Aumenta, perché gli agrumi sono diventati a buon mercato.
Quindi se aumenta il prezzo del bene B la domanda del bene A aumenta, perché comunque stiamo
parlando di beni concorrenziali, succedanei.
Tuttavia se aumenta il prezzo della benzina cosa succede alla domanda di automobili? Diminuisce!
In questo caso infatti benzina e automobili sono beni complementari. Così pure se aumenta il prezzo
delle automobili la domanda di benzina diminuisce.
Anche qui abbiamo una chiara applicazione alla sanità: è stata introdotta una tariffa (non + ticket)
che è nient’altro che un prezzo parziale per alcuni servizi, come ad es. per le indagini radiologiche
in ospedale. Questo ha fatto si che molta gente invece di fare queste indagini pagando richieda il
ricovero urgente in ospedale (così si ha il vantaggio di non pagare nulla, di non perdere lo stipendio
al lavoro, di avere le risposte diagnostiche subito).
Rapporto tra R e Da
Un aumento del R fa aumentare la domanda. Tuttavia l’aumento di domanda nel tempo varia in
relazione al tipo di bene preso in considerazione:
Questo è il rapporto tra R e D di prima necessità,
perché ad es è vero che con l’aumentare del reddito
compriamo più cibo, però ad un certo punto i nostri
bisogni saranno soddisfatti e non compreremo +
prodotti alimentari.
D
R
Questo è il rapporto tra R e D di beni e servizi del
tempo libero, per es le vacanze, il teatro.
Con l’aumentare del reddito probabilmente ci
divertiremmo di +.
D
R
Questo è il rapporto tra R e D di beni inferiori.
Infatti con l’aumentare del reddito prima la gente
inizierà a comprare l’automobile usata, comprerà
più vestiti alla bancarella, ma poi passerà alla
macchina nuova, al vestito firmato e la domanda di
beni inferiori diminuirà.
D
R
Rapporto tra G e Da
Sappiamo che la domanda si rivolge verso l’acquisto di beni e servizi che sono graditi al
consumatore.
La pubblicità ha l’effetto di influenzare il gusto del consumatore in maniera tale che il consumatore
preferisca i miei prodotti a quelli della concorrenza.
Ma mentre per le altre variabili si può arrivare alla costruzione della curva di domanda per il gusto
no, e lo si misura in base alle spese pubblicitarie.
Il G comincia ad essere importante oggi anche nella sanità, perché gli ospedali sono in concorrenza
tra di loro e spt nel nord si comincia a presentare meglio il servizio sanitario, a pubblicizzarlo, tutto
questo per curare la D.
Il rapporto + rilevante a livello di curva di domanda è il rapporto tra Da e Pa
Pa
Il R diminuisce
Se in un certo periodo di tempo il R diminuisce la curva
di domanda si sposta verso sn e viceversa quando si ha 1
incremento di R la curva si sposta verso dx.
Infatti quando il R è alto la gente è disposta a comprare
quantità maggiori del bene A.
Da
NB: spostamento della curva di domanda significa variazione della D del bene A per ogni suo
possibile prezzo.
Gli spostamenti della curva di domanda variano al variare di una delle variabili dipendenti diverse
dalla Pa (ovvero Pb, R, G).
Quando Pb aumenta la Da aumenta pure e quindi si ha 1 spostamento della curva di Da verso dx.
La spesa pubblicitaria dal bene A ha lo scopo di spostare la curva di Da verso dx.
Elasticità della domanda (
Pa
Una curva di questo tipo indica che la quantità domandata
è assolutamente insensibile alle modifiche di prezzo. È una
curva di domanda realistica, ad es. rispecchia la domanda
di un farmaco salvavita.

Da
Questa è un’iperbole equilatera, che evidenzia il fatto che
diminuendo del 10% il valore sull’asse delle y, aumento del
10% il valore sull’asse delle x. Quindi elasticità = 1 significa
che la domanda aumenta della stessa percentuale della
riduzione del prezzo, perché la spesa resta sempre costante.
Pa
=1
Da
Il ticket
Il ticket o la tariffa o la compartecipazione alla spesa è un prezzo parziale che è stato introdotto con
gli scopi di:
- contenimento della spesa pubblica
- contenimento della domanda
Allora domandiamoci che effetto ha il ticket se viene applicato ad un farmaco salvavita o ad un
farmaco di conforto.
Se il ticket aumenta per un farmaco salvavita la D di questo farmaco rimarrà costante.
Se il ticket viene aumentato per un farmaco di conforto avrò una diminuzione della D per questo
farmaco.
P
P
t
t
0
d
Dsalvavita
0
d
Dfarmaco di conforto
Per questi farmaci, supponendo che il loro prezzo sia P, senza ticket lo stato paga 0-P; col ticket lo
stato paga t-P.
L’introduzione del ticket su un farmaco salvavita permette di raggiungere gli obiettivi che si
attribuiscono al ticket? Di certo la spesa pubblica viene contenuta, però la domanda non può essere
contenuta (senza parlare poi del problema etico del far pagare anche ad un poveraccio un farmaco
costoso di cui non può fare a meno).
L’imposizione del ticket al farmaco di conforto (es.ad un prodotto da banco) invece ha l’effetto di
arginare sia la domanda che la spesa pubblica e quindi vengono raggiunti entrambi gli obiettivi del
ticket.
In Italia abbiamo ticket differenziati: bassi di fronte a domande molto rigide e alti di fronte a
domande molto elastiche, anche se oggi abbiamo ticket non bassi riguardo alle indagini
diagnostiche strumentali.
L’offerta
L’offerta è la quantità di beni o servizi offerta da un’impresa o da un’insieme di imprese nell’unità
di tempo.
L’offerta di un bene o di un servizio A (Sa) dipende da (o è funzione di):
1) prezzo del bene o servizio A
2) prezzo degli altri beni o servizi
3) costo di produzione di quel bene o servizio (Ca)
Quindi Sa= Sa (Pa, Pb-z, Ca)
Rapporto tra Pa e Sa
In generale se aumenta Pa, aumenta anche la Sa. Infatti se aumenta il prezzo del riso, ceteris
paribus, la gente inizierà a comprare meno riso e quindi l’offerta di riso aumenterà.
In genere le produzione tra prezzo di un bene e sua offerta è una relazione di tipo diretto.
Tuttavia il discorso a riguardo delle prestazioni professionali è un po’ più controverso, perché il
rapporto tra Sa e Pa non è così diretto come accade in genere.
Rapporto tra Pb-z e Sa
Se aumenta il prezzo dei beni e dei servizi concorrenziali la quantità prodotta del vecchio prodotto
diminuisce. Per es. l’Olivetti era l’industria leader mondiale per le macchine da scrivere ed è stata la
prima ad introdurre il DOS, ma quando è stato brevettato Windows le macchine da scrivere non
sono state più vendute. Quindi quando aumenta il prezzo di beni e servizi concorrenziali innovativi i
capitali si spostano dal vecchio al nuovo prodotto
Rapporto tra Ca ed Sa
Se aumenta il costo del prodotto mentre tutte le altre variabili restano ferme allora l’offerta
diminuisce.
Pa
0
Sa
Come funziona il mercato
Pa
P1
Da
Sa
///////////////////////
///////////////////////
///////////////////////
///////////////////////
Qx1
Qx2
Qa
Se il produttore vende il bene A ad un prezzo che è P1 allora ci sarà un eccesso di produzione
media, un eccesso di offerta, che andrà a costituire le scorte, rappresentate nel grafico dal segmento
che va da Qx1 a Qx2.
Di fronte a questa situazione ci sarà pure un produttore che cercherà di abbassare il prezzo del bene
A. Questo significa che l’offerta diminuirà.
.
Il mercato di concorrenza pura e perfetta offre alla collettività 3 grossi vantaggi:
- efficienza allocativa (viene prodotto ciò che il consumatore vuole)
- efficienza tecnica (si produce al minor costo possibile minimizzando i fattori
produttivi)
- equilibrio tra domanda ed offerta
Pa
Da
Sa
Px
0
//////
Qx1 Qx2
Qa
Se il produttore vende ad un prezzo molto basso l’offerta è bassa ma la domanda è alta. Questo
significa che ogni mese o ogni anno abbiamo dei consumatori insoddisfatti (da Qx1 a Qx2).
Siccome i produttori al prezzo x si vedono bruciare il prodotto, perché possono servire soltanto i
primi arrivati, si troveranno ad alzare il prezzo.
Tutto questo per dire che tendenzialmente il mercato va all’equilibrio. Il P di equilibrio è quel
prezzo che corrisponde all’incrocio delle curve di domanda e di offerta.
Pa
Da
Sa
Peq
0
Qeq
Qa
Tuttavia l’equilibrio raggiunto nel mercato è un equilibrio instabile, perché ad es se aumenta il
costo della produzione si produrrà la stessa quantità di prodotto a prezzo superiore.
Il mercato offre delle caratteristiche, che sono essenzialmente 4:
1) pluralità di produttori (infatti proprio nei paesi + liberisti le leggi anti-trust sono molto
severe)
2) pluralità di consumatori
3) omogeneità dei prodotti
4) informazione del consumatore
A questo punto 1 quesito: queste condizioni sono presenti nel mercato del SSN?
- Pluralità dei produttori: in Italia in molti settori abbiamo un eccesso di medici
- Pluralità dei consumatori: condizione ampiamente soddisfatta
- Manca l’omogeneità dei prodotti (ogni medico fornisce prestazioni diverse)
- Manca l’informazione del consumatore:il consumatore è ignorante e non impara
neanche con l’esperienza. Quest’ignoranza fa si che il consumatore sia
assolutamente dipendente dal medico.
Il mercato del SSN è completamente diverso dagli altri mercati soprattutto per la caratteristica
dell’ignoranza del consumatore.
Inoltre, contrariamente agli altri mercati, non è la domanda che trascina l’offerta, ma è l’offerta a
trascinare la domanda: un letto ospedaliero in + è un letto occupato!
Ciao!!!! Leti
Ah, se volete sapere il nome dl libro e quali sono i 5 capp da studiare dovete andare a dare
un’occhiata alla bacheca dell’istituto di Igiene!
Per chi non lo sapesse l’esame è scritto con l’orale facoltativo per chi voglia alzare il voto.