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Ciao
dall'ultima volta che ci siamo visti, mi è stata diagnosticata l'epatite C. Si tratta di una malattia infettiva
che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali. Anche se non avverti alcun sintomo è possibile
che tu l'abbia contratta. Per questo motivo è importante che ti faccia esaminare da un medico e, se
necessario, che ti sottoponga alle cure appropriate. Se non viene trattata, l'infezione può causare
diversi problemi di salute. Nel caso avessi rapporti sessuali prima della visita medica, usa il
preservativo per ridurre il rischio di contagiare a tua volta altre persone.
Per maggiori informazioni sull'epatite C da un'occhiata alla scheda informativa allegata oppure visita il
sito www.lovelife.ch. Se preferisci non recarti dal tuo medico di famiglia, allo stesso indirizzo trovi
anche un elenco di centri di consulenza e depistaggio.
Mi spiace doverti dare questa notizia, ma per la tua salute e per bloccare la diffusione dell'infezione è
importante che tu sappia.
Ciao
__________________
Questa lettera è stata redatta con l'aiuto del Servizio per l'informazione del partner, disponibile su
lovelife.ch.
SCHEDA INFORMATIVA
EPATITE C
Stato aprile 2014
Che cos’è l’epatite c?
Come viene diagnosticata?
L’epatite C è un’infiammazione infettiva del fegato causata
dall’omonimo virus.
L’epatite C viene diagnosticata attraverso un esame del sangue.
Come si trasmette?
Come viene trattata?
L’agente patogeno dell’epatite C viene trasmesso principalmente attraverso il contatto con il sangue di una persona
infetta. I casi di contagio per via sessuale sono molto rari.
L’epatite C viene trattata con medicamenti antivirali, che ai
giorni nostri sono in grado di eliminare il virus in modo durevole, ossia di guarire il paziente, in ben oltre la metà dei casi,
con conseguente significativa riduzione del rischio di cirrosi
epatica e di cancro al fegato.
Ciò nonostante, determinati gruppi di persone sembrano esposti a un elevato rischio di contagio, per esempio chi fa uso
di droghe per via endovenosa e si scambia siringhe e aghi.
Un maggiore rischio sussiste pure per chi ricorre a droghe da
inalazione (condivisione della cannuccia nasale), chi si sottopone a tatuaggi con strumenti non sterili e, in misura minore,
gli uomini omosessuali affetti dal virus HIV (contatto diretto
durante i «sex party»).
Importanti fonti di infezione sono le trasfusioni di sangue o di
prodotti del sangue in Paesi nei quali il sangue donato non
è sottoposto a un’analisi per l’epatite C. In Svizzera possono
esserci persone sopra i 50 anni affette perché fino alla fine
degli anni 1970 non si usavano strumenti medici sterili.
L’epatite C guarita non rende immuni, ci si può quindi riammalare in qualsiasi momento, come accade in particolare a
chi continua a fare uso di droghe da iniezione.
Quali sono i sintomi e le conseguenze?
Nel 75 per cento delle persone che contraggono l’epatite
C, l’infezione ha un decorso asintomatico o senza sintomi
specifici, per cui passa inosservata. In altri individui, sei–nove
settimane (in parte fino a sei mesi) dopo il contagio si manifestano inappetenza, nausea, vomito, dolori addominali e
talvolta articolari, febbre e eruzioni cutanee. Nel 5–10 per
cento dei casi compare l’ittero.
Il 20–30 per cento delle persone con un’epatite C acuta guarisce completamente. Il 70–80 per cento, invece, sviluppa
un’infezione cronica che può provocare a lungo termine (nel
corso di molti anni) una cirrosi o un cancro del fegato.
Più informazioni: lovelife.ch
Anche i partner devono sottoporsi agli esami?
Le persone affette da epatite C devono cercare di risalire,
insieme al loro medico, alla persona da cui potrebbero aver
contratto l’infezione e a chi potrebbero averla trasmessa. I
partner dovrebbero sottoporsi al test soprattutto se c’è stato
contatto con sangue, in generale o nell’ambito di pratiche
sessuali.
Per suggerimenti su come affrontare l’argomento o informazioni su ulteriori possibilità di sostegno, consultare il sito web
www.lovelife.ch.
Come fare per prevenire una (re)infezione?
Contrariamente all’epatite A e B, per l’epatite C non esiste
una vaccinazione, ma è comunque possibile prevenire il contagio: evitare lo scambio di siringhe o aghi, utilizzare esclusivamente strumenti sterilizzati per effettuare tatuaggi, piercing
o interventi medici.
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